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SEREGNO- PRIMARIE PD: VINCE RENZI MA VOTANO SOLO 654 SEREGNESI

SEREGNO – Domenica 30 aprile presso la sala comunale di via XXIV maggio si sono svolte le Primarie del Partito Democratico per la scelta nuovo segretario nazionale. Alla chiusura delle votazioni sono risultati votanti  654 cittadini che hanno espresso nella stragrande maggioranza preferenza per Matteo Renzi, che ha ottenuto 491 voti, Orlando si è fermato a 155. Le schede bianche e nulle sono state 8.
Nella stessa giornata molti elettori hanno sottoscritto la petizione predisposta dal PD da inviare al prefetto con l’appello a creare un servizio di Polfer alla stazione ferroviaria di Seregno dopo le inquietanti presenze di gruppi dell’estrema destra che si sono assunte l’improprio ruolo di difensori dell’ordine pubblico.

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SEREGNO- ” IL SENSO DEL 25 APRILE “

SEREGNO – Si sono svolte ieri le celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione dedicata al ricordo per la fine del nazifascismo, nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno: si considera però il 25 aprile come data simbolo, perché quel giorno del 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere le città.  La parte più interessante della celebrazioni è stato ( naturalmente per lo scrivente )  il discorso di Roberto Galliani ( leggi ) presidente del Comitato Unitario Antifascista per la Difesa delle Istituzioni Repubblicane . “Da molti anni, ogni anno, questo Comitato si ritrova a riflettere sul senso del 25 Aprile e del celebrarlo oggi. E in verità è una riflessione che si fa per noi ogni anno più problematica. Perché nel pensiero, nelle testimonianze, nelle qualità morali, nell’impegno e nel sacrificio degli uomini giusti di allora non ritroviamo nulla di quel che siamo oggi ” ha detto Galliani che ha anche analizzato l’evolversi della società odierna  ” Liberandoci dal rumore di fondo -che non è realtà concreta ma astrazione- coglieremmo i processi lunghi, le tendenze di fondo che muovono e trasformano la società, l’ascesa e il declino di civiltà e nazioni -ossia il concretismo della storia-. Ci accorgeremmo innanzitutto che l’Italia e l’Europa, venuta meno la forza di quelle idee che fino alla fine del Novecento ne hanno strutturato la cultura, il pensiero, gli ordinamenti e perfino i desideri, sono entrate insieme all’intero Occidente in una fase che potremmo definire nichilista, in quanto manca lo scopo. Il venir meno dell’idea – sia essa Liberalismo, Socialismo o addirittura Cristianesimo- ha fatto sì che i valori da essa declinati si svalutassero e che tutto fosse relativizzato, poiché non esiste più il metro condiviso sul quale misurare i sentimenti, le ambizioni e i comportamenti degli uomini. La conseguente mancanza di scopo -quello di realizzare l’idea- ci costringe al tempo stesso in un eterno presente, privi di un progetto per il futuro e privi della motivazione necessaria a realizzarne uno” – e riferendosi all’Italia e arrivando all’Italia-  “Capiremmo infine che l’Italia declina perché incapace di progettare e realizzare se stessa nel futuro e perché la sua politica, il suo capitale e la sua tecnica sono, nel contesto della globalizzazione, sempre meno competitivi rispetto a quelli delle altre nazioni. Declina perché noi italiani, fuorviati da una totale mancanza di prospettiva come popolo, abbiamo raggiunto nei nostri usi e costumi un grado di sofisticazione tale da perdere di vista le cose davvero importanti, quelle che determinano l’ascesa o il tramonto delle civiltà: la centralità del lavoro; la cura dell’ambiente, del suo ripristino e la preservazione delle sue risorse; la tutela e l’accrescimento del patrimonio materiale e immateriale; la sostenibilità demografica; il necessario equilibrio tra diritti e doveri dell’uomo e del cittadino; l’indipendenza culturale, politica, economica e militare. Nessuna forza politica riesce a fornire una grande narrazione in grado di spiegare il mondo, dare una speranza, elaborare il passato e preservare la memoria“.

