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SEREGNO – IL COMMISSARIO SU GELSIA: MOLTE COSE DA RIVEDERE

SEREGNO – Ieri  12 ottobre il commissario prefettizio Antonio Cananà ( foto al centro )  , unitamente al sub commissario Mariangela Danzì al segretario comunale e al dirigente dell’area finanziaria del Comune, ha incontrato i presidenti delle società del Gruppo AEB-Gelsia (Alessandro Boneschi – foto a sx – , Massimo Borgato, Mario Carlo Novara, Francesco Giordano – foto a dx ) per un approfondimento degli aspetti relativi alle attività e all’assetto societario delle partecipate comunali. Partendo dal  presupposto che tali società operino in mercati sempre più aperti alla concorrenza, è fondamentale per il Gruppo sviluppare percorsi di valorizzazione e ottimizzazione dell’aspetto economico-finanziario e di miglioramento qualitativo dei servizi offerti. Nel merito, il Commissario ha rappresentato che la normativa di settore impone ai Comuni la ricognizione e l’eventuale razionalizzazione delle partecipazioni societarie in un’ottica di efficienza gestionale e di contenimento della spesa pubblica. Ciò vale ovviamente anche per il Comune di Seregno con riferimento al Gruppo AEB-Gelsia. Quindi, il Comune adotterà a breve scadenza un piano di razionalizzazione con la previsione di una serie di precisi e rigorosi indirizzi alle società del Gruppo in tema di affidamento di lavori e forniture di beni e servizi, di reclutamento del personale e di affidamento di incarichi esterni. Ulteriori indirizzi riguarderanno la revisione della struttura e dell’organizzazione del Gruppo in un’ottica di snellimento degli assetti societari e di miglioramento di alcuni aspetti gestionali. L’ampiezza di tale revisione dipenderà anche dall’esito finale del procedimento in itinere volto a individuare il socio operativo di Gelsia Ambiente. Come noto, tale procedimento registra una temporanea impasse, in quanto la gara appositamente bandita dalla Provincia di Monza e della Brianza, quale centrale unica di committenza, è andata deserta. Sono in corso valutazioni e contatti istituzionali per riprendere e portare a buon fine la procedura o, altrimenti, percorrere altre strade con la speditezza del caso, previo confronto con gli altri Comuni interessati. In ogni caso, il piano di razionalizzazione conterrà direttive alle società del Gruppo, volte a contenere il numero dei consiglieri di amministrazione, nonché ad ancorarne la nomina o la designazione a criteri di comprovata professionalità. ( il riferimento è forse diretto alla parentopoli che da anni contraddistingue i CDA  ndr )
Ad avvenuta adozione della delibera del Commissario prefettizio di ricognizione e razionalizzazione delle partecipate, sarà convocata un’ulteriore riunione con i vertici del Gruppo AEB-Gelsia.

Nell’incontro non si è parlato di altri della vicenda della sanzione da 500mila euro che l’Antitrust ha comminato a Gelsia ( leggi ) e che sarà pagata da tutti i cittadini  e di altri argomenti che in più di un’occasione sono stati oggetto di discussione in consiglio comunale  ( leggi ) – ( leggi )


Piena soddisfazione dopo l’apprendimento della notizia da parte del consigliere Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) che in diverse occasioni aveva criticato aspramente l’operato dei vertici della multiutility cittadina

 

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SEREGNO – IL PD LANCIA “UN PATTO PER SEREGNO “: LEGALITA’, BENE COMUNE E SOLIDARIETA’

