Cronaca

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SEREGNO – CONTROLLI SUL TERRITORIO DA PARTE DEI CC: NESSUN ARRESTO

SEREGNO – Lo scorso martedì 7 febbaraio per tutta la giornata 50 militari tra cui quelli della Compagnia di Seregno, della  Stazione, del NORM   ( Nucleo operativo radiomobile) e del Cio (Compagnia Intervento Operativo) hanno effettuato una serie di controlli in città. Questo intervento è stato il secondo dopo quello effettuato circa due mesi orsono . Le pattuglie dei Carabinieri hanno effettuato posti di blocco  su via Briantina, via allo Stadio e al quartiere San Salvatore. Controlli anche in pieno centro storico compresa piazza Risorgimento e via Cavour. A fine giornata non è stato effettuato nessun arresto mentre sono stati effettuati controlli su due cittadini marocchini e su tre tunisini (tra cui  un minore affidato poi ad una comunità) . I quattro adulti  erano privi di documenti,  sono stati denunciati per inosservanza alle regole sull’immigrazione clandestina e  inviati in Questura per  le pratiche di espulsione .

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MONZA – LA STAZIONE FERROVIARIA RIMARRA’ CHIUSA DI NOTTE

MONZA –  La stazione ferroviaria verrà chiusa di notte, dopo il passaggio dell’ultimo treno e sono state installate nuove barriere lungo i binari per evitare che rimangano persone durante le ore serali. Il provvedimento è stato preso dal Comitato per l’ordine e la sicurezza coordinato dalla Prefettura di Monza. Il prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi ha specificato che la serie di provvedimenti per garantire il monitoraggio della sicurezza nell’area della stazione di Monza, compreso l’ampliamento dei locali in uso alla Polfer, sono stati presi a seguito di incontri con tutte le forze dell’ordine e di Polizia e d’intesa con il Comune di Monza, Centro Stazioni e Rfi.

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SEREGNO- INCHIESTA AEB-GELSIA : SI DIMETTONO I VERTICI DELL’AZIENDA

SEREGNO – Dopo le ultime notizie di cronaca ( leggi ) i presidenti del gruppo Aeb Gelsia Alessandro Boneschi (Aeb), Francesco Giordano (Gelsia) e Massimo Borgato (Gelsia Ambiente), indagati nell’inchiesta condotta dalla Procura di Monza sulle aziende partecipate hanno annunciato le proprie dimissioni.  E’ atteso un comunicato dell’azienda sulla vicenda .

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CESANO – TRUFFA AI DANNI DI DUE ANZIANI: VIA GOIELLI E SOLDI

CESANO MADERNO – L’ennesimo episodio di truffa perpetrato ai danni di anziani si è verificato lunedì mattina in via Sella . Due finti tecnici delle’Enel sono riusciti ad introdursi nell’abitazione di due anziani mostrando loro finti tesserini di riconoscimento ; i due truffatori sostenevano che la presenza di un pozzetto elettrico difettoso nelle vicinanze generava scariche elettriche pericolose . Poi hanno chiesto agli anziani di mettere al sicuro gli eventuali gioielli e così hanno scoperto il posto dove erano custoditi . Da lì è stato poi facile distrarre le vittime ed impossessarsi del bottino: qualche oggetto di valore ed un migliaio di euro . Solo quando i due si erano allontanati le vittime si sono accorte di essere stati derubate, hanno avvisato i Carabinieri ma ormai era troppo tardi .

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SEREGNO – PRESUNTA CORRUZIONE IN GELSIA, INDAGINI ANCHE SULLA FARMACIA COMUNALE

SEREGNO –  Sotto la lente l’immobile in via Colzani acquistato da AEB per trasferirci la farmacia comunale pagato a Vendraminetto con un conto troppo salato per dei locali inadeguati. È questa una (ma non l’unica e pare neanche la più eclatante) vicenda su cui stanno indagando i carabinieri di Desio coordinati dalla Procura di Monza in merito al nuovo filone sul presunto malaffare nella pubblica amministrazione a Seregno che ora riguarda la società multiutility dei servizi pubblici Gelsia.

