Autore: Redazione

Cronaca

TREZZO – CADAVERE AFFIORA DALLE ACQUE DEL FIUME : ANCORA IGNOTA L’IDENTITA’ DEL MORTO

TREZZO D’ADDA –  Il cadavere di un uomo è riemerso stamane lunedì dalle acque del fiume Adda. A fare la macabra scoperta intorno alle  nove è stato un passante che ha segnalato all’altezza delle grate della centrale idroelettrica Taccani il corpo ormai senza vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco con il  nucleo sommozzatori ed i soccorritori del 118 anche se per loro non c’è stato altro da fare se non costatare il decesso .  Il cadavere è quello di un uomo privo di  documenti dell’apparente età tra i cinquanta e i sessanta anni. Sul corpo – non ci sarebbero segni evidenti di violenza. L’uomo potrebbe essere caduto o buttato in acqua più a monte e la corrente  lo avrebbe trascinato  fino alle grate della centrale elettrica.

( foto di archivio )

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Sport

CALCIO SERIE D : SEREGNO-LEGNAGO 4-2

SEREGNO – Grazie ad una doppietta di Luca Artaria, il Seregno vince contro il Legnago e si mette in salvo regalando al presidente Davide Erba la prima vittoria sotto la sua gestione.

Nei primi minuti la partita si gioca a ritmi piuttosto blandi, in cui nessuna delle due squadre riesce a creare chiare occasioni da gol e il possesso palla pecca generalmente di qualità sia dall’una che dall’altra parte, probabilmente anche per via del campo appesantito a causa della pioggia. Inaspettatamente, però, dato l’andamento poco vivo del match, al 26’, alla prima occasione della partita, il Seregno passa in vantaggio: da una punizione conquistata sulla fascia sinistra, Gritti mette un bel pallone a scavalcare la difesa avversaria, cercando e trovando Grandi. L’attaccante azzurro, poi, mette un pallone rasoterra forte in area di rigore per Artaria, il quale, da posizione ravvicinata riesce ad anticipare sia i due difensori centrali che il portiere e a segnare di prima intenzione. Il Legnago prova la reazione al 34’ con un’azione personale insistita da parte di Kouame, che riesce a servire Bruni, il quale, seppur tutto solo, calcia alto. La prima e vera grande occasione per il Legnago avviene al 39’: lancio dalla fascia destra da parte di Kouame per Bruni, il quale colpisce con decisione il pallone di testa verso la porta, trovando però un Lupu molto attento che si distende bene e riesce a mandare il pallone in angolo.

Sul finire di frazione il Seregno crea una grande occasione da goal: con un’azione personale sulla fascia destra, Capelli giunge sul fondo della metà campo avversaria, passa poi la palla al centro ad Artaria, che, smarcatosi dai difensori, cerca il tiro a giro indirizzando il pallone verso il palo più lontano, ma trova solo il miracolo di Cuoco, che tiene a galla i suoi. Finisce così il primo tempo, con un Seregno molto più propositivo degli avversari, soprattutto dopo la rete del vantaggio di Artaria, che ha anche dato una scossa ai ragazzi di Ardito, autori, sino a quel punto, di una prestazione sottotono.

La ripresa inizia a ritmi lenti, un po’ come era accaduto per la prima frazione di gara, sempre con il Seregno che cerca di gestire il pallone con un possesso palla prolungato, ma il Legnago è vivo e addirittura al 56’ riesce a creare un’azione pericolosissima arrivando anche a segnare l’ipotetico gol del pareggio: su un cross da calcio d’angolo, Orchi riesce a impattare il pallone di testa e a indirizzarlo verso la rete, trovando però un intervento miracoloso di Lupu, anche se, secondo l’arbitro, quest’ultimo non è riuscito a tenere il pallone in gioco. Non è dello stesso avviso il guardalinee, che, posizionato meglio del direttore di gara, corregge la segnalazione facendo giustamente annullare il goal.

