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MONZA – IN CITTA’ L’ ARIA PEGGIORE DI TUTTA LA REGIONE LOMBARDIA

MONZA  – A Monza si respira l’aria peggiore di tutta la Lombardia. La sentenza arriva dall’ultimo report “Mal’Aria” di Legambiente. Nei capoluoghi della pianura lombarda le concentrazioni medie di Pm10 misurata dal 1° gennaio al 7 febbraio si sono mantenute ben al di sopra della soglia di legge per la concentrazione media annua (40 microgrammi al metro cubo): peggio di tutte Monza, che nelle centraline urbane di via Machiavelli e nel Parco fanno misurare un valore medio di 59,8 microgrammi al metro cubo. A seguire Cremona, Brescia, Bergamo e Mantova e Milano.

“Lo ripetiamo dal 2019”, sbotta Cruciano “Nuccio” Nasca, promotore del Comitato aria pulita Monza. Il 4 marzo scorso l’associazione, nel suo piccolo, aveva dato il via alla seconda indagine puntuale dell’aria, con 28 campionatori collocati in numerosi angoli della città e poi analizzati insieme a quelli dell’Associazione Cittadini per l’aria di Milano, da un apposito centro di Bruxelles. Già in quel caso era risultato che via Cavallotti, via Manzoni, viale Romagna e via Taccona sono le strade monzesi “da bollino rosso” per l’aria più inquinata della città da biossido di azoto (NO2).

A seguire, la riflessione con esperti dell’Arpa Lombardia e pneumologi che non potevano che confermare. “Ad oggi chiediamo al sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini – dice Nasca – quali controlli e sanzioni sono stati svolti in questi giorni per verificare il rispetto dei divieti di circolazione per i mezzi Euro e Euro 1, se le auto sono effettivamente oggetto di revisione. Senza sanzioni non si dà un’indicazione certa”.

Per il biossido di azoto (No2) il Decreto Legislativo 150/2010 stabilisce, per la protezione della salute umana un valore limite orario di 200 milligrammi al metro cubo, da non superare più di 18 volte all’anno e un valore limite annuale di 40 milligrammi al metro cubo. Le 5 vie segnalate registravano una media annuale da 40,5 in viale Romagna a 45,5 in via Manzoni. Ma 25 campionatori su 28 registravano medie mensili ben superiori a 40. Appena sotto, via Monte Bisbino 12 (38,7), via Santa Maddalena 7 (39,8) e via Raiberti (39,8). Preoccupati anche gli abitanti del quartiere Sant’Albino che pur essendo periferico, registra valori mensili superiori a 40 microgrammi.

Qualcuno aveva obiettato che lo studio era dilettantistico, fatto da un’associazione, ma il rapporto di Legambiente dei giorni scorsi che invece misura il Pm10, cioè le polveri sottili, indica Monza al secondo posto dopo Bergamo e Brescia per giorni in cui i valori oltrepassano la soglia di tossicità acuta (50 microgrammi al metro cubo). La percezione dei cittadini conferma la “Mal’Aria”: a Monza non si può più aprire la finestra. “Abito a San Rocco – racconta Lorenzo Villa, attivo nella Consulta di quartiere –, oggi piove, ma è pioggia sporca che deposita sul balcone un alone nero. Il nostro quartiere è attraversato da tangenziali e traffico pesante. Ho perso l’abitudine di arieggiare la casa. Da un po’ al mattino faccio circolare l’aria con le tapparelle abbassate per non far entrare polvere e sostanze inquinanti”.

( fonte Cristina Bertolinni – IL GIORNO )
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MONZA – SAN GERARDO: UNO STUDIO SUL CANCRO AL SENO E LA GRAVIDANZA

 Cancro al seno e gravidanza: le portatrici di mutazioni BRCA possono avere figli in sicurezza Uno studio internazionale conferma che la gravidanza è sicura per le malate di tumore con mutazioni dei geni BRCA. A partecipare 78 centri in tutto il mondo, tra cui la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. Monza, 19 gennaio 2024

MONZA – Diventare madri dopo una diagnosi di cancro al seno dovuto a mutazioni dei geni BRCA si può ed è sicuro. È quanto emerge da uno studio pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista medica JAMA e presentato allo scorso San Antonio Breast Cancer Symposium, il più importante congresso internazionale sul cancro al seno.

