Cronaca

BRIANZA – CORONAVIRUS : C’E’ ANCHE CHI SPECULA SUL DOLORE

BRIANZA –La Federconsumatori di Monza Brianza ha diffuso una nota in cui pone in evidenza la spesa per la sepoltura a cui è andata incontro una famiglia che ha perso un proprio familiare a causa del coronovirus.

Sono molti i casi di speculazione e anomalia che, purtroppo, abbiamo dovuto affrontare nel corso di questa pandemia. Finora, però, ci eravamo imbattuti in forme di sciacallaggio che facevano leva sulla paura, oggi ci troviamo di fronte a chi specula sul dolore. Abbiamo ricevuto, infatti, una richiesta di aiuto da parte di una famiglia che ha perso un caro a causa del coronavirus, nella provincia di Monza e Brianza. Dopo ore e giorni pieni di dolore e di ansia, i familiari sono stati contattati dall’impresa di pompe funebri che chiede un importo di circa 4.000 euro per far avere loro l’urna cineraria e poter procedere alla sepoltura. Sembrerebbe, infatti, che sia stata loro addebitata una tariffa giornaliera (di circa 200 euro al giorno) per i giorni in cui la salma era ospitata presso una struttura in Emilia Romagna, in attesa della cremazione. Episodio sul quale la nostra associazione sta facendo chiarezza. Una vicenda inverosimile e vergognosa, che ci auguriamo sia frutto di un errore, che comunque approfondiremo per capire di chi sono le responsabilità. Nelle aree di Bergamo e del confine con il Piemonte ci risulta che i costi chiesti alle famiglie dei defunti siano notevolmente inferiori, anche per le cremazioni avvenute fuori provincia o fuori regione. Ci auguriamo, pertanto, si tratti di un caso isolato. Se così non fosse invitiamo le famiglie coinvolte a segnalarcelo, li assisteremo con discrezione e rispetto, per fare in modo che al dolore provato non si debba aggiungere anche la rabbia. Chiediamo, infine, al Governo e alle istituzioni locali delle aree in cui i fenomeni di mortalità sono più elevati, di verificare con attenzione che nel proprio territorio non si verifichino atti simili, che non sia permesso a nessuna struttura di chiedere compensi per lo stazionamento delle salme, di cui dovrà farsi carico il Comune di riferimento.  “

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