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GIUSSANO – “E’ NATO UN BAMBINO, E’ NATO UN CITTADINO” INIZIATIVA DEL COMUNE PER I NEONATI

GIUSSANO – ” E’ NATO UN BAMBINO, E’ NATO UN CITTADINO ” E’ questo il nome dell’iniziativa ideata dall’Assessorato alle Politiche Sociali e voluta dall’Amministrazione Comunale di Giussano.
Tutte le famiglie dei bambini e delle bambine nati nel 2022 e residenti nel Comune di Giussano al momento della registrazione in anagrafe riceveranno una lettera di benvenuto firmata dal sindaco Marco Citterio e dal vicesindaco Adriano Corigliano.
Allegata anche una tessera con il nome del nuovo nato che consentirà alla famiglia di ritirare il “Kit nascita” presso la Farmacia Catalani. Scansionando il QR code presente all’interno dell’opuscolo si potranno vedere anche tutte le informazioni riguardanti la prima infanzia.
Il  “Kit di benvenuto” è stato consegnato al primo nato del 2022, il piccolo Leonardo.
L’auspicio è che i giovani possano tornare a riavere fiducia nel futuro: anche per questo, come Amministrazione Comunale, ci spendiamo con misure importanti a sostegno della famiglia.

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DESIO – DALLA REGIONE 36MILA EURO PER LA PROTEZIONE CIVILE

DESIO –  Pubblicata nei giorni scorsi la graduatoria del bando per l’ottenimento di contributi regionali da parte dei gruppi e delle associazioni di protezione civile sul territorio lombardo per la gestione delle emergenze. Il gruppo dei volontari di Protezione Civile ha ottenuto un contributo di 36mila euro.

È una somma che utilizzeremo per finanziare l’acquisto di un nuovo mezzo per i nostri volontari, che quotidianamente sono impegnati nelle loro attività. Questo contributo è un riconoscimento importante che valorizza la loro disponibilità e premia il grande lavoro che svolgono con impegno, in coordinamento costante con la Polizia Locale“, ha dichiarato il vicesindaco Andrea Villa . – Con il finanziamento sarà possibile acquistare un pick-up che che i volontari utilizzeranno per supportare i propri interventi, in particolare quelli che riguardano la fornitura di energetica da campo utilizzando i gruppi elettrogeni in dotazione al gruppo. Regione Lombardia evidenzia con questo gesto concreto una grande attenzione verso il mondo del volontariato. Nei prossimi mesi, oltre al pick-up, il parco mezzi della Protezione Civile di Desio crescerà ulteriormente con l’arrivo di una ulteriore unità. È nostra intenzione mettere il gruppo nella condizione di operare al meglio per garantire alla cittadinanza un’operatività efficace in caso di bisogno“.

Il gruppo comunale di Desio è attivo da decenni. In questi ultimi anni siamo stati molto impegnati con l’emergenza COVID, con i nostri volontari impegnati durante tutto l’arco della giornata. – ha aggiunto il coordinatore del gruppo volontari di Protezione civile Franco ArientiAbbiamo contribuito a garantire il corretto funzionamento delle procedure di accesso, presso i centri allestiti per effettuare tamponi e vaccini, assistendo in caso di necessità le persone che si sono sottoposte al trattamento contro il Covid. Come volontari ci muoviamo con i nostri mezzi, offrendo il nostro tempo per il bene comune. Vediamo questo contributo come un ringraziamento”