 

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DESIO – IL SINDACO: ” LEGHISTI IRRESPONSABILI E IN MALAFEDE “

DESIO – Il primo cittadino Roberto Corti ritorna sulla seduta seduta del Consiglio Comunale sospesa ( leggi ) dal presidente Rocco Cicchetti in seguito alla quale il gruppo della Lega Nord ne ha chiesto poi le dimissioni ( leggi ) . Corti dichiara : “Prendo atto che la Lega Nord di Desio ed il Segretario nazionale Grimoldi non solo non prendono le distanze dai gravissimi fatti accaduti durante il Consiglio comunale di giovedì scorso ma addirittura rilanciano, distorcendo la realtà e gettando nuova benzina sul fuoco”

“Affermare che la sospensione del Consiglio comunale sia stata motivata dal loro intervento a ricordo degli attentati in Russia, è irresponsabile ed in malafede” – prosegue il Sindaco. “La Lega Nord sorvola sulle minacce rivolte dagli eversori presenti in aula ai Consiglieri di maggioranza, Giunta, Sindaco ed anche a parte del pubblico. Sorvola sulle due sospensioni che il Presidente del Consiglio è stato costretto ad assumere per le continue urla che impedivano il regolare svolgimento dei lavori. Sorvola sull’appello dello stesso Presidente del Consiglio alla responsabilità, alla moderazione dei toni ed al rifiuto di atteggiamenti provocatori, tutto questo per garantire la prosecuzione del Consiglio: appelli che la Lega Nord ha fatto cadere nel vuoto”

“Ora, per nulla stanchi di  gettare benzina sul fuoco , si permettono di attaccare lo stesso Presidente del Consiglio Rocco Cicchetti, preannunciando addirittura una mozione di sfiducia nei suoi confronti. Individuare il Presidente come il responsabile della conclusione anticipata dei lavori del Consiglio è l’ennesimo tentativo di buttare fumo negli occhi dei cittadini e distorcere la realtà. Piena vicinanza e sostegno al Presidente Cicchetti, che continua ad essere una figura di indispensabile garanzia ed equilibrio istituzionale nel far rispettare i regolamenti che governano il Consiglio comunale e che tutelano ogni Consigliere, soprattutto le minoranze”. “Consideriamo anche l’ulteriore grave fatto avvenuto lunedì sera in Consiglio comunale a Monza – conclude il Sindaco. “Anche in quel caso la miccia della tensione in aula è stata innescata da un intervento di un Consigliere della Lega, e siamo al secondo indizio. Dobbiamo aspettare il terzo per poter parlare di prova certa? La Lega chiarisca se ci sono rapporti con i neofascisti che assaltano le Istituzioni, a Desio come a Monza”.

Non si è fatta attendere la risposta della Lega Nord che ha replicato : È evidente che siamo di fronte ad una reazione scomposta e nervosa, figlia di una lucidità politica apparentemente smarrita o di una errata valutazione dei fatti, che poco si addice al sindaco di una città come la nostra. Evitiamo ulteriori commenti, limitandoci a ribadire la nostra evidente estraneità ai momenti di tensione che si sono creati in consiglio comunale, dove i nostri rappresentanti sono stati pesantemente insultati. Auguriamo a Roberto Corti che con la Pasqua possa ritrovare la serenità smarrita. Desio ha molte questioni aperte che lui sta dimostrando di non sapere risolvere: provi a fare il sindaco anizichè il polemista“.

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DESIO – FORZA NUOVA E IL PRETE CHE DAL PULPITO FA POLITICA

DESIO – Il coordinatore cittadino di Forza Nuova, Giovanni Campisi,  ha diffuso una nota in cui critica aspramente don Flavio Speroni, che  dal pulpito nella sacra domenica delle Palme si è messo a fare politica. Scrive Campisi : ”  Povera Chiesa Cattolica, in mano a preti che si preoccupano più dei bilanci , colpevoli di far parte del business dell’ immigrazione che delle anime dei fedeli, in mano a massoni e gesuiti che affermano che Nostro Signore si è fatto peccato nel serpente… ”  “Ricordo che lo Stato del Vaticano ospita “zero migranti “ ed è sede dello Ior Vaticano, seconda banca mondiale dopo il gruppo Rothschild con immense potenzialità risolutive verso i problemi del mondo, fin ora mai pervenute. Facciamo presente a don Flavio, che prima di fare la morale e dare dei Farisei a chi ha scelto Dio, Patria e Famiglia come comandamenti di vita e che con sacrificio persegue con le proprie azioni quotidianamente , dovrebbe prima con carità cristiana,  ergersi ad esempio,  preoccupandosi delle anime dei fedeli desiani i quali si rivolgono a Solidarietà Nazionale per tirare avanti in quanto non colorati. ”