I risultati hanno dimostrato che donne, con mutazioni dei geni BRCA e che hanno avuto un tumore della mammella, possono con sicurezza avere gravidanze. Lo studio, coordinato da Matteo Lambertini dell’Università di Genova, ha coinvolto diversi centri nel mondo, tra cui la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. Le mutazioni dei geni BRCA 1 e BRCA2 (dove BR sta per breast “seno” e CA per cancer “cancro”) sono fattori di rischio per il tumore del seno e delle ovaie: chi le possiede ha cioè maggiori probabilità di sviluppare un tumore del seno e delle ovaie.

Celebre è il caso dell’attrice Angelina Jolie che ha affrontato una mastectomia preventiva proprio in quanto portatrice di queste mutazioni. Nel nuovo studio sono stati analizzati i dati di 4.732 donne – età media, 35 anni – seguite in 78 centri nel mondo. Una su cinque ha concepito entro 10 anni dalla diagnosi di tumore, con un tempo medio dalla diagnosi al concepimento di 3 anni e mezzo. Non solo si è dimostrata la fattibilità e la sicurezza di una gravidanza (i tassi di complicazioni o di rischi di malformazioni del feto sono in linea con quelli della popolazione generale), ma anche che in queste pazienti non si è verificato un incremento della probabilità di ricomparsa del tumore. In genere, la gravidanza dopo un tumore al seno è considerata sicura, ma i dati relativi alle portatrici di BRCA erano finora limitati.

Le preoccupazioni sulla sicurezza materna e fetale del concepimento dopo il tumore al seno riguardano soprattutto la presunta correlazione tra l’aumento degli ormoni in gravidanza e il rischio di recidiva del tumore. «I risultati di questo studio consentono invece di sfatare il mito che gli ormoni della gravidanza possano avere un impatto negativo sull’outcome oncologico di queste giovani donne», commenta Robert Fruscio, professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, principal investigator per il centro monzese. «Possiamo finalmente fornire rassicurazioni sul fatto che, dopo un’adeguata cura del carcinoma della mammella e un appropriato periodo di osservazione, la gravidanza non dovrebbe più essere sconsigliata a queste donne». «Siamo molto soddisfatti di aver contribuito in maniera significativa a questo studio, che consente di fare un deciso passo avanti nella cura delle donne portatrici di mutazioni dei geni BRCA, e orgogliosi di essere diventati negli anni centro di riferimento per la prevenzione dei tumori ginecologici in donne con aumentato rischio genetico», aggiunge Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. «Il lavoro appena pubblicato è uno splendido esempio di come la ricerca condotta in maniera rigorosa possa avere un impatto immediato e pratico sulla clinica».

Cultura

DESIO – NELLA CORTE DELL’OLMETTO NUOVE ABITAZIONI PER 9 PERSONE CON DISABILITA’

DESIO – Negli spazi di Corte Olmetto, nove persone con disabilità vogliono realizzare il loro sogno di vivere in autonomia in due appartamenti messi a disposizione dal Comune di Desio e riqualificati grazie ai fondi del PNRR: il primo appartamento potrà ospitare fino a sei persone, mentre il secondo ne ospiterà tre. Ogni abitazione sarà personalizzata e dotata di strumenti e tecnologie domotiche, con possibilità di interazione a distanza in base alle necessità di ciascun abitante, per il quale si prospetta anche un percorso di inclusione socio-lavorativa.

Oltre ai lavori di riqualificazione degli appartamenti, la progettualità avviata prevede anche l’attivazione di sostegni educativi a domicilio, con la sperimentazione di modalità di assistenza e di accompagnamento a distanza per i beneficiari del progetto, nonché di percorsi formativi finalizzati allo sviluppo delle competenze digitali, utili alla vita quotidiana, alla ricerca attiva del lavoro e se richiesto, al lavoro a distanza.

Le persone a oggi individuate provengono da diversi comuni dell’Ambito di Desio e hanno un’età compresa tra i 22 e i 49 anni. La campagna di raccolta fondi avviata dall’azienda speciale Consorzio Desio Brianza – Co.De.Bri. e dalla Rete TikiTaka con il supporto della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è finalizzata all’acquisto di utensili, biancheria e oggetti per la casa, indispensabili a gestire la vita di tutti i giorni: è possibile sostenere l’iniziativa con una donazione online a questo link oppure con un bonifico intestato a Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus, iban: IT03 Q05034 20408 000000029299 e causale “Un sogno in via Olmetto”.

