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DESIO – OSPEDALE: NUOVE TECNOLOGIE E APPARECCHIATURE IN ARRIVO IN RADIOLOGIA

DESIO Nuove tecnologie dedicate alla diagnostica per immagini e destinate all’attività radiologica del Presidio di Desio. E’ previsto  un investimento complessivo nei prossimi mesi di un milione di euro che si somma al finanziamento di 16 milioni di euro destinati ad implementare nuovi interventi di ampliamento del Pronto Soccorso e, appunto, di tutta l’area della Radiologia dell’Ospedale.

Una prima acquisizione che rinnova il parco macchine esistenti è andata in porto. Si tratta di una nuova apparecchiatura che porterà un notevole miglioramento clinico e maggiore qualità dei servizi erogati.

La tecnologia, che è costata circa 200.000 euro, consentirà, infatti, di eseguire radiografie scheletriche in tutti i distretti corporei, addome, torace, arti, capo ad altissima risoluzione e a bassa dose di radiazioni.

L’elevata automazione della macchina, unita all’ergonomica interfaccia di lavoro, offrirà al personale medico e tecnico l’opportunità di personalizzare le impostazioni per consentire un flusso di lavoro ottimale, rapido, intuitivo e soprattutto incentrato sul paziente.

Le immagini acquisite con tecnica “digitale diretta” saranno immediatamente integrate nel sistema informatico utilizzato in ASST per l’archiviazione, la trasmissione e la condivisione delle immagini diagnostiche, con conseguente riduzione dei tempi di gestione degli esami.

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CronacaCultura

SEREGNO – SENZA VINCITORE IL “CONCORSO POZZOLI”. SECONDI EX-AEQUO PETRELLA E TAKEZAWA

SEREGNO –  Si conclude senza un primo premio assegnato la 32.esima edizione del Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli. Al termine della serata finale, celebrata martedì 5 ottobre al Teatro San Rocco, la giuria presieduta dal maestro Davide Cabassi ha scelto di non individuare un primo assoluto, ma di premiare con il secondo posto ex-aequo l’italiano Diego Petrella e il giapponese Yuto Takezawa. Il terzo posto è stato invece attribuito allo spagnolo Leo De Maria.

Questo dopo una prova finale (concerto con accompagnamento dell’orchestra: quest’anno, sul palco, la prestigiosa Orchestra Verdi di Milano diretta dal maestro Andrea Oddone), una prova seguita da un pubblico attento e partecipe, che è rimasto fino ad ora molto tarda per conoscere la decisione finale della Giuria.

E’ stata un’edizione molto particolare, quella del Concorso Pozzoli 2021. La fase organizzativa ha dovuto fare i conti, fino all’ultimo, con il Covid, che ha limitato le opportunità di viaggi internazionali.

Non era affatto scontato proporre il concorso Pozzoli, molti altri concorsi sono stati cancellati a causa delle limitazioni della pandemia – ha detto, con evidente soddisfazione, il sindaco Alberto RossiE’ un’edizione straordinaria. Sentire che gli artisti sono onorati di essere a Seregno per il concorso Pozzoli è un motivo di grande soddisfazione

 

Questo il riepilogo dei premi speciali assegnati.

Premio “Giuseppe Pontiggia” al più giovane semifinalista italiano: Diego Petrella;

Premio “Mons.Giuseppe e Angelo Biella” per la migliore esecuzione degli studi di Ettore Pozzoli: Diego Petrella;

Premio “Giulio Confalonieri” al più giovane semifinalista non italiano: Svevolod Brigida;

Premio del pubblico in sala: Yuto Takezawa;

Premio speciale “Diventerò” di Fondazione Bracco alla donna meglio classificata: Takeshi Shimozato;

Premio speciale Rotary Se.De.Ca.: Diego Petrella

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Cultura

BESANA – SANITA’ : NUOVO SISTEMA DI ONDE D’URTO PER LA RIABILITAZIONE SPECIALISTICA

BESANA BRIANZA – Investimento significativo di ASST Brianza per il presidio di Besana. E’ stato acquisito in questi giorni, infatti, ed è già in attività presso l’Unità Semplice di Riabilitazione Specialistica, il nuovo sistema di onde d’urto per terapia extracorporea radiale e focale (le onde d’urto radiali si irradiano su tutta la superficie trattata; quelle focali sono onde la cui energia viene, invece concentrata su un punto della parte trattata). Il sistema terapeutico a disposizione del Centro di Besana è costato circa 40.000 euro. Consente un efficace trattamento delle tendinopatie croniche del sistema muscolo scheletrico e la cura delle patologie ossee.

