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BRIANZA – TIZIANO MARIANI (NOI x SEREGNO ): ” SANITA’: LA RACCOLTA FIRME DEL PD E’ STRUMENTALE “

BRIANZA – In queste settimane il Partito Democratico sta tentando una raccolta di firme per chiedere a Regione  Lombardia più medici, pediatri e medicina del territorio. Una iniziativa che  Tiziano Mariani, consigliere di Noi x Seregno, bolla come “strumentale”. Queste le sue parole:”Verrebbe da chiedersi a cosa servano i suoi 14 consiglieri regionali eletti, ma evidentemente la  risposta sta nella stessa raffazzonata attività di raccolta firme a Seregno che di fatto li scavalca  relegandoli a quella indifferenza solitamente dedicata alla mediocrità. Una iniziativa del tutto strumentale, tesa piuttosto ad avviare una campagna elettorale lunghissimae le cui premesse suscitano perplessità circa la credibilità di chi la propone. Due anni di pandemia avrebbero dovuto insegnare alla politica quel senso di responsabilità eritrovata maturità che invece ancora pervicacemente il Partito Democratico segnala di non avere. Le criticità emerse durante i mesi di lotta al Covid, lotta che segnalo non ancora conclusa, imporrebbero al mondo politico uno sforzo di collaborazione e di condivisione fra le diverse forze  politiche, e soprattutto di rispetto verso i cittadini”.

Mariani prosegue: “Regione Lombardia, consapevole delle criticità emerse in particolare nell’assistenza di prossimità  durante la crisi pandemica, circostanza comune all’intero Paese e a pressochè tutti i sistemi sanitari  del mondo di fronte a un virus sconosciuto capace di colpire pesantemente quelle aree di territorio fortemente urbanizzate, ad alta mobilità e a intensa operatività globale, ha approvato una riforma del sistema sanitario regionale e in questi mesi la sta realizzando concretamente. Prima regione italiana a mettere a terra le risorse offerte dall’Europa attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 1,2 miliardi di euro, Regione Lombardia ha aggiunto altri 800 milioni di euro di fondi propri per avviare entro il 2024 218 Case di Comunità e 71 Ospedali di Comunità, oltre a nuovi ambulatori e sostanziosi investimenti in ammodernamento tecnologico di  apparecchiature quali ad esempio tac e risonanze. Risorse certe e tempi certi per rispondere alla domanda di maggior attenzione all’offerta sanitaria territoriale attraverso una riforma varata dal Consiglio Regionale, con il voto contrario del Pd, ed avallata nel suo impianto complessivo dal Governo, con il voto favorevole anche dei ministri del Pd“.
Mariani difende l’attività di Regione Lombardia: “Una riforma coraggiosa, capace di ammettere debolezze e intervenire per sanarle, che può  finalmente godere di risorse importanti dopo anni di tagli indiscriminati alla sanità.Fra tagli e minori entrate il Sistema Sanitario Nazionale ha infatti perso negli ultimi dieci anni 37 miliardi di euro, secondo quanto emerge dal report dell’Osservatorio GIMBE “Il definanziamento  2010-2019 del Servizio Sanitario Nazionale”. Il finanziamento pubblico è stato decurtato di oltre 37 miliardi, di cui circa 25 miliardi nel 2010-2015 (Governi Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, tutti targati Pd) per tagli conseguenti a varie manovre finanziarie ed oltre 12 miliardi nel 2015-2019, quando alla Sanità sono state destinate meno risorse di quelle programmate per esigenze di finanza pubblica. In termini assoluti il finanziamento pubblico in 10 anni è aumentato di 8,8 miliardi, crescendo in media dello 0,9% annuo, tasso inferiore a quello dell’inflazione media annua (1,07%)
Il consigliere prosegue: “I dati OCSE aggiornati al luglio 2019 dimostrano che l’Italia si attesta sotto la media europea sia per la spesa sanitaria totale (3.428 dollari contro 3.980), sia per quella pubblica (2.545 contro 3.038), precedendo solo i Paesi dell’Europa orientale oltre a Spagna, Portogallo e Grecia. Nel periodo 2009-2018 l’incremento percentuale della spesa sanitaria pubblica si è attestato al 10%, rispetto a una  media del 37%. Aver gambizzato la sanità italiana per almeno un decennio e poi avere la faccia tosta di sollecitare i  cittadini a raccogliere firme per chiedere alla Regione Lombardia di intervenire, quando peraltro lo  sta facendo osteggiata dal Pd, è una scelta quanto meno imbarazzante, certo di poco rispetto perl’intelligenza delle persone alle quali ci si rivolge. La questione impellente della grave carenza dei medici di medicina generale è sollecitata da tempo  da Regione Lombardia al Governo, insieme con tutte le altre Regioni italiane di qualsiasi colore  amministrate, segnatamente al Ministro della Salute Roberto Speranza. Ministro che, con grandecorrettezza e responsabilità, si sta facendo carico di esaminare una proposta di revisioneorganizzativa al fine di consentire alle Regioni di esercitare almeno parzialmente attività dicoordinamento che sino ad oggi non sono di loro competenza. ”