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SEREGNO – CENTRO DIURNO ANZIANI : APPROVATO IL NUOVO REGOLAMENTO

SEREGNO –  Un nuovo regolamento per la gestione del Centro Diurno Anziani “Nobili”: lo ha approvato il Consiglio Comunale nel corso della riunione di martedì 1 febbraio. Il nuovo Regolamento rappresenta un aggiornamento della precedente disciplina, in vigore da dodici anni: si è, quindi, provveduto ad individuare un nuovo percorso che conservasse i punti di forza dell’esperienza consolidata ma che fosse più aggiornato rispetto all’evoluzione della società.
Il Regolamento conferma la natura di “servizio comunale” del Centro, natura che, più della forma associativa pura, appare più idonea a garantire la continuità nel tempo e la qualità della gestione tecnica. Pur nell’orizzonte di questa scelta, il Regolamento intende confermare l’opzione del coinvolgimento diretto dei frequentatori nella gestione operativa delle attività. Consolidando e opportunamente adattando l’esperienza preesistente, il Regolamento fa salva la possibilità di chiunque di frequentare nella massima libertà gli ambienti di via Schiaparelli, ma individua un percorso che recupera la qualità dell’esperienza propria della dimensione associativa, cioè quella di poter proporre iniziative, organizzarle ed esprimere il proprio gradimento per quanto accade. Un percorso di partecipazione attiva che si traduce nel versamento di una quota (di importo assolutamente simbolico, attualmente 10 euro annui), nella facoltà di partecipare alle iniziative strutturate e nel diritto a far parte dell’assemblea dei frequentatori e di essere eletti nel Comitato Esecutivo del Centro, organismo in cui due rappresentanti dei frequentatori, il direttore tecnico incaricato ed il funzionario referente del Comune di Seregno collaborano alla conduzione operativa del servizio.
Inoltre, sono state eliminate le figure dei rappresentanti del Consiglio Comunale in seno al Comitato Esecutivo. Tal figure, istituite in un’epoca storica ormai lontana e reiterate nelle varie modifiche regolamentari, hanno cessato di avere una validità pratica: il Consiglio Comunale non ha, nella legislazione vigente, compiti gestionali di nessun tipo, ma solo compiti di indirizzo e programmazione. I rappresentanti del Consiglio Comunale, quindi, hanno un significato presso Enti o assemblee (per esempio, le Consulte delle Associazioni) in cui si dibatte di programmazione e indirizzi generali, mentre appaiono fuori luogo in un contesto dove sono esclusivamente in gioco temi di minuta gestione.

Laura Capelli, assessore alle Politiche Sociali: “Abbiamo voluto attualizzare il Regolamento del Centro Anziani, adeguandolo alle normative e alla società che cambia. Soprattutto, ci proponiamo di valorizzare un percorso di partecipazione attiva dal basso, coinvolgendo frequentatori che siano disposti a mettersi in gioco in prima persona nel far crescere l’ambiente e le sue attività”.

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SEREGNO – ARCHIVIAZIONE DELL’INCHIESTA PER GLI EX AMMINISTRATORI DI GELSIA

SEREGNO“Mancanza di elementi per sostenere l’accusa in giudizio”: con queste parole si è chiusa con un archiviazione Seregnopoli ter, riguardante la vicenda giudiziaria ( leggi ) che ha visto al centro dell’attenzione l’ex presidente di Gelsia srl, Francesco Giordano (oltre che l’allora presidente di Aeb spa, Alessandro Boneschi, l’ex presidente di AEB, Maurizio Bottoni, l’ex presidente di Gelsia Ambiente srl, Massimo Borgato, l’ex membro del consiglio di amministrazione di AEB, Gabriele Volpe, e l’ex direttore generale di Gelsia Ambiente, Antonio Capozza).

I  reati ipotizzati spaziavano dalla corruzione alla turbativa d’asta. Sotto la lente della magistratura erano finiti appalti sospetti, a cominciare da un immobile situato in via Colzani, a Seregno, acquistato da Aeb nel 2013 per trasferirci una farmacia comunale, e che sarebbe stato pagato al costruttore Giorgio Vendraminetto  una cifra eccessiva.