“Questa progettualità non si esaurirà con i nove beneficiari che verranno inseriti negli appartamenti: l’obiettivo, infatti, è anche quello di far crescere sul territorio dell’Ambito di Desio il maggior numero di esperienze simili, che possano consentire anche ad altre persone con disabilità di vivere la quotidianità nel tessuto cittadino, dando il proprio contributo nella cura delle relazioni di buon vicinato e nella collaborazione alla vita attiva dei quartieri, fino a diventare per tutti uno stimolo nella costruzione di rapporti orientati all’interesse comune”, spiegano i promotori dell’iniziativa.

Il progetto di riqualificazione di alcune unità abitative rientra nelle linee progettuali finanziate dal PNRR secondo la “Missione 5 – Inclusione e coesione”, “Componente 2 – Servizi sociali, disabilità e marginalità sociale” – nello specifico “Linea 1.2 – Percorsi di autonomia per persone con disabilità”.

Cultura

1 LOMBARDO SU 7 E’ A RISCHIO POVERTA’. CROLLANO AUTONOMI E IMPRENDITORI

 “Il 14,8% dei lombardi è a rischio povertà”. Uno su sette, secondo l’analisi di Roberta Vaia, segretaria regionale Cisl Lombardia, basata sulle dichiarazioni Irpef aggiornate dal Mef (Ministero dell’economia e delle finanze).

I dati 2022 sui redditi (gli ultimi disponibili) elaborati dal centro studi Bibliolavoro su scala regionale e provinciale “sono stati confrontati con quelli dell’ultimo decennio” spiega Vaia. “Le differenze più sensibili si concentrano negli ultimi anni, dopo la pandemia”.

Nel 2022 le dichiarazioni Irpef sono state compilate da 6.912.724 contribuenti, 15mila in meno del 2019, per un totale di poco più di 171 miliardi (7,2 in più) di redditi. Sono aumentati i lavoratori dipendenti (80.858 in più, l’1,3%) e di poco i pensionati (+8.305, lo 0,2%) mentre sono ulteriormente diminuiti sia gli imprenditori (-60.124, -0,9%) sia i lavoratori autonomi (-44.345, -0,6%), confermando il trend degli ultimi dieci anni (-30% per entrambe le categorie). Il reddito medio è salito a 24.762 euro, un incremento di poco più di mille euro dal 2019 (23.664).

“La fotografia che emerge dalle ultime dichiarazioni Irpef è la presenza di tante persone con redditi bassi e una ricchezza concentrata in una fascia più ristretta della popolazione – sottolinea la segretaria lombarda della Cisl –. Il 59,7% dei contribuenti è rappresentato da lavoratori dipendenti e il 36,1% da pensionati mentre gli autonomi (1,5%) e gli imprenditori (2,7%) costituiscono solo una minima parte. Tuttavia, sul fronte del reddito, il 36% dei contribuenti, ovvero i pensionati, vale solo il 30% del totale della ricchezza, mentre l’1,5% degli autonomi pesa il 4,3%. La conferma arriva anche analizzando i redditi medi: oltre 71mila euro gli autonomi e 20mila i pensionati. Guardando alla variazione rispetto alle dichiarazioni Irpef del 2019 dei lavoratori dipendenti emerge un’altra indicazione: a fronte di un incremento dell’1,3% del numero dei contribuenti il reddito è cresciuto solo dello 0,6%. Uno scatto del tutto insufficiente se parametrato al costo della vita”.

A livello provinciale Bergamo e Brescia sono le uniche province lombarde che nell’ultimo triennio hanno visto aumentare il numero complessivo di contribuenti (+1%), mentre Pavia ha subìto la variazione negativa più alta: -1,5%. L’incremento di dipendenti ha interessato tutti i territori toccando a Bergamo e Brescia il valore più alto (+3%) e a Sondrio quello più basso (+0,3%)

Ovunque sono crollati le incidenze di lavoratori autonomi e imprenditori. Pavia (-35%) e Lodi (-34%) hanno perso più autonomi, Brescia e Bergamo si sono fermate a -26 e -28%. Sempre Lodi (-29,4%) detiene la variazione negativa peggiore per quanto riguarda il calo di imprenditori, seguita da Milano (-27,5%). Brescia e Sondrio, invece, hanno contenuto la flessione al 19%. Brescia è la provincia dove la ricchezza complessiva dichiarata è cresciuta maggiormente nell’ultimo triennio (+6,3%), seguita da Bergamo (+5,8%) e Monza (+5%).

