Cronaca

DESIO – SCOPERTA FRODE FISCALE DA 5 MLN DI EURO CON QUATTRO COOP

DESIO –  Sette persone arrestate e accusate a vario titolo di indebita compensazione di debiti erariali con crediti tributari fittizi e di emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti con l’aggravante di aver utilizzato il metodo mafioso

Quattro cooperative di Desio perso di un sistema per frodi fiscali in un indagine che ha portato all’arresto di sette persone. Le persone finite in manette sono accusate, a vario titolo, di indebita compensazione di debiti erariali con crediti tributari fittizi e di emissione di fatturazioni per operazioni inesistenti con l’aggravante di aver utilizzato il metodo mafioso. Arresti, che fanno seguito ad altri avvenuti a maggio, eseguiti dai militari del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Varese e dalla Squadra mobile di Milano nell’ambito dell’indagine «Security».

L’ordinanza è stata emessa dal gip su richiesta dai magistrati della Dda Ilda Boccassini e Paolo Storari. Dalle indagini sono emersi contatti che alcuni degli indagati avevano con un gruppo criminale di origini pugliesi, da anni radicato in provincia di Milano. Luigi Alecci, Emanuele Micelotta e Giacomo Politi, già coinvolti nell’inchiesta, sarebbero infatti legati al gruppo che faceva capo al pluripregiudicato cerignolese Antonio Saracino. Alecci risulta anche far parte dell’organizzazione mafiosa dei «Laudani».

Grazie al commercialista foggiano Ruggiero Massimo Curci, Saracino e i suoi complici Luigi Sorrenti, Antonino Catania e Giuseppe D’Alessandro, mettevano in liquidazione delle cooperative in modo da non pagare i debiti previdenziale e con il fisco, compensandoli con crediti fittizi e solo figurativi, mai quindi maturati davvero. Quattro le società cooperative utilizzate, con attività nel settore della logistica e sede amministrativa di fatto a Desio, in Brianza: Fast Work, Fedel, Green Coop ed Easy Job.

Il meccanismo prevedeva false fatture emesse dalla cooperativa Queen Service, anch’essa riconducibile all’organizzazione criminale. Fatture false a «bassa intensità», le hanno definite gli inquirenti, nel senso che potevano arrivare a poche migliaia di euro ma che, nell’insieme, potevano servire a evadere milioni attraverso cooperative costituite ad hoc. Ed infatti ammonta a quasi cinque milioni l’evasione accertata.

La direzione distrettuale dell’Antimafia milanese ha emesso un decreto di sequestro preventivo d’urgenza per questa somma nei confronti degli indagati.
E un altro decreto riguarda il solo commercialista Curci per 325mila euro, ritenuto il corrispettivo incassato dal professionista per la sua attività. I sequestri disposti dall’autorità giudiziaria ed eseguiti, ammontano ora a quasi 6,7 milioni di eurotra beni immobili, mobili e disponibilità finanziarie.

( Fonte Il Giorno )

[wysija_form id=”5″]

Lascia un commento