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BRIANZA – “SMOG A LIVELLI ALTISSIMI MA LE ISTITUZIONI TACCIONO” DICHIARA LEGAMBIENTE

BRIANZA –  “Stiamo vivendo uno dei più lunghi e opprimenti periodi di smog degli ultimi anni, eppure il silenzio delle istituzioni è assordante, a tutti i livelli. Come se si desse per scontato che, per uscire da questa situazione, solo pioggia e vento possono salvarci. Palazzo Lombardia si astiene dall’attivare misure efficaci per tentare di ridurre le emissioni che sono la causa dell’accumulo di inquinanti nell’aria invernale” dichiara Barbara Maggetto presidente di Legambiente Lombardia .

Tempi duri per i cittadini lombardi non solo per  il picco epidemico di COVID, ma anche per  le PM10, a livelli altissimi ormai da 20 giorni, che colpiscono bronchi e polmoni della stragrande maggioranza dei cittadini della Lombardia.
Legambiente in una nota  parla di “uno stato di crisi ambientale che, senza interruzione, affligge i capoluoghi di Milano, Cremona e Monza dall’8 gennaio scorso, e che progressivamente si è esteso al resto della pianura e nelle valli lombarde, dove ormai da oltre 10 giorni le concentrazioni di polveri sottili superano i 50 microgrammi/mc, la soglia massima tollerata dalle norme europee per gli episodi acuti di inquinamento”.

Eppure, secondo il macchinoso algoritmo sviluppato da Regione Lombardia per decidere l’entrata in vigore delle misure di limitazione del traffico e delle altre fonti di inquinamento, l’emergenza non c’è – sottolinea l’associazione- : a differenza di Emilia Romagna e Veneto, le misure attivate sono solo quelle di I livello. Si chiede ai cittadini di abbassare i termostati del riscaldamento domestico e di spegnere il motore in caso di sosta. Le misure di secondo livello, quelle che fermano i veicoli commerciali più inquinanti (i veicoli commerciali diesel Euro 4) e impongono una intensificazione delle attività di controllo, sono attive solo nelle province di Mantova e Pavia, non in quelle della popolosa fascia centrale della Lombardia, la più inquinata secondo i dati diligentemente divulgati da ARPA Lombardia. Evidentemente si continua a confidare che le brezze attese per i prossimi giorni siano sufficienti a portare un temporaneo sollievo ai polmoni lombardi”.

Stiamo vivendo uno dei più lunghi e opprimenti periodi di smog degli ultimi anni, eppure il silenzio delle istituzioni è assordante, a tutti i livelli. Palazzo Lombardia si astiene dall’attivare misure efficaci per tentare di ridurre le emissioni che sono la causa dell’accumulo di inquinanti nell’aria invernale.  E i sindaci, a cui spetta anche il compito di tutelare la salute dei cittadini, dato il periodo complicato causato dalla pandemia, aspettano silenziosi che il tempo cambi. Mai come in questo momento è evidente che le misure da mettere in campo devono essere trasversali se vogliamo tenere sotto controllo l’inquinamento atmosferico prima di arrivare al limite della sopportazione umana” commenta amaramente Barbara Maggetto

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CESANO – DALLA REGIONE 450MILA EURO PER RIQUALIFICARE CORSO ROMA

CESANO MADERNO –  “La partecipazione al bando di Regione Lombardia ci ha dato una grande soddisfazione. Il nostro Comune è destinatario di risorse per 450mila euro finalizzate ad interventi di drenaggio urbano sostenibile. Il nostro progetto riguarda la riqualificazione di corso Roma, dall’incrocio con corso della Libertà a via Niccolò Tommaseo, con rifacimento dei marciapiedi, aumento del verde e con un intervento di deimpermeabilizzazione destinato ad alleggerire la pressione sulla rete fognaria, scongiurando il rischio di allagamenti in caso di piogge torrenziali”. Con queste parole l’assessore all’Ambiente Salvatore Ferro commenta la graduatoria di Regione Lombardia che ricomprende Cesano Maderno tra le sette Amministrazioni Comunali che avranno accesso ai 2 milioni e 400 mila euro del bando “Call for Ideas”.