Questo pericolo dà un segnale d’allarme agli Azzurri, che riprendono a giocare e a mostrare, a tratti, grande qualità tecniche nel palleggio. Ne derivano due grandi occasioni da goal: la prima con Bonaiti, che, lanciato in velocità, salta due uomini in dribbling e arriva davanti al portiere, non riuscendo però a calciare con decisione verso la porta; la seconda con Grandi che, involandosi verso la porta, salta il portiere subendo, dallo stesso, un fallo al limite dell’area: sanzione apparentemente ingiusta l’ammonizione per l’estremo difensore del Legnago, ci stava il rosso. E’ solo il Seregno a spingere in questa fase di gara, principalmente sulla fascia di destra, e tali azioni sono solo il preludio al goal del raddoppio: da una rimessa laterale, Capelli appoggia il pallone per La Camera, il quale, di prima intenzione, mette un grandissimo cross a giro in area pescando Artaria, che stoppa palla e, con un tiro potente, spedisce sotto la traversa, siglando una bella doppietta personale. Il Legnago però è ancora in partita e cerca in tutti i modi di trovare la rete, cosa che gli riesce con Peinaldo Lerena, il quale, su assist da destra di Darraji, appoggia il pallone in rete anticipando l’uscita di Lupu. Il finale di gara vede la squadra ospite spingere alla ricerca del pareggio, mentre il Seregno cerca di difendersi in tutti i modi, riuscendoci senza troppa difficoltà.

Il Seregno vince meritatamente la gara, dopo aver disputato un grandissimo secondo tempo. Da segnalare è come questa sia stata la prima vittoria sotto della nuova gestione societaria. Per la salvezza matematica bisognerà aspettare la prossima giornata con gli Azzurri impegnati domenica pomeriggio in trasferta contro la Pro Sesto.

SEREGNO-LEGNAGO 2-1 (1-0)

SEREGNO (3-4-1-2): 12 Lupu; 24 Fautario, 6 Gritti, 13 Fasoli; 7 Capelli, 4 Bonaiti, 16 Esposito, 3 Pribetti (84’ 14 Marchio); 9 Signorelli (59’ 10 La Camera); 11 Grandi, 8 Artaria (76’ 20 Calmi) (22 Sanvito, 2 Testini, 17 Labas, 18 Romeo, 19 Borgoni, 21 Mantegazza). All. Ardito

LEGNAGO (4-3-3): 1 Cuoco; 2 Dabo (78’ 14 Di Dionisio), 5 Orchi, 6 Parrino, 3 De Gregorio (71’ 13 Marchesini); 7 Kouame, 4 Marin (46’ 17 Mantovani), 8 Gulinatti (68’ 19 Cocuzza); 11 Bruni (46’ 18 Darraji), 9 Peinaldo Lerena, 10 Vita (12 Colella, T. Mountford, 16 Sandrini, 20 Miatton). All. Pagan

Marcatori: 26’, 73’ Artaria (S); 82’ Peinaldo Lerena (L)

Arbitro: Capriuolo di Bari (D’Ameglio, Pinna)

Note: Giornata nuvolosa e piovosa, terreno in condizioni non ottimali. Recupero: 3’pt; 5’ st + 1’ supplementare. Ammoniti: Bonaiti (S), Lupu (S); Bruni (L), Cuoco (L), Kouame (L)

( fonte seregnocalcio )

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Cronaca

TURBIGO – CUCCIOLO DI CERVO SALVATO DALLE ACQUE DEL NAVIGLIO DAI VIGILI DEL FUOCO

TURBIGO – Un cerbiatto di pochi mesi è caduto questo pomeriggio è caduto nelle acque del naviglio grande . Qualcuno se ne è accorto ed ha avvisato i Vigili del Fuoco che sono intervenuti con due mezzi . Con molta attenzione i Vigili sono riusciti a salvare il piccolo animale dalla corrente dell’acqua. Una volta messo in salvo il piccolo, è stato rifocillato . Ora si spera che la mamma si avvicini di nuovo al cucciolo.

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Cronaca

SEREGNO – DA UN NOME FALSO AD UN AGENTE E RITORNA IN CARCERE

SEREGNO – Un 49enne, che era in stato di prova ai servizi sociali, ha fatto rientro in carcere . L’uomo, che già aveva violato diverse volte le regole che avrebbe dovuto rispettare,  ha  fornito anche false generalità per tentare di evitare di pagare una pesante contravvenzione quando è stato fermato da una pattuglia . A questo punto per lui si sono riaperte le porte del carcere di Monza .

