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Cronaca

VIMERCATE – IN OSPEDALE UNA NUOVA TECNOLOGIA PER LA RADIOLOGIA INTERVENTISTICA

VIMERCATE – Due nuove apparecchiature per l’ospedale di Vimercate: si tratta di ecografi di ultima generazione, con una dotazione che rappresenta lo stato dell’arte della tecnologia.

Sono state destinate alla struttura di Radiologia, diretta da Marcello Intotero: una ha finalità diagnostiche e interventistiche di primo livello, per analisi e operazioni non particolarmente impegnative (biopsie, valutazione della tiroide, etc); l’altra, invece, è utilizzata in sala angiografica per procedure interventistiche di secondo livello, certamente più complesse.

L’investimento di ASST Brianza è stato di quasi 80.000 euro.

Le nuove apparecchiature, che sostituiscono ecografi sfruttati sino ad oggi, consentono di ridurre al minimo complicanze e rischi, con una capacità di identificare le strutture anatomiche interessate e le eventuali presenze patologiche con maggiore nettezza rispetto a prima.

La radiologia effettua prestazioni in autonomie oppure in collaborazione con i chirurghi e in caso terapie mini invasive dei tumori.

La nuova tecnologia introdotta ha, dunque, un notevole valore aggiunto. Il suo utilizzo è a supporto di diverse specialità che insistono e operano in tutti i presidi ospedalieri dell’ASST: dalla pneumologia alla ginecologia, dalla Chirurgia Generale alla Chirurgia Vascolare. Vale la pena ricordare che la radiologia interventistica diretta da Intotero è una struttura squisitamente aziendale.

Ogni anno realizza 1.500 procedure: 900 circa su pazienti ricoverati: il resto per pazienti in day hospital o esterni, con necessità diagnostiche e interventistiche più semplici.

Politica

DESIO – AMMINISTRAZIONE E COMMERCIANTI INSIEME PER PARLARE DI SICUREZZA

DESIO – Due riunioni per discutere di sicurezza sul territorio. Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha incontrato i rappresentanti di Confcommercio, i delegati dei commercianti di Desio e alcuni residenti di piazza Don Giussani per migliorare la sicurezza in città, in particolare nella zona del centro. “Particolarmente utile è darsi obiettivi condivisi per presidiare in maniera coordinata alcune aree circoscritte della città, che sono segnate da fenomeni di insicurezza rispetto ai quali i cittadini chiedono una maggiore attenzione per garantire tranquillità, vivibilità e tutela pubblica – spiega il Sindaco Simone Gargiulo – Prevenire e contrastare azioni e comportamenti scorretti che possano arrecare danno ai residenti è per noi prioritario”.

