Cronaca

LAZZATE – ARRIVANO I PROFUGHI MA I CITTADINI NON GRADISCONO …

LAZZATE – Le voci sono rimbalzate per tutto il fine settimana, alcune abitazioni di Lazzate saranno utilizzate per ospitare profughi richiedenti asilo. Il numero non è ancora stato precisato, mentre il comune riferisce di non aver ricevuto informazioni ufficiali, ma sembrerebbe che un privato avrebbe venduto due appartamenti di via Volta alla D&G Research del geometra Gianni Davanzi di Seveso, studio noto per l’impegno nell’accoglienza dei migranti in terra brianzola. Dalle prime ore del mattino il sindaco Loredana Pizzi ha riunito l’intera giunta comunale per analizzare la situazione e capire se l’ipotesi sia concreta o meno.

È lo stesso primo cittadino a rendere noti i fatti: «La Prefettura di Monza non ci ha informato di nulla. Ma allo stesso tempo abbiamo raccolto diversi indizi ed informazioni che ci portano a pensare che non siano semplici voci, ma un pericolo imminente. Non è stato facile, registro la reticenza più totale degli attori coinvolti, il che contribuisce a confermare l’ipotesi che sarebbe assai inquietante per la nostra comunità».
Queste le preoccupazioni del sindaco: «Temiamo per l’ordine pubblico, visto che già in passato partirono animate proteste: per questo ho scritto al Prefetto perché escluda o eventualmente confermi senza equivoci questa notizia. Siamo ancor più preoccupati perché tra pochi giorni inizierà l’evento “Vacanze nel Borgo” proprio nel centro storico». Gli appartamenti sarebbero in un cortile in via Volta 14, con due balconi che affacciano proprio sulla strada principale del Borgo, sopra un esercizio commerciale; un cortile in cui vivono 13 famiglie con 7 minori per un totale di 28 residenti. «Se l’informazione dovesse essere confermata, sarebbe palese la provocazione di portare i profughi a Lazzate proprio all’interno del borgo e proprio nei giorni di festa. Sarebbe confermato che qualcuno pensa più a far politica che a gestire i problemi. Il luogo dal punto di vista della sicurezza e del decoro è assolutamente inadatto a diventare un centro profughi, sempre che effettivamente lo siano» – aggiunge l’assessore alla Sicurezza Andrea Monti che già negli anni scorsi scese in strada con i cittadini in quella che fu definita una protesta anti-tendopoli.

«Come amministrazione comunale siamo stati tenuti vergognosamente all’oscuro dalle istituzioni statali e governative; dichiariamo sin d’ora che verificheremo ogni strada percorribile per scongiurare questa sciagurata ipotesi, calata dall’alto sulla pelle dei lazzatesi».

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