Il reddito dei dipendenti è aumentato soprattutto a Bergamo e Brescia (+6%), Mantova (+6,2%) e Milano (+6%), più lentamente a Sondrio (+2,3%), Como (+2,7%) e Varese (+2,8%). Valtellina, Lecco, Brescia e Bergamo sono le province che guidano la graduatoria relativa all’aumento dei redditi dei pensionati (+9%), penalizzati invece a Milano (+4,8%). Segno meno generalizzato invece per la ricchezza di autonomi e imprenditori. Pavia si conferma la peggiore per gli autonomi (-15,4%), davanti a Lodi (-15,2%) e Mantova (-14,4%), Sondrio (-2,3) e Brescia (-3%) quelle con le variazioni meno negative. Como è invece la provincia dove i redditi generati dagli imprenditori sono scesi di più (-15,1%) davanti a Pavia (-14,6%), Brescia (-6,7%) e Sondrio (-9,3%) le meno penalizzate.

Questi da ti uniti alla crescita dei prezzi stanno generando una perdita del potere d’acquisto – analizza la segretaria regionale Cisl Lombardia –. L’azione del sindacato è volta al rinnovo dei contratti di lavoro scaduti da anni e all’aumento della contrattazione di secondo livello. Ma è necessario contrastare la povertà anche con misure di sostegno al reddito da parte delle istituzioni. In Lombardia c’è un sistema ancora molto frammentato e ripartito per categorie: nel 2020 ne erano state contate 64, è necessario accorpare e semplificare l’accesso”.

 

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BRIANZA – LE OFFERTE DI LAVORO SETTIMANALI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO

BRIANZA – LE OFFERTE DI LAVORO SETTIMANALI DEI CENTRI PER L’IMPIEGO
09-01-2024



Rif. 6JAN243 Azienda di servizi socio assistenziali con sede a Limbiate ricerca un IMPIEGATO/A CONTABILE da inserire con i seguenti compiti: registrazione fatture attive e passive, gestione pagamenti, gestione prima nota. Si richiede: pregressa esperienza nella contabilità, titolo di studio in Ragioneria o Perito aziendale. Si offre: contratto indeterminato, orario full time, dalle 9.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì. Inviare candidature con cv allegato a: ido.cesano@afolmb.it

Rif. 16DEC233  Azienda con sede in Cesano Maderno ricerca MANUTENTORE E VERIFICATORE DPC da inserire con i seguenti compiti: dopo un lungo periodo di formazione aziendale si occuperà della verifica e controllo strumentale e visivo dei dispositivi di protezione presenti nei laboratori chimici e biologici. Si richiede: in possesso della patente B, disponibilità a fare trasferte, conoscenza della lingua inglese per la lettura dei manuali tecnici e normative di settore. Titolo di studio preferibile perito elettronico o elettrotecnico o affine. Si offre: orario full time, tempo determinato iniziale con successiva trasformazione a tempo indeterminato. Inviare candidature con cv allegato a: ido.cesano@afolmb.it

Rif. 17DEC233 Azienda con sede a Civate (LC) ricerca per il territorio della Provincia di Monza Brianza 2 TECNICI INSTALLATORI E MANUTENTORI ANTICENDIO CON E SENZA ESPERIENZA da inserire con i seguenti compiti dopo specifica formazione aziendale: installazione e manutenzione estintori, idranti, porte tagliafuoco e uscite di sicurezza. Si richiede: possesso della patente B, buona manualità. Si offre: tempo determinato iniziale con successiva trasformazione a tempo indeterminato, orario di lavoro full time da lunedì a venerdì. Inviare candidature con cv allegato a: ido.cesano@afolmb.it www.afolmonzabrianza.it | p. 2 / 3

Rif. 10DEC233 Azienda con sede a Limbiate ricerca un ELETTRICISTA CIVILE/INDUSTRIALE con i seguenti compiti: realizzazione, installazione e manutenzione impianti elettrici civili e industriali, impianti citofonici, impianti tv/sat. Si richiede: diploma o attestato tecnico/professionale. E’ necessario aver maturato un’esperienza pregressa nella mansione. Si offre: contratto determinato inziale con possibilità di assunzione definitiva, orario full time da lunedì a venerdì. Disponibilità a straordinari il sabato. Inviare candidature con cv allegato a: ido.cesano@afolmb.it Centro per l’Impiego di Monza