SEREGNO – Antonio Colzani segretario cittadino del Partito Democratico ha lanciato ieri giovedì 12 ottobre, durante una conferenza stampa nella sede del partito , l’idea del progetto di un centro – sinistra per il futuro governo della città: “Premetto – dice Colzani –   che non sappiamo quando ci saranno le elezioni, poiché tutto dipende dalle risultanze della commissione di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose. Il Partito Democratico cosciente della non autosufficienza di nessuna forza politica e della gravità dell’astensione propone l’apertura di un dialogo per la prossima campagna elettorale, che sarà diversa da ogni altra. Abbiamo  chiamato  la nostra idea ” Patto per Seregno ”  basato su un programma da costruire insieme con le altre forze politiche, con le liste civiche, con le realtà associative e del mondo cattolico operanti in città . Questo patto ha tre parole cardine :  Legalità’, Bene Comune e  Solidarietà. Occorre – continua Colzani –  individuare un candidato sindaco che sappia unire, che non sia divisivo. Proporremo  per il prossimo 25 novembre una giornata di studio e discussione dal titolo “stati generali”  a cui tutte le forze politiche sono fin da ora invitate “.
Alla conferenza stampa era presente anche l’ex capogruppo PD in consiglio Comunale William Viganò che ha parlato dell’attività svolta  durante questi due anni e mezzo di amministrazione Mazza  e ha espresso solidarietà ai dipendenti comunali non sottoposti ad indagine. ” Non tutti i dipendenti pubblici sono uguali perchè c’è chi lavora rispettando la legge, la legalità e la trasparenza” Viganò ha anche auspicato che la città non subisca l’onta di uno scioglimento per mafia.
A Viganò abbiamo posto due domande : la prima, premettendo che nelle 225 pagine dell’ordinanza del GIP Pierangela Renda si legge che le due pratiche urbanistiche oggetto del reato di corruzione sono state approvate in giunta e non in consiglio comunale come previsto dalla legge e  perciò sono state sottratte anche alla discussione in commissione urbanistica, i consiglieri comunali non hanno accesso alle delibere di giunta e non si sono accorti del grave errore  procedurale?
Viganò ha risposto che le ” le delibere sia di consiglio comunale che di giunta erano da ritenersi  legittime visto il parere favorevole del segretario generale che rappresenta lo Stato. Noi come PD ci siamo opposti politicamente al contenuto dei due Piani Attuativi ( Pac 1 e 2 ).”

Quali sono i confini del centro – sinistra che ha in mente è invece la domanda  fatta ad Antonio Colzani : ” Sono ampi a condizione che vi sia reciproco rispetto e un dialogo non improntato alla preventiva disistima. Un programma comune – continua  Colzani – deve essere scritto insieme e sottoscritto in modo da impegnare tutti.”
(Anna Migliaccio)

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SEREGNO – “ASLAN “2017 ” L’APPUNTAMENTO DELLA DESTRA BRIANZOLA

SEREGNO – Sabato 7 ottobre in sala Mons.ignor Gandini a Seregno si è svolta la 6° edizione di “Aslan”, l’annuale appuntamento brianzolo di Fratelli d’Italia. L’evento è stato aperto dai rappresentati delle province lombarde di Gioventù Nazionale che hanno discusso delle recenti riforme in ambito universitario e scolastico proponendo punti di vista e spunti di riflessione, in particolare, in relazione alla tematica dell’alternanza scuola/lavoro. Il dibattito è stato coordinato dal presidente provinciale di Monza e Brianza del movimento giovanile, Riccardo Riva, e ha preso parte anche il presidente regionale Arrigo Tremaglia. Sono intervenuti, poi, alcuni amministratori locali che hanno affrontato il tema di immigrazione, sicurezza e legalità. Questo secondo intervento è stato introdotto dall’ex consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Mauro Antonio Di Mauro, e coordinato dal vice presidente provinciale di Monza e Brianza, Paola Bencini. Sono intervenuti, riportando le proprie esperienze di amministratori e le proprie iniziative sul territorio, Marco Osnato, rappresentante dell’esecutivo nazionale del partito, Riccardo De Corato, consigliere regionale, Riccardo Borgonovo, sindaco di Concorezzo, e Andrea Monti, consigliere provinciale della Lega Nord. Come ultimo, il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Rosario Mancino, ha coordinato il dibattito tra Paola Frassinetti, presidente regionale del partito, Alessio Butti, membro del coordinamento regionale, e Paolo Grimoldi, deputato della Lega Nord, i quali hanno ribadito l’importanza ed il sostegno al referendum sull’autonomia lombarda del 22 ottobre. Durante quest’ultimo dibattito si è, inoltre, discusso in merito al tema delle prossime elezioni nazionali e regionali e dell’importanza di una destra coesa e innovativa in grado di essere una valida alternativa sia al centro-sinistra che ad altri movimenti. Come in ogni edizione è stato assegnato il premio Aslan che quest’anno ha visto due vincitori: Alessio Martino, brianzolo qualificatosi ai campionati europei di muay thai, e Luca Bosio, per la letteratura. Durante la giornata non sono mancati, sia da parte degli esponenti del partito che da quella dei rappresentanti del movimento giovanile, riferimenti ai fatti che recentemente hanno interessato il Comune di Seregno. Ancora una volta, è stata ribadita la condanna a questo modo di vivere la “politica” e l’orgoglio per la presenza, all’interno del movimento e, in particolare, sul territorio seregnese, di esponenti e militanti che, con passione, si dedicano onestamente alla vita civica cittadina. ( Samantha Baldo )
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MONZA – MDP TIENE LA SUA CONFERENZA PROGRAMMATICA PROVINCIALE

