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SEREGNO – MAFIA IN COMUNE : GUERRA DI COMUNICATI TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE


Seregno – Durante l’ultimo Consiglio Comunale il sindaco Alberto Rossi ha comunicato le risultanze della Commissione di Indagine che hanno escluso che  all’interno del Comune di Seregno ( inteso come ente e non come città )   ci siano infiltrazioni mafiose . Già durante il Consiglio maggioranza e opposizione si sono beccate circa il ritardo della comunicazione da parte del primo cittadino, avvenuta a parecchi mesi di distanza dal giorno in cui le conclusioni sono state rese note. Addirittura i gruppi di Lega e Forza Italia hanno ipotizzato che se la notizia fosse stata resa nota prima delle ultime elezioni, forse i risultati sarebbero stati diversi . Lo scontro a distanza tra le forze poltiche è continuato anche dopo il termine del consiglio comunale

Ieri 4 aprile il sindaco Rossi ha inviato ai media locali una comunicazione in cui dice :

“In merito al dibattito che si sta sviluppando rispetto al Decreto del Ministro dell’Interno con cui si è concluso il lavoro della Commissione di Indagine di cui all’art. 143 Testo Unico degli Enti Locali, a tutela del Comune di Seregno, mi è d’obbligo precisare quanto segue:

  1. il Decreto è stato adottato in data 10 maggio 2018;
  2. dell’adozione del Decreto è stata data pubblicità mediante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 23 maggio 2018: non è prevista dalla legge alcuna comunicazione formale al Comune, né altra forma di pubblicità e pertanto, sotto questo aspetto, non possono essere in nessun caso ipotizzati comportamenti omissivi di alcun tipo (anche solo di fatto) operati da persone appartenenti all’organizzazione del Comune di Seregno, che mai nulla ha ricevuto in merito;
  3. la richiesta che come amministrazione abbiamo inoltrato alla Prefettura di Monza e Brianza non riguardava l’esito dei lavori della Commissione, bensì la possibilità di accedere alla relazione e ai contenuti. Ad ora non vi sono stati riscontri: è del tutto inesatto affermare che la Prefettura ci abbia trasmesso il decreto a seguito di quell’istanza. Il decreto è facilmente recuperabile su internet da chiunque con una banale ricerca su Google.
  4. Il provvedimento ci comunica realtà per nulla sorprendenti. Semplicemente dichiara in maniera esplicita che il Comune di Seregno non doveva essere sciolto per infiltrazioni mafiose. E anche a ignorare la Gazzetta Ufficiale, questo era già chiaro, a norma di legge (art. 143 Tuel): la commissione aveva concluso i suoi lavori il 12 marzo 2018 (e questo era noto a tutti), e la normativa dice che il Prefetto ha massimo 45 giorni di tempo per inviare al Ministro dell’Interno la relazione, e quest’ultimo ha altri tre mesi di tempo per comunicare il possibile scioglimento. Ne deriva dunque che anche a non leggere la Gazzetta Ufficiale, non essendo arrivato alcun provvedimento di scioglimento entro fine luglio, era automatico che l’esito della commissione fosse stato negativo.

Chiediamo la collaborazione di tutti coloro che vogliano raccontare, analizzare e spiegare questa vicenda di riferire con la massima chiarezza questi passaggi formali, che sono determinanti ai fini della corretta comprensione della vicenda”.


Al comunicato del primo cittadino ne è seguito uno firmato da Lega e Forza Italia :

