Cronaca

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MONZA – IN TEORIA ERA UNA DOMESTICA, IN PRATICA SI PROSTITUIVA

MONZA –  Una 45enne cinese in Italia con un regolare permesso di soggiorno come domestica in realtà faceva il mestiere più antico del mondo, la prostituta . La donna aveva la copertura di un 73enne che l’avrebbe assunta con un contratto di lavoro fittizio, facendole ottenere il permesso di soggiorno . La cinese incontrava i suo clienti in un appartamento nella zona del Brianteo . Il lavoro non mancava e pare che la titolare si avvalesse delle prestazioni  di qualche “collaboratrice” . Ad avere dei sospetti sulla reale attività della donna sono stati gli agenti della Polizia che hanno effettuato delle indagini . Raccolti gli elementi indispensabili hanno proceduto sia nei confronti della “lucciola” che del suo anziano datore di lavoro accusato anche di favoreggiamento all’ immigrazione clandestina.
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MONZA – FINISCE INDAGATO PER SPACCIO DOPO CHE GLI HANNO APERTO IL BOX

MONZA – Brutta avventura per un 47enne professionista monzese che aveva preso in affitto nel 2016 un garage in una palazzina di Cologno Monzese con il proposito di adibirlo a magazzino. Dopo la firma del contratto d’affitto ma prima ancora che lo utilizzasse,  ignoti ladri lo avevano forzato e  l’uomo aveva sporto una regolare denuncia . Dal successivo sopralluogo effettuato dai Carabinieri, nel locale, rimasto aperto per diversi giorni,   era stato rinvenuto un ingente quantitativo di droga.  Lo stupefacente era stato sequestrato mentre  il professionista era finito  nel registro degli indagati con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Il cellulare dell’uomo era stato messo sotto controllo insieme a quello dei suoi familiari . Fortunatamente dopo un lungo periodo di intercettazioni nulla era era emerso nei riguardi dell’uomo che lasciasse supporre un suo coinvolgimento con lo spaccio di sostanze stupefacenti . Il Pubblico Ministero, dopo averlo interrogato, ha deciso di chiedere l’archiviazione del procedimento.

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DESIO – INCIDENTE SUL LAVORO : IN COMA L’AUTISTA DI UN CAMION

DESIO – Un grave incidente sul lavoro è accaduto stamane  intorno alle 8,30 nello stabilimento della EcoSmalt, ditta che si occupa di smaltimento rifiuti, in via Sabotino 95  : un operaio di 63 anni è stato trasferito in codice rosso al san Gerardo di Monza e ricoverato nel reparto di rianimazione . La vittima pare fosse in stato comatoso : da una prima sommaria ricostruzione sembra che l’operaio sia stato colpito al capo da una parte metallica di un autocarro mentre si trovava a terra . L’impatto gli avrebbe provocato un forte trauma cranico e la conseguente entrata in coma . Sul posto è intervenuta la Polizia Locale per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.  L’uomo è stato precisato, non è un dipendente dell’azienda brianzolo ma il titolare della ditta proprietaria dell’autocarro .

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CARUGATE – BIMBO DI DUE ANNI MUORE SOFFOCATO NELLA SUA CULLA

CARUGATE – Rigurgito fatale per un bimbo di due anni di Carugate. La corsa disperata all’ospedale, con la certezza quasi matematica che non servirà, in effetti si è rivelata inutile. Ma i genitori non potevano arrendersi davanti al pericolo peggiore: perdere il figlio. Purtroppo, è andata così. La tragica conferma del timore è arrivata poco dopo al pronto soccorso di Vimercate: il piccolo è morto soffocato. Era arrivato davanti ai medici quando non c’era già più niente da fare. Uno strazio infinito per la famiglia che ha sperato fino all’ultimo in un miracolo.

Domenica, sembrava una sera come tante. Il piccino, reduce da un’influenza, ha mangiato una minestrina, e dopo un po’ è stato messo a letto. Questa la ricostruzione delle sue ultime ore di vita. Ma quando la mamma si è avvicinata al lettino per controllare che andasse tutto bene, non respirava più. Era cianotico. L’allarme è scattato subito, le manovre per rianimarlo non hanno dato l’esito che tutti speravano. Ripetute anche oltre i tempi previsti dai protocolli, perché in certi casi è difficile accettare il peggio, pure per i soccorritori. Il referto parla di «polmonite ab ingestis», cioè asfissia da cibo. Quello che è successo, è chiaro: il magistrato non ha disposto l’autopsia sul corpicino. Ora, si attende solo di conoscere la data dei funerali, che non sono ancora stati fissati.

