Cronaca

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LISSONE – OPERAIO TRAVOLTO SU UN MARCIAPIEDE. GRAVE AL S.GERARDO

LISSONE – Grave incidente stamattina intorno alle 8 in via Como, all’altezza dell’incrocio con via Nazario Sauro: un operaio 47enne è stato travolto da un’auto mentre si trovava su un marciapiede insieme ad un collega . L’auto investitrice è finita sul marciapiedi dopo una collisione con un altro veicolo. I due operai dipendenti di Brianzacque avevano appena terminato un lavoro di spurgo quando è avvenuto il sinistro; l’uomo, le cui condizioni sono apparse subito gravi, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale san Gerardo di Monza  e ricoverato nel reparto di terapia intensiva neurochirurgica . La Polizia Locale dovrà ora ricostruire la dinamica dell’incidente .

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SEREGNO – SARA’ UNA DONNA IL NUOVO COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE

SEREGNO – Da indiscrezioni pare che a sostituire il maggiore Damiano Vernò che per 18 anni ha comandato la Polizia Locale seregnese sarà una donna: Cristina Ruffa proveniente da Meda, scelta dopo la selezione effettuata nei giorni scorsi  . Vernò andrà in pensione il prossimo primo aprile e dal giorno successivo il nuovo comandante prenderà il suo posto negli uffici comunali di via Umberto I° . Cristina Ruffa è stata responsabile del comando di Baranzate dal gennaio 2005 fino al luglio del 2009. Successivamente è diventata comandante a Meda fino allo scorso agosto . Ha 50 anni e una  laurea Specialistica in Management Pubblico ed E – Government  conseguita presso la Sapienza di Roma con  una tesi di Laurea dal titolo  “Strumenti e Politiche Sociali nelle Azioni di Contrasto al degrado Urbano ed alla Microcriminalità” con una votazione  di 110/110 e lode  La Ruffa a Seregno si troverà a gestire un organico di agenti ridotto nel numero rispetto alle effettive necessità della città e per di più con un’età media abbastanza elevata che condiziona notevolmente il loro utilizzo nelle svolgimento delle mansioni sul territorio .

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SEREGNO – ARRESTATO GIOVANE STALKER: PERSEGUITAVA LA SUA EX FIDANZATA

SEREGNO – I Carabinieri hanno arrestato su ordine firmato dal Gip del Tribunale di Monza. un 32enne, italiano, operaio con l’accusa di reati persecutori che è stato poi trasferito nel carcere di Bollate.  Il giovane aveva avuto una relazione con una ragazza 33enne ma al termine del loro rapporto diversi terminato diversi mesi fa non era riuscito ad accettare la situazione . Aveva iniziato così a seguirla ovunque lei andasse, telefonandole di continuo, minacciandola e rendendole di fatto la vita impossibile . La vittima aveva cambiato numero di telefono e addirittura residenza ma lui era riuscito a rintracciarla:  a quel punto lei si è decisa a denunciarlo.

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SEREGNO – IL COMMISSARIO :” FASE DELICATA QUELLA ATTRAVERSATA DA AEB-GELSIA “

SEREGNO – Tutelare il valore dell’Azienda e gli interessi del territorio. È questo la richiesta che i sindaci dei Comuni soci del Gruppo AEB/Gelsia hanno fatto al neo Commissario straordinario del Comune di Seregno, Giorgio Zanzi nell’incontro di lunedì mattina (26 febbraio) a Seregno. “È una fase delicata quella che sta attraversando il Gruppo AEB/Gelsia, hanno precisato i sindaci in rappresentanza di oltre il 90 per cento delle quote societarie data dalle dimissioni dei presidenti di AEB, Gelsia e Gelsia Ambiente e dalla gara a doppio oggetto della società che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti. Il tutto in un mercato dell’energia e dell’ambiente in rapido sviluppo e con attori molto aggressivi. Per questo dobbiamo creare un “cordone sanitario” intorno ad AEB/Gelsia per difendere il patrimonio dell’Azienda, i posti di lavoro e gli interessi di comunità e territori”. Per il Commissario straordinario Giorgio Zanzi la situazione del Gruppo AEB/Gelsia è una «priorità». “Mi sono insediato solo da pochi giorni – ha dichiarato il Commissario straordinario – ma il dossier AEB/Gelsia è in cima alla lista delle cose di cui dovrò occuparmi. E, infatti, uno dei miei primi atti, lo scorso 20 febbraio, è stato incontrare i membri del Consiglio di Amministrazione di AEB e invitarli a nominare, in attesa della convocazione dell’Assemblea dei soci, un presidente. Il giorno dopo Patrizia Goretti è stata eletta nuovo presidente della capogruppo. L’Azienda è una risorsa, economica, umana e professionale, del territorio. Ne sono convinto. E lavorerò per consentire al Gruppo AEB/Gelsia di operare nelle migliori condizioni”.