MONZA – Sì è svolta questa mattina sabato 7 ottobre  la conferenza programmatica provinciale di Articolo 1 Mdp  presso la sede della Cgil. La senatrice Lucrezia Ricchiuti nel suo intervento ha illustrato le proposte di Articolo 1 Mdp in tema di legalità e lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata. Una lunga relazione analizzato il quadro desolante dell’intera regione Lombardia,ove sono ben 1700 i beni sequestrati alla criminalità. Sono presenti tutte le mafie italiane e straniere ma in Brianza è la “ndrangheta” a farla da padrona. La ndrangheta è infiltrata in vari settori di attività dal movimento terra alle imprese di servizi. Molte le aziende chiuse o sequestrate. Il caso Seregno è stato analizzato in questo quadro dalla senatrice Ricchiuti che se ne è occupata da anni in modo approfondito nella Commissione Parlamentare antimafia. Sul fronte della corruzione la giunta regionale guidata da Roberto Maroni – sempre secondo la Ricchiuti – è stata giudicata già con chiarezza nel rendiconto della Procura Regionale della Corte dei Conti del 2016,  che ha rivelato un sistema opaco, spesso clientelare orientato verso una spesa pubblica inefficiente. Scarsa trasparenza caratterizza anche il settore della sanità. Irregolarità sul fronte del lavoro e del comportamento delle imprese produttive offrono un quadro generale desolante dell’economia lombarda. Articolo 1 Mdp sarà in campo alle elezioni regionali e sarà in campo anche a Seregno, alle prossime elezioni amministrative  con le sue proposte legislative e  di  buona amministrazione. Importante intervento  è stato quello di Onorio Rosati consigliere regionale di articolo 1 Mdp che ha esposto  analisi e proposte in tema di trasporto pubblico sanità lavoro. Infine la posizione del gruppo politico contro il Referendum lombardo:  il 13 ottobre si svolgerà una specifica iniziativa a Vimercate con tutte le forze politiche che si oppongono al referendum regionale voluto da Maroni.  ( Anna Migliaccio )

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SEREGNO – LA SINISTRA SI INTERROGA GIA’ SULLE POSSIBILI ALLEANZE FUTURE

SEREGNO – Si è svolta ieri, giovedì 5 ottobre, presso la sedi via Leonardo da Vinci,  una conferenza stampa tesa ad illustrare la posizione della lista sugli ultimi avvenimenti accaduti in città. La lista si presentò alle ultime amministrative senza ottenere consiglieri;  della lista stessa facevano arte persone aventi e non appartenenza di partito, persone che hanno ricoperto per molti anni, sotto altra sigla politica di sinistra, la funzione di consiglieri comunali.  Giusi Minotti, già candidato Sindaco in molte tornate elettorali con Rifondazione comunista nel suo intervento  sottolinea che la legalità non è categoria politica. Un forza politica, giustamente, può e deve opporsi a leggi incompatibili con i propri obiettivi politici e ritenute sbagliate.Francesco Mandarano, storico consigliere comunale, indipendente di sinistra, evidenzia che ci troviamo in una fase storica dove bisogna agire come fece Togliatti nella svolta di Salerno,  alleandosi  con tutte le forze antifasciste e antimafiose. Di nuovo Giusi Minotti, con il programma amministrativo della scorsa tornata elettorale afferma che ogni possibile dialogo con gli altri parte da lì e dalla costruzione della propria identità politica. Simone Crinò, presidente della Casa della sinistra, indipendente e senza alcuna tessera di partito pone alcune questioni molto serie, come l’astensionismo, che se non fosse stata così alto forse avrebbe mitigato il controllo mafioso dei voti, e l’economia della città, che rappresenta un terreno favorevole alla infiltrazione mafiosa da momento in cui  la crisi ha demolito il tessuto produttivo e insieme ad esso anche quello sociale e civile. Francesco Mandarano vede con favore l’apertura alleantista del Partito Democratico nell’ultimo comunicato dato alla stampa, e, ad esplicita domanda posta dalal sottoscritta  circa le iniziative che si intendono assumere per  poter dialogare con gli altri, risponde  che secondo lui, occorrerebbe  una piena indipendenza della Lista di sinistra seregnese dal quadro nazionale di veti incrociati. Emerge chiaramente da questa dichiarazione che il nodo delle alleanze non è stato sciolto, né nella sinistra, né altrove. Chi scrive da osservatore e informatore,  non privo di opinioni, osserva con trepidazione tali sviluppi. ( A. Migliaccio )