La sindrome del rigurgito ha un’ incidenza in Italia dello 0,5 su mille nati: un caso quindi ogni duemila. Fredde statistiche che fanno paura, ma che sembravano così lontane dall’appartamento dove si è consumato il dramma. Per i genitori, una giovane coppia italiana, un colpo durissimo. Impossibile da accettare. Quando i medici li hanno informati, il mondo gli è crollato addosso. Il dolore ha avuto il sopravvento. Non è stato facile neppure per il personale sanitario abituato a far fronte alle situazioni più disperate. Ma un bambino che se ne va cancella anche il più rigido autocontrollo.

( fonte  Il Giorno – Barbara Calderola )

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DESIO – RICCHIUTI ( LeU ) ” LA PEDEMONTANA: UN PROGETTO NATO VECCHIO “

DESIO .-  «Pedemontana, che beffa! Quest’opera rappresenta un vero e proprio supplizio per i lombardi: un progetto nato vecchio, frutto di scelte politiche miopi e anacronistiche, totalmente inadatto alle reali esigenze del territorio. Un’opera faraonica che sacrifica risorse, suolo e salute di chi ci abita» a firmare un giudizio così netto su Autostrada Pedemontana Lombarda sono Lucrezia Ricchiuti e Giorgio Garofalo, la prima Senatrice della Repubblica e candidata per il Parlamento con Liberi e Uguali, il secondo Presidente del Consiglio comunale di Seveso e capolista di Liberi e Uguali in Brianza per la Regione Lombardia.

L’infrastruttura, che si è bloccata a metà, all’inizio della tratta B2, a Lentate sul Seveso, adesso è alle prese con nuove disavventure. Con le dimissioni del presidente Franco D’Andrea, il quinto in pochi anni, e l’annullamento del contratto con Strabag, infatti, non è solo l’autostrada, ma anche la stessa Apl a ritrovarsi ferma a un punto morto.

«Questa è solo una conferma di quanto ho detto più volte – dichiara la senatrice Lucrezia Ricchiuti -: Pedemontana è un disastro, un’opera faraonica che non solo crea danni all’ambiente, al territorio e alla salute dei cittadini, ma che vampirizza risorse economiche enormi, che avrebbero potuto essere utilizzate per ammodernare le linee ferroviarie. Non mi stupisce che Pedemontana abbia rescisso il contratto con Strabag – aggiunge -: mi meraviglia, piuttosto, che ci sia qualcuno, dalla Lega di Fontana al Pd di Gori, ancora convinto che l’opera si farà». «Come se non bastasse, la tratta realizzata è una cattedrale nel deserto! Non è utilizzata da quasi nessuno per i pedaggi spropositati, esattamente come la Brebemi un’altra opera fallimentare che dimostra l’incapacità della destra lombarda», conclude Ricchiuti.  «Non è un caso se i cantieri sono fermi da anni proprio a Lentate: la tratta B2 presenta infiniti problemi di fattibilità, a partire dalla questione diossina – commenta Giorgio Garofalo -. Il terreno, come è stato provato dalle analisi del 2016, è ancora pesantemente contaminato in più punti e, prima di procedere, andrebbe bonificato. Ma le bonifiche fatte bene costano e le risorse finora le ha messe solo il pubblico. Sono cresciuto a Seveso – aggiunge -, ed è forse per questo motivo che mi risulta inaccettabile la superficialità con cui si è affrontato il rischio di contaminazione: questo territorio pretende rispetto per la propria storia, l’ambiente e la salute dei cittadini sono le prime a dover essere tutelate».

«Quest’opera è diventata un supplizio fatto di spreco di risorse pubbliche, promesse di finanziamento che non si realizzano, manager che continuano a cambiare, richieste di fallimento. È giunto il momento che la politica dica una parola chiara sulla vicenda: Pedemontana, nei fatti, è già fallita! Si investa nella riqualificazione della Milano-Meda e sull’ammodernamento delle linee ferroviarie»conclude Garofalo.

