Autore: Redazione

Sport

SEREGNO – CALCIO SERIE D : SEREGNO – VILLAFRANCA 1 – 0

SEREGNO – Seregno-Villafranca 1-0
Marcatore: 
69′ Mapelli

Seregno (5-3-1-1): 20 Lupu; 14 Marchio, 23 Mapelli, 6 Gritti, 24 Fautario, 7 Capelli, 18 Romeo (55′ 8 Artaria), 10 La Camera (79′ 9 Signorelli,), 4 Bonaiti, 15 Fumagalli (73′ Pribetti), 9 Grandi (73′ Esposito). (1 Seveso, 13 Fasoli, 19 Borgoni, 25 Costantino, 2 Testini). All. Ardito

Villafranca (4-3-3): 1 Martello; 2 Amoh (73′ 17 Porcelli), 4 Pellacani, 5 Bortignon (80′ Andreis), 3 Guerrini; 8 Fittà (84′ 13 Zoppi), 6 Tanaglia, 10 Strasser; 7 Elefante (80′ Elia), 11 Pape, 9 Bertoli. (12 Quintarelli,  14 Foroni, 15 Dentale, 18 Ratti, 20 Avanzi). All. Facci

Arbitro Bianchini di Perugia (D’Ambrosio e Sugamiele).

Note: pomeriggio sereno,terreno in buone condizioni. Spettatori 300 circa.  Ammoniti: Marchio e Mapelli (S). Bortignon,  Amoh e Pellacani (V)

( fonte seregnocalcio )

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Cronaca

SEREGNO – LADRI SI PORTANO VIA L’INTERO BANCOMAT IN PIAZZALE MADONNINA

SEREGNO – Il fatto è successo la scorsa notte di venerdì 19 gennaio: ignoti ladri hanno compiuto un furto nella filiale della Banca Popolare di Lodi di piazzale Madonnina. Probabilmente gli autori del furto sono giunti sul posto  con un autocarro che hanno usato come ariete per sfondare la vetrata e la parete della banca . Una volta all’interno hanno preso tutto lo sportello bancomat  e sono fuggiti. .L’allarme dell’istituto è scattato poco prima delle cinque del mattino e  sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno avviato le indagini per identificare i ladri . Ancora da quantificare il bottino realizzato dai delinquenti .

( foto di archivio )

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Cronaca

BRIANZA – DISABILI: CONTRIBUTI PER ACQUISTO STRUMENTI TECNOLOGICAMENTE AVANZATI

BRIANZA – Da mercoledì 16 gennaio le persone con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) o i loro familiari possono presentare una domanda (solo online, all’indirizzo www.bandi.servizirl.it) a Regione Lombardia, che ha stanziato 2,6 milioni di euro di contributi, per acquistare ausili e strumenti tecnologicamente avanzati per migliorare la loro qualità di vita.

Il finanziamento è diversificato nei massimali per quattro aree di intervento, per costi compresi fra 300 e 16.000 euro. Di seguito le aree:
– ‘domotica’, tecnologie che rendono più fruibile e sicuro l’ambiente e riducono il carico assistenziale;
– ‘mobilità’, per adattare l’autoveicolo;
– ‘informatica’, per l’acquisto di personal computer o tablet, se collegati ad applicativi utili a compensare la disabilità o la difficoltà specifica di apprendimento;
– ‘altri ausili’, per l’acquisto di strumenti non riconducibili al nomenclatore tariffario o ad alto contenuto tecnologico, per i quali viene già riconosciuto un contributo sanitario, e purché la somma dei due contributi (fondo sanitario/fondo l.r. 23/99) non superi il 70 per cento del costo dell’ausilio stesso.

La misura – dice l’assessore regionale alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità Silvia Pianiarriva a coprire fino al 70 per cento delle spese degli ausili (acquisto, noleggio o leasing) funzionali a migliorare l’autonomia. In particolare, riguardano l’ambiente domestico e le capacità motorie, visive, uditive, intellettive, del linguaggio e dell’apprendimento“.

Al bando possono partecipare i giovani o gli adulti disabili e i minori o i giovani con disturbi specifici di apprendimento (Dsa), con Isee non superiore ai 30.000 euro e che, nei 5 anni precedenti, non hanno ricevuto contributi per l’acquisto di strumenti, tecnologicamente avanzati (ai sensi della l.r. 23/99), nella stessa area geografica.