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LOMBARDIA – NIENTE IRAP PER TRE ANNI PER LE NUOVE IMPRESE

MILANO – “Con questo provvedimento andiamo a sostenere concretamente il rilancio del tessuto produttivo lombardo, contrastando la delocalizzazione attraverso azioni di fiscalita’ di vantaggio e altri opportuni interventi atti ad agevolare le imprese, in particolar modo, quelle che si impegnano a mantenere in Lombardia la loro presenza, salvaguardando l’occupazione e il lavoro”lo ha detto l’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazion Massimo Garavaglia commentando la delibera di Giunta approvata stamani con la quale e’ previsto per tre anni l’azzeramento dell’aliquota Irap sulle nuove attivita’.

Il provvedimento riguarda le attivita’ commerciali aperte dal primo gennaio al 31 dicembre 2018 e quelle artigianali, purche’ prevedano la vendita nei locali di produzione o nei locali a questi adiacenti dei beni di produzione e siano in possesso dell’annotazione della qualifica artigiana nel registro delle imprese. (*ad esempio: sono ammesse pasticcerie, gelaterie e panifici ma non possono beneficiare dell’agevolazione le attivita’ commerciali di servizi). Mentre l’agevolazione, in coerenza con l’impegno di Regione Lombardia in materia di prevenzione del gioco d’azzardo patologico, non si applica agli esercizi nei quali risultino installati apparecchi di gioco.  Piu’ nel dettaglio, la misura si applica alle nuove attivita’ aperte nei centri storici dei Comuni capoluogo e dei Comuni con una popolazione superiore ai 50 mila abitanti per la fase sperimentale dal 1 gennaio al 30 giugno 2018. Inoltre, tali esercizi devono avere sede legale od operativa nel territorio lombardo.

“Prosegue cosi’ il lavoro di Regione Lombardia – conclude l’Assessore all’Economia – per dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini, individuando soluzioni in grado di sostenere la ripresa, ponendo particolare attenzione a quelle categorie, come il mondo del commercio e le attivita’ artigianali, che piu’ hanno sofferto la crisi in questi anni. Cosi’ facendo, infatti, Regione da’ un segnale forte anche a sostegno dei nostri centri commerciali naturali e dei negozi di vicinato che rappresentano il vero cuore pulsante delle nostre citta’”.

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SEREGNO – I PARTITI DI MINORANZA PER IL RISCATTO DELLA CITTA’

NOI x SEREGNO

” Passata la tempesta degli arresti e delle dimissioni, dello scandalo per quanto scoperto dagli inquirenti e dello scioglimento anticipato e inglorioso del Consiglio Comunale e della Giunta targata Lega Nord-Forza Italia, è il momento di analizzare quanto accaduto e di progettare il futuro di Seregno all’insegna dell’impegno civile e del concorso delle forze sane e volenterose della città.
Le colpe amministrative e penali saranno accertate e giudicate secondo la legge, ed esprimere fiducia nell’operato della Magistratura e nell’azione delle Forze dell’Ordine appare doveroso e tutt’altro che scontato.
Allo tesso modo, auspicare che i soggetti coinvolti a vario titolo nell’inchiesta che ha devastato la vita politica di Seregno riescano a spiegare in tempi brevi e con limpida chiarezza le loro posizioni, rappresenta una necessità morale nei confronti di una città offesa e mortificata a livello nazionale e internazionale.
Su tutto pende però una sentenza già emessa: la condanna senza appello per un modello di fare politica, che già in tempi non sospetti e a più riprese avevamo denunciato in Aula nel corso dei Consigli Comunali, presso l’opinione pubblica attraverso i giornali e con esposti agli organi competenti, rivelatasi opaca, connivente, immorale, incapace.
E’ giunto il momento per Seregno, per tutti coloro che si sono indignati di fronte agli sviluppi drammatici dei giorni scorsi, di avviare il cammino verso il riscatto di una città che non è quella amaramente dipinta dal verminaio scoperchiato.
Esistono a Seregno tante, tantissime persone di alto spessore etico e morale, animate da passione civica, competenti e oneste, alle quali è doveroso appellarsi affinchè scelgano, attraverso l’impegno politico, di contribuire a sanare la ferita che ha lacerato la vita pubblica cittadina.
All’indignazione e alla protesta, ora occorre aggiungere la partecipazione concreta, assumersi l’incombenza della responsabilità con l’obiettivo di ripristinare la legalità non solo come mero concetto, ma come metodo e linea d’azione.
“Noi per Seregno” vuole appellarsi a Seregno e a ciascun suo singolo cittadino: è il momento di alzarsi in piedi e rivendicare a testa alta, con orgoglio e con coraggio, la nostra integrità e onorabilità, vilipesi da un modo di essere e di  fare, volgare e criminale, che non ci appartiene, che non ci rappresenta.”