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VAREDO – TROVATO MORTO IN UNA CAMERA D’ALBERGO : PROBABILE SUICIDIO

VAREDO – Un uomo di 57 anni è stato trovato senza vita in una stanza d’albergo di via Como stamane lunedi’ 29 gennaio intorno alle 9 .   L’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un suicidio anche se si attende l’esito dell’autopsia che è stata disposta sul corpo della vittima . Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Desio

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MEDA – MANUTENTORE MUORE SCHIACCIATO DAL RAMO DI UN ALBERO

MEDA -Tragico incidente sul lavoro stamane intorno alle 11 in via Ugo Carpegna : un 62enne è morto schiacciato nel circolo dove si trova il campo di allenamento della Compagnia D’Archi , un’associazione sportiva di tiro con l’arco.  Pare che l’uomo fosse impegnato nel lavoro di potatura di un albero e che ad un certo punto un ramo tagliato gli sia precipitato addosso facendolo  cadere in una scarpata  . La vittima è stata trovata dai soccorsi ormai priva di vita. Sul posto sono arrivati due mezzi del 118, i vigili del fuoco e la Polizia Locale ed i Carabinieri  che stanno effettuando le indagini.

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SEVESO- INCIDENTE : AUTO CONTRO SCOOTER: FERITO UN BAMBINO

SEVESO – Erano circa le 11,30 di stamane 27 gennaio quando in via Manzoni, all’altezza dell’incrocio con via Adua una Fiat Punto ed uno scooter ssono entrati in collisione . La dinamica del sinistro non è ancora chiara ed è al vaglio della Polizia Locale . Nell’urto il conducente dello scooter ed il suo passeggero, entrambi di origini straniere,  sono finiti pesantemente a terra . Allertati immediatamente i soccorsi sul posto sono giunte due amvulanze ed un’auto medica . I due sono stati trasportati al Pronto Soccorso . In un primo momento era giunto anche un’eliambulanza il cui intervento però non è stato necessario . Oltre ai due a bordo dello scooter sono rimasti feriti il conducente dell’utilitaria ed una donna anziana che sedeva accanto al guidatore . Le loro consizioni però non destavano nessuna preoccupazione .

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SEREGNO – SCANDALO PROTESI : REVOCA DEI DOMICILIARI AL PROMOTER MARCO CAMNASIO

SEREGNO – Per un’altro dei protagonisti dello scandalo delle protesi  ( leggi ) i giudici hanno revocato  la misura dei domiciliari : si tratta del  seregnese Marco Camnasio, promoter dell’azienda ” Ceraver ” .   L’avvocato Gaetano Bragò, difensore del promoter  ha anche aggiunto che presto lo stesso Camnasio potrà tornare a lavorare . Nell’inchiesta erano stati coinvolti nomi noti della sanità brianzola: i chirurghi ortopedici Fabio Bestetti e Marco Valadè del Policlinico di Monza  e Claudio Manzini, della Clinica Zucchi di Monza, tutti e tre a piede libero ( leggi ) . Da indiscrezioni raccolte in ambito giudiziario pare che l’inchiesta stia volgendo al termine con conseguente emissione dei capi di accusa .

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MONZA – CONDANNA DEFINITIVA PER MASSIMO PONZONI ( FORZA ITALIA )

MONZA  – Con  la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione termina la vicenda iniziata nel gennaio del 2012 con l’operazione che aveva visto coinvolti nomi noti della politica e del’imprenditoria brianzola. Le indagini erano iniziate nel 2010 mentre ieri sera la Cassazione ha emesso la sentenza che vede  l’ex assessore regionale Massimo Ponzoni di Forza Italia condannato in via definitiva .Oggi venerdì i il magistrato dovrebbe firmare il mandato di arresto . Cinque anni e dieci mesi la condanna per il  golden boy della politica brianzola Massimo Ponzoni (dieci richiesti in primo grado). E’ stato assolto invece Rosario Perri, geometra al Comune di Desio ed ex assessore alla Provincia di Monza e Brianza che nel grado di giudizio precedente era stato  condannato a cinque anni e sei mesi con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Condanna a tre anni per Antonino Brambilla, già assessore in Provincia di Monza e Brianza (cinque anni in primo grado). Due anni e sei mesi per l’imprenditore Filippo Duzioni (tre anni e due mesi in primo grado). In secondo grado era stato assolto per la vicenda di Giussano. Per Franco Riva, commercialista di Giussano era scattata la prescrizione (2 anni e sei mesi in primo grado ) .

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