“Nel corso del Consiglio comunale di giovedì 28 marzo, il Sindaco Rossi ha letto il decreto ministeriale del 10 maggio 2018 sull’assenza delle infiltrazioni mafiosi nella precedente amministrazione, facendo intendere che fosse pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2019: niente di più inveritiero! Il decreto MAI è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il Sindaco ha dato lettura di un riferimento sommario sulla chiusura del procedimento presente sulla Gazzetta, omettendo volontariamente di leggere il secondo comma dell’estratto, in cui si richiama espressamente una pubblicazione del decreto sul sito del Ministero dell’interno. In verità infatti la pubblicità del decreto di archiviazione, per obbligo normativo, dovrebbe avvenire ai sensi dell’art.1 del Decreto 20 novembre 2009: “Il decreto di conclusione del procedimento di cui all’art.143,comma 7, […] è pubblicato, entro cinque giorni dall’adozione, nel sito del Ministero dell’interno ed è consultabile solo a partire dal sito stesso nella sezione dedicata (banner web).” Quindi, entro il 15 maggio 2018, il decreto ministeriale del 10 maggio 2018 avrebbe dovuto essere pubblicato sul sito ufficiale del Ministero dell’interno, sotto la responsabilità politica dell’allora Ministro Marco Minniti del Partito Democratico (PD). In verità, anche sul sito ministeriale, non risulta essere stato pubblicato! La Capogruppo del PD, a distanza di una settimana, a nome della maggioranza, resasi presumibilmente conto delle molte incongruenze e incoerenze, da loro dette in Consiglio, in un’intervista pubblicata giovedì 4 aprile, “azzarda” una nuova teoria: mistifica quanto scritto in Gazzetta Ufficiale e presenta l’ipotesi bizzarra del documento “facilmente” rintracciabile in internet, senza tuttavia indicare i riferimenti normativi che legittimerebbero questo tipo di pubblicazione e omette di indicare quei diversi siti e indirizzi dove il documento sarebbe “facilmente” recuperabile. Ciò che appare grave, in verità, è che per l’ennesima volta dei “pubblici ufficiali”, dopo diverse dichiarazioni, continuino ad omettere la violazione della norma sulla pubblicità del decreto ministeriale, ai sensi della normativa sopra richiamata, da parte del Ministero dell’Interno, nel periodo in cui al governo vi era ancora il Partito democratico. Questi continui cambiamenti di teorie, diciamolo, anche stravaganti, lasciano veramente perplessi e fanno riflettere. Concludiamo, con un appello ai Seregnesi: davvero possiamo pensare che il decreto che sancisce in modo definitivo “mai state infiltrazioni mafiose” nella nostra Seregno, ingiustamente accostata a questioni di Mafia, meriti una “banalizzazione” di questo tipo? Di un Sindaco e di una maggioranza che per la mancata pubblicità e diffusione, cercano di giustificare la loro indifferenza e il loro “silenzio per nove lunghi mesi”, sulla base della motivazione “se forse cerchi in internet guarda che il decreto lo trovi”. Anche nelle dichiarazioni di questi giorni, purtroppo, Sindaco e maggioranza sono più preoccupati a rimarcare che “bene hanno fatto a non diffondere la notizia”, e a cercare di conservare la propria immagine, rispetto alla questione più importante, l’immagine e il bene della Città.

Gruppo Consiliare Forza Italia
Gruppo Consiliare Lega ”


 A stretto giro di posta è arrivato anche un comunicato dei gruppi di maggioranza che sostengono Alberto Rossi : 

“Siamo sconcertati dalle dichiarazioni fatte dall’opposizione durante e in seguito al Consiglio Comunale del 28 Marzo 2019, in merito alla lettura da parte del Sindaco dell’esito procedimento del Ministero degli Interni, in cui si dichiarava concluso il procedimento aperto verso il Comune di Seregno. Sconcertati, ribadiamo, perché l’informazione era accessibile a chiunque con una semplice ricerca su Google sin dal momento della sua pubblicazione. Sconcertati perché, anche ad ignorare tale informazione, la legislazione vigente (d.lgs 267/2000, art. 143) prevede che, in caso di attestata infiltrazione mafiosa, il Ministero avrebbe avuto tempo al più entro il 27 luglio 2018 per decretare lo scioglimento del Comune, cosa non avvenuta. Sconcertati perché il Comune, all’epoca guidato dal Commissario Straordinario, non ha nascosto nulla, poiché la Prefettura non è tenuta a comunicare alcunché al Comune: l’esito viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – ci è difficile credere che qualcuno possa pensare che si possa nascondere qualcosa presente su un atto pubblico come l’organo di informazione della Repubblica Italiana. Teniamo inoltre a evidenziare che nell’ambito delle dichiarazioni emerse in seguito alla presa d’atto, da parte dell’opposizione, di non essersi resi conto dell’informazione su un atto pubblico, o di non conoscere la legge (sempre con riferimento al d.lgs 267/2000, art. 143), la sezione locale della Lega Nord – Movimento per l’Indipendenza della Padania – ha pubblicato un post sulla propria pagina facebook, di cui riportiamo un passaggio: “La campagna elettorale del giugno 2018 era già stata viziata da un apparentamento di fatto tra le liste che sostenevano il candidato Rossi, in aperta violazione di quanto previsto dalla legge”. Tale passaggio, che si riferisce all’accordo di intesa politica (che non è, peraltro, un apparentamento) tra la Coalizione Scelgo Seregno e la lista Ripartiamo Insieme, avvenuto tra il primo e il secondo turno e comunicato pubblicamente prima del ballottaggio, dichiara il falso: c’è una sentenza del TAR che attesta la legittimità di tale accordo, contro un ricorso effettuato dal consigliere Tiziano Mariani. Di tale sentenza è stata data notizia in Consiglio Comunale, pertanto la sezione locale del partito che ha pubblicato il post, di cui sopra, ne era perfettamente al corrente: la sezione locale della Lega Nord ha coscientemente dichiarato il falso, in evidente contraddizione del contenuto di una sentenza di un Tribunale dello Stato, sentenza che ha anche fatto scuola, essendo stata citata in importanti riviste di giurisprudenza. Inoltre, l’assenza di fenomeni di stampo mafioso ha lasciato invariato il fatto che la Città di Seregno dovesse andare ad elezioni, poiché lo scioglimento del Consiglio Comunale era avvenuto in seguito alle dimissioni dei Consiglieri di allora ed il Comune era quindi stato destinato al voto nella prima data utile. Dimissioni che avevano riguardato anche i Consiglieri allora in maggioranza, ben consapevoli che la situazione creatasi per i procedimenti giudiziari non era affatto sostenibile, e che l’eventuale presunzione di reati di stampo mafioso, poi non riscontrata, sarebbe stata soltanto un’aggravante di quei procedimenti tuttora in corso, su cui attendiamo le sentenze della magistratura. Se, come potrebbe sembrare se non si volesse imputare questa polemica alla disattenzione dei consiglieri dell’opposizione, o alla loro non conoscenza della legge, questa polemica è un tentativo di minimizzare i fatti del 26 settembre 2017 verrebbe da domandarsi come mai i Consiglieri in maggioranza nell’Amministrazione Mazza abbiano allora avuto non solo tanta fretta di dimettersi ma anche di dissociarsi dagli inquisiti, sia come singoli che come forze politiche: ricordiamo, a titolo di esempio, come l’allora coordinatrice regionale di Forza Italia ( Maria Stella Gelmini ndr ) avesse avuto la premura di precisare che l’ex sindaco non rinnovava la tessera al suo partito dal 2014.