Rif: 6DEC232 Piccola azienda del settore ‘VENDITA E MANUTENZIONE TORRI E CONDENSATORI EVAPORATIVI’ con sede in MONZA (MB) ricerca 2 TECNICI ADDETTI AL MONTAGGIO ED ASSISTENZA CLIENTI con i seguenti compiti: Tecnici manutentori di torri e condensatori evaporativi. La mansione richiede la disponibilità a trasferte sul territorio nazionale, principalmente al nord. Preferibile se il candidato dispone di attestati per lavori in quota, spazi confinati, sicurezza generale e specifica, antincendio, primo soccorso. Se non disponibili i corsi verranno organizzati da azienda Si richiedono indispensabili: Esperienza tra 1 e 2 anni, Licenza Media inferiore, Patente B, automunito/a, Inglese Sufficiente, Internet ed email sufficiente Si offre: Tempo Determinato full time dalle 8 alle 17 con un’ora di pausa pranzo. Possibilità di 1 giorno di straordinario Inviare candidature con cv allegato a: ido.monza@afolmb.it

Rif: 5JAN242 Piccola azienda del settore ‘COMMERCIO DI COMPONENTI ELETTRONICI’ con sede in BIASSONO (MB) ricerca 1 APPLICATION ENGINEER con i seguenti compiti: Il candidato sarà in grado di svolgere in completa autonomia le seguenti attività: – Supporto tecnico al team commerciale su progetti presenti e futuri – Supporto alla clientela (proposta soluzioni, test, validazione ed assistenza post vendita ai reparti i H/W e S/W delle aziende) – Interazione con aziende partner (fornitori) nelle fasi di sviluppo delle applicazioni del cliente; – Mantenimento di un costante ed approfondito livello di aggiornamento sugli sviluppi dei prodotti tipici dell’attività aziendale suggerendo l’acquisizione di eventuali nuove linee di prodotto con buone prospettive di sviluppo sul mercato – Eventuale possibilità di sviluppo di piccoli progetti integrando componenti gestiti dall’azienda quali SOM con OS Linux, Free RTOS Si richiedono indispensabili: Competenza tecnica minimo BIENNALE maturata in aziende operanti nella produzione, distribuzione di componenti elettronici o realizzazione di apparecchiature industriali www.afolmonzabrianza.it | p. 3 / 3 preferibilmente con impiego di display, componenti complementari e schede SOM e SBC per applicazioni embedded su piattaforme ARM con sistemi operativi Compact (Linux, Microsoft…). ; Capacità di analisi dei requisiti e di traduzione in specifiche tecniche da proporre ai clienti; Predisposizione ai rapporti interpersonali e capacità di lavorare in team; Ottime capacità organizzative e spiccata capacità di problem-solving; Forte motivazione e determinazione; Utilizzo della suite Office e dei principali applicativi informatici, strumenti e piattaforme per lo sviluppo di soluzioni embedded (anche gestionale CRM); Ottima conoscenza dell’inglese tecnico e colloquiale; scritto e parlato, Patente B, automunito/a Si offre: Tempo Indeterminato Full time dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18 con pausa di 1 o 1,5 ore Inviare candidature con cv allegato a: ido.monza@afolmb.it

Rif: 6JAN242 Piccola azienda del settore ‘COMMERCIO DI COMPONENTI ELETTRONICI’ con sede in BIASSONO (MB) ricerca 1 RESPONSABILE CONTABILE/AMMINISTRATIVO-A per la gestione dell’ufficio amministrativo e dovrà occuparsi di: – Registrazioni di contabilità generale, clienti e fornitori, predisposizione bilancio annuale e scritture di rettifica – Fatturazione attiva e passiva con gestione dello scadenzario e ritiro Ri.Ba – Home banking e riconciliazioni bancarie – Gestione degli adempimenti fiscali, della casella PEC, del libro presenze – Rapporti con la banca, il commercialista ed il consulente del lavoro – Programmazione delle manutenzioni e delle fiscalità previste per gli automezzi e per gli impianti aziendali – Gestione degli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Attività di segreteria del Presidente del C.d.A. Si richiedono: solida esperienza minimo biennale in ambito contabilità, Competenze informatiche: Suite Office (Outlook, Excel, Word) Competenze linguistiche: buona conoscenza della lingua inglese, Patente B, automunito/a Si offre: Tempo Indeterminato Full time dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18 con pausa di 1 o 1,5 ore Inviare candidature con cv allegato a: ido.monza@afolmb.i

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MUGGIO’ – GABRIELE E’ IL PRIMO NATO DEL 2024 AL SAN GERARDO

MUGGIO‘ – È Gabriele il primo bambino nato nel 2024: all’1.01 è stato accolto dalla mamma Alessia Boy e dal papà Domenico Di Spirito, residenti a Muggiò .  Il 2023 si è chiuso invece con l’ultima bimba nata alle 18.36, Fatima, la piccola di Ghousia Malak e Aniqah Parvez di Seveso.

