Cronaca

BRIANZA – DOVE SERVIRA’ IL GREEN PASS DAL 1° FEBBRAIO ?

BRIANZA – Dovrebbe essere firmato oggi il nuovo Dpcm legato all’ultimo decreto che ha introdotto, il 5 gennaio scorso, l’obbligo vaccinale per gli over 50. Il Dpcm in questione deve dettagliare le realtà in cui non sarà richiesto il Super Green pass – quello che possono esibire i vaccinati o guariti da Covid – o il Green pass base ((rilasciato o in seguito alla vaccinazione, o dopo guarigione da Covid-19, o dopo aver effettuato un tampone dall’esito negativo, eseguito nelle precedenti 72 ore nel caso di test molecolare, oppure nelle precedenti 48 ore nel caso di tampone antigenico rapido) per poter accedervi. Ad allungare i tempi per la firma del Dpcm il confronto che ha visto coinvolti i ministeri competenti, ovvero Salute, Giustizia, Pubblica amministrazione e Sviluppo economico sugli ‘esenti’ del Green pass semplice. Che saranno pochi, ridotti quasi al lumicino. Intanto, da oggi, sarà obbligatorio avere almeno il Green pass base per l’accesso ai servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici. Norme già in vigore per altri altri servizi ai cittadini, come ad esempio per ristoranti o mezzi pubblici. E che si estenderanno ad altri settori dall’1 febbraio. Ma vediamo tutto nel dettaglio.

Supermercati, farmacie e ottici

Il Green pass non servirà per fare la spesa al supermercato o nei negozi di alimentari. Nei negozi che vendono surgelati, le pescherie, quello che vendono bevande. Si entra liberamente nei mercati. Non serve il Green pass per farmacie e parafarmacie. Ingresso libero anche negli esercizi commerciali che vendono prodotti igienico sanitari come  deodoranti e bagnoschiuma. Si può andare anche dall’ottico. E nei negozi che vendono alimenti per gli animali.

Negozi di abbigliamento, giocattoli e cosmetici

Il Green pass base servirà per i negozi che vendono abbigliamento, giocattoli e cosmetici. Da oggi, 20 gennaio, serve per i servizi alla persona: parrucchiere, centri estetici, tatuatori e piercer.

Librerie, edicole e tabaccai

Il Green pass base sarà necessario per le librerie, per i locali chiusi che vendono giornali (non serve per i chioschi all’aperto) e per i tabaccai. I tabaccai, dunque che nel corso del lockdown erano stati considerati fra i negozi essenziali e dunque accessibili senza pass, ora sono fuori dall’elenco degli essenziali. La motivazione sarebbe legata al fatto che alcune tabaccherie hanno anche all’interno slot machine e altri apparecchi di gioco. “Nelle tabaccherie italiane entrano ogni giorno 13 milioni di persone, circa 250 per ogni rivendita. Sarà un vero problema controllare il green pass ad ogni cliente, per questo speriamo che il Governo ci ripensi”. Queste le parole di Giovanni Risso, presidente nazionale della Federazione italiana  tabaccai, in merito alla possibilità che le tabaccherie siano inserite nella lista delle attività commerciali in cui dall’1 febbraio sarà richiesto il green pass.  ”I tabaccai raramente hanno dipendenti ed inoltre per evidenti motivi di sicurezza non possono uscire da dietro il bancone. In queste condizioni, chiedere ad ogni cliente di esibire il green pass sarà davvero problematico”, ha spiegato nelle scorse ore Risso. ”Tutti ricordiamo bene che le tabaccherie sono sempre rimaste aperte anche nel pieno lockdown perché servizi essenziali per i cittadini, anche per pagamenti, ricariche, marche, valori e servizi amministrativi”, ha detto Risso. ”Imporre ora il green pass per entrare nelle 50mila tabaccherie italiane sarebbe una complicazione ulteriore per la vita dei cittadini e per il servizio dei rivenditori di generi di monopolio. Speriamo davvero – ha concluso ieri il presidente nazionale della Fit- che il testo allo studio del Governo venga modificato e che decada l’obbligo di controllo del Green Pass per i tabaccai”.

Benzinai e pellet

I benzinai, in quanto attività all’aperto, resteranno free: sarà possibile quindi rifornirsi di carburante per moto o auto senza alcun Green pass.  Lo stesso varrà per acquistare il combustibile per la casa, compresi anche legna, pellet e cherosene.

Ospedale, medici, veterinari e presentazione denunce

Il Green pass non serve per andare in ospedale, nell’ambulatorio del medico di base e dal veterinario. Una denuncia se si è vittime di reato, ma anche in tribunale per testimoniare o accedere a determinate attività per esigenze urgenti di tutela dei minori.

Studi dentistici

Negli studi dentistici l’obbligo di esibire il Green Pass, base o rafforzato, non è previsto dalla legge, mentre odontoiatri, igienisti e assistenti (Aso) sono già obbligati al vaccino, in quanto personale sanitario. Ai pazienti viene richiesta un’autocertificazione, ma in ogni caso il dentista ha il dovere di prestare le cure, soprattutto in caso di urgenze (non per una semplive pulizia dei denti)

Banche, poste e uffici pubblici 

Stando all’ultimo decreto legge, dall’1 febbraio, per accedere ad un qualunque ufficio pubblico o a servizi postali, bancari e finanziari, e alle attività commerciali, bisognerà avere il Green pass base. Ma tra le ultime novità inserite nel testo ci sarebbe l’ingresso pass free alle poste per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessaria la Certificazione verde.

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