Cultura

MONZA – NASCE IL PRIMO SPORTELLO DI ASCOLTO LGBTQ+

MONZA –  A un anno dal primo riuscitissimo Brianza Pride ( leggi ) , nasce uno sportello di ascolto per le cittadine e i cittadini LGBTQ+.

Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, e Aniello Barbato, presidente dell’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno (BOA), hanno sottoscritto un accordo per la realizzazione di un progetto che ha l’obiettivo di “garantire uno spazio di ascolto non giudicante di accoglienza e sostegno per persone LGBTQ+ che affrontano momenti cruciali della propria esistenza, in special modo per quanti siano stati vittima di violenza o abbiano subito episodi di discriminazione”.

Nell’ambito della convenzione sottoscritta dalle due parti, la Cgil di Monza e Brianza si impegna a garantire uno spazio all’interno della Camera del Lavoro di Monza per le attività dello sportello: il servizio è gestito dai volontari di Brianza Oltre l’Arcobaleno in coordinamento con gli operatori dell’Area Politiche Sociali della Cgil brianzola. Una nuova attività che va a rafforzare gli sforzi del sindacato sul fronte del contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro e per la promozione dei “Nuovi Diritti”.

Le due organizzazioni ritengono che sul territorio provinciale servano luoghi di ascolto, supporto e orientamento per quanti, tra cittadini e cittadine LGBTQ+, subiscono soprusi in famiglia o sul posto di lavoro.

Tra gli obiettivi del progetto c’è proprio quello di fornire supporto legale per i casi di discriminazione nei luoghi di lavoro, in collaborazione con l’Ufficio Vertenze e Legale della Cgil di Monza e Brianza.

A garanzia della solidità del progetto, Cgil e BOA hanno anche deciso di istituire un Gruppo di Progetto con funzione di verifica e di controllo, costituito, oltre che da Mondellini e Barbato, da Luca Mandreoli, referente dell’ufficio “Nuovi Diritti” della Cgil di Monza, e Nicoletta Mariani, referente degli sportelli di ascolto di BOA.

Per richiedere un appuntamento allo sportello di ascolto è sufficiente chiamare il numero 338.7116902 o scrivere a boabrianza@gmail.com

L’acronimo LGBTQ+ intende accogliere in una sola sigla cittadine e cittadini di diverso orientamento sessuale e identità di genere, lesbiche, gay, bisex, trans, queer. E quel + che sta a indicare la costante disponibilità ad accogliere nuovi orientamenti sessuali, senza discriminazioni e nel pieno rispetto della sensibilità personale. Un atteggiamento di apertura che descrive pienamente lo spirito di questa nuova esperienza di tutela e rappresentanza.

Qualcosa sta cambiando anche in Brianza – dichiara Barbato –. Lo sportello di ascolto, oltre che un servizio necessario, sarà anche una opportunità per la nostra comunità per non rimanere nell’ombra ed avere una rete di tutela che garantisca uguali diritti sia a lavoratori sia ai cittadini LGBTIQI+ che come tutti contribuiscono in egual modo ai doveri di ogni singolo italiano. Le nostre caratteristiche – aggiunge il presidente di BOA – non possono e non devono mai essere una discriminante nella società, a scuola, in famiglia e nei luoghi di lavoro”.

La Cgil, anche a livello territoriale, vuole leggere i nuovi bisogni che possono emergere in capo alle cittadine e ai cittadini, alle lavoratrici e ai lavoratori – dichiara Angela Mondellini –, cogliendo anche nuovi problemi che ci possono essere nei vari ambiti vita, tra cui quello lavorativo, cercando sempre di dare risposte concrete. Questo è il ruolo del sindacato”, conclude la segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza.

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