Le onde d’urto – spiega la fisiatra Elisabetta Diotti, referente medico del servizio– agiscono prevalentemente sui processi infiammatori dei tendini con effetti di tipo antalgico, ovvero antidolorifico, e rigenerativo del tessuto”.

Grazie alla doppia tecnologia messa a disposizione dal sistema recentemente introdotto, costituita, appunto, da un generatore focale e uno radiale di ultima generazione, è possibile sia il trattamento di zone superficiali che la cura delle aree più profonde, fino a 4 centimetri di profondità.  L’apparecchiatura risulta inoltre molto versatile e flessibile in quanto è possibile aggiungere protocolli personalizzati per incrementare la gamma di prestazioni erogate. Gli utenti del centro di Besana provengono da gran parte della Brianza: i più giovani e giovani adulti in particolare, presentano spesso, ad esempio, sindromi dolorose plantari; i soggetti tra i 50 e i 70 anni, invece, evidenziano per lo più problematiche che interessano la spalla. Sono oltre 1.300 i pazienti trattati nel corso di un anno a Besana, con una media di 6 al giorno, per cinque giorni alla settimana.

Le sedute terapeutiche vengono effettuate ad intervalli di 5-8 giorni e una pausa di 30 giorni tra il primo e l’eventuale secondo ciclo”, precisa Elisabetta Diotti che pure ricorda come le onde d’urto spesso si associano ad un trattamento riabilitativo.

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SEREGNO – OSPEDALE : LA CARDIORIABILITAZIONE E’ STATA INTITOLATA A NORMAN JONES

SEREGNO – Si è svolta la cerimonia di intitolazione della Cardioriabiltazione dell’Ospedale di Seregno a Norman Jones, scomparso nel marzo dello scorso anno a causa del Covid ( leggi )  e a lungo, dal 2005 al 2017, primario della struttura del Trabattoni-Ronzoni. Dell’Ospedale di Seregno era stato a lungo un punto di riferimento, meritandosi stima e affetto.

Prima di giungere in via Verdi era stato dirigente cardiologo all’Ospedale Borella di Giussano e, prima ancora, specialista presso la struttura ospedaliera di Carate: tutti presidi conferiti all’allora Azienda Ospedaliera di Vimercate, per la quale aveva lavorato per 42 anni.

Kenneth Jones era nato nel ’47 a Swansea in Galles, da padre gallese e madre friulana. Trasferitosi in Italia con la famiglia, s’era iscritto a Medicina, all’Università degli Studi di Milano, dove si era laureato nel ’73 e, successivamente, specializzato in cardiologia.

Nel corso della cerimonia, Marco Trivelli, Direttore Generale di ASST Brianza ha sottolineato, fra l’altro, come l’intitolazione alla memoria di Norman Jones, rappresenti un segno importante dell’attenzione che l’Azienda Socio Sanitaria della Brianza ha per una attività riabilitativa che è parte integrante fondamentale dell’offerta sanitaria dell’ASST. Presente all’evento anche Laura Capelli, Assessore del Comune di Seregno alle Politiche Sociale.
Intervenuti significativamente alla cerimonia, inoltre, Raffaella Jones, figlia di Norman; Mariangela Perego, collaboratrice di Jones e a sua volta Primario fino a poche settimane fa della Cardioriabilitazione (oggi in pensione), oltre ad Antonella Merlo, caposala del reparto.

 

Raffaella Jones:

“….Mio padre era un uomo pacato, razionale e mai impulsivo. Aveva una grandissima dote, quella dell’ascolto e, a volte, i suoi silenzi parlavano più di mille discorsi…Era un professionista esemplare, così devoto al suo lavoro da saper scindere il suo suolo di medico da quello di genitore, anche nelle situazioni più serie, e forse per questa sua intransigente professionalità è stato così amato dai suoi pazienti e colleghi nel corso degli anni; ma dietro quel camice nascondeva un uomo e un carattere articolato, molto umano e sensibile e a volte anche fragile…Amava la vita: l’ha vissuta nel miglior modo possibile, senza rimpianto, cercando di non sprecare nulla di quello che gli era stato donato e che aveva duramente guadagnato…”.

 

Mariangela Perego:

“…Ricordare Norman è prima di tutto affermare la sua grande umanità e la sua intrinseca bontà. L’ironia con cui leggeva la realtà. L’insegnamento e il suo entusiasmo: è sempre stato entusiasta di ciò che imparava e faceva e in questo ci trascinava. La preparazione, la continua sete di conoscenza, la curiosità di tutto ciò che accadeva nella società. …La sua curiosità intellettuale, non limitata al campo medico, è stata stimolo per ciascuno di noi, permettendoci di crescere, non solo professionalmente, ma anche umanamente…”.