All’incontro erano presenti  il sindaco di Desio Roberto Corti; il sindaco di Lissone Concetta Monguzzi; il sindaco di Cesano Maderno Maurilio Ildefonso Longhin; il sindaco di Limbiate Antonio Romeo; il sindaco di Seveso Paolo Butti; il sindaco di Varedo Filippo Vergani; il sindaco di Meda Luca Santamborgio; il sindaco di Giussano Matteo Riva.

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MONZA – ARRESTATO UN MONZESE: FATTURE FALSE PER 30 MLN DI EURO

BRIANZA – Operazione “Paper-one” : Agenzia delle entrate e Gdf individuano un giro di fatture false per 30 mln di euro. Coinvolte anche imprese fornitrici di varie Pubbliche Amministrazioni . La Guardia di Finanza di Milano e la Sezione Lombardia del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle entrate hanno individuato un articolato sistema di frode in materia di Iva che vede implicate diverse aziende, sia nazionali che comunitarie. L’attività di indagine ha preso le mosse da controlli mirati dell’Agenzia delle entrate nei confronti di imprese abilitate al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Me.P.A.), operanti nel settore della fornitura di carta e prodotti per ufficio. Si tratta di società che rifornivano, soprattutto, diverse Amministrazioni Pubbliche, tra cui la Guardia di Finanza di Milano, varie Aziende Sanitarie Locali, alcuni Comuni lombardi e piemontesi e la stessa Agenzia delle entrate. I controlli effettuati hanno consentito di portare alla luce un sistema di evasione dell’Iva, con la conseguente alterazione del normale funzionamento del mercato e delle regole della concorrenza. Le attività di verifica sono state eseguite con il coordinamento della Procura della Repubblica del Tribunale di Milano, anche attraverso perquisizioni e sequestri di documentazione. Il sistema di frode, comunemente noto come “frode carosello”, ha assunto una dimensione transnazionale, con il coinvolgimento non solo di 13 imprese nazionali, ma anche di 5 aziende comunitarie, operanti in Francia, Spagna, Belgio, Austria e Germania. Nel corso delle analisi svolte congiuntamente dalla Guardia di Finanza e dall’Agenzia delle entrate, sono state individuate 10 società che hanno ricoperto il ruolo di “missing traders”, ossia di società fantasma interposte tra i fornitori comunitari ed i reali acquirenti della merce. L’ideatore della frode, F.S., anni 39 di Monza, poneva a capo delle compagini fittizie diversi “prestanome”, sprovvisti di qualsiasi conoscenza dei meccanismi aziendali, alcuni dei quali già gravati da pregiudizi in campo penale tributario. La creazione di questi sodalizi era finalizzata a emettere fatture per operazioni soggettivamente inesistenti nei confronti di tre società, reali beneficiarie della frode, le quali si sono avvalse consapevolmente di un giro di false fatture per un imponibile di 30 milioni di euro. L’importo complessivo dell’Iva evasa dal 2010 al 2015 è di circa 14 milioni di euro. L’attività investigativa ha portato a 14 denunce per violazioni della normativa penale tributaria e una per il reato di favoreggiamento, per le quali la Procura ha già chiesto il rinvio a giudizio.

