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Individuati dalla Polizia Locale tre pirati della strada fuggiti dopo gli incidenti

Monza – Dall’inizio dell’anno si sono verificati alcuni episodi di “pirateria stradale” connotati dai reati di lesioni personali colpose, fuga e omissione di soccorso .
Il 19 febbraio 2024, ore 14 circa, in via Mentana angolo via Castelfidardo: all’uscita da scuola un giovane 14enne, classe 2009, residente a Senago, mentre attraversava la carreggiata, veniva investito da un’autovettura in transito sulla via Mentana; il conducente del veicolo non si arrestava dileguandosi in direzione del centro città. Dopo un’articolata attività investigativa, che ha coinvolto anche il Nucleo Investigazioni scientifiche della Polizia Locale di Milano si è riusciti, a distanza di un mese, a rintracciare il veicolo investotore e ad individuare il conducente.
Si tratta di una giovane donna, classe 2004, residente in provincia di Monza e Brianza, che invitata presso gli uffici del comando di via Marsala, è stata indagata a piede libero per i reati di lesioni colpose e omessa fermata e omissione di soccorso a seguito d’incidente stradale.
L’ 11 marzo 2024, alle 09:45 circa, in viale dei Tigli all’intersezione con viale Cavriga – all’interno del Parco di Monza -: un automobilista, classe 1941, residente in provincia di Monza e Brianza, appena uscito dal posteggio di Porta Monza, nell’adiacente incrocio entrava in collisione con un ciclista, cittadino straniero del Bangladesh, classe 1968, residente a Monza, facendolo cadere al suolo. Dopo un breve scambio verbale l’automobilista risaliva a bordo del veicolo e senza aver fornito alcun dato alla controparte si allontanava dileguandosi in direzione di viale Brianza.
Grazie all’apporto investigativo di testimoni e all’analisi delle videocamere di sorveglianza veniva individuato il veicolo e quindi il responsabile che, convocato negli uffici di via Marsala ammetteva l’addebito. E’ stato di conseguenza indagato a piede libero per i reati di lesioni colpose e omessa fermata e omissione di soccorso .
Il 27 marzo 2024, alle ore 08 circa, in via Libertà all’intersezione con via Correggio: una giovane automobilista, classe 1984, residente a Monza, tamponava il veicolo che la precedeva causando lesioni a uno dei passeggeri , un uomo classe 1975, residente in provincia di Monza e Brianza. Dopo l’urto e un breve scambio verbale l’automobilista risaliva a bordo del veicolo e senza aver fornito alcun dato alla controparte si allontanava dileguandosi in direzione del centro città.
A seguito dell’apporto testimoniale venivano avviate immediatamente le indagini che consentivano l’individuazione del veicolo. Dopo un’iniziale investigazione a carico di altra persona, risultata poi estranea ai fatti, è stata individuata la responsabile che, convocata negli uffici di via Marsala ammetteva l’addebito venendo così indagata a piede libero per i reati di lesioni colpose e omessa fermata e omissione di soccorso

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Incidente mortale sulla SS36: assolto un automobilista seregnese


Ieri 27 marzo il Tribunale di Lecco ha emesso sentenza di assoluzione perché il fatto non costituisce reato, nei riguardi di un automobilista seregnese 48enne. L’uomo alla guida di un Audi A6 era stato protagonista suo malgrado il 19 ottobre del 2022, di uno scontro frontale con un’altra vettura che marciava in contromano sulla SS36. A bordo viaggiavano due donne straniere decedute nel sinistro . Il seregnese, accusato di eccesso di velocità nel momento in cui era avvenuto lo scontro , era finito sottoprocesso per duplice omicidio stradale. Il tribunale lo ha assolto

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Tenta di rubare corrente pubblica : fermato un giovane straniero


Monza – Una pattuglia della polizia locale è intervenuta in seguito ad una telefonata alla centrale operativa che segnalava la presenza di alcuni individui che tentavano di allacciarsi abusivamente ad una colonnina di fornitura elettrica pubblica.nei pressi dei giardini di via Visconti .All’arrivo degli agenti, diversi individui si sono dati alla fuga.Gli agenti sono riusciti a bloccare un ragazzo di 20 anni, di nazionalità extra comunitaria, mentre ricaricava il proprio cellulare allacciandosi ad una colonnina presente all’interno dei giardinetti.Gli agenti a pochi metri hanno anche rinvenuto una quantità di circa 30 grammi di hashish.
Il fermato, privo di documenti, è stato accompagnato presso gli uffici del comando per le operazioni di identificazione e il contestuale deferimento all’ Autorità Giudiziaria per il reato di furto di corrente pubblica e di soggiorno irregolare sul territorio dello sta

