Cronaca

CARATE – PRONTO SOCCORSO : LA RIPRESA E’ A PIENO REGIME

CARATE BRIANZA – Dopo i primi giorni di verifica post interventi e un periodo di assestamento si può registrare una ripresa piena e decisa dell’attività del Pronto Soccorso di Carate.
Dalla riapertura ad oggi (dopo la sospensione di due mesi in seguito ai lavori di riqualificazione e ristrutturazione di tutta l’area),  nelle prime due settimane e mezzo sono stati quasi 1.500 gli accessi, con una media di circa 85 al giorno. In periodo pre covid erano oltre 100, mentre nel pieno della crisi sanitaria gli accessi quotidiani erano attestati a quota 65.
Per quanto riguarda la codifica di gravità, i numeri segnalano che l’1,2 % degli accessi sono stati codici rossi (casi molto critici con priorità massima), oltre il 15% codici gialli (casi che hanno necessità di prestazioni non differibili), il 77% codici verdi (con episodi meno critici e con necessità anche differibili rispetto ai tempi di accesso), circa il 7% codici bianchi (casi con problematiche meno urgenti e con minima rilevanza clinica.)

Tra le patologie maggiormente registrate ed evidenziate, quelle chirurgiche internistiche e ostetrico ginecologiche.
Come noto il riavvio dell’attività del nuovo Pronto Soccorso è avvenuto il 13 settembre scorso con la sola esclusione dell’attività del Pronto Soccorso pediatrico (l’operatività dei pediatri è concentrata 24 ore su 24 sull’assistenza in sala parto e al neonato: il punto nascite dell’ospedale funziona a pieno regime, oggi come nel periodo di sospensione del Pronto Soccorso a luglio e agosto).
C’è stato un grande sforzo durante l’estate per effettuare i lavori di adeguamento strutturale del Pronto Soccorso che ha permesso di rispettare i tempi previsti e restituire al territorio un servizio necessario”, è il commento dei vertici dell’Ospedale.

Un grande plauso – dice il Direttore Generale di ASST Brianza Marco Trivelliva a tutti gli operatori del presidio di Carate che si sono adoperati per ridurre al minimo i disagi per l’utenza nelle settimane scorse, ma anche a quelli di Desio e Vimercate che hanno sostenuto una maggiore pressione sulle proprie strutture di emergenza e urgenza”.

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