Il terzo troncone della maxinchiesta scoperto per una proroga di indagini chiesta dal pm Salvatore Bellomo con le ipotesi di reato che vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta nei confronti di 7 indagati: il presidente di Gelsia srl Francesco Giordano (che è stato assessore della Provincia di Monza e Brianza – Forza Italia ), il presidente di AEB spa Alessandro Boneschi, l’ex presidente di AEB Maurizio Bottoni, il presidente di Gelsia Ambiente srl Massimo Borgato, l’ex membro del consiglio di amministrazione di AEB Gabriele Volpe e il direttore generale di Gelsia Ambiente Antonio Capozza. Oltre a loro, rispunta il nome di Giorgio Vendraminetto, l’imprenditore immobiliare già finito in una precedente richiesta di proroga firmata dal pm monzese Salvatore Bellomo per altre pratiche edilizie sospette in cui risultano di nuovo iscritti nel registro degli indagati l’ex sindaco di Seregno Edoardo Mazza, l’ex vicesindaco Giacinto Mariani e l’imprenditore Antonino Lugarà, da cui è partita la maxinchiesta dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Desio sul presunto voto di scambio all’ombra della ‘ndrangheta sull’area dismessa ex Dell’Orto di via Vallassina.

E proprio al nome di Vendraminetto è legata la vicenda dell’immobile di via Colzani da destinare a nuova sede della farmacia comunale di zona. Un’operazione formalizzata con un compromesso di vendita nel 2013 tra l’imprenditore e AEB, allora presieduta da Maurizio Bottoni e conclusa dal successivo consiglio di amministrazione. Ma fortemente contrastata dalle fila del consiglio comunale e dai cittadini di Seregno, che lamentavano il trasferimento della farmacia comunale da un luogo adeguato ed accessibile ai parcheggi alla soluzione di via Colzani, sopra un centro radiologico da cui accedere, senza un ingresso autonomo, scomoda per gli utenti con disabilità motorie fino alla realizzazione di un apposito ascensore. Un progetto che alla fine non è mai andato in porto. Come non è andata in porto l’alternativa di un ambulatorio medico aperto anche alla chirurgia estetica, dietro cui pare ci fosse una società riconducibile all’ex golden boy del Pdl in Brianza Massimo Ponzoni.

( fonte : Stefania Totaro  – Il Giorno )

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MONZA – ARRESTATI DAI CARABINIERI DUE RAPINATORI SERIALI

MONZA – I Carabinieri della Compagnia di Monza, coadiuvati da quelli della Tenenza di Cologno Monzese (MI) e della Stazione di Lissone (MB), hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto 2 monzesi di 25 e 42 anni, già noti alla Giustizia, ritenuti autori di quattro  rapine a mano armata commesse il 31 gennaio scorso ai danni di due supermercati, una farmacia e un anziano. I militari sono giunti all’identificazione dei rapinatori grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, incrociate con le risultanze investigative sui territori di competenza. E’ stato ricostruito come i malviventi, travisati con caschi integrali, hanno rapinato dapprima un supermercato di Lissone, portando via 400 euro e dandosi alla fuga a bordo di una moto rubata; successivamente una farmacia di Monza e un secondo supermercato di Cologno Monzese, fuggendo con lo stesso mezzo. Nel corso della fuga dopo l’ultimo colpo, i due uomini, in sella alla moto, hanno tamponato un’utilitaria in via per Imbersago, rovinando al suolo e non esitando a rapinare dell’autovettura appena tamponata il proprietario un 77enne che viaggiava con la nipote di 7 anni. In tale frangente i malviventi avevano abbandonato una pistola, risultata un giocattolo privo del tappo rosso. Nel corso delle perquisizioni contestuali all’arresto, nelle abitazioni dei due indagati sono state trovate le chiavi dell’utilitaria rapinata, nonché i caschi indossati per commettere i colpi. I due  sono stati condotti presso il carcere di Monza.