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Limbiate – Arrestato un architetto che avrebbe prestato la sua identità al boss Messina Denaro

LIMBIATE – Nuovo colpo alla rete che ha protetto Matteo Messina Denaro durante la latitanza. I carabinieri del Ros hanno arrestato per associazione mafiosa l’architetto Massimo Gentile e il tecnico radiologo dell’ospedale di Mazzara del Vallo, Cosimo Leone, e per concorso esterno in associazione mafiosa Leonardo Gulotta. L’inchiesta è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia, dall’aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Piero Padova. Dalla cattura del boss, avvenuta il 16 gennaio del 2023, sono finite in manette 14 persone accusate di aver aiutato il capomafia ricercato. Quattro sono già state condannate.

Originario di Campobello di Mazara, il paese in cui Messina Denaro ha trascorso gli ultimi anni di latitanza, Massimo Gentile vive a Limbiate e ricopre un incarico amministrativo al Comune. L’indagato è parente di Salvatore Gentile, killer ergastolano, marito dell’amante storica di Messina Denaro, Laura Bonafede. Secondo gli inquirenti, tra il 2007 e il 2017, l’architetto avrebbe ceduto più volte la sua identità al capomafia ricercato, consentendogli così di acquistare una Fiat 500 e una moto Bmw, di stipulare l’assicurazione sui due mezzi, di compiere operazioni bancarie, «insomma – scrivono i magistrati – di vivere e muoversi nel suo territorio come un cittadino qualunque e con un apparentemente regolare documento di riconoscimento».

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Monza – Cade un grosso albero in via Spalto Piodo

Monza – Erano circa le 22:30 di ieri 26 marzo quando un albero d’ alto fusto posto all’angolo tra via Colombo e via Spalto Piodo è caduto . Il trnco si è adagiato sul marciapiede mentre i rami hanno invaso la carreggiata. La caduta del grosso albero ha danneggiato un’autovettura ma fortuntamente non c’è stato nessun danno alle persone. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco. L’albero sarà rimosso in giornata; al momento via Spalto Piodo non è transitabile da veicoli.

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Monza – Scoperta dalla GdF una maxi discarica abusiva

MONZA – Prosegue senza soluzione di continuità l’attività dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza che, nel quadro del costante controllo economico del territorio, hanno sequestrato, in collaborazione con la Polizia Provinciale di Monza, un’ulteriore, vasta area privata adibita a stoccaggio incontrollato di rifiuti di ogni tipo.
L’intervento ha riguardato un terreno di oltre 8.000 mq nel comune di Monza, individuato a seguito di una preventiva mappatura del territorio su ampia scala effettuata dalle Fiamme Gialle brianzole con la collaborazione della Sezione Aerea della Guardia di Finanza di Varese che hanno effettuato specifici sorvoli, a bordo di elicotteri equipaggiati con tecnologia di ultimissima generazione.
All’esito degli accertamenti di rito, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza e gli operatori della Polizia Provinciale hanno perquisito l’intera area al fine di effettuare la “caratterizzazione” dei rifiuti risultati illecitamente depositati in cumuli di macerie. Nell’ambito delle operazioni è stato rinvenuto anche un manufatto abusivo ad uso abitativo nonché reperiti rifiuti classificabili come pericolosi, tra i quali una gru e 5 container in evidente stato di abbandono, centinaia di metri quadrati di lastre in eternit, batterie al piombo per veicoli e fusti del tipo petroliferi, che sarebbero dovuti essere avviati alle operazioni di smaltimento.
L’attività ha permesso di sottoporre a sequestro – complessivamente – circa 1.500 tonnellate di rifiuti misti speciali, pericolosi e non, consistenti in materiale ferroso, provenienti da demolizioni industriali ovvero da lavori edili, R.A.E.E. (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) derivanti da impianti dismessi – strumentazione fuori uso – pneumatici e batterie.
A seguito dell’intervento, sono due i responsabili denunciati alla Procura della Repubblica di Monza per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e per mutamento d’uso urbanisticamente rilevante. Sono in corso gli accertamenti finalizzati alla messa in sicurezza del sito e alla verifica, in collaborazione con gli Enti competenti, dell’eventuale contaminazione ambientale.
L’azione di servizio, svolta sotto l’impulso e il coordinamento del Comando Provinciale di Monza, conferma la sensibilità e l’impegno profuso dal Corpo nelle attività di prevenzione e contrasto degli illeciti in materia ambientale, a tutela della salute e sicurezza dei cittadini. Per le condotte illecite al vaglio della competente A.G., sulla base del principio di presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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Ritardi di Trenord : la Regione alza l’indennizzo ai passeggeri al 30%

MILANO – Regione Lombardia ha aumentato l’indennizzo dal 10 al 30%, destinato ai viaggiatori dei treni Trenord titolari di abbonamento mensile o annuale. Dall’1 aprile, infatti, cambiano le modalità per ricevere il rimborso. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore ai Trasporti, Franco Lucente.

