Cronaca

LOMBARDIA – CORONAVIRUS: ROCHE DONA FARMACI E UN MILIONE DI EURO

LOMBARDIA – Roche donerà il farmaco per l’artrite reumatoide che, usato in via sperimentale su alcuni pazienti affetti da Covid-19, ha dimostrato possibile efficacia nel contrastare l’aggravamento delle condizioni di salute dei pazienti positivi al virus. Il Gruppo si impegna a fornire gratuitamente per il periodo dell’emergenza, tocilizumab (RoActemra) a tutte le Regioni che ne facciano richiesta, fatte salve le scorte necessarie a consentire la continuità terapeutica ai pazienti affetti da patologie per cui il prodotto è autorizzato. Con una lettera inviata al ministro della Salute e a tutti i presidenti delle Regioni, l’azienda farmaceutica svizzera si è messa a disposizione del sistema sanitario nazionale.

Il farmaco, attualmente impiegato per il trattamento dell’artrite reumatoide, non è indicato per il trattamento della polmonite da Covid-19, ma la comunità scientifica sta dimostrando interesse al suo utilizzo dopo l’inserimento nelle linee guida cinesi. Oltre alla donazione del farmaco, l’Azienda ha dato la propria disponibilità ad Aifa per avviare uno studio clinico sull’efficacia e sicurezza di tocilizumab anche in questi pazienti.

Ma questa è solo una delle quattro azioni che Roche intende implementare per supportare il Ssn: oltre alla cessione gratuita del proprio farmaco, e anche del proprio servizio di telemedicina per i pazienti con diabete, donerà 1 mln di euro in dispositivi di protezione per i medici di medicina generale e attrezzature per le terapie intensive. Darà oltre il via a un’operazione di ‘volontariato di competenza’, e lancerà la campagna “Stai a casa, leggi un libro” rivolta ai giovani under 25 di Milano e Monza.

Fino alla risoluzione dell’emergenza, l’azienda mette a disposizione gratuitamente il servizio di telemedicina integrata per le persone con diabete che consente la comunicazione della cartella clinica Smart digital clinic e l’app mySugr.

Il secondo bisogno individuato riguarda l’onda d’urto che ha investito il personale sanitario, la protezione civile e le associazioni di volontariato che non hanno risorse sufficienti per arginare, gestire e indirizzare appropriatamente le crescenti richieste della cittadinanza. Roche mette a disposizione personale altamente specializzato, circa 1.000 persone, il 50% delle quali opera capillarmente su tutto il territorio e possiede un titolo di laurea in materie scientifiche, un capitale umano che può essere, parzialmente e su base volontaria, offrire supporto e consulenza telefonica collaborando con chi già svolge questo difficile compito.

La terza emergenza cui Roche intende offrire un supporto concreto, riguarda le strutture sanitarie che operano con mezzi economici e dotazioni insufficienti rispetto all’entità del fenomeno. L’azienda svizzera, in collaborazione con Cittadinanzattiva e Fimmg, si impegna a erogare 1 milione di euro per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza individuale, mascherine e occhiali protettivi, per i medici di medicina generale che in questo momento ne sono sprovvisti. Questa operazione include anche una precedente donazione di caschi per la ventilazione dei pazienti ricoverati in terapia intensiva.

Ma non solo. L’isolamento sociale forzato è infatti all’origine del quarto bisogno individuato, una condizione che richiede notevole dose di pazienza e resilienza emotivo-psicologica, soprattutto da parte delle giovani generazioni. Roche, in partnership con un importante editore, dà avvio alla campagna ‘Stai a casa, leggi un libro’, rivolta agli under 25 dei territori in cui opera: in collaborazione con gli Assessorati alla cultura di Milano e Monza Brianza, regalerà un libro accompagnato da materiale informativo utile ad aumentare la consapevolezza delle giovani generazioni sul tema della centralità del senso civico individuale e collettivo in una fase di emergenza sanitaria.

Come azienda che opera nelle scienze della vita, raggiungiamo ogni giorno milioni di italiani con farmaci e test diagnostici e in questa situazione di emergenza sentiamo ancora più forte la responsabilità del nostro ruolo sociale. Tempi straordinari richiedono sforzi altrettanto straordinari. Se vogliamo lasciare un’impronta, come Azienda e come persone, dobbiamo pensare in maniera diversa e mettere a disposizione del Paese le nostre competenze e le nostre risorse. Grazie all’ascolto di diversi interlocutori, abbiamo individuato quattro aree di bisogno alle quali vogliamo rispondere con interventi capillari su tutto il territorio”, sottolinea il presidente e Ad di Roche Farma Maurizio de Cicco che si fa portavoce anche dei colleghi di Roche Diabetes Care e Roche Diagnostics.

Abbiamo ritenuto doveroso aderire all’invito del Presidente della Repubblica – prosegue – che ha raccomandato a tutti coesione assoluta e inderogabile impegno per fronteggiare l’emergenza. Un’azienda come la nostra non può non rispondere all’appello perché siamo parte integrante del sistema sanitario nazionale, a servizio dei pazienti, degli operatori sanitari e di tutto il Paese. Voglio cogliere l’occasione per testimoniare la nostra gratitudine ai medici tutti, agli infermieri, ai farmacisti, ai volontari, a tutti coloro che sono in prima linea per affrontare e superare una difficoltà che avrà il pregio di unirci ancora di più”.

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