Autore: Eva Musci

Cultura

ANNA TORRETTA

GIUSSANO  – Eva Musci  intervista Anna Torretta   in occasione della presentazione del libro ” La montagna che non c’è  ″  Editore Piemme


“Apro un poco la porta del rifugio, uno spiraglio, giusto per osservare il cielo nero e i milioni di stelle che lo puntellano. Non un suono, solo il vento che scivola sul ghiaccio. Ed è in questo momento che capisco di averla trovata, di avere azzeccato la giusta prospettiva, la ragione che spinge chi come me ama la montagna a fare quello che fa, il senso che tiene insieme tutte le esperienze. È la pace dopo la fatica, la bellezza dei luoghi, il superamento delle paure. È l’amore.”

Nessuno meglio di Anna Torretta può raccontare quanto vita e montagna siano strettamente intrecciate, se non la stessa cosa. Perché ha salito pareti di roccia e cascate gelate in ogni angolo del Pianeta, perché si è imposta in un ambiente maschile. E perché forse, da donna e madre, percepisce più forte il palpito vitale della natura.
C’è tutto un mondo che prende vita in queste pagine, da una scalata all’altra: la guida alpina che distrugge i segnali sul percorso, perché se non sai ascoltare le fate del bosco che ti indicano la via, non sei degno di scalare. Lola, l’alpinista rimasta paralizzata, che, grazie agli amici, torna in quota. Le tante persone incontrate nei molti viaggi, ognuna con la sua storia. La bellezza che, come l’aria, salendo si fa pura, diventa quintessenza.
Attraverso le esperienze di Anna, vediamo la montagna trasfigurarsi: da posto fisico diventa la meta che si sposta ogni volta che pensi di averla raggiunta, Diventa continua ricerca, l’istinto stesso che ti spinge a cercare e a cercarti. La montagna ti pone sempre un’altra sfida, come la vita.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: SERGIO ROMANO

CESANO MADERNO – Eva Musci  intervista Sergio Romano  in occasione della presentazione del libro ” Trump e la fine dell’American Dream ″  Editore Longanesi


L’uomo che ha vinto le elezioni presidenziali americane del novembre 2016 è più vecchio di tutti i suoi predecessori. Ma è anche un presidente post-moderno, capace di usare con grande destrezza le tecniche di un mondo digitale, le seduzioni della televisione e tutti gli strumenti più raffinati della finanza moderna. Trump è stato un industriale, ma ha creato soprattutto lusso e svago. Pochi uomini politici sono stati altrettanto detestati dall’opinione pubblica liberal e democratica del suo Paese. Ma pochi uomini sono stati altrettanto osannati dalle folle deliranti dei sostenitori. Ha condotto una campagna elettorale piena di minacce e promesse, ma ha spesso rovesciato da un giorno all’altro le sue posizioni.
Può un tale uomo dimenticare i suoi personali interessi per consacrarsi a quelli della nazione? Può guidare una grande potenza mondiale e preservare la sua autorità nel mondo? O è destinato ad accelerarne il declino?

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: FRANCO CARDINI

CESANO MADERNO – Eva Musci  intervista Franco Cardini  in occasione della presentazione del libro ” Il Turco a Vienna: storia del grande assedio del 1683″  Editore Laterza


«Cominciò così la grande battaglia attorno alle mura di Vienna, il 12 settembre 1683, nel giorno di domenica benaugurante per i cristiani. Alle quattro del mattino, re Giovanni insieme con il figlio Jakub servì personalmente e con devozione la messa celebrata da frate Marco nella cappella camaldolese. Lo scontro si protrasse fino a sera per concludersi trionfalmente in Vienna liberata; all’alba del giorno dopo, sotto il ricco padiglione del gran visir conquistato dalle sue truppe, Giovanni III poteva scrivere una trionfante lettera alla sua regale consorte. Terminava così, dopo due lunghi mesi, l’incubo dell’assedio alla prima città del Sacro Romano Impero e capitale della compagine territoriale ereditaria asburgica. E, con esso, l’ultima Grande Paura provocata da un assalto ottomano a una Cristianità peraltro tutto meno che unita.»