Campisi ritorna anche sull’ultimo Consiglio Comunale interrotto ( leggi ) affermando : ” Per quanto riguarda le dichiarazioni delle istituzioni politiche cittadine del PD, ribadiamo per l’ultima volta che in consiglio c’erano cittadini comuni, cittadini esausti e cittadini abbandonati dalle istituzioni, come i residenti delle case popolari che vivono in una situazione che definire inumana è poco. Cittadini della periferia totalmente abbandonati che tutti i giorni devono combattere con le vostre risorse! È un dovere per noi, difendere in primis la dignità del nostro popolo!
Dei padri italiani rimasti senza casa e senza lavoro, dei giovani che sono senza futuro in un paese che pensa solo al perbenismo e alla finta accoglienza. Se essere fascisti vuol dire difendere il nostro popolo, allora ne siamo fieri ”

La redazione ha cercato senza successo di mettersi in contatto con don Flavio Speroni per avere un suo commento.

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DESIO – LEGA : “SI DIMETTA IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE “

DESIO – Il gruppo consiliare della Lega Nord di Desio, dopo la sospensione dell’ultimo consiglio comunale ha diffuso una nota in cui chiarisce il comportamento del gruppo stesso  durante la seduta: ” Il sindaco Roberto Corti e la sua maggioranza sanno fare le vittime, ma in realtà  le uniche vittime sono i cittadini di Desio. Per loro i soldi non ci sono mai, ma saltano fuori due milioni di euro per i profughi e richiedenti asilo, che probabilmente nella maggior parte dei casi sono immigrati irregolari. … . Il sindaco smetta di fare la vittima: quando il popolo scende in piazza la politica deve ascoltare in silenzio e non offendersi o piagnucolare. Le grandi tensioni che questa maggioranza sta creando in città devono trovare risposte e possibilità di dibattito in consiglio comunale, cosa che è stata cercata di impedire in puro stile dittatoriale. Oggi ricorrono a giudici e poliziotti per intimidirci, ma i tempi delle dittature sono passati e non sarà Corti a rispolverarli. Venga in consiglio comunale ad affrontare i cittadini se pensa di avere ragione, anziché fuggire come ha fatto fino ad oggi. E’ inaccettabile che abbiano interrotto e rinviato il consiglio comunale mentre cercavamo di ricordare le vittime dell’attentato in Russia, Il sindaco e il presidente del consiglio si sono guarda caso dimenticati di fare. Per loro ci sono morti di serie A e morti di serie B, per noi i morti vanno ricordati tutti, dalla Siria e San Pietroburgo ”

Nel comunicato non manca anche un invito a dimettersi  rivolto  al Presidente dell’assemblea Rocco Cicchetti i cui comportamenti -secondo i leghisti –  “… scaldano gli animi anziché calmarli e nel corso dell’ultimo consiglio comunale il suo modo di non di gestire l’aula è stato tra le cause che hanno portato alla sospensione del consiglio… ma Cicchetti fa solo quello che Corti gli ordina! “
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DESIO – BAGARRE IN CONSIGLIO COMUNALE : SEDUTA SOSPESA

DESIO – La seduta del Consiglio Comunale di ieri giovedì 6 aprile è stata sospesa per motivi di ordine pubblico . Stando a quanto scritto dal primo cittadino Roberto Corti ( foto ) tutto è iniziato da un ” gruppo di facinorosi legati a Forza Nuova ”   che  hanno a più riprese interrotto gli interventi dei consiglieri di maggioranza con urla e minacce, impedendo il regolare svolgimento della seduta.
“Il fatto – commenta il Sindaco Roberto Corti – è di una gravità inaudita. Stiamo parlando di azioni volte a bloccare il regolare funzionamento di un organo costituzionale e democratico. E attenzione a non considerarlo un fatto isolato: al contrario rappresenta l’ultimo tassello di una continua serie di iniziative volte ad amplificare la tensione sul lavoro delle Istituzioni della nostra città”. “Appare sempre più evidente – prosegue il Sindaco – come sia in atto un disegno preordinato che voglia sovvertire con modalità antidemocratiche il risultato elettorale dello scorso anno”.
“Essendo le Istituzioni patrimonio comune, ci saremmo aspettati dei distinguo da parte della minoranza, una presa di distanza netta. Tutto l’opposto: alcuni consiglieri hanno al contrario contribuito a surriscaldare il clima, altri sono in queste ore impegnati nel minimizzare l’avvenuto o nel distorcere l’evidenza dei fatti”. “Il messaggio sia chiaro – conclude il Sindaco – ed è rivolto ai seminatori di odio che tanto stanno facendo per esasperare i conflitti e generarne di nuovi: la nostra azione di trasformazione in meglio di Desio non si fermerà, anzi, verrà perseguita con rinnovata determinazione e impegno”.

