Cronaca

DESIO – ESCORT PICCHIATA E COSTRETTA AL SILENZIO. I CC ARRESTANO UN 28ENNE ITALIANO

DESIO –  L’ha salvata un  ‘amica, anche lei di origine romene, chiamando il 112 dopo ore che non rispondeva al telefono.

L’ attuale e inquietante vicenda è accaduta pochi giorni fa in Brianza ad una giovane donna, picchiata, privata del cellulare dal suo cliente, e persino costretta al silenzio con un cavo del telefonino intorno al collo.

Per ore tenuta è stata tenuta sotto scacco in una camera d’albergo da un uomo, che, per consumare un rapporto sessuale con lei, l’avrebbe persino costretta a “tirare” della cocaina.

Questo l’incubo vissuto da una escort, 30enne di origine rumena, nei giorni scorsi a Desio.

A finire in carcere, con la pesantissima accusa di sequestro di persona, un 28enne pugliese ma residente in Brianza.  L’uomo, nel dicembre 2021 era già stato condannato in primo grado – con la madre – a 12 anni e 8 mesi, per il tentato omicidio del secondo marito di lei. Il tentato omicidio era avvenuto in Puglia nell’ estate del 2016.

Le indagini dei Carabinieri di Desio sono partite quando verso la 1.30 circa di notte, alla centrale operativa del 112   è giunta la chiamata di una donna, 26enne, anche lei rumena, che ha dichiarato di essere preoccupata per l’amica connazionale. La 30enne si era allontanata, nel cuore della notte, con un cliente per consumare la prestazione a pagamento. Erano passatere  ma della “collega” non si avevano più notizie. Nessun riscontro neppure al telefonino della vittima, che squillava sempre a vuoto.

Raccolta la testimonianza, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno subito raggiunto l’hotel indicato dalla giovane.

Dopo avere cercato tra i piani dell’albergo, gli uomini dell’Arma sono riusciti ad individuare la camera sentendo le lamentele della donna. Entrati nella camera,  hanno notata la donna sdraiata a terra, ai margini del letto, con evidenti segni della violenza sul corpo e in stato di shock. Immediatamente soccorsa, ha riferito di essere stata ripetutamente picchiata, privata dei cellulari, minacciata e trattenuta dall’uomo per diverse ore dentro la camera.

Tra quelle 4 mura, i militari hanno trovato alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina che, su richiesta del suo cliente, la vittima avrebbe dovuto assumere per un rapporto sessuale. E ancora, i due cellulari spenti della donna e un cavo di ricarica per telefonino che l’uomo le avrebbe stretto intorno al collo per evitare che la stessa potesse chiedere aiuto.

L’arrestato, su disposizione della Procura di Monza è stato sottoposto in un primo momento agli arresti domiciliari e poi accompagnato presso la casa circondariale di Monza ed ivi sottoposto, in considerazione della gravità dei fatti, alla misura cautelare custodiale più grave.