( foto di archivio )

Politica

SEREGNO – MAFIA IN COMUNE : GUERRA DI COMUNICATI TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE


Seregno – Durante l’ultimo Consiglio Comunale il sindaco Alberto Rossi ha comunicato le risultanze della Commissione di Indagine che hanno escluso che  all’interno del Comune di Seregno ( inteso come ente e non come città )   ci siano infiltrazioni mafiose . Già durante il Consiglio maggioranza e opposizione si sono beccate circa il ritardo della comunicazione da parte del primo cittadino, avvenuta a parecchi mesi di distanza dal giorno in cui le conclusioni sono state rese note. Addirittura i gruppi di Lega e Forza Italia hanno ipotizzato che se la notizia fosse stata resa nota prima delle ultime elezioni, forse i risultati sarebbero stati diversi . Lo scontro a distanza tra le forze poltiche è continuato anche dopo il termine del consiglio comunale

Ieri 4 aprile il sindaco Rossi ha inviato ai media locali una comunicazione in cui dice :

“In merito al dibattito che si sta sviluppando rispetto al Decreto del Ministro dell’Interno con cui si è concluso il lavoro della Commissione di Indagine di cui all’art. 143 Testo Unico degli Enti Locali, a tutela del Comune di Seregno, mi è d’obbligo precisare quanto segue:

  1. il Decreto è stato adottato in data 10 maggio 2018;
  2. dell’adozione del Decreto è stata data pubblicità mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 23 maggio 2018: non è prevista dalla legge alcuna comunicazione formale al Comune, né altra forma di pubblicità e pertanto, sotto questo aspetto, non possono essere in nessun caso ipotizzati comportamenti omissivi di alcun tipo (anche solo di fatto) operati da persone appartenenti all’organizzazione del Comune di Seregno, che mai nulla ha ricevuto in merito;
  3. la richiesta che come amministrazione abbiamo inoltrato alla Prefettura di Monza e Brianza non riguardava l’esito dei lavori della Commissione, bensì la possibilità di accedere alla relazione e ai contenuti. Ad ora non vi sono stati riscontri: è del tutto inesatto affermare che la Prefettura ci abbia trasmesso il decreto a seguito di quell’istanza. Il decreto è facilmente recuperabile su internet da chiunque con una banale ricerca su Google.
  4. Il provvedimento ci comunica realtà per nulla sorprendenti. Semplicemente dichiara in maniera esplicita che il Comune di Seregno non doveva essere sciolto per infiltrazioni mafiose. E anche a ignorare la Gazzetta Ufficiale, questo era già chiaro, a norma di legge (art. 143 Tuel): la commissione aveva concluso i suoi lavori il 12 marzo 2018 (e questo era noto a tutti), e la normativa dice che il Prefetto ha massimo 45 giorni di tempo per inviare al Ministro dell’Interno la relazione, e quest’ultimo ha altri tre mesi di tempo per comunicare il possibile scioglimento. Ne deriva dunque che anche a non leggere la Gazzetta Ufficiale, non essendo arrivato alcun provvedimento di scioglimento entro fine luglio, era automatico che l’esito della commissione fosse stato negativo.

Chiediamo la collaborazione di tutti coloro che vogliano raccontare, analizzare e spiegare questa vicenda di riferire con la massima chiarezza questi passaggi formali, che sono determinanti ai fini della corretta comprensione della vicenda”.


