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CONSIGLIO: GIUNGLA DI SIGLE POLITICHE

CONSIGLIO COMUNALE : GIUNGLA DI SIGLE POLITICHE 
Mai vista, neppure negli anni Settanta quando a livello nazionale esisteva una miriade di partiti, una così marcata polverizzazione all’interno del consiglio comunale la cui fisionomia partitica e individuale è stata letteralmente stravolta rispetto all’esito delle ultime amministrative. Dai sei schieramenti presenti del 2010 si è passati infatti a ben dodici gruppi consigliari che rappresentano un vero e proprio record per la città.
Partiti nuovi e volti nuovi alcuni del quali neppure residenti in città. Epurazioni, abbandoni, vicende giudiziarie, diversità di opinioni, fattori personali e soprattutto tanta intolleranza hanno contribuito a questa metamorfosi che non facilita certamente la governance della città.
L’ultima scissione riguarda ancora una volta la Lega Nord con Roberto Trezzi, ex capogruppo nonchè consigliere provinciale, che ha polemicamente lasciato il partito ma non lo scranno consigliare costituendo l’ennesimo gruppo indipendente: «Non posso andare avanti a condividere le scelte di una Lega profondamente diversa da quella che ho conosciuto e in cui ho militato per anni. Questa maggioranza guidata da Giacinto Mariani ha disatteso le aspettative non solo dei leghisti ma della cittadinanza».
Anche durante l’ultima seduta del consiglio comunale Trezzi ha fatto la voce grossa in merito alla Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, in netto dissenso con i suoi ex colleghi di maggioranza. La Lega Nord aveva già vissuto il trauma dei due consiglieri Giannobi e Forcolin che si dichiararono indipendenti prima di lasciare il consiglio e le dimissioni in massa dei consiglieri Luca Talice, Andrea Colombo, Marco Dell’Orto, Mario Gerosa, Alex Paro e Claudio Tono (oltre all’assessore Riccardo Liviero) all’indomani della vicenda +Energy.
Una situazione di profondo conflitto all’interno della sezione seregnese della Lega che neppure il commissario inviato da via Bellerio pare sia riuscito a sanare. Lo «zoccolo duro» del Carroccio seregnese è più che mai deciso a continuare un braccio di ferro con la propria rappresentanza in amministrazione che dura ormai da un paio di anni. Nei giorni scorsi anche il consigliere Leo Servidio ha lasciato il Pdl dichiarandosi indipendente del Popolo delle Libertà: «Un partito allo sbaraglio senza idee e senza autorevoli candidati per il futuro». Prima di lui se ne erano andati anche Francesco Gioffre’ (indipendente di Destra), Maria Teresa Viganò (Gli Apoti), Guido D’Auria (Nuovo Centro Destra) mentre Pietro Amati e Piergiorgio Borgonovo sono confluiti in Scelta civica.
( IL GIORNO – di Gigi Baj )

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