Cronaca

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ARCORE – IMBOCCA LA TANGENZIALE IN CONTROMANO: BLOCCATO DALLA POLSTRADA

ARCORE – La scorsa notte una pattuglia della Polizia Stradale di servizio lungo la tangenziale Nord ha visto sfrecciare una Renault Clio che viaggiava in contromano . La pattuglia dopo aver avvisato la centrale operativa si è messa a inseguire l’auto per diversi chilometri . Ad Arcore un’altra pattuglia ha  imboccato l’uscita della tangenziale  e qualche chilometro più avanti ha creato un vero e proprio blocco stradale fermando un Tir e facendolo mettere tra le due corsie  e ponendo l’auto di servizio nella terza. Quando il conducente della Renault ha visto la strada sbarrata ha rallentato e si è fermato :  nell’auto al volante c’era un 35enne proveniente dall’Ecuador, domiciliato a Milano con regolare permesso di soggiorno e accanto a lui un connazionale incensurato di 52 anni. L’autista del veicolo è risultato positivo all’alcool test  con un tasso alcolemico di 1,35 g/l. Per lui è scattata una denuncia per guida in stato di ebbrezza;  l’auto è stata posta sotto sequestro per tre mesi.

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MONZA – LA GDF SCOPRE TRUFFA DA 750MILA EURO : ARRESTATA UNA DONNA DI LESMO

LESMO –  Stamane  gli uomini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Brescia e della Tenenza di Desenzano del Garda, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari disposta dal GIP presso il Tribunale di Brescia, nei confronti di una brianzola 54enne residente a Lesmo .  Si tratta dell’operazione “MAGA CIRCE”, svolta dalle Fiamme Gialle bresciane sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brescia, che ha visto indagati complessivamente tre soggetti. Gli indagati avevano creato una “finta struttura” composta da due Fondazioni create ad hoc, vere e proprie “scatole vuote” gestite direttamente dagli indagati.
In particolare  da un lato, la prima Fondazione – con sede a Cernusco Lombardone (LC) ed uffici operativi nel bresciano – aveva il ruolo di fingersi “indipendent assessor”, ossia di valutatore indipendente di progetti. Più precisamente, attraverso delle figure di tutor, veniva simulata una valutazione dei progetti presentati, favorendo in particolare, quelli ispirati alla green economy.
Dall’altro lato, la seconda Fondazione – con sede formale in Svizzera ed ufficio operativo a Vimercate (MB) – aveva il ruolo di “lender”, ossia erogatore dei finanziamenti. Il compito di questa Fondazione era quello di fingere la messa a disposizione di denaro ai malcapitati imprenditori attraverso la stipula di un contratto di mutuo. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 143 finti contratti di finanziamento, tutti stipulati, per il tramite di un notaio svizzero, tra la Fondazione medesima e le società nazionali richiedenti, per un ammontare complessivi di 3 miliardi e 534 milioni di euro. Queste somme non sono  mai state erogate a causa di millantati “intoppi” burocratici, grazie ai quali gli indagati facevano slittare giorno dopo giorno ( fino a tre/quattro anni) gli accrediti dei fantomatici mutui promessi.

Il meccanismo fraudolento prevedeva la valutazione dei progetti  da parte dell’indipendent assessor e  in secondo luogo, la stipula del contratto da parte del lender; infine si concludeva con l’incasso della “commissione” pagata (inutilmente) dagli imprenditori come spese di istruttoria, spese comprese  tra duemila e quattromila euro. Ad attrarre i richiedenti erano soprattutto gli importi concessi (da un minimo di 400.000 euro ad un massimo di 141 milioni di euro per ogni finanziamento), la mancata richiesta di specifiche garanzie, il favorevolissimo tasso di interesse (al massimo pari all’1%, a volte anche pari a zero).
Le “commissioni” pagate dagli imprenditori, per un ammontare complessivo di circa 750.000 euro, oltre a non essere mai state dichiarate al Fisco, sono finite nelle mani degli indagati che le hanno spese per fini personali e voluttuari. Da segnalare che circa 100.000 euro sono stati giocati dall’arrestata ai Casinò di Campione d’Italia e Sanremo.