Il progetto del Comune è importante, il quadro economico è di 639mila euro, un piano che adesso con il contributo regionale potrà diventare realtà. Quando si è presentata l’opportunità del bando, il Comune, col supporto di BrianzAcque e Agenzia Innova21, l’ha colta al volo, accelerando per rimanere nei tempi stretti del concorso e ottenendo alla fine i risultati sperati.

L’idea progettuale riguarda la riqualificazione di un tratto pari a circa 600 metri di corso Roma, da corso della Libertà in direzione Bovisio Masciago, tenendo presente che la parte fino all’incrocio con corso della Libertà era già stata riqualificata. Le aree a marciapiede, oggi usurate, saranno rinnovate e saranno incrementate le alberature e, quindi, la dotazione di verde. Contestualmente l’infrastruttura fognaria potrà beneficiare di un intervento di drenaggio con conseguenze positive sullo scolmatore di piena e sul collettore. La scelta è stata quella di un intervento multiobiettivo che unirà i vantaggi della deimpermeabilizzazione del suolo a quelli della rigenerazione urbana, con un approccio sostenibile e di tipo conservativo, limitando al minimo l’invasività dei lavori. Si tratta infatti di un intervento cosiddetto di “retrofitting” che non intaccherà l’attuale assetto della strada ma prevede l’inserimento dei Sistemi di Drenaggio Sostenibili in seno agli ampi marciapiedi senza compromettere la fruizione pedonale. Sarà valorizzata anche via Leonardo da Vinci, che sbocca in corso Roma.

Il progetto è innovativo e rientra nell’obiettivo della sostenibilità ambientale, prioritario per l’Amministrazione Comunale, e nella strategia per affrontare i cambiamenti climatici approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Si tratta di un intervento rilevante per rispondere all’emergenza climatica che si manifesta con eventi drammatici e improvvisi come le bombe d’acqua. Cesano Maderno è già capofila del progetto “La Brianza Cambia Clima”, che unisce più Comuni e che è vincitore di un bando di Fondazione Cariplo. “Sono entrambi risultati molto positivi – conclude l’assessore Salvatore Ferro –  indice della qualità delle azioni messe in campo dal Comune sul fronte ambientale. Cesano è protagonista in termini di strategie e iniziative per dare risposte all’emergenza climatica. Sono interventi concreti che impattano positivamente sulla sicurezza e sulla qualità della vita dei cittadini. Ringrazio per l’impegno profuso i nostri Uffici, oltre a BrianzAcque e Agenzia Innova21, al nostro fianco in questo percorso virtuoso”.

( foto da arhivio)

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DESIO – L’OSPEDALE CITTADINO SARA’ INTITOLATO A PAPA PIO XI

DESIO – Adesso è ufficiale: l’ospedale cittadino sarà intitolato a Papa Pio XI. Lo ha deciso la Giunta regionale nella seduta di lunedì 24 gennaio accogliendo le istanze provenienti dal territorio brianzolo. E’ la fine di un iter iniziato un anno e mezzo fa. La proposta, infatti, era stata lanciata nel mese di luglio 2020 da Antonio Colombo, il neurologo recentemente scomparso, in veste di coordinatore del Cob (Comitato Ovest Brianza). Idea accolta con estremo favore e supportata anche dall’Istituto Italiano di Telemedicina attraverso il presidente Francesco Sicurello e subito sponsorizzata anche dalla Fondazione Giancarlo Pallavicini di Desio.

Una intitolazione a cui il Cob attribuiva un duplice significato. “Da un lato – spiegava Colombo al momento della proposta – significa riconoscere la grandezza di un Papa brianzolo, che è stato e sarà per sempre un patrimonio della Chiesa in tutto il mondo. Dall’altro lato, invece, significa accostare la figura di un pontefice, che si è occupato degli altri e della cura delle anime, a un luogo in cui ci si dedica al prossimo attraverso la cura della salute. In entrambi i casi significa dedicarsi al prossimo e alla dignità della persona umana”.

