Cronaca

MONZA – FALSE ASSUNZIONI DI STRANIERI : 171 INDAGATI E 11 ARRESTI

MONZA- Sono 171 gli indagati e 11 i destinatari di misure cautelari finiti nelle indagini della Procura di Monza ed effettuate dalla Polizia  in un’operazione mirata a smascherare un’organizzazione che assumeva fittiziamente cittadini stranieri per permettere loro di ottenere il permesso di soggiorno o il rinnovo . Tra gli indagati sono finiti un commercialista brianzolo, diversi titolari di ditte fittizie che assumevano  cittadini stranieri e i alcuni procacciatori di clienti. Le indagini hanno portato a scoprire la documentazione di oltre 30 false ditte che nel corso di quattro hanno assunto più di 1.500 dipendenti. Sulla base di un prezzo medio corrisposto, dal 2012 a oggi il volume d’affari dell’associazione per delinquere è oscillato tra i 2 e i 3 milioni di euro.

L’indagine ha preso il nome in codice  ‘Idra’ perché il capo dell’associazione, un ragioniere 55enne,  ‘tagliava la testa’ alle società fittizie appena aveva il sospetto che potessero incappare nella rete della giustizia. Subito dopo ne creava altre in cui riversava i dipendenti assunti per permettergli di avere il permesso di soggiorno o il rinnovo. “L’attività del gruppo è andata avanti dal 2007 al 2016 – ha spiegato il procuratore capo di Monza, Luisa Zanetti – Le segnalazioni sono arrivate in procura nel 2013 da parte di vari uffici di immigrazione e non è stato semplice metterle  tutte insieme. ”

Il prezzo per ottenere un finto lavoro  variava da 200 a 3.000 euro, a seconda dello straniero e della sua disponibilità economica. Una percentuale finiva ai procacciatori, sia italiani sia stranieri. La centrale operativa era lo studio commercialista del ragioniere  a Sesto San Giovanni, dove lavorava con tre collaboratori (tutti agli arresti domiciliari) per creare le società e fornire la documentazione in 3-4 giorni. La base per avvicinare gli stranieri, invece, era un phone center a Limbiate (Mb) gestito da un italiano. “Sono oltre 1.500 gli stranieri che hanno pagato  per avere i documenti – ha spiegato Angelo Re, dirigente del commissariato di Monza – Ma circa la metà ha ottenuto il permesso perché per gli altri le pratiche sono state fermate dall’ufficio immigrazione. L’associazione a delinquere è contestata a 42 persone (di cui 10 italiani) , il ragioniere è finito in carcere, mentre  gli altri 10 ai domiciliari”.  Il professionista  non ha precedenti ma era da tempo impegnato in questo tipo di attività, al punto che si sospetta abbia aperto almeno 800 società (sono 30 quelle coinvolte nell’indagine Idra).

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