 

Antonella Merlo:

“…Quando entrava nella stanza dei pazienti riusciva sempre a tranquillizzarli con i suoi modi pacati e le parole competenti e preziose…Con la stessa modalità ha trasmesso a noi sicurezza e forza, facendoci sentire un grande gruppo guidato dal suo capitano. Un capitano che del suo Galles aveva insita la compostezza e d questa Brianza che lo ha adottato il suo essere concreto…”.

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FONDO “DIAMO LAVORO” DI CARITAS AMBROSIANA: UN’OPPORTUNITA’ PER DISOCCUPATI E AZIENDE

SEREGNO – Nove tirocini formativi che poi hanno condotto ad una assunzione e quattro percorsi attualmente in corso. Sono il primo bilancio di poco più di un anno di attività sul territorio del Decanato Seregno-Seveso del Fondo “Diamo Lavoro”, sostenuto dalla Diocesi di Milano e coordinato da Caritas Ambrosiana.

Il progetto è pronto per crescere: ci sono sia le risorse economiche che quelle umane, occorre ora proporre l’opportunità alle aziende. Con questa finalità, la Caritas Decanale ha invitato le attività produttive del territorio (che comprende Seregno, Seveso, Cesano Maderno, Meda, Barlassina, Lentate sul Seveso) ad un incontro di approfondimento. L’appuntamento è per venerdì 24 settembre alle ore 21 presso l’Oratorio San Giacomo, in via Cialdini a Meda.

Il Fondo si propone di incentivare l’inserimento o reinserimento delle persone nel mondo del lavoro. E’ rivolgo a quanti abbiano perso il lavoro dopo il luglio 2015 e ai giovani non occupati di età inferiore ai 24 anni. Tramite il Fondo vengono finanziate per intero tutte le spese di tirocinio, che ha una durata massima di sei mesi: l’impresa non ha assolutamente nessun onere economico a carico. Il tirocinio si svolge nelle modalità prevista dalle normative regionali ed è affidato alla Fondazione San Carlo Onlus, ente accreditato presso la Regione Lombardia.

Il Fondo Diamo Lavoro, quindi, si propone come opportunità per tutti. Per quanti sono in cerca di lavoro, che possono rivolgersi ai Centri d’Ascolto delle Caritas per essere indirizzati negli opportuni colloqui. Per le aziende, che possono beneficiare di percorso privilegiati per l’inserimento di personale. E per il territorio nel suo complesso, che dal Fondo può ottenere un ulteriore spunto di rilancio dopo le fatiche legate all’emergenza sanitaria.

A livello diocesano, dove il percorso Diamo Lavoro è attivo dal 2018, sono stati oltre seicento i tirocini attivati, quasi la metà dei quali ha poi condotto a contratti di assunzione.

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MONZA – SAN GERARDO ALL’AVANGUARDA NELLO STUDIO DELLA PATOLOGIA CARDIACA IN TAC

MONZA –  Accanto al grande impegno nell’ultimo anno verso la  prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie causate da SARS-Cov-2, è proseguita ed  ora viene intensificata l’attività del San Gerardo verso le malattie croniche, tra cui quelle  cardiovascolari che rappresentano ancora la prima causa di morte.
In particolare, nell’ambito della prevenzione e della diagnosi precoce di queste patologie,  l’Ospedale San Gerardo mette a disposizione del proprio territorio, in caso di necessità e su  indicazione medica, la TAC coronarica presso l’unità operativa di Radiodiagnostica, diretta  dal dott. Rocco Corso, che da circa tre anni dispone di macchinari all’avanguardia, capaci di  offrire delle immagini estremamente diagnostiche con un bassissimo costo in termini  biologici di esposizione alle radiazioni. Infatti lo sviluppo di questa nuova tecnologia, grazie  alla collaborazione della Fisica Sanitaria con medici radiologi dedicati, permette di acquisire  delle immagini di TAC delle coronarie con erogazione solo di una minima quantità di  radiazioni, che determinano quindi un basso rischio biologico per le cellule del paziente, ma  caratterizzati da una estrema affidabilità e qualità in termini di identificazione della malattia.
La TAC coronarica, ovvero una TAC mirata allo studio dei vasi cardiaci (arterie coronarie) e  del cuore stesso, si pone oggi come strumento di integrazione ai dati clinici e cardiologici  per una più rapida ed efficace definizione di sintomi a volte di difficile interpretazione in  maniera del tutto non-invasiva, rappresentando una metodica di supporto al lavoro di
cardiologi e cardiochirurghi e di altri specialisti del settore, promuovendo un approccio  multidisciplinare e completo nella valutazione del paziente.
Una bassa dose radiante e apparecchiature radiologiche altamente avanzate, abbinate a  moderni modelli matematici di ricostruzione delle immagini – spiega il dott. Corso –  permettono di utilizzare anche bassissime dosi di mezzo di contrasto per gli studi cardiologici, rendendo tale metodica di ancor più ampio utilizzo nella pratica clinica e più sicura specialmente in alcune categorie di pazienti, ovvero nelle persone che hanno compromissione della funzionalità renale da lieve a grave o pazienti fragili ed in età avanzata.