Anche nell’anno appena passato al San Gerardo si contano 2491 nati. Come sempre il nostro obiettivo è stato lavorare perché le future mamme e coppie che decidono di affidarsi a noi, possano avere un’esperienza positiva della nascita, sia nella gravidanza fisiologica sia quando curiamo gravidanze complicate. L’abbiamo fatto insieme, ginecologi, ostetriche, infermieri, neonatologi e anestesisti – sottolineano la prof.ssa Anna Locatelli, direttore della Clinica Ostetrica, la dott.ssa Maria Luisa Ventura, direttore della Neonatologia e Terapia intensiva neonatale e la dott.ssa Alessandra Moretto, responsabile della Struttura semplice di Anestesia Ostetrica e Pediatrica -.
La Clinica Ostetrica e la Neonatologia del nostro Ospedale condividono una grande storia con la medicina perinatale al centro, che quest’anno ha ricevuto con l’IRCCS un riconoscimento del suo valore sia per la popolazione e il territorio, sia per la ricerca e la formazione dei più giovani (ginecologi, pediatri e ostetriche). Nel 2023 siamo diventati centro di riferimento regionale per la Diagnosi prenatale, con un incremento di circa 120 del numero di casi riferiti da altri ospedali, e ci siamo confermati centro di riferimento per gli ospedali limitrofi che hanno inviato, attraverso i servizi di trasporto di emergenza predisposti dalla regione, 40 gravide e 55 neonati affetti da patologie maggiori. Con questi stessi ospedali e con i Consultori abbiamo realizzato incontri e scambi professionali condividendo obiettivi e spunti innovativi, in uno spirito di rete sempre più forte. Siamo pronti per affrontare il nuovo anno insieme”.

Il 1° gennaio 2024 la Fondazione IRCCS festeggia il suo primo compleanno. “È con grande gioia e orgoglio che ricordiamo oggi anche la nascita dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico San Gerardo dei Tintori di Monza, che ha visto la luce il 1° gennaio 2023 alle 11.30 – sottolinea il presidente della Fondazione IRCCS Claudio Cogliati – . L’ospedale San Gerardo si caratterizza per tutti come simbolo di impegno, dedizione e progresso nell’ambito della medicina e della ricerca scientifica. Non possiamo inoltre dimenticare che il 2024, nello specifico il 19 febbraio, segna anche l’850esimo anniversario dalla fondazione dell’ospedale nato a Monza, nella casa di Gerardo, sulla riva sinistra del Lambro. Ottocentocinquanta anni di storia, di cure compassionevoli e di innovazione medica e scientifica che hanno segnato profondamente la comunità della città e della Lombardia tutta. È un traguardo straordinario che testimonia la capacità di adattarsi ai cambiamenti affrontando sfide, talvolta complesse, per fornire assistenza di qualità nel corso dei secoli. Oggi, mentre celebriamo questi due avvenimenti straordinari, ci uniamo per ricordare il passato, valorizzare il presente e guardare fiduciosi al futuro. Che il San Gerardo dei Tintori di Monza continui a essere rifermento di speranza e guarigione per tutte le generazioni a venire, portando avanti la sua missione di promuovere la salute e contribuire alla conoscenza scientifica. Auguro al nostro IRCCS un futuro ricco di successi nella cura, nella ricerca e nell’innovazione ed esprimo la mia gratitudine a tutti coloro che dedicano la propria vita e a servire la comunità attraverso questa Istituzione straordinaria”

Cultura

IN LOMBARDIA 1 FAMIGLIA SU 4 NON SI CONNETTE A INTERNET PERCHE’ RITENUTA INUTILE

BRIANZA – Secondo il report diffuso dall’istituto statistico, sono 575mila le famiglie lombarde che non hanno accesso a internet dall’abitazione: il 64,5% non ha una connessione perché nessuno sa utilizzare internet mentre soltanto nell’1,7% dei casi la motivazione è tecnica, dettata dalla mancanza dell’infrastruttura per la banda larga. Uno su quattro (21,4%) non si connette perché ritiene il web poco utile e non interessante, il 9,1% lo ritiene costoso e l’8,9% dichiara di navigare da un altro luogo rispetto alla casa.