Al comunicato del primo cittadino ne è seguito uno firmato da Lega e Forza Italia :

“Nel corso del Consiglio comunale di giovedì 28 marzo, il Sindaco Rossi ha letto il decreto ministeriale del 10 maggio 2018 sull’assenza delle infiltrazioni mafiosi nella precedente amministrazione, facendo intendere che fosse pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2019: niente di più inveritiero! Il decreto MAI è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Sindaco ha dato lettura di un riferimento sommario sulla chiusura del procedimento presente sulla Gazzetta, omettendo volontariamente di leggere il secondo comma dell’estratto, in cui si richiama espressamente una pubblicazione del decreto sul sito del Ministero dell’interno. In verità infatti la pubblicità del decreto di archiviazione, per obbligo normativo, dovrebbe avvenire ai sensi dell’art.1 del Decreto 20 novembre 2009: “Il decreto di conclusione del procedimento di cui all’art.143,comma 7, […] è pubblicato, entro cinque giorni dall’adozione, nel sito del Ministero dell’interno ed è consultabile solo a partire dal sito stesso nella sezione dedicata (banner web).” Quindi, entro il 15 maggio 2018, il decreto ministeriale del 10 maggio 2018 avrebbe dovuto essere pubblicato sul sito ufficiale del Ministero dell’interno, sotto la responsabilità politica dell’allora Ministro Marco Minniti del Partito Democratico (PD). In verità, anche sul sito ministeriale, non risulta essere stato pubblicato! La Capogruppo del PD, a distanza di una settimana, a nome della maggioranza, resasi presumibilmente conto delle molte incongruenze e incoerenze, da loro dette in Consiglio, in un’intervista pubblicata giovedì 4 aprile, “azzarda” una nuova teoria: mistifica quanto scritto in Gazzetta Ufficiale e presenta l’ipotesi bizzarra del documento “facilmente” rintracciabile in internet, senza tuttavia indicare i riferimenti normativi che legittimerebbero questo tipo di pubblicazione e omette di indicare quei diversi siti e indirizzi dove il documento sarebbe “facilmente” recuperabile. Ciò che appare grave, in verità, è che per l’ennesima volta dei “pubblici ufficiali”, dopo diverse dichiarazioni, continuino ad omettere la violazione della norma sulla pubblicità del decreto ministeriale, ai sensi della normativa sopra richiamata, da parte del Ministero dell’Interno, nel periodo in cui al governo vi era ancora il Partito democratico. Questi continui cambiamenti di teorie, diciamolo, anche stravaganti, lasciano veramente perplessi e fanno riflettere. Concludiamo, con un appello ai Seregnesi: davvero possiamo pensare che il decreto che sancisce in modo definitivo “mai state infiltrazioni mafiose” nella nostra Seregno, ingiustamente accostata a questioni di Mafia, meriti una “banalizzazione” di questo tipo? Di un Sindaco e di una maggioranza che per la mancata pubblicità e diffusione, cercano di giustificare la loro indifferenza e il loro “silenzio per nove lunghi mesi”, sulla base della motivazione “se forse cerchi in internet guarda che il decreto lo trovi”. Anche nelle dichiarazioni di questi giorni, purtroppo, Sindaco e maggioranza sono più preoccupati a rimarcare che “bene hanno fatto a non diffondere la notizia”, e a cercare di conservare la propria immagine, rispetto alla questione più importante, l’immagine e il bene della Città.

Gruppo Consiliare Forza Italia
Gruppo Consiliare Lega ”


 A stretto giro di posta è arrivato anche un comunicato dei gruppi di maggioranza che sostengono Alberto Rossi : 