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SEREGNO – ” GIORNALISTA IO TI AMMAZZO “: CONDANNATO BARZAGHI

“Giornalista io ti ammazzo”: condannato il vicepresidente di Confindustria che aveva minacciato il cronista dell’Espresso
Un anno e 2 mesi per l’industriale Barzaghi che nel 2013 aveva intimidito Fabrizio Gatti dopo l’intervista sulle infiltrazioni criminali al nordSEREGNO –  L’industriale Mario Barzaghi, vicepresidente di Confindustria di Monza e Brianza all’epoca dei fatti, è stato condannato oggi a un anno e due mesi di reclusione per violenza privata e minacce nei confronti del giornalista de L’Espresso, Fabrizio Gatti. ( leggi ) Condannata a otto mesi anche la figlia, Giovanna. Soltanto per lei il giudice del Tribunale di Monza, Letizia Anna Brambilla, ha disposto la sospensione della pena e la non menzione. Il pubblico ministero, Luigi Pisoni, aveva chiesto sei mesi per l’imprenditore, già raggiunto da altra precedente condanna, e l’assoluzione per la figlia. La difesa, affidata allo studio dell’avvocato Raffaele Della Valle, aveva invece chiesto la piena assoluzione dei due imputati per non aver commesso il fatto.
Barzaghi, oltre a essere un famoso industriale nel settore dell’arredamento, aveva fondato una società, la “+Energy”, con l’ambasciatore di Matteo Salvini in Brianza, Giacinto Mariani, allora sindaco leghista di Seregno e il comandante della locale compagnia dei carabinieri, il capitano Luigi Spenga. La “+Energy”, che importava pannelli fotovoltaici dalla Cina, aveva quindi stipulato un accordo di collaborazione con un’altra società, la Simec, successivamente messa sotto sequestro dalla sezione di prevenzione del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere perché legata a un prestanome di vertice del clan dei casalesi.
“Giornalista io ti ammazzo”: condannato il vicepresidente di Confindustria che aveva minacciato il cronista dell’Espresso
L’industriale Mario Barzaghi, vicepresidente di Confindustria di Monza e Brianza all’epoca dei fatti, è stato condannato oggi a un anno e due mesi di reclusione per violenza privata e minacce nei confronti del giornalista de L’Espresso, Fabrizio Gatti. Condannata a otto mesi anche la figlia, Giovanna. Soltanto per lei il giudice del Tribunale di Monza, Letizia Anna Brambilla, ha disposto la sospensione della pena e la non menzione. Il pubblico ministero, Luigi Pisoni, aveva chiesto sei mesi per l’imprenditore, già raggiunto da altra precedente condanna, e l’assoluzione per la figlia. La difesa, affidata allo studio dell’avvocato Raffaele Della Valle, aveva invece chiesto la piena assoluzione dei due imputati per non aver commesso il fatto.
Gatti, che stava svolgendo un’inchiesta sull’infiltrazione criminale al Nord favorita dalla crisi economica, il 10 aprile 2013 aveva intervistato l’allora vicepresidente provinciale di Confindustria nella sua azienda. Alla fine dell’intervista, dopo aver ammesso il coinvolgimento nella società “+Energy” come azionisti occulti del politico leghista e dell’ufficiale dei carabinieri, Barzaghi aveva tentato di far cancellare la registrazione minacciando di morte e trattenendo il giornalista nel suo ufficio alla presenza della figlia Giovanna, fino all’arrivo del socio-comandante di compagnia, poi trasferito. Alla pubblicazione dell’inchiesta “ Brianza, tra Lega e clan ” e del video “Giornalista io ti ammazzo” , i tre soci della “+Energy” avevano risposto con altrettante cause civili per un ammontare complessivo di 28 milioni di richieste di risarcimento. Richieste respinte dal giudice in primo grado o in appello. L’ambasciatore di Salvini, Giacinto Mariani, è stato poi costretto alle dimissioni nel settembre 2017 dopo le inchieste della Procura di Monza e della Direzione distrettuale antimafia su presunti favori tra la giunta comunale di Seregno e un imprenditore edile in contatto con la ‘ndrangheta.
La difesa farà probabilmente ricorso in Appello. «La sentenza del giudice Letizia Anna Brambilla», ha commentato Gatti presente all’udienza, «riconosce il puntuale lavoro della Procura di Monza e riafferma il diritto all’informazione in una terra, la Brianza, dove l’infiltrazione più o meno consapevole della criminalità organizzata non permette più scorciatoie o disattenzioni da parte di imprenditori e politici». ( Fonte L’Espresso – Redazione )
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GIUSSANO – INCIDENTE SULLA SS 36, TRAFFICO DIREZIONE NORD DEVIATO

GIUSSANO – Un grave incidente è successo questo pomeriggio intorno alle 15 sulla statale 36 nel tratto tra Giussano e Briosco sulla corsia nord direzione Lecco . Nel sinistro sono stati coinvolti due camion e un furgone.   . Sul posto è atterrata acnhe l’eliambulanza del 118 . La corsia è stata provvisoriamente chiusa ed il traffico deviato n uscita allo svincolo di Como-Erba.   Lungo la statale sono presenti anche le squadre di Anas per la gestione della viabilità e per il ripristino della circolazione .

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SEREGNO – RUBANO CELLULARI MA VENGONO ACCIUFFATI DAI CC

SEREGNO – Allarme nella notte scorsa intorno alle 4 nella centralissima via Garibaldi : i ladri hanno spaccato la vetrina del negozio iFool  e si sono appropriati di alcuni smartphone e di un iPad. L’allarme ha svegliato i residenti che hanno tempestivamente chiamato il 112: alcune gazzelle dei Carabinieri di Seregno e Besana Brianza hanno iniziato a perlustrare  la zona . Dopo pochi minuti i militari hanno individuato i due ladri, italiani, già noti alle forze dell’ordine : uno dei due in uno zaino aveva, oltre alla refurtiva, anche attrezzi da scasso che sono stati sequestrati . La merce rubata è stata restituita al commerciante.