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SEREGNO – INDAGATI I VERTICI DI AEB E GELSIA PER CORRUZIONE E TURBATIVA D’ASTA

SEREGNO – Corruzione e turbativa d’asta, indagati i vertici di Gelsia e AEB
Seregno, nuovo filone della maxi inchiesta della Procura di Monza sul presunto malaffare in municipio

Dalla corruzione alla turbativa d’asta per l’inchiesta su Gelsia. Queste sono a vario titolo le ipotesi di reato per cui risultano (per il momento) 7 indagati nel nuovo filone della maxinchiesta della Procura di Monza sul presunto malaffare nella pubblica amministrazione a Seregno. Nel ciclone giudiziario risultano coinvolti vertici vecchi e nuovi del gruppo di società a cui è affidata la fornitura e la gestione dei servizi del gas metano, dell’energia elettrica e della raccolta dei rifiuti a una trentina di Comuni e di cui il Comune di Seregno è azionista di maggioranza: il presidente di Gelsia srl, Francesco Giordano (foto a dx – exassessore della Provincia di Monza e Brianza – Forza Italia ) ), il presidente di AEB spa, Alessandro Boneschi, ( foto a sx ) l’ex presidente di AEB, Maurizio Bottoni, il presidente di Gelsia Ambiente srl, Massimo Borgato, l’ex membro del consiglio di amministrazione di AEB, Gabriele Volpe, e il direttore generale di Gelsia Ambiente, Antonio Capozza.

Oltre a loro rispunta il nome di Giorgio Vendraminetto, l’imprenditore immobiliare già finito in una precedente richiesta di proroga firmata dal pm monzese Salvatore Bellomo per altre pratiche edilizie sospette in cui risultano di nuovo iscritti nel registro degli indagati l’ex sindaco di Seregno Edoardo Mazza, l’ex vicesindaco Giacinto Mariani e l’imprenditore Antonino Lugarà, da cui è partita la maxinchiesta dei carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Desio sul presunto voto di scambio all’ombra della ‘ndrangheta sull’area dismessa ex Dell’Orto di via Vallassina.

Su questa nuova richiesta di proroga delle indagini non risultano spiegati gli episodi su cui gli inquirenti hanno puntato la lente di ingrandimento. Ma l’accusa di corruzione a carico dei vertici di Gelsia, associata al nome di Vendraminetto, apre la strada all’ipotesi di indagini su vicende edilizie che li possono accomunare. Mentre l’accusa di turbativa d’asta potrebbe collegarsi ai presunti vantaggi nei bandi di gara a favore di Gelsia, all’anticipazione di dettagli di gare non ancora aperte, alle delibere con cifre in bianco già evidenziate nelle informative dei carabinieri di Desio. Il nome di Gabriele Volpe, ex assessore all’Edilizia a Lissone e vicesindaco fino al 2012, è invece uscito nelle carte dell’inchiesta della Dda milanese su presunte infiltrazioni della cosca Laudani in Brianza, indicato da un sodale come mediatore per l’appalto sul centro sportivo Palaporada gestito da AEB, ma mai rinnovato.

( fonte STEFANIA TOTARO – Il Giorno )

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MONZA- LA GDF ESEGUE 18 ARRESTI PER TRUFFA E RICICLAGGIO

MONZA – I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Monza nei confronti di 18 persone – residenti nelle province di Milano e di Monza e Brianza – indagate per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini sono scaturite da una denuncia per truffa presentata, a novembre 2015, alla Guardia di Finanza di Ivrea (TO) da un sessantasettenne che era stato indotto, attraverso numerose e pressanti telefonate ricevute da un sedicente avvocato, a pagare con bonifici circa 8.000 euro per saldare dei presunti debiti – in realtà inesistenti – relativi ad abbonamenti a riviste.

Dopo i primi accertamenti condotti dai Finanzieri piemontesi, in collaborazione con i colleghi di Monza, si scopriva che le basi operative dei truffatori erano già da tempo attive a Brugherio (MB) e a Cologno Monzese (MI) e quindi il fascicolo penale veniva trasferito dalla Procura di Ivrea a quella di Monza, che delegava le ulteriori indagini al locale Gruppo della Guardia di Finanza. Il Nucleo Mobile delle Fiamme Gialle monzesi proseguiva così l’attività investigativa, che si è articolata in intercettazioni telefoniche ed ambientali, servizi di osservazione e pedinamento, nonché indagini finanziarie ed ha consentito di ricostruire una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla commissione sistematica di truffe in danno di persone che in passato avevano effettivamente sottoscritto abbonamenti a riviste apparentemente riconducibili alle Forze dell’ordine. I militari hanno infatti accertato come alcuni membri del gruppo criminale, spacciandosi per avvocati, giudici, ufficiali giudiziari, funzionari dell’Agenzia delle entrate ed appartenenti alla Guardia di Finanza, contattavano telefonicamente in tutta Italia ex abbonati alle predette riviste, ai quali comunicavano debiti – in realtà inesistenti – derivanti dai pregressi abbonamenti, con conseguenti atti di pignoramento già emessi nei loro confronti, e proponevano una transazione bonaria mediante il pagamento tramite bonifico di somme di denaro per svariate migliaia di euro. Qualora le vittime non avessero accettato – questa la minaccia dei truffatori – sarebbe proseguita la procedura di recupero forzoso del credito.