“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni fatte dall’opposizione durante e in seguito al Consiglio Comunale del 28 Marzo 2019, in merito alla lettura da parte del Sindaco dell’esito procedimento del Ministero degli Interni, in cui si dichiarava concluso il procedimento aperto verso il Comune di Seregno. Sconcertati, ribadiamo, perché l’informazione era accessibile a chiunque con una semplice ricerca su Google sin dal momento della sua pubblicazione. Sconcertati perché, anche ad ignorare tale informazione, la legislazione vigente (d.lgs 267/2000, art. 143) prevede che, in caso di attestata infiltrazione mafiosa, il Ministero avrebbe avuto tempo al più entro il 27 luglio 2018 per decretare lo scioglimento del Comune, cosa non avvenuta. Sconcertati perché il Comune, all’epoca guidato dal Commissario Straordinario, non ha nascosto nulla, poiché la Prefettura non è tenuta a comunicare alcunché al Comune: l’esito viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – ci è difficile credere che qualcuno possa pensare che si possa nascondere qualcosa presente su un atto pubblico come l’organo di informazione della Repubblica Italiana. Teniamo inoltre a evidenziare che nell’ambito delle dichiarazioni emerse in seguito alla presa d’atto, da parte dell’opposizione, di non essersi resi conto dell’informazione su un atto pubblico, o di non conoscere la legge (sempre con riferimento al d.lgs 267/2000, art. 143), la sezione locale della Lega Nord – Movimento per l’Indipendenza della Padania – ha pubblicato un post sulla propria pagina facebook, di cui riportiamo un passaggio: “La campagna elettorale del giugno 2018 era già stata viziata da un apparentamento di fatto tra le liste che sostenevano il candidato Rossi, in aperta violazione di quanto previsto dalla legge”. Tale passaggio, che si riferisce all’accordo di intesa politica (che non è, peraltro, un apparentamento) tra la Coalizione Scelgo Seregno e la lista Ripartiamo Insieme, avvenuto tra il primo e il secondo turno e comunicato pubblicamente prima del ballottaggio, dichiara il falso: c’è una sentenza del TAR che attesta la legittimità di tale accordo, contro un ricorso effettuato dal consigliere Tiziano Mariani. Di tale sentenza è stata data notizia in Consiglio Comunale, pertanto la sezione locale del partito che ha pubblicato il post, di cui sopra, ne era perfettamente al corrente: la sezione locale della Lega Nord ha coscientemente dichiarato il falso, in evidente contraddizione del contenuto di una sentenza di un Tribunale dello Stato, sentenza che ha anche fatto scuola, essendo stata citata in importanti riviste di giurisprudenza. Inoltre, l’assenza di fenomeni di stampo mafioso ha lasciato invariato il fatto che la Città di Seregno dovesse andare ad elezioni, poiché lo scioglimento del Consiglio Comunale era avvenuto in seguito alle dimissioni dei Consiglieri di allora ed il Comune era quindi stato destinato al voto nella prima data utile. Dimissioni che avevano riguardato anche i Consiglieri allora in maggioranza, ben consapevoli che la situazione creatasi per i procedimenti giudiziari non era affatto sostenibile, e che l’eventuale presunzione di reati di stampo mafioso, poi non riscontrata, sarebbe stata soltanto un’aggravante di quei procedimenti tuttora in corso, su cui attendiamo le sentenze della magistratura. Se, come potrebbe sembrare se non si volesse imputare questa polemica alla disattenzione dei consiglieri dell’opposizione, o alla loro non conoscenza della legge, questa polemica è un tentativo di minimizzare i fatti del 26 settembre 2017 verrebbe da domandarsi come mai i Consiglieri in maggioranza nell’Amministrazione Mazza abbiano allora avuto non solo tanta fretta di dimettersi ma anche di dissociarsi dagli inquisiti, sia come singoli che come forze politiche: ricordiamo, a titolo di esempio, come l’allora coordinatrice regionale di Forza Italia ( Maria Stella Gelmini ndr ) avesse avuto la premura di precisare che l’ex sindaco non rinnovava la tessera al suo partito dal 2014.

Seregno, 4 aprile 2019

Cambia Seregno
Partito Democratico –Circolo di Seregno
Ripartiamo Insieme
Scelgo Seregno


Abbiamo riportato integralmente tutto quanto pervenutoci affinchè chiunque possa trarre le proprie conclusioni . Da parte di chi scrive non si può che essere che felici del fatto che le conclusioni della Commissione di Indagine abbiano escluso infiltrazioni mafiose all’interno della “macchina” comunale . Sul fatto che comunque nella nostra città esistano influenze o pressioni di gente poco trasparente abbiamo molti dubbi …ma questa è un’altra storia .