SEREGNO RIALZATI!
Quanto avvenuto in questi giorni rappresenta l’amaro e drammatico epilogo di una brutta pagina che resterà negli annali della storia di Seregno. Il pesante coinvolgimento dell’amministrazione comunale e degli uffici culminato con l’arresto ai domiciliari del Sindaco Mazza, con l’accusa di corruzione, di un consigliere comunale (Gatti), l’interdizione ai pubblici uffici di un assessore (Ciafrone) e l’identica richiesta degli inquirenti per il vice-Sindaco Mariani, oltre al coinvolgimento di diversi funzionari comunali del settore edilizia, mettono la parola fine su questa amministrazione comunale e sulla maggioranza politica di centrodestra che l’ha sostenuta in tutti questi anni composta da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale MSI e Amare Seregno.
Oggi, davanti ad un quadro che si va facendo sempre più grave e che fa emergere intrecci allucinanti tra
politica, amministrazione pubblica, affari illeciti e ‘ndrangheta , solo grazie al contributo responsabile delle minoranze, che hanno rassegnato le dimissioni, si è consentita la chiusura di questa pagina indecente della politica locale.
Nelle ultime ore, ad aggravare un quadro già di per sé gravissimo, è intervenuto anche il Ministero
dell’Interno che ha delegato il Prefetto di Monza Brianza “ad esercitare l’accesso presso il Comune per la
verifica della sussistenza di collegamenti con la criminalità organizzata di tipo mafioso” accomunando il
nostro Comune a realtà tristemente note alla cronaca nazionale.
Agli organi inquirenti, ai quali va tutto il nostro sostegno, spetterà il compimento di evidenziare
comportamenti di natura giuridica e penale.
Ma dal punto di vista politico non si è trattato di un fulmine a ciel sereno.
Basti pensare a quanto avvenuto solo lo scorso anno con la chiusura di alcuni esercizi pubblici per il
sospetto di infiltrazioni mafiose. Pur nella loro gravità oggi si può affermare che rappresentavano solo il prologo di quanto avvenuto in questi giorni.
Ora si apre una nuova fase, durante la quale si dovrà lavorare per ridare una rinnovata dignità a Seregno. Non solo i partiti politici ma le forze civiche e sociali della città, il mondo del volontariato e le tante coscienze sopite e distratte che per troppo tempo hanno preferito voltare la testa da un’altra parte, sono chiamate, in un sussulto di ritrovata coscienza civica, a dare il proprio contributo per il rilancio di Seregno che non meritava di subire una tale umiliazione.
La città oggi ha bisogno di una nuova fase costituente.
Il Partito Democratico, che negli ultimi dodici anni ha potuto svolgere solo il ruolo di forza politica di
minoranza, si pone fin da oggi come interlocutore naturale di coloro i quali hanno a cuore le sorti di
Seregno, e si impegna a costruire, insieme a quanti saranno disponibili ad intraprendere questo percorso, un nuovo progetto di città che metta al primo posto legalità, bene comune e solidarietà.
Lo dobbiamo, prima che a noi stessi, ai nostri figli e alle future generazioni.