La proposta, naturalmente, era stata accolta con estremo favore dai brianzoli. Se l’ospedale di Desio, finora senza nome, doveva essere intitolato a una persona, nessuno poteva risultare più indicato del Papa Pio XI, sia per quanto ha fatto in un momento storico decisamente delicato, sia perché si tratta della maggiore figura nella storia di Desio.

Proprio in virtù di tutte queste considerazioni l’idea del Cob era stata raccolta dai consiglieri regionali Andrea Monti (Lega) e Federico Romani (Fratelli d’Italia), che si erano subito attivati per presentare una mozione al Pirellone, nel giro di pochi giorni, per ottenere l’intitolazione. Non c’erano state discussioni in aula: tutto il consiglio regionale aveva condiviso la validità della proposta, riconoscendo la grandezza di Pio XI, approvando la mozione con votazione unanime nella seduta dell’8 giugno 2021. Un documento che impegnava la Giunta regionale a procedere nella direzione indicata. L’iter burocratico, insieme ai ritardi accumulati anche per altre priorità, hanno portato il governatore Attilio Fontana e i suoi assessori a discutere della questione soltanto nella Giunta regionale di lunedì. Nel frattempo anche Marco Trivelli, direttore generale della Asst Brianza, aveva comunicato la piena adesione alla proposta.

A quel punto la Giunta regionale ha dato il suo benestare, evidenziando nella delibera che “il Comune di Desio è stato la città natale di Ambrogio Damiano Achille Ratti, pontefice della Chiesa cattolica con il nome di Pio XI, e che quindi l’intitolazione del presidio ospedaliero di Desio allo stesso renderebbe omaggio a una figura di rilievo, le cui origini sono radicate nel territorio sede dell’ospedale”.

Dopo avere appreso dell’atto di Giunta, il consigliere regionale Monti ha manifestato la sua soddisfazione: “Un impegno mantenuto dall’assessore regionale al Welfare, Letizia Moratti. L’ospedale sarà intitolato a Papa Pio XI. Un’iniziativa, questa, nata da una mozione che avevo depositato in Regione e che era stata firmata da me e da Federico Romani, su suggerimento del COB e del compianto dottor Antonio Colombo. Sono contento che, come gli avevamo promesso, siamo riusciti a portare a termine il progetto di dedicare l’ospedale desiano a papa Ratti. Questo è un primo mattone su cui costruire la rinascita di un presidio importantissimo per il territorio della Brianza Ovest”.

( fonte seietrenta.com – Gualfrido Falimberti )
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DESIO – OSPEDALE : UNA NUOVA INCUBATRICE DONATA DA UNA DITTA LOCALE

DESIO – Cerimonia di consegna, stamattina, a Desio, in Pediatria, di una incubatrice donata da F.lli Gaiani, azienda desiana che produce macchine utensili. Presenti in ospedale il titolare Amedeo Gaiani , accompagnato dai figli Andrea ed Emanuele. Ad accoglierli la primaria Tiziana Varisco e il Direttore Medico di Presidio Carlo Tersalvi.
La nuova tecnologia è di ultima generazione. L’apparecchiatura per l’assistenza dei piccoli pazienti, dispone di un doppio sistema di riscaldamento, di due modalità di controllo della temperatura e di un servocontrollo dell’umidità. Integrate, una bilancia elettronica e una ulteriore unità di controllo esterna dotata di un display a colori touch-screen per impostare e visualizzare i parametri monitorati.
Il carrello è ad altezza variabile e a regolazione elettrica: consente di adattare l’altezza del piano del lettino all’operatore.

Oggi come non mai – spiega Tiziana Variscoabbiamo bisogno di assicurare standard di cure, in termini di qualità e sicurezza, ai nostri pazienti attraverso la formazione di personale dedicato, ma abbiamo anche la necessità di continuare a mantenere aggiornato il nostro parco apparecchiature, il più possibile con tecnologia avanzata”.