Cronaca

SEREGNO – LA PROTEZIONE CIVILE AL SALONE DELLO STUDENTE CAMPUS ORIENTA

SEREGNO – Il gruppo comunale di Seregno di Protezione Civile  ha partecipato al Salone dello Studente Campus Orienta, che si è tenuto all’Autodromo Nazionale di Monza nei giorni del 3 e 4 aprile, durante il quale uno specifico spazio di approfondimento è stato curato da Provincia di Monza e Brianza – Servizio di Protezione Civile. Il gruppo comunale, nell’ occasione rappresentato da sei volontari guidati dal coordinatore Vincenzo Marinucci ( nella foto secondo da sx ), è intervenuto con un carrello appendice con torre faro ed accessori, un generatore portatile di corrente, una moto pompa con accessori, una elettropompa a immersione, una motosega. Al gruppo ha portato il proprio saluto l’assessore William Viganò ( nella foto terzo da sx )

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Cronaca

MONZA – ULTRAOTTANTENNE IN BICICLETTA INVESTITO DA UN FURGONE

MONZA –  Grave incidente stradale stamane intorno alle 9.30 in via Buonarroti all’altezza del civico 58  dove c’è la Farmacia Basaglia  .  Un uomo di 81 anni residente in città è stato urtato da un furgone Reanault alla cui guida sedeva un 68enne .  Nella caduta, il ciclista ha riportato numerose lesioni: soccorso dal 118 è stato poi  trasportato in codice rosso  all’ospedale San Gerardo. Nei suoi confronti è stata stilata dai medici una prognosi di 30 giorni. Secondo la ricostruzione del sinistro effettuata dalla Polizia Locale, la vittima  stava attraversando con la bici  la carreggiata su un attraversamento pedonale quando è stato urtato dal furgone proveniente dal centro città e diretto verso san Damiano. 
( foto di archivio )
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Cronaca

MACHERIO – PIASTRELLISTA ITALIANO ARROTONDAVA FACENDO IL PUSHER

MACHERIO – I carabinieri hanno arrestato un italiano, 36enne,  incensurato che ufficialmente come attività faceva il piastrellista . L’uomo arrestato  è stato sorpreso con la droga durante un controllo del territorio svolto dai militari nel capoluogo brianzolo. La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire altri duecentoventisette grammi di cocaina nascosti dentro un casco da motociclista. Oltre alla polvere bianca l’uomo aveva un grammo di hashish e due grammi di marijuana oltre un bilancino di precisione e al materiale per il confezionamento delle dosi .L’uomo è stato denunciato ed è  ora in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.

( foto di archivio )

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Politica

LA POLITICA SEREGNESE – MENSILE INFORMATIVO DI POLITICA LOCALE

SEREGNO –Mensile informativo di politica locale autogestito dai gruppi presenti in Consiglio Comunale

In questa puntata intervengono:

Laura Borgonovo ( Cambia Seregno )
Ilaria Cerqua ( Forza Italia )
Edoardo Trezzi ( Lega Nord )

Tiziano Mariani ( Noi x Seregno )
Patrizia Bertocchi ( Partito Democratico )
Agostino Silva( Scelgo Seregno )

Marzo 2019 – Registrazione effettuata il 3 aprile 2019

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Cronaca

CAPONAGO – PER VENDETTA RUBA L’AUTO DELLA MOGLIE E BRUCIA QUELLA DELLA COGNATA

CAPONAGO –  Un uomo di 33 anni con precedenti per maltrattamenti , ha rubato l’auto della moglie e poi ha incendiato quella della cognata .E’ stato arrestato dai Carabinieri nel pomeriggio a Carugate che lo hanno anche denunciato insieme ad un amico che lo avrebbe aiutato a mettere in atto il suo piano . Pare che alla base del comportamento del violento ci fosse solo del rancore: in pratica la sua sarebbe stata una vendetta . A denunciarlo la ex moglie 35enne di Caponago e la sorella di 37 anni. Le due erano solite parcheggiare le auto sotto casa della prima .  Nella notte tra il 30 e 31 marzo le due hanno segnalato  ai carabinieri di Agrate il furto di una Fiat  Punto e l’incendio, spento poi  dai vigili del fuoco di Gorgonzola, che ha distrutto una Peugeot. Le indagini dei militari hanno evidenziato subito l’esistenza di dissidi familiari nella ex coppia nati dopo la separazione della 35enne dal marito.

( foto di archivio )

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