Cultura

” L’INFELICITA’ DEL GATTO ” DI GIACOMO LA FRANCA

SEREGNO – Non è frequente che un nostro concittadino si metta a scrivere romanzi. Giacomo La Franca ( foto sotto ) di cui parliamo oggi ne ha già scritti due che hanno ottenuto un buon successo editoriale.   Sabato 17 dicembre, presso la libreria Area Libri di Seregno ha presentato il suo secondo romanzo dal titolo  “L’infelicità del gatto” ( Eclissi Editrice ) dove “il gatto” è uno dei tre personaggi principali. Un hacker, un nerd e un ingegnere informatico, grasso,  solitario e un po’ autistico che un giorno decide di cambiare sé stesso. Si incatena per non avere più accesso al web, non bere, non fumare e poter uscire dal mondo virtuale. Dorme in un bosco, si isola in una casa di Brunate, si mette a dieta, prova a cambiare il suo corpo, il suo essere reale. Questa storia è un noir, dove c’è anche un assassino. Un uomo importante, un funzionario di polizia con una doppia vita, un po’ come il “cittadino al di sopra di ogni sospetto” interpretato dal grande Gian Maria Volontè. Un uomo che vive solo delle proprie passioni sessuali, di dominio, violente. Nella storia accadono diversi omicidi alcuni dei quali  anche efferati e l’assassino non prova mai il minimo pentimento. E’ un essere privo di ogni empatia ad eccezione della brama verso un oggetto di passioni, un giocattolo da smontare, magari rompere. Poi c’è una “investigatrice privata”, una giovane che ha ereditato dal padre il mestiere di pedinare mariti e mogli infedeli.  C’è anche una vittima-complice di giochi perversi e crudeli, anche lei persona tremendamente sola. E infine c’è  un vero gatto ma a dispetto del titolo è il meno infelice di tutti. I gatti, a differenza degli umani, sono esseri diversamente sociali.
Personaggi assurdi, taluni iperbolici, soprattutto nella seconda parte della narrazione dove ne incontriamo di nuovi. Eppure reali, in questo nostro mondo finto e tutto virtuale. Reali anche nella prosa ordinaria e quotidiana, a volte sgradevole, ma realistica in un mondo fatto di gente attaccata solo ad apparecchi elettronici, che ha paura del corpo dell’altro. Che differenza c’è tra un giallo e un noir? L’autore risponde che in un giallo si cerca l’assassino, in un noir la motivazione che spinge qualcuno a diventare un assassino o a commettere atti illegali. Lo scavo psicologico dei personaggi. E’ un libro che si legge tutto d’un fiato. La trama è paradossale, ma quando ci entri non puoi uscirne senza la curiosità di sapere come va a finire. Non la possiamo raccontare, basti sapere che il fine è lieto  e che almeno due dei protagonisti ritroveranno sé stessi oltre che l’Altro. ( Anna Migliaccio )
la franca giacomo
[wysija_form id=”5″]

Lascia un commento