Cronaca

BRIANZA LOMBARDIA – ” NON ABBIAMO MAI AUTORIZZATO IL PASSEGGIO DEI BAMBINI” DICE CONTE

BRIANZA LOMBARDIA –  L’annuncio, a meno di due giorni dalla scadenza delle misure restrittive per far fronte all’emergenza coronavirus, è arrivato dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Dopo l’incontro del pomeriggio con le opposizioni, il premier ha deciso di ufficializzare lestensione della quarantena per gli italiani di almeno altre due settimane.  Conte poi, sempre nel corso della conferenza stampa sul nuovo decreto, ha spiegato che l’allentamento delle misure sarà valutato gradualmente. Ma non ha indicato date precise. “Se i dati si consolidano allentiamo le misure”, ha detto. “Non posso garantire che accadrà dal 14 aprile. Quando gli esperti ce lo diranno, entreremo nella fase 2 di allentamento graduale. Sarà di convivenza con il virus. Poi, la fase tre, sarà di uscita dall’emergenza e di ripristino della normalità lavorative, sociali, della ricostruzione e del rilancio”. Quindi si è rivolto ai pochi che stanno violando l’isolamento: “C’è una sparuta minoranza di persone che non rispetta le regole: abbiamo disposto sanzioni severe e misure onerose. Non ci possiamo permettere che l’irresponsabilità di alcuni rechino danni a tutti”.

Tra le novità del dpcm c’è per la prima volta il divieto di allenamenti anche per gli atleti professionisti “onde evitare che le società sportive possano pretenderli”. Conte inoltre, ha ribadito che non è stata decisa alcuna autorizzazione alla passeggiata con i figli.Abbiamo solo detto”, ha specificato in riferimento alla polemica nata dopo una circolare del Viminale nelle scorse ore, “che quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino. Ma non deve essere l’occasione di andare a spasso e avere un allentamento delle misure restrittive”. Quindi il presidente del Consiglio, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha aperto il capitolo misure economiche per superare lo choc. “Nelle nostre decisioni politiche”, ha detto, “abbiamo fatto una scelta. Partiamo dal presupposto che la nostra Costituzione attribuisce valore prioritario alla tutela della salute e poi cerchiamo anche di contemperare le esigenze dell’economia”.

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