In questi ultimi anni – racconta il primario della Pediatria – molte sono state le donazioni ricevute per finanziare, ad esempio, l’acquisto di apparecchi per l’assistenza respiratoria con ossigeno ad alti flussi e cardiomonitor. Ci hanno aiutato ad affrontare in questi mesi diverse criticità, come i quadri di bronchiolite grave nei nostri piccoli pazienti”.

Con l’incubatrice donata dalla famiglia Gaiani – ha aggiunto Carlo Tersalvi ringraziandola cordialmente – riusciremo ad assicurare una più adeguata assistenza ai neonati che vengono ricoverati in Pediatria”.

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VIMERCATE – OSPEDALE : GIOVEDI’ 20 GENNAIO APRE LA CASA DELLA COMUNITA’

VIMERCATE –  Al via giovedì 20 gennaio la Casa della Comunità di Vimercate.  Insieme alla struttura analoga di Giussano, la cui attività sarà avviata nel corso della stessa giornata, sono le prime Case gestite da ASST Brianza. Vale la pena ricordare che il programma dell’azienda socio sanitaria di via Santi Cosma e Damiano, prevede, sul territorio che ad essa afferisce, e a regime, entro il 2024, 14 strutture del genere oltre a due Ospedali di Comunità.

“Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la Casa della Comunità – ricorda Guido Grignaffini, Direttore Socio Sanitario dell’ASST – è definita come un servizio strategico per rafforzare le prestazioni erogate sul territorio attraverso la creazione di reti di prossimità per l’assistenza territoriale, l’assistenza domiciliare, le cure primarie e il supporto sociale e assistenziale. L’obiettivo – aggiunge il Direttore – è la più efficace integrazione possibile fra tutti i servizi socio-sanitari”.

“Il Covid ci ha dimostrato come sia fondamentale lavorare per rafforzare la medicina di territorio che contemporaneamente permette da un lato di essere più vicini al cittadino e dall’altro di sgravare gli ospedali di una serie di compiti” – spiega Francesco Cereda, Sindaco di Vimercate. “L’apertura di questa Casa della Comunità è quindi un importante punto di partenza di questo percorso che stiamo portando avanti all’interno di un tavolo di lavoro condiviso insieme a tutti gli attori istituzionali e socio-sanitari coinvolti, con l’obiettivo di avere una offerta sanitaria territoriale il più completa ed efficace possibile. In questo senso, stiamo lavorando affinché in futuro trovi spazio a Vimercate anche l’Ospedale di Comunità, che insieme alla Casa della Comunità e all’Ospedale andrebbe a completare il quadro”.

All’interno delle Case della Comunità, Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta lavoreranno in équipe, collaborando con infermieri di famiglia, specialisti e altri professionisti sanitari come logopedisti, fisioterapisti, dietologi, tecnici della riabilitazione e assistenti sociali.

La sede della Casa della Comunità di Vimercate è presso la ex palazzina, in prossimità dell’Ospedale, destinata originariamente ad attività riabilitative, ma attualmente inutilizzata. Dispone di un ampio parcheggio ed è articolata sui due piani.

Sarà una disposizione temporanea, però, perché la sede definitiva della struttura è prevista presso il Vecchio Ospedale di Vimercate, al termine del progetto di riqualificazione, e su una superficie di 4.000 metri quadrati. La realizzazione dell’intervento è prevista entro il 2025.

I Comuni afferenti alla Casa della Comunità di Vimercate saranno Vimercate, Burago Molgora, Bernareggio, Aicurzio, Sulbiate, Ronco Briantino, con una popolazione di riferimento di quasi 52.000 abitanti. A regime opererà dalle ore 8 alle ore 20.

