Cronaca

BRIANZA – L’INPS SBAGLIA E TAGLIA LE PENSIONI: IN BRIANZA IN 20.000 RICEVONO MENO SOLDI

BRIANZA – L’Inps tramite un comunicato («Debito da rinnovo pensioni gennaio 2020») ha ammesso lo sbaglio nel conteggio del trattamento pensionistico, innescato a livello nazionale da un errore del sistema informatico. E ha già provveduto a riesaminare, attraverso un’apposita lavorazione, gli assegni interessati dall’immotivata diminuzione.

Quanto indebitamente trattenuto, verrà perciò restituito con la mensilità di febbraio. Intanto, però, i pensionati che hanno dovuto fare i conti con l’inaspettata decurtazione dell’assegno, hanno ovviamente chiesto informazioni. In molti hanno contattato la sede monzese di via Dante della Fnp Cisl Monza Brianza Lecco. «In questo periodo – precisa Beppe Saronni, segretario Fnp Cisl Monza Brianza Lecco -, riceviamo mediamente una trentina di telefonate al giorno di pensionati molto preoccupati. La gente vuole capire. Anche perché il conguaglio fiscale, cioè quello che viene calcolato in base alla pensione percepita nel 2019, è sempre modesto: parliamo di cifre solitamente nell’ordine di qualche euro. Qui, invece, la cifra mancante è decisamente più elevata».

La questione coinvolge circa 20mila trattamenti pensionistici erogati dall’Inps nella provincia di Monza. In pratica, circa la metà di quelle gestite complessivamente nell’area brianzola. Il taglio inaspettato riguarda le pensioni di 1.539 euro lordi mensili, cioè tre volte il trattamento minino. La trattenuta ingiustificata riguarda appunto quelle pensioni soggette a rivalutazione in base alla sentenza n. 70/2015 della Corte costituzionale.

In particolare, la quota di trattamento pensionistico relativa all’applicazione di questa sentenza, non è stata ricompresa nell’importo lordo della stessa mensilità. Un errore che ha comportato la diminuzione degli importi relativi a dicembre 2019 e gennaio 2020. Il (presunto) debito è stato così trattenuto a gennaio. Da qui l’amara sorpresa d’inizio d’anno per tanti titolari di pensione.

«L’Inps – aggiunge Saronni – ha già comunicato il ripristino del corretto sistema di calcolo e già con il pagamento di febbraio quanto indebitamente trattenuto verrà restituito. Ma è opportuno che i pensionati verifichino il proprio cedolino di febbraio per controllare il corretto pagamento. In caso di dubbi, sarà necessario effettuare un ulteriore controllo ed, eventualmente, provvedere alla richiesta di ricostituzione della pensione».

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