Cultura

BRIANZA – “MILLE VOCI PER COMPRENDERE”: NUOVO PROGETTO LANCIATO DALLA FONDAZIONE CARIPLO

BRIANZALa conoscenza è un bene prezioso. Quella che riguarda il Terzo Settore è strategica, perché conoscere lo stato dell’arte in questo ambito è importante: significa comprendere lo stato di salute di chi opera nelle comunità, chi sostiene famiglie e persone nei loro bisogni. Mille voci per comprendere è la nuova iniziativa lanciata da Fondazione Cariplo. È stata presentata oggi 18 giugno in occasione di una conferenza on line, durante la quale, oltre a presentare gli obiettivi e l’operatività del progetto che si rivolge agli enti non profit di Lombardia e province di Novara e Verbano Cusio Ossola, è stata aperta la fase per le candidature: gli enti del Terzo Settore avranno tempo fino al 20 luglioper comunicare la loro disponibilità a far parte del campione. Proseguendo la preziosa collaborazione tra Fondazione Cariplo e ISTAT, l’iniziativa si propone di raccogliere opinioni, giudizi e previsioni degli Enti di Terzo Settore, sia su questioni di rilevanza generale, sia su temi specifici di volta in volta selezionati; mettere a disposizione degli operatori, dei policy maker e dellacomunità scientifica un quadro conoscitivo completo, aggiornato e sistematico dello stato del settore non profit e delle principali tendenze in atto all’interno del territorio di riferimento della Fondazione.Nel concreto, l’iniziativa mira a creare un gruppo stabile di organizzazioni (il panel) che verrà periodicamente interpellato con l’obiettivo di sviluppare una conoscenza condivisa sullo stato di salute delle organizzazioni e renderla disponibile a istituzioni e policy maker, oltre che alle stesse organizzazioni.Nel 2020 le organizzazioni di Terzo Settore hanno sofferto in modo pesante le conseguenze della pandemia: in occasione del Bando LETS GO!,l’eccezionale misura da 15 milioni di euro a sostegno degli enti non profit, Fondazione Cariplo ha realizzato uno studio congiunto con ISTAT per la stima dell’impatto della crisi legata al COVID19 sugli Enti del Terzo Settore lombardi.

Lo studio ha messoin luce il valore che queste organizzazioni, capillarmente diffuse sul territorio, hanno sia a livello occupazionale ed economico, e soprattutto il ruolo cruciale che giocano nella tenuta delle comunità. Le organizzazioni sostenute sono infatti, per oltreil 60%, attive nel settore dei servizi alla persona, in primis servizi per l’infanzia e legati alla gestione delle strutture comunitarie e residenziali per persone anziane o con disabilità;il 30% afferisce al settore culturale ein particolare svolge attività formative ed educative, di produzione di spettacoli artistici, gestione di spazi culturali polivalenti per lo più collocati in aree decentrate e periferiche; infine, il 20% opera delle organizzazioni opera nell’ambito ambientale e nel sostentamentodi attività formative ed educative rivolte ai ragazzi e alla cittadinanza, come pure di iniziative di cura e di sensibilizzazione per proteggere gli habitat a rischio.Conoscere meglio il Terzo Settore è fondamentale per sostenerlo con interventi e politiche adeguate, così da renderlo sempre più capace di promuovere il benessere delle nostre comunità.

Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione CariploSin dallo scoppio della pandemia è emersa la grande difficoltà degli enti di terzo settore nel fronteggiare la crisi: da subitola Fondazione Cariplo ha deciso di sostenerli per evitare che il prezioso patrimonio di competenze, relazioni e servizi chequeste organizzazioni offrono alle comunità andasseperso. Da questa intuizione nel 2020 è nato il Bando LETS GO, unamisura straordinaria da 15 milioni di euro che a breve vedrà una seconda edizione il 2021, ed è nata una collaborazionecon Istat per conoscere più da vicino lo stato di salute degli enti non profit, che prosegue oggi con il progetto “Mille voci percomprendere”. Conoscere gli enti del Terzo Settore è fondamentale per sostenerli con interventi e strategie adeguate checonsentano di arrivare vicino alle persone, vedere i bisogni e promuovere le comunità. Per generare questa conoscenzaabbiamo bisogno della collaborazione di chi vive da vicino il territorio.

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