Seregno, 4 aprile 2019

Cambia Seregno
Partito Democratico –Circolo di Seregno
Ripartiamo Insieme
Scelgo Seregno


Abbiamo riportato integralmente tutto quanto pervenutoci affinchè chiunque possa trarre le proprie conclusioni . Da parte di chi scrive non si può che essere che felici del fatto che le conclusioni della Commissione di Indagine abbiano escluso infiltrazioni mafiose all’interno della “macchina” comunale . Sul fatto che comunque nella nostra città esistano influenze o pressioni di gente poco trasparente abbiamo molti dubbi …ma questa è un’altra storia .

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LA POLITICA SEREGNESE – MENSILE INFORMATIVO DI POLITICA LOCALE

SEREGNO –Mensile informativo di politica locale autogestito dai gruppi presenti in Consiglio Comunale

In questa puntata intervengono:

Laura Borgonovo ( Cambia Seregno )
Ilaria Cerqua ( Forza Italia )
Edoardo Trezzi ( Lega Nord )

Tiziano Mariani ( Noi x Seregno )
Patrizia Bertocchi ( Partito Democratico )
Agostino Silva( Scelgo Seregno )

Marzo 2019 – Registrazione effettuata il 3 aprile 2019

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CronacaPolitica

SEREGNO – LA MAFIA NEL COMUNE DI SEREGNO ? NON C’ERA !

SEREGNO – Durante l’ultimo consiglio comunale il sindaco Alberto Rossi in una sua comunicazione ha letto uno stralcio del decreto firmato il 10 maggio 2018 dall’ex ministro dell’interno Marco Minniti e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 23 maggio 2018 in cui si dice  : ” «Considerato che gli elementi complessivamente emersi non presentano la necessaria congruenza rispetto ai requisiti di concretezza, univocità e rilevanza, richiesti dal modello legale di cui al comma 1 del citato articolo 143; visto il comma 7 del richiamato articolo 143, che dispone, nel caso in cui non sussistano i presupposti per lo scioglimento o l’adozione di altri provvedimenti di cui al comma 5, che il ministro dell’Interno, entro tre mesi dalla trasmissione della relazione di cui al comma 3, emani comunque un decreto di conclusione del procedimento; visto il decreto del ministro dell’Interno in data 4 novembre 2009, recante la disciplina delle modalità di pubblicazione del suddetto decreto di conclusione del procedimento; decreta che il procedimento avviato nei confronti del Comune di Seregno, ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267, è concluso». In termini più semplici la mafia nel Comune di Seregno non c’era : a tali conclusioni è giunta la  commissione d’indagine che Minniti aveva inviato in città, pochi giorni dopo i fatti avevano travolto l’amministrazione di centrodestra guidata da  Edoardo Mazza.  La notizia è arrivata quasi con un anno di ritardo ed il fatto ha suscitato molte polemiche in consiglio comunale . Non si è esclude che  le opposizioni di centro-destra chiedano la convocazione di un consiglio comunale sull’argomento.