Il 13,2% delle famiglie lombarde non ha una connessione internet a casa. L’82,7% l’ha utilizzata negli ultimi tre mesi, ma solo poco più di uno su cinque con competenze superiori a quelle di base. L’aggiornamento Istat sulla cultura digitale della popolazione italiana conferma il divario con i principali Paesi europei. Lontana anche la Lombardia, una delle regioni con Trentino ed Emilia Romagna che fa segnare i risultati migliori nel panorama nazionale.

L’82,7% dei lombardi ha invece utilizzato internet negli ultimi tre mesi, secondo l’Istat. Un dato che corrisponde anche alle rilevazioni del Digital Economy and Society Index (Desi), indice che riassume indicatori sulla performance digitale dell’Europa e traccia l’evoluzione degli Stati membri dell’Ue nella competitività digitale: l’Italia è quartultima nell’aggiornamento 2023 con l’82,94% dei cittadini che utilizzano la rete almeno una volta alla settimana, davanti solo a Grecia, Croazia e Bulgaria. Le competenze digitali dei lombardi che navigano sul web sono nel 53,1% “almeno di base“ e solo nel 27,8% superiori al livello miimo. Il report dell’Istat aggiornato al 2023 ha indagato anche le finalità degli utilizzi dell’onlin

Il 55,6% dei lombardi ha acquistato un bene o un servizio tramite i portali e-commerce nell’ultimo anno, un risultato superiore sia al dato nazionale (49,7%), sia all’area geografica di riferimento, il nord-ovest (54,1%). Meno diffuso, invece, l’utilizzo dei siti internet o di applicazioni della pubblica amministrazione: il 38,7% dei lombardi ha scaricato o stampato moduli; il 41,2% ha prenotato un appuntamento in ambulatori, biblioteche o sportelli; il 33,9% ha cercato informazioni su servizi, benefici, leggi, orari di apertura. Solo il 16,6% ha richiesto certificati anagrafici tramite il sito internet, così come le iscrizioni a scuola e università tramite la rete si sono fermate al 12,6%. Simile anche il dato relativo alle richieste di prestazioni di previdenza sociale (11,8%) come pensioni o assegno unico.

Nell’ultimo anno, il 49,4% ha utilizzato lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale) o la Cie (Carta di identità elettronica): nel 43,3% dei casi l’autenticazione è servita per accedere a servizi online offerti dalla pubblica amministrazione o da gestori nazionali, mentre quelli stranieri hanno interessato solo il 6,5% dei lombardi.

Cultura

UN PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA RELAZIONE PER ADOLESCENTI NELLE SCUOLE DI SEREGNO, LISSONE E MONZA

BRIANZA – Un progetto educativo che richiede il coinvolgimento dei docenti e dei ragazzi. E’ promosso da ASST Brianza, nella fattispecie dall’Unità Operativa di Psicologia di Comunità – responsabile Luisa Meroni– e dalla struttura di Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vimercate, direttrice Tiziana Fraterrigo.

L’obiettivo è promuovere tra gli adolescenti e i preadolescenti il sentimento del rispetto; educare all’empatia per contribuire a prevenire la violenza delle relazioni, compresa quella di genere.

“Perché tutto ciò possa avere qualche esito – spiegano Meroni ( foto a sx ) e Fraterrigo ( foto a dx ) – è però necessario affrontare anche la relazione fra affettività, identità di genere e stereotipi culturali”.

E’ un progetto innovativo perché punta a fare dei ragazzi i promotori della cultura del rispetto, i testimonial di relazioni sane non patologiche presso i loro coetanei. Gli psicologi di comunità saranno sostanzialmente di supporto, con pochi incontri in cui saranno   enucleati le tematiche fondamentali dell’educazione al rispetto per l’altro.

Il progetto sarà sperimentato, a partire dalla seconda metà del prossimo gennaio, presso scuole di Seregno, Lissone e Monza. Interessate alcune classi campione: le terze, tra le scuole secondarie di secondo grado, e le seconde in quelle secondarie di primo grado.

Se ci saranno ricadute positive, se emergeranno risultati significativi come ci aspettiamo – sottolineano le due promotrici del progetto – il progetto sarà esteso ad altre scuole della Brianza, con il coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Provinciale”.

 


 

 

I GIOVANI E LE RELAZIONI OGGI

“La relazione è la costruzione di legami tra le persone”, ricorda Luisa Meroni responsabile del servizio di Psicologia di Comunità di ASST Brianza. Certamente alcuni riferimenti e valori dominanti stanno penalizzando questa realizzazione.  