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Cultura

GIUSSANO – LE INTERVISTE DI EVA MUSCI : I ” BANDITS “

GIUSSANO– Eva Musci  intervista  i ” BANDITS ”   in occasione della Notte Bianca del 23 settembre 2017


 BANDITS

La crew di breakdance Bandits nasce nel 2001 fondata da Luca Corbetta (Mad Lucas) a Milano.
Attualmente il gruppo è composto da 7 elementi: Mad Lucas, Esom Rock, Froz, Japo, Base, Alex Kidd e Philgood.
Nel corso degli anni questi ballerini si sono fatti ampia strada nel campo della breakdance a livello nazionale attraverso la vittoria delle competizioni più importanti dedicate a questa danza come Bboy Event, Freestyle Session, Red Bull BC One, Groove Cup, ed il Born to the Floor e a livello internazionale attraverso la partecipazione di decine di eventi per tutta l’Europa.
Inoltre da diversi anni portano in giro attraverso diverse città d’Italia e non degli spettacoli dall’altissimo impatto visivo e musicale.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: ANTONIO CAPRARICA “ L’ULTIMA ESTATE DI DIANA”

SEREGNO – Eva Musci  intervista  Antonio Caprarica  in occasione della presentazione del libro ” L’ultima estate di Diana ”  Sterling & Kupfer Editore

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Il 28 agosto 1996, giorno in cui il divorzio reale venne ufficializzato, aveva segnato per Diana l’inizio di una nuova vita. La «principessa triste», schiacciata dal peso della monarchia, che meno di un anno prima aveva confessato pubblicamente la sua fragilità e rivelato i tradimenti del marito, si era trasformata in una persona radiosa, più consapevole, genuinamente interessata alle sorti dei più deboli, decisa a difendere il rapporto con i figli e il suo diritto alla felicità. Un simbolo di bellezza e sensibilità, che oscurava l’immagine della Corona inglese; il personaggio più appetibile per quei fotografi e reporter che avranno un ruolo non secondario nella sua drammatica fine. Il racconto di Antonio Caprarica prende le mosse da qui, con l’intento di restituire Diana alla sua storia: quella autentica, privata, che la frenesia dei media ha sepolto sotto improbabili rivelazioni, teorie complottistiche e gossip. Il rapporto con il medico pakistano Hasnat Khan – l’unico uomo che non tradì i segreti e le confidenze della principessa -, le campagne umanitarie, le ultime vacanze con i figli, l’incontro con Dodi al-Fayed: i pochi mesi che precedono lo schianto sotto il tunnel dell’Alma, a Parigi, ricostruiti in una narrazione dal ritmo e dalle immagini cinematografiche, mostrano una donna sempre in bilico fra ingenuità e astuzia, generosità e attaccamento ai privilegi. Una donna inquieta ma piena di vita, che con le sue scelte ha lasciato un segno evidente nella storia di una nazione e, a vent’anni dalla scomparsa, continua a esercitare il fascino e la suggestione dei miti.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: GIANNI OLIVA “ COMBATTERE ”

SEREGNO – Eva Musci  intervista  Gianni Oliva  in occasione della presentazione del libro ” Combattere. Dagli arditi ai marò, storia dei corpi speciali italiani ”  Mondadori Editore

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Dopo avere narrato con successo la storia della Legione straniera, Gianni Oliva si cimenta nel racconto altrettanto epico e glorioso dei corpi speciali italiani. A partire dagli Arditi – le truppe d’assalto addestrate agli attacchi della guerra di trincea – penetrati nell’immaginario collettivo per lo sguardo torvo, la bomba a mano pronta per il lancio e il pugnale tra i denti. Poi, nel corso del Ventennio, quando il mito dell’ardimento combinandosi con le conquiste della tecnologia si è spostato dalle truppe di terra a quelle dell’aria e dell’acqua, i Paracadutisti della “Nembo” e della “Folgore” e gli Incursori della Marina (su tutti, la X MAS). E nell’Italia repubblicana, i Paracadutisti e i Lagunari. Gianni Oliva ci illustra la costituzione di ciascun corpo speciale, lo sviluppo degli ordinamenti, le successive ipotesi di impiego bellico, ma soprattutto l’organizzazione interna, l’ideologia combattentistica di riferimento, le tentazioni di assumere un ruolo politico negli anni Sessanta- Settanta, sino alla piena integrazione di questi reparti nelle missioni all’estero degli ultimi due decenni. Non mancano approfondimenti su singoli personaggi o episodi. Un originalissimo saggio che piacerà ai tanti appassionati di storia militare.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: MASSIMO POLIDORO “ L’AVVENTURA DEL COLOSSEO”

SEREGNO – Eva Musci  intervista  Massimo Polidoro   in occasione della presentazione del libro ” L’avventura del Colosseo ” PIEMME Editore

