Cultura

NERO SU BIANCO: IL LIBRO DEL MESE

Un giorno di festa”  di Graham Swift –  Neri Pozza–  In studio Pietro Amati

«Un tempo, quando i ragazzi non erano ancora stati uccisi e c’erano più cavalli che automobili, prima che la servitù di sesso maschile scomparisse e a Upleigh e Beechwood fossero costretti a cavarsela soltanto con una cuoca e una cameriera…».

Comincia così, con un salto in un passato non lontano dalle ultime scintille di Downton Abbey, il romanzo breve di Graham Swift Un giorno di festa in uscita da Neri Pozza (traduzione di Luca Briasco): e subito il lettore si trova immerso nell’atmosfera malinconica dell’Inghilterra del primo dopoguerra. A quel tempo, in una grande casa nella campagna del Berkshire, narra Swift in questo libro che è allo stesso tempo una storia e una riflessione sul modo di raccontare storie, viveva Jane Fairchild, una giovane cameriera orfana ma non per questo triste. Al contrario, la Cenerentola di Un giorno di festa poteva dirsi una ragazza fortunata. Un giorno aveva chiesto al suo padrone il permesso di prendere in prestito un romanzo di Stevenson dalla biblioteca di casa. E lui, che, prima di perdere i suoi due figli in guerra avrebbe potuto rispondere «Chi ti credi di essere, Jane?» — l’istruzione della ragazza era modesta e le barriere gerarchiche robuste — le aveva detto, invece, «Certo che puoi, Jane». E senza accorgersene aveva dato una svolta alla vita di quella giovane destinata a diventare una celebre scrittrice.

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