Le domande – continua Piani – vengono gestite dalle Agenzie di tutela della salute (Ats), che dovranno verificare i requisiti e liquidare i contributi nei limiti del budget loro assegnato“.

Il richiedente deve allegare il preventivo, la fattura o la ricevuta fiscale della spesa. In caso di ausili o di strumenti particolarmente costosi, acquistati a rate, il beneficiario dovrà integrare la domanda con una copia del contratto di finanziamento, rilasciato dal fornitore o dalla finanziaria.

La procedura è di tipo valutativo a sportello – conclude l’assessore Piani – fino a esaurimento delle risorse. A ogni Ats abbiamo messo a disposizione un budget calcolato sulla base dei residenti”. Nel caso di ammissibilità tramite preventivo, ai fini della liquidazione del contributo, i richiedenti dovranno presentare la relativa fattura o la ricevuta fiscale. Negli altri casi l’Ats procederà col pagamento.

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Sport

BRIANZA – ARTI MARZIALI:PRESENTATA ‘PETROSYANMANIA GOLD EDITION’ IN PROGRAMMA A MONZA

MONZA  – Brianza –  Sono 16 gli incontri di ‘Petrosyanmania Gold Edition’, la spettacolare competizione dedicata a kickboxing, boxe francese savate e mma (mixed martial arts), in cui si sfideranno 32 atleti di livello internazionale. L’evento, in programma sul ring della Candy Arena di Monza sabato 16 febbraio, è stato presentato, questa mattina, dall’assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia Martina Cambiaghi ( nella foto al centro insieme ai fratelli Giorgio Petrosyan e Armen Petrosyan ), in una conferenza stampa a Palazzo Lombardia, ed è anche l’unica occasione dell’anno per vedere in azione dal vivo in Europa il pluri-iridato Giorgio Petrosyan (103 match, 98 vittorie, 2 sconfitte, 2 pari, 1 no contest).

In conferenza stampa oltre all’assessore Martina Cambiaghi, erano presenti Carlo Di Blasi presidente di Fight1, Armen Petrosyan, campione mondiale k1- kick boxing e il fratello Giorgio Petrosyan pluri campione del mondo e appena stato eletto miglior kick boxer del mondo da ONE Championship, la più grande organizzazione asiatica di arti marziali miste.

“Gli sport da combattimento – ha detto Cambiaghi – continuano a spopolare nelle palestre. Contrariamente all’immaginario collettivo, che, in queste discipline, vede espressione di atteggiamenti aggressivi e violenti, voglio ricordare che le arti marziali sviluppano capacità motorie e funzioni cognitive, con particolare attenzione alla consapevolezza e alla padronanza del proprio corpo. L’allenamento e le tecniche, inoltre, puntano a trasmettere la capacità di controllare e gestire l’emotività, di sviluppare le relazioni e il confronto con il gruppo dei pari, valori indispensabili nella crescita dei giovani e di sostegno nella lotta alla dispersione scolastica e all’emarginazione”. “Ringrazio gli allenatori di queste discipline – ha concluso Martina Cambiaghi -, che contribuiscono a diffondere un clima complessivo di educazione sportiva e di sana competitività”.

L’evento si svolgerà sul ring della Candy Arena a Monza dalle 18.45 di sabato 16 febbraio. Tra i matches più attesi quello tra Giorgio Petrosyan, che sfiderà il giapponese Atsushi Tamefusa per difendere il titolo mondiale ISKA -70 Kg K1 Rules, il femminile tra la pluricampionessa mondiale Martine Michieletto e l’atleta francese Delphine Guénon e la sfida tra l’italiano Iuri Lapicus che, forte del suo record personale da professionista di 11 incontri e 11 vittorie alla prima ripresa, affronterà il senegalese Ibrahim Sarr.

Tra i 32 atleti di ‘Petrosyanmania Gold Edition’ ci saranno anche Roberto Sacco, Matteo Calzetta, Salvatore Castro, Christian Guiderdone, Jordan Valdinocci, Angelo Mirno, Francesco Moricca.