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CronacaPolitica

BRIANZA- L’ASSESSORE REGIONALE PIANI: “VIA LIBERA ALLE TELECAMERE NEGLI ASILI”

MILANO – “Fatti gravissimi e intollerabili. Vicende inaccettabili i cui responsabili dovranno essere puniti con pene esemplari. Da parte nostra, per cercare di contrastare questo fenomeno odioso, stiamo ponendo in essere azioni concrete. Già da settimana prossima sarà completato il percorso che consentirà di installare telecamere di videosorveglianza nei nidi e micronidi e di formare adeguatamente chi presta servizio negli stessi“. Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore alle Politiche familiari, Genitorialità e Pari opportunità, Silvia Piani, commentano i casi di violenza nei confronti di bambini avvenuti a Varzi, nell’Oltrepò Pavese, e a Cernobbio in provincia di Como.
La prossima settimana – aggiunge l’assessore Piani – porteremo in Giunta la delibera attuativa che segue all’approvazione della legge regionale della Lombardia che stanzia 600.000 euro per l’introduzione delle telecamere negli asili nido e di altri 300.000 euro per la formazione del personale e degli operatori“.
Il nostro obiettivo – aggiunge l’assessore – è duplice: da una parte reprimere e dall’altra prevenire. Per questo, oltre all’installazione delle telecamere, è fondamentale individuare precocemente i segnali di disagio o di maltrattamento. Per aggiungere il risultato occorre favorire lo scambio di informazioni e promuovere azioni che impegnino organismi pubblici e privati a lavorare in rete. Per questo abbiamo affidato alle Ats, che hanno già competenze specifiche,l’aspetto formativo“.

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Politica

SEREGNO – SAMANTHA BALDO NOMINATA COORDINATRICE LOCALE DI F.D.I

SEREGNO – Samantha Baldo, 27enne già candidata lo scorso anno per il consiglio regionale e capolista per le amministrative cittadine per il partito di Giorgia Meloni, è la nuova coordinatrice del circolo cittadino di Fratelli d’Italia.  “Sono felice e onorata per questa opportunità che porterò avanti con l’impegno e la passione che da sempre hanno caratterizzato la mia militanza politica. Sono aperta a nuove sfide, certa di poter contare su un gruppo forte e compatto e su Massimo Viganò in qualità di vice coordinatore. Ci impegnamo a dare il massimo per la nostra città attraverso un’opposizione costruttiva seppur fuori dal consiglio”.
Un in bocca al lupo al circolo. Con Samantha Fratelli d’Italia a Seregno sarà pungolo della maggioranza sui temi della sicurezza, della difesa della famiglia e del contenimento della spesa pubblica. Faremo proposte concrete che metteremo al servizio della comunità e del Consiglio” commenta Rosario Mancino, coordinatore provinciale.
Continua intanto la raccolta firme relativa al contrasto alle ludopatie. “Presenteremo le firme all’amministrazione nella speranza di avviare una proficua collaborazione per arginare e prevenire un problema sociale di tale rilevanza.” continua la coordinatrice.  “Da sempre il circolo di Fratelli d’Italia a Seregno si è contraddistinto per una sensibilità verso il sociale e la vicinanza ai cittadini. A tal proposito a breve vi sarà un incontro aperto al pubblico con la Deputata del territorio, Paola Frassinetti, che presenterà  un report di quanto fatto, nell’ultimo anno, in Parlamento per la Brianza.

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Politica

BRIANZA – CORBETTA (M5S) : ” ABBASSARE A 16 ANNI L’ETA’ NECESSARIA PER IL VOTO “

BRIANZA –  ll senatore Gianmarco Corbetta (M5S) ha presentato un disegno di legge per anticipare l’età minima del voto dagli attuali 18 anni a 16 per la Camera e da 25 anni a 18 per il Senato. Il disegno di legge prevede anche un abbassamento dell’età minima dei Senatori da 40 a 30 anni, mentre rimane invariato a 25 anni il requisito di età per i Deputati.