 

Nella fase di avvio della Casa della Comunità saranno presenti i seguenti servizi:

  • Front Office e accoglienza: qui sarà possibile prenotare visite, acquisire informazioni, pagare il ticket mediante POS, dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 20.00;
  • Punto Unico di Accesso (PUA): qui è previsto l’accesso per pazienti fragili che hanno necessità di essere presi in carico dalla rete dei servizi sociosanitari. Il servizio sarà rivolto prioritariamente ai cittadini dei Comuni afferenti alla Casa della Comunità e sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00, mercoledì anche dalle 13.30 alle 16.00. Se, a seguito di accesso, si renderanno necessarie valutazioni più approfondite, queste saranno pianificate tramite appuntamento;
  • Ambulatorio Infermieri di Famiglia e di Comunità: in questo ambito saranno erogate prestazioni tecnico-infermieristiche (dall’iniezione di farmaci, fra l’altro, alla medicazione, alla rimozione dei punti) e sarà promossa cultura ed educazione alla salute. Saranno prestazioni prenotabili con impegnativa del medico curante, su un’agenda dedicata al primo accesso, da lunedì a venerdì in orario 8.30 – 11.00 ed il mercoledì anche dalle 13.30 alle 16.00;
  • Ambulatori Specialistici: qui saranno a disposizione dei Medici di Medicina Generale del territorio di riferimento della Casa della Comunità i medici specialisti dell’area della cronicità (diabetologi, pneumologi, cardiologi, neurologi, ed internisti) per visite specialistiche con slot dedicati e prenotabili solo da MMG, consulto telefonico/Teleconsulto, disponibilità per valutazioni in equipe multidisciplinari. In questa prima fase le prenotazioni, con prescrizione sulla quale dovrà essere esplicitata la richiesta di attivazione dell’ambulatorio presso la Casa della Comunità, potranno essere effettuate direttamente dagli interessati nella fascia oraria di apertura oppure mediante chiamata telefonica allo 039 6654455, dalle ore 14.30 alle ore 19.30.

“Questa fase di avvio – spiega Grignaffiniha l’obiettivo di consolidare la collaborazione multi professionale all’interno della Casa della Comunità. I servizi saranno ulteriormente implementati nelle prossime settimane, ed evolveranno in considerazione della domanda dei cittadini che si rivolgeranno alla Casa della Comunità”.

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GIUSSANO – AL VIA GIOVEDI’ 20 GENNAIO LA CASA E L’OSPEDALE DI COMUNITA’

GIUSSANO –  Giovedì 20 gennaio verranno aperti la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità di Giussano. Trovano sede presso il Presidio Territoriale di via Milano 65.

“La Casa della Comunità – spiega Guido Grignaffini, Direttore Socio Sanitario di ASST Brianza – è una struttura che promuove un modello di intervento e di presa in carico multidisciplinare, garantendo la progettazione di interventi di carattere sociale e di integrazione sociosanitaria e rappresentando uno strumento attraverso cui coordinare diversi servizi offerti sul territorio, in particolare ai pazienti cronici”.

Insieme alla struttura analoga di Vimercate, la cui attività sarà avviata, anch’essa, il 20 gennaio, sono le prime due Case gestite da ASST Brianza: il piano dell’azienda socio sanitaria di via Santi Cosma e Damiano, su tutto il territorio che ad essa afferisce, tuttavia, entro il 2024, ne prevede a regime 14.

“L’Ospedale di Comunità – aggiunge il Direttore Socio Sanitario – sarà invece una struttura residenziale sanitaria della rete territoriale a ricovero breve, destinata a pazienti che necessitano di interventi a media/bassa intensità clinica, e per facilitare la transizione dei pazienti dalle strutture ospedaliere per acuti al proprio domicilio”. Il piano dell’ASST prevede, in questo ambito, entro il 2024, la realizzazione di un ulteriore ospedale di comunità.

I Comuni afferenti alla Casa della Comunità di Giussano, in una fase iniziale, in attesa della completa attivazione delle restanti strutture sul territorio, saranno Giussano e Seregno, con una popolazione di riferimento di circa 71.000 abitanti.