La misura rappresenta la concreta risposta di Regione al passaggio dal vecchio ‘bonus’ alla modalità di rimborso stabilita dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) con la Delibera n.106/2018. Con la delibera Regione allinea percentualmente l’indennizzo a quanto previsto dal vecchio bonus per gli abbonamenti mensili (30%) estendendo la stessa percentuale anche agli abbonamenti annuali (in precedenza al 10%).

L’aumento dell’indennizzo – ha dichiarato l’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente – rappresenta un segnale concreto della nostra attenzione alle esigenze dei viaggiatori. Tra l’altro, abbiamo deciso di aumentare la somma dell’indennizzo dal 10%, come previsto dall’Art, al 30%, proprio per venire incontro ai viaggiatori alle prese con i disagi causati dai ritardi dei treni. L’obiettivo è migliorare la qualità del servizio ferroviario in Lombardia e incentivare l’utilizzo del treno come mezzo di trasporto sicuro, efficiente e sostenibile. Con i comitati dei pendolari ci siamo già confrontati su questo punto”.

L’indennizzo, come previsto dalla delibera dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti, è calcolato sull’andamento mensile di ogni singola direttrice e viene riconosciuto, su richiesta dell’abbonato, quando la somma delle corse soppresse e di quelle che hanno accumulato più di 15 minuti di ritardo, sia pari o superiore al 10% dei treni programmati. La norma nel prevedere la necessità di richiesta dell’abbonato, reindirizza la misura compensativa del disagio a chi effettivamente lo ha subito, diversamente da quanto accadeva con il bonus.

Assumere la delibera entro la fine di marzo consente all’utenza di vedersi riconosciuto un indennizzo pari al 30% già a valere dal mese di gennaio 2024, in continuità di fatto con l’ultimo bonus previsto dal vecchio contratto e riconosciuto a marzo 2024 con riferimento ai parametri del mese di dicembre 2023. Per richiedere l’indennizzo, gli utenti avranno un anno di tempo. Il lavoro di Regione Lombardia non finisce qui. L’assessorato è impegnato a individuare misure utili a semplificare il meccanismo applicativo a favore dell’utente.

“È utile – ha aggiunto Lucente – evidenziare un dato: i treni sono puntuali entro i 5 minuti di ritardo all’82%, all’88% entro i 7 minuti, al 97% entro i 15 minuti. I ritardi sono imputabili per il 42% a cause esterne, a esempio maltempo, persone sui binari, incidenti in corrispondenza dei passaggi a livello. Poi, per il 24% a carenze nel materiale rotabile, per 14% alla gestione dei treni, per il 7% a mancanza di materiali”. “Con l’aumento dell’indennizzo – ha concluso l’assessore – ci aspettiamo anche una maggiore attenzione da parte di Trenord al rispetto degli orari e alla puntualità dei treni. Regione Lombardia continuerà a monitorare la situazione e a vigilare sul rispetto dei diritti dei viaggiatori”.

E’ possibile chiedere l’indennizzo nelle seguenti modalità:
al sito web di Trenord, tramite apposito form on-line, accessibile al link https://www.trenord.it/assistenza/servizi/rimborsi-e-indennizzi/, con rilascio immediato di relativa ricevuta;
nelle biglietterie e My-Link Point di Trenord tramite compilazione di apposito modulo cartaceo, con rilascio di relativa ricevuta; tramite e-mail, anche con PEC, all’indirizzo di posta certificata rimborsi.trenord@legalmail.it, con rilascio di relativa ricevuta; a mezzo posta, anche raccomandata, al seguente indirizzo: Trenord S.r.l. – Ufficio Rimborsi, Piazzale Cadorna 14 – 20123 Milano. Sarà erogato tramite rimborso o voucher.

Nei prossimi giorni, sul sito di Trenord sarà possibile accedere a tutta la documentazione necessaria per la richiesta dell’indennizzo.