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VIMERCATE – L’8 MARZO “H”OPEN DAY DEDICATO ALLA GINECOLOGIA

VIMERCATE  – L’ 8 Marzo “Festa della Donna”  con un  (H) Open day dedicato alla ginecologia presso   l’ospedale di Vimercate.  L’iniziativa rientra  in quella organizzata da  Onda (Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna) che di recente ha premiato l’ospedale con  “bollini rosa”. L’8 marzo dalle ore 8,30 alle 13 sarà infatti possibile effettuare un’ecografia transvaginale  con un consulto ginecologico. Le visite saranno gratuite, si svolgeranno ogni 20 minuti e la prenotazione è obbligatoria telefonando al numero 039.6654949 Obiettivo della giornata sarà migliorare la consapevolezza e il livello di attenzione delle donne in ambito ginecologico e in particolare verso i fibromi uterini, tra le patologie ginecologiche benigne più diffuse che colpisce circa 3 milioni di donne nel nostro Paese. Spesso sono diagnosticati nel corso di controlli di routine e in circa la metà dei casi sono asintomatici. Nel restante 50% dei casi sono però responsabili di manifestazioni anche importanti che incidono negativamente sulla qualità della vita delle donne.

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LISSONE – ELENA HA TROVATO UN TETTO DOVE DORMIRE

LISSONE – Per quasi una settimana hanno dovuto dormire in macchina ( leggi ).  Adesso hanno un tetto sopra la testa. Elena Caccialanza, 77 anni ( foto) e una malattia invalidante, e il figlio Massimo Carati, che per diversi giorni sono stati costretti a passare le notti all’addiaccio rannicchiati in una vecchia Fiat Punto, hanno trovato da sabato sera una sistemazione, almeno temporanea, al Centro Botticelli, il pensionato-studentato di proprietà comunale gestito da una cooperativa sociale, da cui se ne erano dovuti andare per morosità.

I due si erano ritrovati per strada per le condizioni di indigenza. Ora una prima soluzione alla loro situazione è arrivata con l’intervento del Comune. «Dopo la segnalazione del Giorno – spiega la sindaca Concetta Monguzzi – ci siamo subito attivati per trovare queste persone. Sapevamo chi fossero perché erano venute qualche giorno prima in municipio per spostare la residenza da Concorezzo a Lissone: per ottenerla però occorre dimostrare di avere un punto di riferimento in città. All’inizio, nella loro richiesta non avevano potuto indicare nessun punto di riferimento a Lissone; poi ne hanno presentato uno e quindi nei giorni scorsi l’anagrafe ha assegnato loro la residenza in via delle Meteore, che è l’indirizzo attribuito ai senza dimora presenti in città. Sabato li abbiamo cercati e sono stati trovati a casa di amici». Così la signora Elena è stata accompagnata al Centro Botticelli, dove è stata raggiunta dal figlio. «Io stessa l’ho accolta al Botticelli, per assicurarmi che trovasse posto», racconta la sindaca. Intanto i servizi sociali hanno iniziato a prendere in esame più nel dettaglio la situazione. «Sono cittadini di Lissone da pochi giorni, e quindi non li conosciamo bene», sottolinea Monguzzi.

Intanto è partita la gara di solidarietà. Diverse persone hanno contattato la nostra redazione monzese. Il primo è stato Massimiliano G. che da Modena, leggendo il nostro giornale, ha raccolto l’appello: «Mi capita di venire spesso a Milano e sentendo questa triste storia mi sono sentito in dovere di fare qualcosa – ha spiegato –. Ho dato la massima disponibilità a sistemarli a mie spese in un albergo per alcuni giorni in attesa che le strutture preposte trovino loro un alloggio adeguato. In momenti così difficili le persone hanno bisogno di sapere che non sono sole». Difficile accettare che una donna di 77 anni, affetta da doppia embolia polmonare e quindi bisognosa di cure e di un ambiente caldo, debba dormire in auto in queste freddissime giornate solo perché non riesce a fronteggiare i costi dell’alloggio: «Vogliamo pagare – ribadisce il figlio Massimo Carati – come abbiamo sempre fatto. Non vogliamo gravare sulle spalle di nessuno. Ma per farlo mi serve un lavoro. Con una occupazione stabile il futuro mio e di mia mamma sarebbe sicuramente più roseo».

( fonte Gigi Baj e Fabio Luongo – Il Giorno )

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