Tutte le informazioni si trovano sul sito www.clappit.com, dove è anche possibile acquistare i biglietti.

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Cronaca

BRIANZA – TRASPORTI PUBBLICI : DISAGI PREVISTI PER LUNEDI’ 21 GENNAIO

BRIANZA – Coloro che usano mezzi pubblici  potrebbero subire notevoli disagi lunedì 21 gennaio . Le sigle sindacali FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL, FAISA-CISAL e FAST CONFSAL, hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di 4 ore contro “le proposte europee di nuove norme sui tempi di guida e di riposo per il personale dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza”. Le articolazioni territoriali di FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL, FAISA-CISAL e FAST CONFSAL, in adesione allo sciopero, hanno indicato le modalità che variano da città a città.

A Milano l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio sia di superficie sia della metropolitana è prevista dalle 8,45 alle 12,45.
Sempre nella giornata di lunedì 21 gennaio è previsto anche uno sciopero del trasporto pubblico in Brianza.

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Cultura

CESANO-LISSONE-SEREGNO – “PIETRE D’INCIAMPO: PER UNA MEMORIA QUOTIDIANA DELLA SHOAH IN BRIANZA “

CESANO MADERNO – Le Pietre d’inciampo ricordano la persona: il nome, l’anno di nascita, il giorno ed il luogo della deportazione, la data della morte di uno dei deportati nei campi di sterminio. In Europa ne sono state installate oltre 70.000, in oltre 2000 località. La prima a Colonia, in Germania, nel 1992. Si tratta di un piccolo cubo di pietra delle dimensioni di un sampietrino di 10 cm ricoperto su una faccia da una lamina di ottone lucente che riportata impressi i dati della persona deportata; in tedesco Stolpersteine.

E’ questa l’iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig quale reazione ad ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali. L’inciampo non è fisico, ma visivo e mentale. Costringe chi passa ad interrogarsi sul significato del sampietrino, a ricordare quanto accaduto. In Italia, le prime “Pietre d’Inciampo” furono posate a Roma nel 2010 ed attualmente se ne trovano in varie città tra cui Bolzano, Brescia, Genova, Livorno, Milano, Parma, Ravenna, Reggio Emilia, Siena, Torino, Venezia. Per spiegare la propria idea, Gunter Demnig, che posa personalmente tutte le “Pietre d’Inciampo”, ha fatto proprio un passo del Talmud: «Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome».


 Le Pietre d’inciampo: il significato –  Stolpersteine nasce da un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, per contrastare l’oblio e le cattive memorie sulla tragedia delle deportazioni nazifasciste durante la Seconda Guerra Mondiale. L’episodio decisivo avviene a Colonia nel 1990, quando un cittadino contesta la veridicità della deportazione nel 1940 di 1.000 sinti della città renana, in occasione dell’installazione di un’opera scultorea per ricordarne la persecuzione. Da quel momento Demnig si dedica a costruire il più grande monumento diffuso d’Europa, attraverso l’installazione di “Pietre d’Inciampo.

Le Pietre d’inciampo: il programma –  Sabato 26 gennaio 2019 le “Pietre d’Inciampo” saranno posate anche nel cuore della Brianza, per la precisione a Cesano Maderno, Lissone e Seregno. A Cesano Maderno, alle ore 10.00 sarà onorata la memoria di Arturo Martinelli e la “Pietra d’inciampo” sarà posta in Piazza Arese. A Lissone, alle ore 14.00, i riflettori si accenderanno su Mario Bettega e la Pietra d’inciampo sarà sistemata davanti allo Stadio Comunale Brugola in Via Dante Alighieri, 30. A Seregno, alle 15.30 le “Pietre d’inciampo” saranno installate alla Ca’ Bianca di via Trabattoni, 83 e dedicate ai componenti della famiglia Gani: Giuseppe Gani, Speranza Zaccar, Regina Gani, Ester Gani ed Alberto Gani.

Le Pietre d’inciampo in Brianza: il Comitato –  Le “Pietre d’inciampo” in Brianza aranno posate per iniziativa del Comitato per le Pietre d’inciampo di Monza e Brianza, il cui scopo è quello di  portare a conoscenza, diffondere e realizzare una memoria diffusa dei cittadini della nostra provincia deportati nei campi di concentramento e sterminio nazisti.