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MONZA – Un altro Vigile del Fuoco accusato di truffa allo stato

MONZA – Un altro pompiere imputato e una nuova accusa di truffa ai danni dello Stato nella conclusione delle indagini preliminari firmata dalla Procura di Monza per il vigile del fuoco Enrico Celestino Vergani, 57 anni, di Carate Brianza.
L’addetto agli acquisti per l’ufficio automezzi è imputato di avere abusato del suo ruolo per ottenere mazzette dai fornitori, ma anche regali come buoni benzina e catene da neve per le proprie auto, oltre che intascarsi beni del Comando provinciale di Monza dove prestava servizio.
Il nome nuovo è quello di Edoardo Correnti , 53 anni, di Giussano, che insieme a Vergani è accusato di avere fatto il “furbetto” del cartellino di presenza in ufficio per le ore di lavoro straordinario. Secondo l’accusa, i due colleghi avrebbero trovato un sistema per timbrare anche uno per l’altro. A Vergani vengono contestati importi per oltre 2300 euro, a Correnti per circa 1600 euro. Per lui nessuna misura cautelare.
Gli imputati hanno ora un termine per presentare memorie difensive o farsi interrogare per evitare la richiesta di rinvio a giudizio. Enrico Celestino Vergani intanto resta ancora in carcere, mentre è stata revocata la misura degli arresti domiciliari alla moglie accusata di riciclaggio.


Era il 5 dicembre scorso quando sono scattate le manette per corruzione per Vergani e per l’imprenditore Sergio Fortini, 54 anni, di Manerba del Garda. Agli arresti domiciliari erano andati invece un altro imprenditore di Giussano, Martino Longoni, 54 anni e la moglie del vigile del fuoco, Mariangela Braggiato, 54 anni, indagata per avere speso 30mila euro ben consapevole, secondo gli inquirenti, che erano soldi provento delle attività illecite del coniuge. Gli altri sono accusati invece a vario titolo di induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e truffa, commessi dal 2021 al 2023.
Sergio Fortini è stato poi scarcerato per motivi di salute, mentre Martino Longoni è tornato in libertà dopo l’interrogatorio di garanzia con il gip. Anche il vigile del fuoco si è già sottoposto ad un lungo interrogatorio in Procura e ora, dopo la notifica della conclusione delle indagini preliminari, non è escluso che i suoi difensori presentino una richiesta di scarcerazione per ottenere gli arresti domiciliari.

( fonte IL GIORNO – Stefania Totaro foto da archivio )

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Giussano – La polizia locale aprirà un presidio in piazza Roma

Giussano – A breve la Polizia Locale aprirà un presidio in centro città. Il Comune ha firmato un contratto d’affitto per un immobile di circa 35 metri quadrati, ubicato nel pieno centro della città, precisamente in Piazza Roma al civico 49, dove c’era il distributore di bevande aperto h 24/24.
L’assessore alla Sicurezza Paola Ceppi lo aveva annunciato lo scorso mese durante il Consiglio comunale

Da quanto si legge sulla delibera pubblicata sul sito del comune, lo stabile scelto è di proprietà della società Sigilli di Elli Silvio e C. sas che si è resa disponibile ad affittarlo ad un canone di locazione annuo pari a 9.000 euro.
Il tempo di adattarlo dunque e sistemarlo per le esigenze degli agenti, e il nuovo presidio di Polizia sarà operativo.
Lo sportello come preannunciato dall’assessore Ceppi, inizialmente dovrebbe restare aperto per qualche ora al mattino implementando così il livello di sicurezza sul territorio e garantendo un punto di riferimento e di dialogo per la cittadinanza che vive in centro e per gli operatori economici del territorio.

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Seregno – Controlli della Polizia Locale nei Quartieri di Santa Valeria e di Sant’Ambrogio

Seregno – Quartieri di Santa Valeria e di Sant’Ambrogio sotto la lente di ingrandimento della Polizia Locale. Nella notte tra giovedì e venerdì il Comando della Polizia Locale ha disposto un presidio straordinario sul territorio (dodici gli agenti impegnati), in alcune zone occasionalmente segnalate per attività illecite. Il presidio ha evidenziato come, almeno nell’occasione, la situazione fosse completamente tranquilla. Unico episodio di rilievo: ad un individuo che non consentiva il corretto transito in un sottopasso pedonale è stato inflitto il provvedimento dell’ordine di allontanamento.
Nella serata sono stati predisposti anche tre posti di blocco stradale, che – oltre ad un certo numero di sanzioni da Codice della Strada – hanno consentito l’individuazione di un cittadino marocchino in Italia senza regolare titolo di soggiorno e alla guida di un veicolo pur non essendo in possesso di regolare patente. Il soggetto, classe 1979, ha subito il fermo dell’automobile ed è stato deferito all’autorità giudiziaria.

William Viganò, vicesindaco e assessore alla sicurezza: “I periodici servizi serali di pattugliamento del territorio sono uno strumento importante per garantire la sicurezza, partendo dal riscontro alle segnalazioni che arrivano dalla cittadinanza. È una strategia che puntiamo a consolidare, consapevoli che tali interventi di pattugliamento hanno principalmente un valore di presidio e prevenzione”.