Partito Democratico


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SEREGNO-GELMINI :”MAZZA NON ERA ISCRITTO A FORZA ITALIA”

MILANO – Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla Camera e coordinatrice lombarda ha dichiarato : “Di fronte ad una vicenda giudiziaria grave come quella sulle infiltrazioni mafiose nell’attività amministrativa in Lombardia sono doverose da un lato profonda cautela, dall’altro grande rigore e fermezza. Occorre ricordare che un’accusa non equivale ad una condanna e che per noi la presunzione di innocenza vale per chiunque fino alla sentenza definitiva. D’altro canto, però, la sola contiguità con ambienti malavitosi è del tutto inaccettabile per un pubblico amministratore anche al di là delle specifiche responsabilità penali.  Personalmente auspico che il sindaco di Seregno – eletto dal centrodestra nel 2015, ma non più iscritto a Forza Italia dal 2014 – possa chiarire in tempi brevi la sua posizione. Se così non fosse, un passo indietro sarebbe doveroso per restituire serenità e credibilità alla vita amministrativa e alle istituzioni”.

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SEREGNO – LE OPPOSIZIONI DOPO IL CRASH DELL’ AMMINISTRAZIONE

SEREGNO – Dopo l’ operazione che ha portato agli arresti domiciliari il sindaco Edoardo Mazza le forze politiche di opposizione  i movimenti e le associazioni contro le mafie  hanno diffuso commenti e note stampa .

NOI PER SEREGNO
“In attesa di capire la reale portata dell’inchiesta e le singole responsabilità addebitate ai destinatari dei provvedimenti giudiziari, non possiamo esimerci dal rappresentare sentimenti di profonda inquietudine e preoccupazione circa la situazione di Seregno, che impone un immediato passo indietro responsabile dell’Amministrazione Comunale”.
Tiziano Mariani, consigliere comunale capogruppo della lista civica “Noi per Seregno”, unisce la prudenza allo sconvolgimento che ha investito stamane la città con l’arresto del Sindaco, Edoardo Mazza, nell’ambito di una inchiesta sulla corruzione e sui legami con la ‘ndrangheta.
“A prescindere dalle responsabilità personali, penali e amministrative, cui saranno chiamati a rispondere i singoli soggetti implicati nella vicenda, a partire dal Sindaco Mazza – spiega Mariani -, non si può non sottolineare come trovino triste e drammatica conferma i tanti dubbi e le molteplici perplessità più volte manifestate e denunciate pubblicamente circa ruolo e atteggiamento della vita politica cittadina.”
“Pienamente fiducioso circa l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, auguro a tutte le persone coinvolte, anche per il bene di Seregno, di chiarire presto e bene le loro posizioni, ma non posso nascondere l’indifferibile urgenza affinchè la politica adotti provvedimenti immediati di chiarezza e pulizia, attraverso le dimissioni del Sindaco e lo scioglimento del Consiglio Comunale.”
“Un percorso – conclude Tiziano Mariani – che prevede alcuni mesi di commissariamento prefettizio e quindi l’indizione di nuove elezioni, appare non solo inevitabile, ma doveroso per il rispetto che si deve ai cittadini di Seregno, mortificati per l’ennesimo, gravissimo scandalo che accomuna il buon nome della nostra città al malaffare mafioso.”


PARTITO DEMOCRATICO

Seregno: una città umiliata!
Seregno si è svegliata questa mattina sotto il cupo ronzio degli elicotteri impegnati nella maxioperazione,
condotta dai Carabinieri, di arresti nell’ambito di un’inchiesta su infiltrazioni della ‘ndrangheta nel mondo dell’imprenditoria e della politica. L’amministrazione della città è stata letteralmente decapitata a cominciare dal sindaco Mazza, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, ed altri provvedimenti, come la richiesta di interdizione dai pubblici uffici per il vice-sindaco Mariani. Provvedimenti che riguarderebbero non solo la componente politica ma anche alcuni uffici comunali.
Questo è l’amaro e vergognoso epilogo di un’amministrazione di centro-destra che in questi anni, secondo il quadro designato dagli inquirenti, ha portato la città in questa drammatica situazione.
Il Partito Democratico ha sempre svolto il suo ruolo di minoranza con coerenza ed impegno denunciando in consiglio comunale ed in tutte le sedi istituzionali il proprio totale dissenso nei confronti delle politiche portate avanti da questa amministrazione ormai giunta al capolinea.
La città, dopo questa pesante umiliazione subita, ha bisogno di voltare pagina.
Seregno e i seregnesi non si meritano questa situazione senza precedenti ed hanno il diritto di pretendere e di avere una città migliore ed amministratori onesti e specchiati. Occorrerà l’impegno ed il concorso di molti a cominciare dalle forze politiche e civiche più sane, dal mondo del sociale e dell’associazionismo. Come PD siamo già impegnati da subito ad essere protagonisti di questa svolta!