Soci fondatori del Comitato sono le Amministrazioni Comunali di Cesano Maderno, Lissone e Seregno; ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati) Monza/Sesto San Giovanni, l’ANPI provinciale e l’Associazione Senza Confini, promotore dell’iniziativa.
Possono aderire al Comitato tutti i Comuni della provincia di Monza e della Brianza, le associazioni, le scuole ed i singoli individui.
Verrà affiancato dal Comitato Scientifico, rappresentato da associazioni e da singoli individui, che per affinità con le tematiche rappresentate, siano intenzionati a dare valore e supporto alle iniziative. Potrà inoltre valersi di esperti e di persone e/o associazioni particolarmente sensibili al tema della memoria, delle deportazioni e dei Giusti della Shoah. Il Comitato, allo scopo di rafforzare una memoria comune delle persecuzioni nazifasciste, si impegna a scegliere i nominativi delle “Pietre” sulla base di criteri paritari tra tutti i vari tipi di deportazione e si impegna a proporre annualmente almeno un nominativo. Il presidente è Milena Bracesco, nominata all’unanimità durante l’assemblea costituente svoltasi a Seregno il 14 gennaio 2019, con vice Fabio Lopez e segretaria Roberta Miotto (Associazione Senza confini di Seveso). L’attività ha il patrocinio della Provincia di Monza e della Brianza. Il manifesto di questa prima edizione è stato progettato e disegnato dall’IIS Ettore Majorana di Cesano Maderno ed il nominativo inciso sul sanpietrino è quello del padre della senatrice a vita Liliana Segre, scelto come simbolo di tutti i deportati italiani.

Le Pietre d’inciampo in Brianza: le dediche

 Arturo Martinelli, nato l’1 settembre 1916 a Milano. Nel 1933 si trasferisce a Cesano Maderno dove il padre lavorava all’ACNA. Fu uno dei primi e più attivi collaboratori di Leopoldo Gasparotto, comandante partigiano delle Brigate Giustizia e Libertà della Lombardia. Arrestato alla fine del 1943 per la sua attività politica nell’ambito del Partito d’Azione, a San Vittore ebbe la matricola 546. Fu trasferito a Fossoli il 27 aprile 1944, con la matricola 235, e sistemato nella baracca 18, ancora oggi esistente. Nel campo modenese svolse il compito di “intendente del magazzino”. Sua madre, Ester Adami, lo raggiunse al campo di prigionia per cercare di vederlo, rischiando di essere fucilata dopo che ebbe varcato il reticolato. Arturo Martinelli è uno dei martiri di Cibeno, dal nome della località vicino a Carpi, presso il cui poligono di tiro furono uccisi sommariamente 67 internati del campo. Degli internati fucilati il 12 luglio 1944 circa la metà erano lombardi e di questi, otto erano stati arrestati per la loro partecipazione alla Resistenza in Brianza. Il corpo di Martinelli, contrassegnato all’esumazione con il numero 21, fu riconosciuto dal padre Emilio. È sepolto nel cimitero Maggiore Musocco di Milano, campo 64, detto “della Gloria”, lapide 189. La città di Cesano Maderno gli ha intitolato una via nella zona dove sorgeva il villaggio operaio dell’ACNA.

Mario Bettega, nato il 16 agosto 1918 a Lissone. Era un pilastro della squadra locale di calcio, la Pro Lissone. Lavorava in fabbrica alla Breda di Sesto San Giovanni. L’ambiente operaio favorì la sua decisione di sostenere la Resistenza, in particolare quella nascente in Brianza. Si dimostrò prezioso, asportando materiali dal suo reparto utili nella costruzione di piccoli ordigni esplosivi, confezionati in scatole di carne conservate vuote, che arrivavano dalla Montana, nota fabbrica a Lissone. Era insofferente al dispotismo ed alla prepotenza fascista e questo atteggiamento gli costò l’arresto. Tre uomini irruppero in casa sua il 23 febbraio 1944 e lo arrestarono, portandolo in Villa Reale a Monza per i primi interrogatori. Fu poi trasferito a San Vittore. Il 27 aprile 1944 fu trasferito nel campo di Fossoli ed il 21 luglio fu spostato nel campo di Bolzano. Venne deportato il 5 agosto a Mauthausen, con la matricola 82281. Trasferito in un primo momento a Gusen, fu poi rimandato a Mauthausen, dove morì il 19 marzo 1945 in una delle dieci baracche del sanitatslager, l’infermeria del campo, a causa della fame e dei maltrattamenti subiti.