La senatrice Lucrezia Ricchiuti ha diffuso dopo il fatto un suo comunicato: ” Ieri sera il consiglio comunale di Desio è stato interrotto da un grave atto, tanto minaccioso quanto irresponsabile, di personaggi legati all’estrema destra. Tristi figuri di Forza Nuova, già noti alla scena della città, accompagnati da alcuni cittadini  si sono introdotti nella sala del consiglio comunale con urla e comportamenti sguaiati che  hanno interrotto i lavori del  consiglio Alla ripresa dei lavori i consiglieri della Lega Nord hanno poi alzato la bandiera imperialista russa provocando ulteriori disordini e urla da parte del  pubblico  opponendosi a ogni invito alla calma e al silenzio.  Il loro irresponsabile comportamento ha impedito l’ordinato svolgersi dei lavori consiliari, costringendo  il presidente a interrompere definitivamente  la seduta per ragioni di ordine pubblico.   Si tratta di un fatto di estrema gravità, che costituisce un attacco alla città di Desio e alle sue istituzioni. Un rigurgito di fascismo in piena regola, impastato di squadrismo e intolleranza razzistatipico della destra lombardaEsprimo la piena solidarietà al sindaco Corti e ai consiglieri di maggioranza.  Sen. Lucrezia Ricchiuti “

Forza Nuova replica : ” I cittadini di Desio e Forza Nuova non sono entrati in consiglio ne urlando ne chissà in quale modo scomposto. Gli stessi cittadini e i video fatti possono dimostrare il contrario di quello che affermano..E a sospendere più volte sono stati proprio loro, evidentemente dava fastidio la presenza di cittadini che manifestavano molto tranquillamente il dissenso verso la loro disastrosa politica sociale.”

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SEREGNO – IL PD ATTACCA IL CENTRO-DESTRA SUL FUTURO DI AEB- GELSIA

SEREGNO – ” Dopo 11 anni di completo immobilismo, ora che le occasioni sono in gran parte sfumate, l’ammininistrazione di centro-destra in consiglio comunale dichiara di aver stilato una delibera epocale, delibera a cui nemmeno la stessa maggioranza è pronta a dar credito ( il riferimento è all’assenza di alcuni consiglieri di maggioranza – Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia – durante il consiglio comunale nel quale la delibera stessa anzichè essere approvata è stata ritirata dall’assessore Giacinto Mariani )… Come si fa pensare ad una quotazione in borsa quando non esiste una chiara prospettiva strategica per la società …” Così scrive il Partito Democratico in un comunicato ( leggi )  nel quale  non vengono risparmiate critiche e accuse agli attuali amministratori di Gelsia : ” Non ci sentiamo tutelati dagli attuali amministratori di Gelsia, che nel corso degli anni non hanno trovato nessuna strada di crescita, ma solo la difesa di una posizione dominante che rischia di essere schiacciata dalle azioni della concorrenza ” .

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Mensile di informazione politica locale autogestito dai gruppi presenti in Consiglio Comunale *– ( Marzo 2017 )

* Tutti i gruppi politici sono inviatati . Quelli che non compaiono lo fanno per scelta personale .