“La pressione dei social media, la continua ricerca di like, il bisogno di seguire influencer nel tentativo di aderire a modelli e immagini vincenti – continua la psicologa – stanno ulteriormente compromettendo la qualità dell’interazione umana, soprattutto in una popolazione vulnerabile come quella adolescenziale”.

“La mancanza di tolleranza alla frustrazione, così come l’esposizione alla vergogna sociale amplificata dalla diffusione online di contenuti della sfera privata – spiega –  generano spesso vissuti di rabbia ed impotenza, che facilmente trovano una via di sfogo nella violenza, sia rivolta verso se stessi, sia agita all’interno delle relazioni con l’altro”.

L’incremento della violenza agita, etero e/o autodiretta – chiosa Luisa Meroni – viene registrato quotidianamente dall’osservatorio privilegiato da chi ne accoglie, in prima istanza, gli esiti: il Pronto Soccorso”.

 

Cultura

BRIANZA – LA CRISI DELLA RISTORAZIONE: LE CHIUSURE SUPERANO LE NUOVE APERTURE

BRIANZA  – Sulle tovaglie a quadri i piatti abbondanti e la brocca di vino della casa: si mangia bene, l’atmosfera è cordiale e il conto è «quello giusto». Quanti locali così (r)esistono ancora? Già oggi non sembrano molti quelli che riescono a rappresentare il giusto mezzo tra lo street food (o il fast food) e l’alta cucina, ma in futuro saranno – probabilmente – ancora meno. Intanto perché, in generale, il numero di imprese attive nel settore della ristorazione sembra contrarsi, e poi perché le dinamiche attualmente in corso a Milano presto o tardi raggiungeranno anche la provincia, come spesso capita anche in altri ambiti.

Per rendersene conto intanto un’occhiata ai numeri: nel 2022 sono state 128 le nuove imprese monzesi e brianzole iscritte nei registri della Camera di commercio nel campo della ristorazione. Un dato già di per sé non straordinario, ma che sparisce davanti al numero di quelle che hanno abbassato la saracinesca: 367. Alla fine del 2022 risultavano in attività 3.291 tra locali, ristoranti e bar (questi, 482 gestiti da titolari di origine straniera): tra poco si potranno fare i conti anche per questo 2023 ormai agli sgoccioli e c’è solo da sperare che la forbice tra aperture e chiusure non diventi ancora più ampia.

Nella vicina Milano un po’ di preoccupazione già serpeggia: secondo i dati diffusi da Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) in occasione dell’assemblea annuale di Epam (Associazione provinciale milanese pubblici esercizi) dello scorso ottobre, nel 2022 a Milano e provincia 1.600 tra bar e ristoranti hanno cessato la propria attività, mentre ne sono stati aperti solo 580, con un saldo negativo pari a 1.020. I dati a livello regionale non fanno che amplificare il fenomeno: sempre nel 2022 si sono registrate complessivamente 4.521 cessazioni a fronte di 1.717 aperture.

Nei giorni scorsi è tornato a parlare del fenomeno anche un imprenditore milanese, membro del direttivo di Epam Confcommercio Milano Monza Brianza e Lodi, che ha affidato le sue riflessioni ai social: “I ristoranti in futuro saranno o costosissimi”, con conti a testa a partire dai “60, 80 euro”, oppure rientreranno nel comparto “street food e catene dai 20 euro in giù”: e questo, scrive, “perché sta finendo la stagione delle trattorie dove si mangiava bene a prezzi bassi”.

A pesare su conti che alla fine “non tornano” sono “gli affitti, l’energia e le materie prime: tutto è diventato carissimo, soprattutto il personale”. Secondo la sua analisi, a pagarne il prezzo non sono solo i commercianti, ma anche la collettività per via di una minore offerta di servizi a costi più alti

Secondo i dati elaborati dall’ufficio statistica del Comune di Monza, nel capoluogo, a oggi (elaborazioni al terzo trimestre 2023), si contano 677 imprese nel settore “alloggio e ristorazione”: nove le nuove iscrizioni nel corso dei primi nove mesi dell’anno e quattro le chiusure. Non appena saranno disponibili i dati relativi all’ultimo trimestre del 2023, sarà possibile capire se si resterà in linea con quelli registrati al 31 dicembre 2022, quando nel settore si sono contate 676 imprese di questo tipo – di cui, 76 con titolari di origine straniera – oppure se il fantasma che inquieta Milano non si sia già avvicinato a grandi passi alla Brianza.

( Fonte Federica Fenaroli – Il Cittadino )