Tra i casi più eclatanti, si può citare il raggiro commesso nei confronti di una donna ultra ottantenne, residente a Milano, che ha effettuato in un anno bonifici a favore dei truffatori per circa 150.000 euro. I numeri telefonici delle vittime, per lo più persone anziane e talvolta anche disabili, venivano “comprati” illecitamente da dipendenti di imprese operanti nel settore dell’editoria e della distribuzione di riviste. Le vittime delle truffe versavano con bonifici le somme richieste dai criminali “telefonisti” su conti correnti e carte prepagate, intestati ad altri membri dell’associazione o a dei “prestanome”, i cui codici IBAN erano forniti nel corso delle telefonate. Il denaro bonificato – provento delle truffe – veniva poi prelevato, con cadenza quotidiana, presso i vari sportelli bancari e postali dagli intestatari delle carte prepagate, accompagnati dagli associati che di fatto ne avevano la disponibilità detenendo i relativi P.I.N. A due dei promotori del sistema criminale è stato, inoltre, contestato il reato di autoriciclaggio, avendo utilizzato una parte del profitto derivante dall’attività truffaldina (225.000 euro) per acquistare un immobile intestato ad una società dagli stessi amministrata. Secondo la ricostruzione dei flussi finanziari riconducibili agli indagati eseguita dai Finanzieri, i proventi illeciti complessivamente conseguiti dall’associazione criminale tra il 2015 e il 2016 ammontano a circa 2.000.000 di euro. Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all’emissione da parte del G.I.P. di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per 8 indagati e ai domiciliari per altri 10.

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DESIO – ATTEMPATI RAPINATORI SERIALI ARRESTATI DAI CARABINIERI

DESIO –  Erano già in carcere per ricettazione, dopo una fuga spericolata il 19 ottobre a Monza, su uno scooter rubato, con tanto di colpo di pistola esploso in aria. Ma i carabinieri dell’aliquota operativa di Desio, con una brillante indagine, sono riusciti ad accertare che i due personaggi, in realtà, erano rapinatori seriali. Che da luglio a ottobre dello scorso hanno avevano messo a segno ben sette assalti in Brianza, tutti a mano armata, tra Monza, Cesano, Vedano, Albiate e Paderno Dugnano. Con un bottino complessivo di circa 25mila euro. “Operazione Barbanera”, l’hanno battezzata gli uomini della compagnia di Desio, perchè i due personaggi, R.A. e C.F. entrambi di 57 anni e residenti a Monza, a un certo punto si erano tinti barba e capelli, ormai bianchi, di nero. In maniera artigianale, con degli spray poi ritrovati nelle loro abitazioni. Per questioni di look? No, per non essere riconoscibili. Il modo di operare era sempre identico: miravano a supermercati di medie e piccole dimensioni, ritenuti obiettivi semplici. Arrivavano su scooter rubati, sempre diversi. Entravano tenendo il casco integrale a coprire il volto e con le pistole in mano. Poi fuggivano, con il bottino.
( fonte Il Giorno – Alessandro Crisafulli )

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MONZA – TENTA DI IMPEDIRE A UN EXTRACOMUNITARIO UN FURTO: PRESO A BOTTIGLIATE

MONZA – E’ finito al san Gerardo ieri domenica 4 febbraio  verso le 19 un 5oenne colpito alla testa con una bottiglia da un cittadino straniero . La vittima era nei pressi della stazione ferroviaria quando si è accorto che  il suo aggressore tentava di rubare il portafoglio dalla borsa di sua moglie . L’extracomunitario ha reagito aggredendolo e colpendolo ripetutamente alla testa con una bottiglia . Pesto e sanguinante l’uomo è stato poi soccorso dal 118 che l’ha trasportato al pronto soccorso mentre l’aggressore è stato fermato dalla Polizia di Stato e condotto in commissariato.
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