La famiglia Gani, composta da Giuseppe Gani, classe 1895, sua moglie Speranza Zaccar, classe 1900, e dai loro figli Regina Gani, classe 1926, Ester Gani, classe 1928 ed Alberto Gani, classe 1934. Residenti a Milano e perseguitati per la loro origine ebraica, nel 1943 i coniugi Gani scelsero di riparare a Seregno, benché Giuseppe continuasse a fare la spola con il capoluogo per questioni professionali. I figli furono inizialmente ospitati dalla famiglia Mazza, nei locali sopra l’omonima trancia. Seguì quindi il trasloco alla Ca’ Bianca, considerato un luogo più sicuro, dove la famiglia fu accolta nella casa di Luigi Casati. Nell’agosto del 1944 i fascisti irruppero nell’abitazione e catturarono Speranza Zaccar con i figli, mentre Giuseppe Gani, dopo essere riuscito a far perdere le proprie tracce grazie ad una segnalazione, venne alla fine individuato in zona Dosso, al confine con Albiate. I Gani furono quindi rinchiusi prima a Monza e poi nel carcere milanese di San Vittore, per approdare infine al campo di raccolta di Bolzano Gries, che aveva sostituito quello di Fossoli. Il 28 ottobre 1944 venne registrato il loro arrivo ad Auschwitz. Qui Giuseppe ed Alberto Gani e Speranza Zaccar furono immediatamente gassati, mentre Regina ed Ester Gani superarono la selezione e furono avviate al lavoro come schiave. Destinate poi al lager di Bergen Belsen, di loro non si seppe più nulla a partire dall’11 febbraio 1945

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Cronaca

ALBIATE – DOMANI 19 GENNAIO IL FUNERALE DI EUGENIO FUMAGALLI, IL TASSISTA EROE

ALBIATE – Si svolgeranno domani sabato 19 gennaio i funerali di Eugenio Fumagalli, il tassista eroe morto nella notte fra sabato e domenica scorsa sulla superstrada Milano-Meda ( leggi )  Le esequie saranno celebrate nella parrocchia di San Giovanni Evangelista con inizio alle 14,30.  Fumagalli abitava a Carugo mentre ad Albiate vive ancora il padre, ex tassista che aveva trasferito l’attività al figlio . Ricordiamo che dopo il tragico incidente la polizia stradale è risalita al responsabile del primo incidente, un 26enne di Lazzate denunciato per omissione di soccorso e guida in stato d’ebbrezza. La morte del tassista  ha suscitato grande emozione: il giorno dopo l’incidente i colleghi del Radiotaxi hanno esposto fiocchi neri in segno di lutto sui loro mezzi. Anche domani si prevede che saranno molti i colleghi che confluiranno ad Albiate per un ultimo saluto.

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Cronaca

VILLASANTA – PENSAVA FOSSE UNA DONNA MA SCOPRE CHE E’ UN TRANSESSUALE ….

VILLASANTA – Una 21enne ( almeno all’apparenza ) ha chiesto un passaggio ad un automobilista per arriva in piazza Europa . Giunti sul posto la ragazza pare sia entrata da un parrucchiere mentre il ragazzo aspettava fuori . Quando poco dopo è uscita ha chiesto ancora all’uomo se poteva accompagnarla fino a Monza. Non è chiaro come ma pare che in questo frangente la donna abbia palesato il suo stato. Da qui sarebbe nato un diverbio tra i due che è stato notato da alcuni passanti che hanno allertato la Polizia Locale . Una pattuglia giunta sul posto ha chiesto i documenti e siccome la femmina ne era sprovvista è stata condotta dapprima alla centrale operativa e successivamente accompagnata presso gli uffici della Questura di Milano. Al termine degli accertamenti è emerso che sulla sua testa c’erano due ordini di espulsione.

