Cronaca

BRIANZA – FORNO CREMATORIO: ELIMINAVANO LE OSSA GETTANDOLE NEI RIFIUTI

BRIANZA  – BIELLA – Ci sono nuovi sviluppi nella vicenda del forno crematorio di Biella del quale vi avevamo riferito lo scorso 26 ottobre ( leggi ) e presso il quale diverse imprese di pompe funebri brianzole portavano i cadaveri per le cremazioni . Sono infatti salite  a dieci le persone indagate nello scandalo del tempio crematorio: oltre all’amministratore delegato della Socrebi, Alessandro Ravetti, società che gestisce la struttura (attualmente detenuto in via dei Tigli), al collaboratore Claudio Feletti, scarcerato nei giorni scorsi, c’è Marco Ravetti, fratello di Alessandro, cinque dipendenti della Socrebi e due dipendenti dell’impresa funebre Ravetti. Tutti gli indagati sono già stati interrogati . Stando all’accusa, gli indagati avrebbero dovuto opporsi alle pratiche non consentite, come quella di cremare più salme insieme, accorciare i tempi, eliminare le ossa e gettarle nei rifiuti, mescolare le ceneri: tutte operazioni che i carabinieri al comando del luogotenente Gullo avrebbero provato con ore di filmati registrati dalle telecamere piazzate in più punti del forno crematorio.

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