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CESANO – PIU’ LUCE PUBBLICA E PIU’ VISIBILITA’ NELLE VIE CITTADINE

CESANO MADERNO – Venti mila  euro sono le risorse individuate nella variazione di bilancio di fine anno dall’Amministrazione Comunale: una spesa per continuare a garantire le migliori condizioni di visibilità, sicurezza stradale e tranquillità ai cittadini. Più di 20 sono i pali della pubblica illuminazione che a breve torneranno a dare luce: gli interventi di manutenzione straordinaria riguarderanno la posa del corpo illuminante dove mancante piuttosto che la sostituzione dell’intero palo, se divelto o rimosso per problemi di sicurezza a seguito di sinistri stradali. Gli interventi riguarderanno i pali della luce di diverse vie tra le quali via don Luigi Viganò, via Po, via Manzoni, via Indipendenza, via Molino Arese, via De Medici, via Cavour, corso Roma, via Monteverdi, via Santo Stefano ed altre in fase di attenta valutazione e stima, di proprietà e/o con gestione temporaneamente affidata a ENEL Sole (cui spetta la sola manutenzione ordinaria).

A breve anche un nuovo progetto complessivo di illuminazione del territorio sarà messo in cantiere dall’Amministrazione Comunale. Saranno 3110 i punti luci interessati, con nuovi lampioni collocati in alcune vie minori oggi sprovviste, l’attivazione di nuovi servizi di smart city e di nuove videocamere. Un progetto che si pone l’obiettivo di ridurre del 50% gli attuali consumi di energia elettrica, di ridurre l’emissione di Co2 in città, di adeguare alla normativa tutti gli attuali apparati illuminanti presenti in Cesano con apparecchi di ultima generazione, ad alta efficienza e di maggior durata.

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MONZA – RAGAZZA STUPRATA E PICCHIATA: ARRESTATO IL PRESUNTO VIOLENTATORE

MONZA – Lo scorso 15 gennaio una giovane nigeriana, richiedente asilo e alloggiata in un centro accoglienza, è stata avvicinata nel sottopasso della stazione ferroviaria da un suo connazionale.  La ragazza è stata convinta ad andare a fare degli acquisti ; dopo aver girovagato un pò si è ritrovata in una zona sconosciuta. Era già buio e solo allora sono state chiare le vere intenzioni dell’uomo che  l’ha trascinata in un edificio abbandonato e  qui, dopo averla spogliata , l’ha stuprata e anche malmenata. La ragazza è poi riuscita a sfuggire alle attenzioni dell’uomo ed è ritornata dapprima alla stazione ferroviaria e poi al Commissariato dove ha sporto denuncia . Gli agenti della Polizia hanno fermato ieri  il presunto violentatore:  si tratta di un 28enne senza fissa dimora e permesso di soggiorno già noto alle forze dell’ordine  per reati specifici e rapina.

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MONZA – IN TEORIA ERA UNA DOMESTICA, IN PRATICA SI PROSTITUIVA

MONZA –  Una 45enne cinese in Italia con un regolare permesso di soggiorno come domestica in realtà faceva il mestiere più antico del mondo, la prostituta . La donna aveva la copertura di un 73enne che l’avrebbe assunta con un contratto di lavoro fittizio, facendole ottenere il permesso di soggiorno . La cinese incontrava i suo clienti in un appartamento nella zona del Brianteo . Il lavoro non mancava e pare che la titolare si avvalesse delle prestazioni  di qualche “collaboratrice” . Ad avere dei sospetti sulla reale attività della donna sono stati gli agenti della Polizia che hanno effettuato delle indagini . Raccolti gli elementi indispensabili hanno proceduto sia nei confronti della “lucciola” che del suo anziano datore di lavoro accusato anche di favoreggiamento all’ immigrazione clandestina.
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MONZA – FINISCE INDAGATO PER SPACCIO DOPO CHE GLI HANNO APERTO IL BOX