Nella fase di avvio della struttura di Giussano saranno presenti i seguenti servizi:

  • Front Office e accoglienza: qui sarà possibile prenotare visite, acquisire informazioni, pagare il ticket mediante POS, dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 20.00;
  • Punto Unico di Accesso (PUA): qui è previsto l’accesso per pazienti fragili che hanno necessità di essere presi in carico dalla rete dei servizi sociosanitari. Il servizio sarà rivolto prioritariamente ai cittadini dei Comuni afferenti alla Casa della Comunità e sarà operativo dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00, mercoledì anche dalle 13.30 alle 16.00. Se, a seguito di accesso, si renderanno necessarie valutazioni più approfondite, queste saranno pianificate tramite appuntamento;
  • Ambulatorio Infermieri di Famiglia e di Comunità: in questo ambito saranno erogate prestazioni tecnico-infermieristiche (dall’iniezione di farmaci , fra l’altro, alla medicazione, alla rimozione dei punti) e sarà promossa cultura ed educazione alla salute. Saranno prestazioni prenotabili con impegnativa del medico curante su un’agenda dedicata al primo accesso da lunedì a venerdì in orario 8.30 – 11.00 ed il mercoledì anche dalle 13.30 alle 16.00;
  • Ambulatori Specialistici: qui saranno a disposizione dei Medici di Medicina Generale del territorio di riferimento della Casa della Comunità i medici specialisti dell’area della cronicità (diabetologi, cardiologi, neurologi, ed internisti) per visite specialistiche con slot dedicati e prenotabili solo da MMG, consulto telefonico/teleconsulto, disponibilità per valutazioni in equipe multidisciplinari. In questa prima fase le prenotazioni, con prescrizione sulla quale dovrà essere esplicitata la richiesta di attivazione dell’ambulatorio presso la Casa della Comunità, potranno essere effettuate direttamente dagli interessati nella fascia oraria di apertura oppure mediante chiamata telefonica allo 039 6654455, dalle ore 14.30 alle ore 19.30.

La Casa della Comunità comprende gli ulteriori servizi già operativi presso il Presidio Territoriale: punto prelievi, radiologia, poliambulatorio, neuropsichiatria infantile, commissione invalidi, odontoiatria, protesica e cure palliative.

“L’Ospedale di Comunità verrà avviato con 20 posti letto. Ciò nondimeno – ricorda Guido Grignaffiniil progetto complessivo ne prevede altri 20, che verranno attivati al completamento dei lavori di ristrutturazione finanziati con risorse regionali e con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa ed Resilienza.

Questa fase di avviamento – aggiunge il direttore – ha l’obiettivo di consolidare la collaborazione multi professionale all’interno della Casa della Comunità tra medici curanti, specialisti, infermieri di famiglia e assistenti sociali. I servizi sanno ulteriormente implementati nelle prossime settimane, ed evolveranno in considerazione della domanda dei cittadini che si rivolgeranno alla Casa della Comunità”.

L’apertura della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità presso l’Ospedale di Giussano rappresenta il raggiungimento di un obiettivo che nasce da una stretta collaborazione con ASST Brianza a cui ho personalmente creduto e lavorato sin dall’inizio del mio mandato”, commenta il Sindaco di Giussano Marco CitterioSono molto soddisfatto dell’imminente apertura, e colgo l’occasione per ringraziare il Direttore Generale dottor Trivelli, il direttore Socio Sanitario dottor Grignaffini e tutto il loro staff. ”

Il nostro ospedale – continua Citterio – torna così ad essere un punto di riferimento centrale per il territorio, un luogo dove il cittadino potrà trovare una risposta adeguata alle diverse esigenze sanitarie e sociosanitarie. L’approccio multidisciplinare della nuove struttura permetterà di fornire servizi sanitari di base grazie alla collaborazione di diverse figure sanitarie che lavoreranno in equipe, garantendo una presa in carico del paziente a 360 gradi. Una bella notizia per Giussano che ci fa guardare al futuro – conclude il primo cittadino –  con la certezza che il nostro ospedale continui ad esercitare quel ruolo centrale che ebbe in passato e che non vogliamo si esaurisca ma, anzi, si implementi nel tempo”.

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