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SEREGNO- IL PD DICE NO AL TRASFERIMENTO DEL SERVIZIO DIALISI

SEREGNO – Sulla vicenda riguardante il trasferimento del servizio dialisi presso l’ospedale di Seregno, che rischia di danneggiare non pochi pazienti con le relative famiglie, il Partito Democratico ha diffuso un comunicato stampa:
“Diciamo NO al trasferimento del servizio dialisi” Con particolare preoccupazione il Partito Democratico sta seguendo in questi giorni le notizie che riguardano il servizio di dialisi presso il locale nosocomio. Si tratta di una specializzazione che interessa non pochi pazienti che, anche in base ad articoli recentemente apparsi su alcuni organi di stampa, sembrano essere in procinto di essere trasferiti, dagli ospedali di Seregno e Carate a quello di Vimercate, ben più scomodo da raggiungere con grave disagio sia per i pazienti che per le relative famiglie che risiedono in questa parte di Brianza. Quest’ultima decisione, se confermata, confermerebbe peraltro i segnali poco confortanti, che si sono registrati negli ultimi mesi, riguardanti altre divisioni specialistiche presenti nell’ospedale di Seregno, con il rischio concreto di un progressivo impoverimento di tutta la struttura ospedaliera. Chiediamo pertanto al Sindaco di riferire con urgenza, nel corso del primo consiglio comunale che verrà convocato, la reale situazione e le prospettive di questo servizio di basilare importanza per molti cittadini. Per quanto ci riguarda, metteremo in atto, sia a livello locale che presso gli organismi regionali, tutte le iniziative possibili affinché la città non venga privata di una specializzazione di tale importanza. “
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SEREGNO – VOUCHER SI O VOUCHER NO ?

SEREGNO – Lo scorso mercoledì, organizzato dalla Casa della Sinistra,  c’è stato un incontro sull’argomento ” Aboliti i voucher? La lotta paga ” con relatore Simone Pulici segretario della CGIL Brianza .  L’incontro è servito  a conoscere la materia in modo oggettivo avvalendosi della norma e della sua applicazione reale. I sostenitori dei voucher affermano  che si tratta di uno strumento giuridico necessario per fare emergere dal lavoro nero forme di collaborazione particolari e residuali non altrimenti regolamentabili. Pulici ha dimostrato che ciò è falso: le tipologie di lavoro temporaneo nel nostro sistema giuslavoristico sono oltre quaranta. Per il lavoro temporaneo e occasionale già esistevano stage, contratti a progetto, contratti di somministrazione  (interinali) lavoro stagionale e lavoro a tempo determinato. Perchè il legislatore ha introdotto i voucher?  E  perché milioni di euro di voucher sono stati utilizzati  proprio in Lombardia e nelle aree più industrializzate? Per rispondere alla domanda Pulici ha detto che basta osservare chi sono i datori di lavoro che li usano di più:  non sono certo le famiglie che li utilizzano per la baby sitter o per le  ripetizioni scolastiche dei figli ma sono invece le grandi multinazionali. Il voucher è  una tipologia di contratto che corrisponde al vecchio cottimo,  del tutto priva di  continuità e tutela. Il governo era già intervento sulla materia nel 2016 ponendo un tetto di settemila euro al reddito con voucher del singolo lavoratore  e questo ha determinato il fenomeno del lavoro nero con parziale regolazione attraverso i buoni lavoro. Fenomeno maggiormente esteso nei call-center, nell’ agricoltura e nell’ edilizia:  i lavoratori pagati in questo modo al termine della vita lavorativa avrebbero maturato  forse una pensione di anzianità di circa duecento euro mensili.  Di contro il motivo per cui i voucher sono stati molto graditi ai datori di lavoro è  il basso costo previdenziale e contributivo. Per il lavoratore invece nessuna tutela ed il suo posizionamento sul punto più basso della condizione di precarietà.

Pulici ha affrontato anche l’argomento referendario sugli appalti privati. È un tema poco conosciuto e dibattuto ma che in realtà è di grandissimo rilievo. Chiedere la corresponsabilità in solido dell’appaltatore significa fermare i giochi di “scatole cinesi” e lo spacchettamento della produzione. Pensiamo a cosa sono oggi certe grandi aziende dove i collaboratori sono dipendenti di cooperative e non delle aziende medesime.  Situazioni paradossali dove a perderci è la qualità complessiva. Basta guardare negli ospedali dove la gran parte dei lavoratori sono a libro paga di  soggetti privati terzi .  Diventa sempre più farraginosa la filiera della prestazione e sempre più scarso il senso di appartenenza e responsabilità. Ci sono situazioni dove i lavoratori dei subappalti non sono nemmeno più in grado di risalire al datore di lavoro in caso di contenzioso. La responsabilità solidale renderebbe sconveniente  il subappalto e la frammentazione del lavoro.

Pulici in conclusione ha sottolineato che per tutti questi motivi la Cgil continuerà  la sua campagna referendaria, anche perché l’intervento del governo con decreto legislativo, potrebbe non ottenere la ratifica parlamentare e decadere dopo sessanta giorni. Lo svolgimento della consultazione è dubbio – ha concluso Pulici –  i media tacciono e il fallimento della consultazione per mancanza di quorum avrebbe un indubbio significato politico. ( Anna Migliaccio )
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