MONZA – Brutta avventura per un 47enne professionista monzese che aveva preso in affitto nel 2016 un garage in una palazzina di Cologno Monzese con il proposito di adibirlo a magazzino. Dopo la firma del contratto d’affitto ma prima ancora che lo utilizzasse,  ignoti ladri lo avevano forzato e  l’uomo aveva sporto una regolare denuncia . Dal successivo sopralluogo effettuato dai Carabinieri, nel locale, rimasto aperto per diversi giorni,   era stato rinvenuto un ingente quantitativo di droga.  Lo stupefacente era stato sequestrato mentre  il professionista era finito  nel registro degli indagati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il cellulare dell’uomo era stato messo sotto controllo insieme a quello dei suoi familiari . Fortunatamente dopo un lungo periodo di intercettazioni nulla era era emerso nei riguardi dell’uomo che lasciasse supporre un suo coinvolgimento con lo spaccio di sostanze stupefacenti . Il Pubblico Ministero, dopo averlo interrogato, ha deciso di chiedere l’archiviazione del procedimento.

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DESIO – INCIDENTE SUL LAVORO : IN COMA L’AUTISTA DI UN CAMION

DESIO – Un grave incidente sul lavoro è accaduto stamane  intorno alle 8,30 nello stabilimento della EcoSmalt, ditta che si occupa di smaltimento rifiuti, in via Sabotino 95  : un operaio di 63 anni è stato trasferito in codice rosso al san Gerardo di Monza e ricoverato nel reparto di rianimazione . La vittima pare fosse in stato comatoso : da una prima sommaria ricostruzione sembra che l’operaio sia stato colpito al capo da una parte metallica di un autocarro mentre si trovava a terra . L’impatto gli avrebbe provocato un forte trauma cranico e la conseguente entrata in coma . Sul posto è intervenuta la Polizia Locale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.  L’uomo è stato precisato, non è un dipendente dell’azienda brianzolo ma il titolare della ditta proprietaria dell’autocarro .

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CARUGATE – BIMBO DI DUE ANNI MUORE SOFFOCATO NELLA SUA CULLA

CARUGATE – Rigurgito fatale per un bimbo di due anni di Carugate. La corsa disperata all’ospedale, con la certezza quasi matematica che non servirà, in effetti si è rivelata inutile. Ma i genitori non potevano arrendersi davanti al pericolo peggiore: perdere il figlio. Purtroppo, è andata così. La tragica conferma del timore è arrivata poco dopo al pronto soccorso di Vimercate: il piccolo è morto soffocato. Era arrivato davanti ai medici quando non c’era già più niente da fare. Uno strazio infinito per la famiglia che ha sperato fino all’ultimo in un miracolo.

Domenica, sembrava una sera come tante. Il piccino, reduce da un’influenza, ha mangiato una minestrina, e dopo un po’ è stato messo a letto. Questa la ricostruzione delle sue ultime ore di vita. Ma quando la mamma si è avvicinata al lettino per controllare che andasse tutto bene, non respirava più. Era cianotico. L’allarme è scattato subito, le manovre per rianimarlo non hanno dato l’esito che tutti speravano. Ripetute anche oltre i tempi previsti dai protocolli, perché in certi casi è difficile accettare il peggio, pure per i soccorritori. Il referto parla di «polmonite ab ingestis», cioè asfissia da cibo. Quello che è successo, è chiaro: il magistrato non ha disposto l’autopsia sul corpicino. Ora, si attende solo di conoscere la data dei funerali, che non sono ancora stati fissati.

La sindrome del rigurgito ha un’ incidenza in Italia dello 0,5 su mille nati: un caso quindi ogni duemila. Fredde statistiche che fanno paura, ma che sembravano così lontane dall’appartamento dove si è consumato il dramma. Per i genitori, una giovane coppia italiana, un colpo durissimo. Impossibile da accettare. Quando i medici li hanno informati, il mondo gli è crollato addosso. Il dolore ha avuto il sopravvento. Non è stato facile neppure per il personale sanitario abituato a far fronte alle situazioni più disperate. Ma un bambino che se ne va cancella anche il più rigido autocontrollo.