La crisi economica, ambientale e sociale che stiamo vivendo è il frutto delle scelte politiche che sono state fatte negli scorsi decenni,” dichiara Corbetta,  allo stesso modo le scelte di oggi condizioneranno il nostro futuro, in positivo o in negativo; ma quelli che più di tutti saranno influenzati dalle scelte di oggi sono i giovani che hanno tutta la vita davanti, e proprio per questo è giusto che abbiano pieno diritto di voto. Proprio nella giornata di oggi vediamo sfilare per le strade migliaia di giovanissimi per chiedere un futuro sostenibile, quale migliore risposta che concedere loro il diritto di voto? Se una sedicenne viene proposta per il Nobel per la pace, è tempo che in Italia tutti i sedicenni possano votare, almeno alla Camera!

Oggi invece” spiega il senatore del M5S “i giovani sono penalizzati: il voto di 4 milioni di ragazze e ragazzi tra 18 e 25 anni vale la metà rispetto quello dei loro genitori e nonni, mentre le fasce più mature della popolazione hanno un peso elettorale sempre maggiore.”

È giunto il momento” conclude Corbetta “di dare fiducia e responsabilità alle nuove generazioni: con il voto ai sedicenni per la Camera, il voto ai diciottenni per il Senato e con la possibilità di eleggere Senatori un po’ più giovani!

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BRIANZA – PRIMARIE DEL PD: VINCE ZINGARETTI – MERCOLEDI’ RENZI A SEREGNO

BRIANZA –Vince le primarie del PD in Brianza Nicola Zingaretti con il 62% dei voti, seguito da Maurizio Martina con il 24% e Roberto Giachetti con il 14%. “Una grande giornata di democrazia, che ha visto ancora una volta il Partito Democratico coinvolgere i propri iscritti ed elettori sulla scelta del segretario nazionale” dichiara Pietro Virtuani, segretario provinciale di Monza e Brianza. “In provincia di Monza Brianza abbiamo voluto approfittare di questo grande momento di partecipazione per far partire una campagna di ascolto, perché la giornata di ieri insieme alla scelta del segretario nazionale fosse anche l’occasione per discutere di temi e degli obiettivi dei prossimi mesi: la sfida infatti è ogni volta quella di dare seguito ad una così grande e significativa partecipazione, per rafforzare la democrazia e il PD. Ora si riparte a livello nazionale per costruire l’alternativa al governo giallo-verde. Sul territorio di MB, il PD continua ad essere in prima linea contro la giunta Fontana e la gestione fallimentare di Regione Lombardia di temi chiave per i cittadini quali trasporti e sanità” conclude Virtuani.
Diciannovemila cittadini hanno partecipato alle primarie del partito in  oltre 80 seggi in 50 comuni della provincia di Monza Brianza .


SEREGNO – Mercoledì  6 marzo alle ore 18.30 presso L’auditorium Matteo Renzi presenterà il suo libro “Un’altra strada. Idee per l’Italia di domani” edito dalla casa editrice Marsilio.Renzi sta girando l’Italia per la presentazione di questo suo lavoro e la casa editrice Marsilio ha inserito Seregno tra le tappe del tour di presentazione.

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CronacaPolitica

SEREGNO – IL SINDACO ROSSI REPLICA ALLA LEGA ” NON AVENDO IDEE POLITICHE SI AGGRAPPANO…. “

SEREGNO – Dopo le accuse lanciate dal capogruppo della Lega Nord Edoardo Trezzi nella sua ultima intervista ( vedi ) in cui accusava l’amministrazione di ” scarsa democraticità “, abbiamo sentito il sindaco Alberto Rossi che sulla questione ci ha detto :

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SEREGNO- LA LEGA: ” CON L’AMMINISTRAZIONE ROSSI MENO DEMOCRAZIA E PIU’OFFESE “

SEREGNO – Durante la seduta del consiglio comunale dello scorso 14 febbraio la Lega Nord ha abbandonato l’aula.  “..Dopo la reiterata richiesta di discussione dei nostri argomenti, iscritti da tempo all’ordine del giorno, corrisposta da innumerevoli atti di arroganza da parte del Sindaco Alberto Rossi, del Presidente del Consiglio Pietro Amati e dei Consiglieri di maggioranza..” si afferma in una nota diffusa in una conferenza tenutasi ieri 22 febbraio nella sede del partito del Carroccio. ” Il Consiglio Comunale non è mai caduto così in basso… per loro, il cambiamento è dimostrare i muscoli, snobbare gli altri e offendere” conclude  la nota .

Ecco cosa ha dichiarato il capogruppo della Lega Edoardo Trezzi ai nostri microfoni:

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