MOVIMENTO 5 STELLE LOMBARDIA

Cemento, mafia e politici a braccetto. Questa è la fotografia della
Brianza, non a caso la provincia più cementificata d’Italia. Gli arresti
di oggi sono l’ennesimo colpo durissimo alla credibilità della classe
politica di centro-destra, in Brianza e in tutta la Lombardia, come
dimostra anche la perquisizione degli uffici dell’ex Vicepresidente
della Regione Mario Mantovani che secondo il Gip di Monza era il
politico di riferimento dell’imprenditore al centro dell’indagine.
Cemento e criminalità organizzata sono un connubio ormai consolidato,
così come consolidati da tempo sono gli intrecci con la politica. Ormai
non si può più parlare di “infiltrazioni” mafiose nel nostro territorio.
La criminalità organizzata, in particolare quella di origine calabrese,
è una presenza costante e ha piantato le proprie radici in profondità.

Le responsabilità dei politici sono enormi e l’arresto odierno del
sindaco forzista di Seregno ne è solo l’ultima dimostrazione. Nonostante
l’enorme lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, che non
finiremo mai di ringraziare, l’Ndrangheta in Brianza continua a portare
avanti i suoi sporchi affari grazie ad una classe politica collusa che
fa ancora finta di non aver capito la gravità della situazione!
Spazziamoli via dalle nostre città. Mettiamo in atto la legittima difesa
dei cittadini: non votiamoli più.

*I portavoce M5S Bruno Marton, Davide Tripiedi, Gianmarco Corbetta e
Mario Nava


RIPARTIAMO

Seregno oggi è più famosa. Su tutti i giornali, le televisioni ed in ogni radio parlano di noi. Potevamo esserci per il concorso Pozzoli, per un progetto di Smart City, per aver trovato un modello sostenibile di rapporto centro-periferie, per una migliore integrazione tra amministrazione e realtà produttive, tra Comune e tessuto associativo. E invece no! Con amarezza e rabbia assistiamo al fatto che Seregno assurga alle cronache nazionali per fatti gravissimi di corruzione, collusioni mafiose, con l’arresto di figure di primissimo piano tra gli amministratori che governano la città da 13 anni. Tutto ciò senza che i referenti nazionali di Lega e Forza Italia si siano mai accorti di nulla: ha dovuto muoversi la Bocassini! Noi di Ripartiamo insistiamo a ripetere con forza che Seregno ha bisogno di amministratori nuovi, onesti, capaci di progettare il futuro della città; c’è bisogno di trasparenza e competenza, qualità che abbiamo visto poco o niente nelle giunte che si sono susseguite dal 2005 ad oggi. I fatti recenti purtroppo lo confermano. Nella campagna elettorale del 2015 avevamo già denunciato la presenza di situazioni con sacche di opacità, clientelismi e inadeguatezza amministrativa, proponendo un cambiamento forte, con una lista civica composta da una squadra di persone nuove, motivate e competenti. Per pochi voti non siamo riusciti ad affermarci, nonostante l’alleanza al ballottaggio col PD. La maggioranza dei Seregnesi, forse anche abbagliata dagli slogan di Forza Italia e Lega, ha preferito confermare l’amministrazione uscente e le stesse persone: i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Cari Concittadini apriamo gli occhi e speriamo che questo evento dia a tutti la voglia di cambiare e dare a Seregno quello che si merita!


 

BRIANZA SICURA

La ‘ndrangheta non è più «silente». Da Seregno parta il risveglio della Brianza onesta

Un altro «brusco risveglio» per la Brianza. Dopo la «banca della ‘ndrangheta» a Seveso, dopo la cava abusiva a Desio (solo per citare gli episodi più clamorosi degli ultimi anni), ecco l’arresto di un sindaco ­- quello di Seregno, una delle città più popolose e più ricche della Provincia – con l’accusa di corruzione per aver favorito un imprenditore vicino alla ‘ndrangheta. Ancora una volta, grazie alle indagini della magistratura e delle forze dell’ordine, la Brianza si accorge “stupita” (ma purtroppo sempre in ritardo) di quanto la criminalità organizzata di stampo mafioso sia radicata nel suo territorio­, e di quanto siano diffuse le sue ramificazioni nella politica e persino nelle istituzioni locali. Anche questa volta gli inquirenti sono stati estremamente chiari al riguardo:

– dalle intercettazioni emerge «la permeabilità e il totale asservimento da parte dei pubblici funzionari e di alcuni politici che si buttano a servire la criminalità e un imprenditore» (Maria Luisa Zanetti, procuratore capo di Monza);

– all’interno del Comune di Seregno «le contaminazioni tra interessi pubblici e interessi privati» avrebbero coinvolto «pressoché l’intero establishment politico e amministrativo operante» (Pierangela Renda, giudice indagini preliminari di Monza);

– «Una corruzione che non prevede più il passaggio di denaro è molto più sottile e molto più pericolosa perché coinvolge in pieno il senso di democrazia grazie al reperimento fraudolento del consenso popolare» (Salvatore Bellomo, procuratore della Repubblica di Monza);

– «La mafia non è silente. Non lo è al Sud e nemmeno al Nord. È così poco silente che nella piazza centrale di Cantù ci sono pestaggi, violenze e soprusi della ‘ndrangheta senza alcun ritegno» (Alessandra Dolci, pubblico ministero Direzione distrettuale antimafia di Milano).

Brianza SiCura esprime la propria solidarietà ai cittadini di Seregno; ma, dopo segnali tanto numerosi e tanto gravi, non bastano più ormai la meraviglia e l’indignazione. Le mafie ormai ci «rubano» persino la democrazia, dunque la libertà di governare i territori dove viviamo!

Per questo Brianza SiCura chiede da tempo un impegno di informazione e prevenzione più puntuale a tutti:
– ai cittadini consapevoli, che esprimendo con il voto i loro rappresentanti sono responsabili della formazione di una classe politica troppe volte rivelatasi disponibile all’illegalità e alle collusioni mafiose;
– agli amministratori locali onesti, perché non chiudano gli occhi di fronte alla realtà e usino tutti i mezzi a loro disposizione per promuovere la trasparenza e la legalità e denuncino con coraggio ogni tentativo di corruzione;
– agli educatori (insegnanti, famiglie, religiosi, responsabili di associazioni), affinché considerino il contrasto a tutte le forme di illegalità uno dei principali messaggi da trasmettere, soprattutto ai giovani;
– ai pubblici ufficiali, perché continuino con ancora maggiore tempestività il loro compito di scoprire e stroncare ogni illecito e soprattutto la piovra delle mafie.

Non lasciamo passare ancora una volta l’occasione: nel nostro silenzio la piovra cresce e allarga i suoi tentacoli sul territorio. Trasformiamo i nostri sentimenti di sdegno e rifiuto in un impegno concreto per una Brianza SiCura perché onesta, pulita, capace di reagire.

Il Coordinamento di Brianza SiCura


 

 

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SEREGNO – GELSIA NON DOVRA’ PIU’ ESSERE NECESSARIAMENTE QUOTATA IN BORSA

SEREGNO – Mentre sulla stampa nazionale compaiono notizie circa la società Ascopiave  ( “AscoPiave, il forziere della Lega in Veneto. La faida per le poltrone nel Giglio Magico Verde, tra figli e dirigenti senza laurea “) con la quale la multiutility Gelsia avrebbe dovuto fondersi ,  mercoledì  sera in Commissione Società Partecipate ( Presidente Giuseppe Azzarello – Forza Italia, Assessore Giacinto Mariani – Lega Nord ) i componenti hanno appreso che non sarà più necessaria la quotazione in borsa della Gelsia stessa . Ciò è stato determinato dall’ approvazione del decreto correttivo alla legge Madia   D.Lgs 175/2016. Il  decreto correttivo D.L 100/2017 è stato imposto dalla sentenza della Corte costituzionale n. 251/2016 oltre che dalla necessità di riscontrare le esigenze emerse dagli operatori di settore a quasi un anno dall’entrata in vigore del Testo Unico. In base a tale decreto anche per Gelsia si potrà evitare la quotazione in Borsa .

Sulla novità  hanno espresso soddisfazione sia alcuni componenti della maggioranza che dell’opposizione.

Mauro Di Mauro ( Fratelli d’Italia )


Mario Nava ( Movimento 5 Stelle )


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