( fonte  Il Giorno – Barbara Calderola )

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DESIO – RICCHIUTI ( LeU ) ” LA PEDEMONTANA: UN PROGETTO NATO VECCHIO “

DESIO .-  «Pedemontana, che beffa! Quest’opera rappresenta un vero e proprio supplizio per i lombardi: un progetto nato vecchio, frutto di scelte politiche miopi e anacronistiche, totalmente inadatto alle reali esigenze del territorio. Un’opera faraonica che sacrifica risorse, suolo e salute di chi ci abita» a firmare un giudizio così netto su Autostrada Pedemontana Lombarda sono Lucrezia Ricchiuti e Giorgio Garofalo, la prima Senatrice della Repubblica e candidata per il Parlamento con Liberi e Uguali, il secondo Presidente del Consiglio comunale di Seveso e capolista di Liberi e Uguali in Brianza per la Regione Lombardia.

L’infrastruttura, che si è bloccata a metà, all’inizio della tratta B2, a Lentate sul Seveso, adesso è alle prese con nuove disavventure. Con le dimissioni del presidente Franco D’Andrea, il quinto in pochi anni, e l’annullamento del contratto con Strabag, infatti, non è solo l’autostrada, ma anche la stessa Apl a ritrovarsi ferma a un punto morto.

«Questa è solo una conferma di quanto ho detto più volte – dichiara la senatrice Lucrezia Ricchiuti -: Pedemontana è un disastro, un’opera faraonica che non solo crea danni all’ambiente, al territorio e alla salute dei cittadini, ma che vampirizza risorse economiche enormi, che avrebbero potuto essere utilizzate per ammodernare le linee ferroviarie. Non mi stupisce che Pedemontana abbia rescisso il contratto con Strabag – aggiunge -: mi meraviglia, piuttosto, che ci sia qualcuno, dalla Lega di Fontana al Pd di Gori, ancora convinto che l’opera si farà». «Come se non bastasse, la tratta realizzata è una cattedrale nel deserto! Non è utilizzata da quasi nessuno per i pedaggi spropositati, esattamente come la Brebemi un’altra opera fallimentare che dimostra l’incapacità della destra lombarda», conclude Ricchiuti.  «Non è un caso se i cantieri sono fermi da anni proprio a Lentate: la tratta B2 presenta infiniti problemi di fattibilità, a partire dalla questione diossina – commenta Giorgio Garofalo -. Il terreno, come è stato provato dalle analisi del 2016, è ancora pesantemente contaminato in più punti e, prima di procedere, andrebbe bonificato. Ma le bonifiche fatte bene costano e le risorse finora le ha messe solo il pubblico. Sono cresciuto a Seveso – aggiunge -, ed è forse per questo motivo che mi risulta inaccettabile la superficialità con cui si è affrontato il rischio di contaminazione: questo territorio pretende rispetto per la propria storia, l’ambiente e la salute dei cittadini sono le prime a dover essere tutelate».

«Quest’opera è diventata un supplizio fatto di spreco di risorse pubbliche, promesse di finanziamento che non si realizzano, manager che continuano a cambiare, richieste di fallimento. È giunto il momento che la politica dica una parola chiara sulla vicenda: Pedemontana, nei fatti, è già fallita! Si investa nella riqualificazione della Milano-Meda e sull’ammodernamento delle linee ferroviarie»conclude Garofalo.

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VAREDO – TROVATO MORTO IN UNA CAMERA D’ALBERGO : PROBABILE SUICIDIO

VAREDO – Un uomo di 57 anni è stato trovato senza vita in una stanza d’albergo di via Como stamane lunedi’ 29 gennaio intorno alle 9 .   L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un suicidio anche se si attende l’esito dell’autopsia che è stata disposta sul corpo della vittima . Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desio

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