( foto di archivio )

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Cronaca

VIMERCATE –  INTERVISTA A NUNZIO DEL SORBO, NUOVO DIRETTORE DELL’ASST VIMERCATE

VIMERCATE – In questi primi giorni di avvio del suo mandato il nuovo Direttore Generale dell’ASST Vimercate Nunzio Del Sorbo sta incontrando il gruppo dirigente dell’Azienda, singoli operatori e associazioni di volontariato che operano in ospedale; alcuni giorni fa si è incontrato anche con le organizzazioni sindacali che hanno apprezzato l’iniziativa. Si sta prendendo il tempo necessario per ascoltare, conoscere, capire, ripercorrere anche quanto avviato e realizzato da chi mi ha preceduto”. I propositi di Nunzio Del Sorbo  sono netti: “consolidare e sviluppare l’alleanza fra i nostri ospedali e il territorio; ottimizzare tutte le potenzialità dei nostri presidi ospedalieri che hanno dato, d’altra parte, già prova di un livello avanzato di organizzazione e di offerta sanitaria, per rispondere in modo sempre più appropriato e adeguato ai bisogni e alle aspettative di salute dei cittadini”.

Nunzio Del Sorbo ( nella foto ), s’è insediato a Vimercate, il 2 gennaio di quest’anno. Una curiosità: proprio a Vimercate (un tempo USSL 60), aveva iniziato la propria carriera professionale in sanità. Era il 1981. Da allora il suo profilo di manager dell’organizzazione ospedaliera è cresciuto, segnato da quasi 40 anni di esercizio delle competenze a favore del Servizio Sanitario Regionale. Prima di insediarsi a Vimercate, città in cui vive da diversi anni, è stato nell’ultimo triennio, dal 2016 al 2018, Direttore Generale a Pavia, presso la Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo. Prima ancora, dal 2008 al 2015, ha avuto il ruolo di Direttore Amministrativo Aziendale all’Azienda Ospedaliera di Lecco e, successivamente in AREU, l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia. Dal 1995 al 2018 Nunzio Del Sorbo ha lavorato all’Ospedale San Gerardo di Monza occupandosi di Affari Generali e Legali e di gestione amministrativa complessiva del presidio ospedaliero. In precedenza ha operato presso il San Carlo di Milano e all’USL 75 (oggi ATS di Milano Città Metropolitana), occupandosi di spedalità, personale e organizzazione. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università di Napoli (per qualche anno ha svolto anche la professionale di avvocato), il neo DG dell’ASST oggi è membro della Delegazione Trattante di Regione Lombardia che opera nell’ambito delle relazioni sindacali. In questo ruolo partecipa, fra l’altro, al confronto regionale sul nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto sanità. Del Sorbo ha svolto tra il 2016 e il 2018 attività di docenza presso la SDA Bocconi- School of Management e il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Ateneo di Pavia. Ha collaborato, altresì, con il quotidiano “Il Sole – 24 ore”, è ha firmato diverse pubblicazioni tecnico-scientifiche.

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Cultura

GIAN MICALESSIN

MEDA – Eva Musci  intervista Gian Micalessin  in occasione della presentazione del libro  “ Sangue di Siria- L’assedio di Maaloula e la caccia ai cristiani ” Editore SIGNS PUBLISHING


La minaccia senza fine del terrorismo islamista dell’ISIS si espande a macchia d’olio, coinvolgendo interamente la Siria, premendo verso l’Occidente, colpendo i cristiani del Medio e vicino Oriente, sconvolgendo i fragili equilibri tra americani e russi. Attraverso le pagine di un fumetto, Gian Micalessin, uno dei principali inviati di guerra italiani, nel mezzo dell’azione racconta la crisi siriana, cosa significhi stare dalla parte dei “cattivi” filo-governativi, la battaglia di Maaloula (la perla cristiana caduta in mano jihadista), il sostegno militare al presidente Bashar Assad contro il terrore delle bandiere nere del Califfato… L’opera è impreziosita dalla presenza di diverse fotografie di Micalessin inserite all’interno delle tavole disegnate e da numerosi articoli e appunti di guerra provenienti dal fronte siriano.

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