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L’Anfiteatro Flavio, universalmente conosciuto con il nome di Colosseo, per quattrocento anni fu il simbolo maestoso e cruento di un impero che si credeva eterno. E continuò a svettare anche quando, tra guerre e saccheggi, le illusioni crollarono, come un monito alla caducità delle ambizioni umane.
Nei secoli successivi conobbe abbandono, incuria, oblio, divenendo di volta in volta rudere, fortezza, lupanare, luogo di preghiere e di cerimonie demoniache, infine meta obbligata per viaggiatori romantici. Oggi più che mai, attrae ogni anno milioni di visitatori da tutto il mondo, emblema di un passato che non smette di esercitare un fascino maliardo sull’immaginario collettivo.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: SOSSIO GIAMETTA “ INTRODUZIONE A NIETZSCHE ”

SEREGNO – Eva Musci  intervista  Sossio Giametta   in occasione della presentazione del libro ” Introduzione a Nietzsche. Opera per opera ” Mondadori Bruno Editore

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Il dirompente pensiero di Nietzsche ha fatto saltare certezze e stabilità, e ha aperto interrogativi drammatici, ancora privi di risposta. I saggi di Sossio Giametta mostrano in che modo Nietzsche persegua, attraverso uno scetticismo profondo e sconvolgente, l’ideale dell’indipendenza umana e l’educazione di sé e degli altri alla grandezza, rivestendo di alta poesia la multiforme tragedia del vivere; ma anche in che modo egli, sotterraneamente sospinto dalle correnti dell’epoca, per combattere la decadenza nel suo aspetto morboso-estetizzante sviluppi l’altra sua faccia, quella della violenza, accelerando la crisi involutiva della civiltà cristiano-europea giunta al tramonto.

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Cultura

INTERVISTE CON L’AUTORE: PIER LUIGI VERCESI, RALPH MINICHIELLO- “MARINE”

SEREGNO – Eva Musci  intervista  Pier Luigi Vercesi e Raffaele Minichiello   in occasione della presentazione del libro ” Il Marine ” Mondadori Editore

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Il 31 ottobre 1969 le telescriventi di tutto il mondo battono una notizia che ha dell’incredibile. Ralph Minichiello, marine italo-americano di vent’anni, decorato in Vietnam per le sue azioni «eroiche», sta dirottando un aereo decollato da Los Angeles. All’aeroporto di New York, dove il Boeing 707 atterra per rifornirsi di carburante, Minichiello riesce a beffare l’imponente dispiegamento di forze dell’Fbi coordinato da John E. Hoover in persona. L’aereo sembra diretto al Cairo ma all’alba del 1° novembre si ferma a Roma, dove il marine, su un’auto della polizia guidata da un vicequestore, comincia una disperata fuga verso Napoli e il paese in cui è nato, Melito Irpino. Dopo rocambolesche avventure nella campagna romana, viene arrestato e condotto nel carcere di Regina Coeli. Gli inquirenti faticano a credere al suo racconto: un anno, il 1968, vissuto nelle giungle del Vietnam; il torto subìto al suo ritorno negli Stati Uniti; la decisione di sfidare, da solo, il Paese per cui era disposto a sacrificare la vita. Tutto per 200 maledetti dollari. Qualche giorno dopo cominciano a giungere, da ogni parte del mondo, messaggi di solidarietà per il ragazzo capace di sfidare «l’impero» impegnato nella «sporca guerra» diventata l’emblema di tutte le proteste che riempiono le piazze dell’Occidente. Se estradato, Minichiello, che a quattordici anni era emigrato in America con i genitori per fuggire dalla miseria dell’Irpinia colpita dal terremoto, rischia la pena di morte. Ma ormai è un simbolo: la sua vicenda si intreccia, involontariamente, con una storia che parte dalle proteste nelle università americane, passa per il Maggio francese, per Woodstock, la strage di Piazza Fontana a Milano, la ritirata americana dal Vietnam e gli Anni di piombo in Italia. Non è più la bravata di un ragazzo diventato uomo sparando raffiche di mitra in Vietnam ma la parabola di un’intera generazione che mette sotto accusa i propri genitori. Di Minichiello hanno detto che ispirò Rambo, in verità la sua storia è più simile a quella di Forrest Gump. E non è destinata a concludersi in un carcere italiano. Dopo una battaglia giudiziaria romanzesca, con avvocati di Hollywood pronti a scendere nell’agone e la politica italiana che la cavalca, il suo destino lo riporta altre volte sull’orlo del baratro della disperazione e della sfida: da solo contro tutto il mondo.

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