Una precoce ed efficace diagnosi, così come un’attenta valutazione dei fattori di rischio cardiovascolari, sono elementi fondamentali per prevenire le malattie dell’apparato  circolatorio – sottolinea il Direttore Generale della ASST Monza Silvano Casazza -. A fronte  di tecniche diagnostiche e terapeutiche già ampliamente validate dalla comunità scientifica  quali la coronarografia, con l’avanzamento della tecnologia in ambito della diagnostica per  immagini, il radiologo svolge oggi un ruolo fondamentale nella definizione precoce ed  efficace delle patologie cardiache, specialmente nella fase di prevenzione”.

Da ricordare infine che gli studi TAC a basse dose di radiazioni sono utilizzati da tutti i medici  radiologi operanti nell’Unità operativa anche in differenti ambiti di diagnosi, dal pronto  soccorso agli esami TAC di routine che vengono eseguiti in tutti i distretti corporei, non solo  nel distretto cardiaco, come documentano i numerosi studi scientifici pubblicati dal dott.  Corso e dal dott. Davide Ippolito su numerose riviste scientifiche internazionali.

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SEREGNO – “CONCORSO POZZOLI ” : SELEZIONATI I 16 FINALISTI

SEREGNO –  Sedici giovani pianisti in rappresentanza di otto nazioni: saranno questi i protagonisti della fase finale della 32.esima edizione del Concorso Pianistico Internazionale Ettore Pozzoli, fase finale che si terrà a Seregno dal 28 settembre al 5 ottobre.

Una apposita giuria (composta da Riccardo Risaliti, Steven Spooner e Yingdi Sun) ha esaminato in modalità “a distanza” gli aspiranti concorrenti, selezionando quanti hanno proposto video con performance di qualità migliore. Si tratta di un gruppo di artisti in grado di conferire alla manifestazione un livello adeguato al blasone del Concorso Pozzoli.

 

Questi gli artisti selezionati.

 

Nome Cognome Nazionalità data di nascita
Umberto Beccaria Italiana 01/02/1996
Lizaveta Bormotova Bielorussa 19/11/1991
Victor Braojos Lopez Spagnola 01/09/1996
Vsevolod Brigida Russa 20/10/1997
Victoria Chikalkina Russa 27/08/1998
Leo De Maria Spagnola 18/12/1995
Francesco Galici Italiana 20/08/1993
Diego Petrella Italiana 24/06/1995
Mateusz Rettner Polacca 21/01/1990
Anton Rosputko Lettone 30/07/1993
Umberto Ruboni Italiana 29/06/1996
Ayane Shimizu Giapponese 07/07/1994
Takeshi Shimozato Giapponese 05/07/1993
Vitaly Starikov Russa 08/05/1995
Yuto Takezawa Giapponese 28/04/1997
Choi WonSeok Sud Coreana 11/06/1996

 

 

Federica Perelli, assessore alla Cultura: “Confermare un evento internazionale in questa stagione storica, in cui gli spostamenti tra Nazioni sono complicati per via delle limitazioni sanitarie, è sicuramente una sfida straordinaria. Una sfida che abbiamo voluto raccogliere confermando la 32.esima edizione del Concorso Pianistico Ettore Pozzoli. Ringrazio la Giuria per il lavoro svolto nel selezionare i partecipanti alla fase finale del Concorso, che saranno in città alla fine di settembre. Siamo convinti di riuscire a proporre una manifestazione che resterà nella memoria sia per la qualità degli artisti in gara (tutti estremamente promettenti ed in grado di apportare grande qualità artistica alla nostra manifestazione), sia per la straordinarietà del momento storico in cui si inserisce”.

 

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