Tra i vari temi affrontati è emersa anche la richiesta di avere un maggiore presidio del territorio da parte delle Forze dell’Ordine e un’illuminazione più efficace nelle ore serali delle strade, argomenti peraltro condivisi anche dal vicesindaco, nonché Assessore alla Sicurezza Andrea Villa : “L’Amministrazione comunale punta sempre sul dialogo e sull’ascolto fra le parti. Grazie alle segnalazioni dei cittadini e all’intervento tempestivo di Polizia Locale e Carabinieri, il presidio da parte delle Forze dell’Ordine continua sempre attento e costante, come dimostrato dagli arresti di questi ultimi giorni. Proseguono anche i controlli nelle zone dove vengono segnalati alcuni problemi, come ad esempio nel parco Achille Lucchini: sono stati identificati numerosi ragazzi che disturbano le attività, i residenti e i passanti e si sta procedendo a convocare i rispettivi genitori in quanto quasi tutti minorenni”.
 “Abbiamo spiegato la possibilità di integrare i sistemi di videosorveglianza privati con quello comunale – aggiunge Villa – grazie alla novità introdotta nel regolamento che è stato approvato a luglio” . La novità riguarda l’articolo 21 che introduce una forma di partenariato pubblico-privato: il Comune promuove il coinvolgimento di privati per la realizzazione di singoli punti di videosorveglianza che siano orientati sulle vie o aree pubbliche. I cittadini, commercianti, aziende o altri soggetto che lo richiedano, d’ora in poi, potranno estendere la loro sfera di sicurezza anche oltre la loro proprietà, acquistando a proprie spese gli impianti e mantenendoli operativi per tutto il periodo autorizzato. I progetti possono essere compartecipati nel caso in cui siano già previsti nei piani pluriennali di intervento, ovvero in altri documenti di programmazione generale o particolare del Comune.
 Sarà potenziato il protocollo d’intesa con la Prefettura sul Controllo di Vicinato, già attivo sul territorio comunale dal 2015, con lo scopo di rilanciarlo e ristrutturarlo: “anche questo è uno strumento di prevenzione utile al controllo della città”. I cittadini potranno comunicare alla Polizia locale di Desio la costituzione di “Gruppi di controllo del vicinato”, che svolgeranno un’importante attività di osservazione riguardo a fatti e circostanze che accadono nelle proprie zone di residenza.
 Non solo semplici telecamere di videosorveglianza, ma anche bodycam, dashcam (per registrare immagini di alta qualità in movimento), dispositivi di riconoscimento ottico e droni: “Entro poche settimane potremo aggiornare il sistema di videosorveglianza, che permetterà alle nostre telecamere di utilizzare l’intelligenza artificiale e dare un supporto maggiore al lavoro della nostra Polizia locale”, aggiunge il vicesindaco.
 Con il progetto ILLUMINA, che dovrebbe partire con l’anno nuovo, aumenteranno il numero di telecamere e sarà migliorata l’illuminazione pubblica. All’interno del canone sono compresi la sostituzione integrale degli impianti di pubblica illuminazione con manufatti moderni e dotati di tecnologie led ad alta efficienza e resistenza, investimenti nei servizi di smart city, la manutenzione ordinaria e rapida all risk della rete, nonché le spese per la fornitura dell’energia consumata.
Gargiulo e Villa lanciano un appello: “Non esitate a chiamare le forze dell’ordine in caso di necessità. La nostra Polizia Locale, ora, tiene traccia di ogni segnalazione ricevuta. In questo modo si riesce a creare una mappatura che rende più facile compiere le indagini, tenendo nota di quello che succede in città. Che rimane scritto e catalogato. Ringrazio da subito tutte le persone che con il loro impegno, che sia critico o costruttivo, cercano di migliorare la nostra città”.
Ma l’appuntamento è stata anche l’occasione per iniziare a programmare alcune iniziative in occasione del periodo natalizio . L’Assessore agli Eventi Andrea Civiero e l’Assessore al Commercio Samantha Baldo hanno anche illustrato il palinsesto delle iniziative natalizie, confermando la realizzazione delle luminarie cittadine con costi a carico dell’Amministrazione Comunale: “E’ un modo per sgravare i commercianti di ulteriori costi, già appesantiti dall’attuale difficoltà economica dopo due anni di pandemia, segno di fattiva collaborazione e volonta’ di proseguire lungo un percorso condiviso. Insieme”.
Cronaca

CESANO MADERNO – ATTRAVERSAMENTI SEMAFORIZZATI A MISURA DELLE ESIGENZE DI SICUREZZA DEI NON VEDENTI

CESANO MADERNO –  Il Comune di Cesano Maderno ha ottenuto dal Governo un contributo di 30mila euro per la realizzazione di attraversamenti semaforizzati adeguati alle esigenze delle persone non vedenti.
L’Amministrazione cesanese ha partecipato ad un bando indetto dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile con un progetto che è stato ammesso al finanziamento.
È stato quindi conferito l’incarico per la progettazione esecutiva. Il progetto, del valore di circa 100mila euro, è stato approvato con una delibera di Giunta dei giorni scorsi. Un passaggio che consentirà di dare il via ai lavori.
Il progetto prevede di intervenire su tre intersezioni stradali, per un totale di tre impianti semaforici, che saranno integrati con dispositivi acustici e di prenotazione interconnessi e con sistemi tattilo-plantari.

Questi gli incroci: Via Nazionale dei Giovi – Via Calabria Via Molino Arese – Sagrato della Chiesa Corso Libertà – Via Volta.
Per l’Amministrazione comunale – spiega il Sindaco Gianpiero Bocca – il tema dell’accessibilità degli spazi urbani è una priorità. Rispondiamo a questo obiettivo con impegni concreti, come quello di rendere i semafori cittadini a misura delle persone non vedenti e ipovedenti. Gli attraversamenti individuati riguardano intersezioni ad alto flusso pedonale, che presentano rischi per le persone affette da disabilità visiva, su percorsi di collegamento con uffici pubblici, scuole, fermate di autobus, negozi. Gli interventi previsti, i dispositivi acustici e sistemi tattili, sono sinonimo di sicurezza ed autonomia per le persone non vedenti”.

La nostra Città – aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici, Manuel Tarraso – presenta alcune criticità legate al tema dell’accessibilità, nel corso degli ultimi anni si è intervenuto puntualmente su diverse situazioni al fine di eliminare le barriere architettoniche anche a fronte delle segnalazioni ricevute da cittadini e associazioni. Questo intervento si colloca proprio in questo contesto.
L’Amministrazione intende accrescere significativamente il grado di accessibilità a tutti gli spazi del territorio urbano, motivo per cui nella prossima annualità contiamo di concludere anche il percorso relativo al  PEBA e proseguiremo nella definizione delle opere pubbliche con un approccio design for all, progetti che possono essere fruiti dal maggior numero di persone“.

Gli attraversamenti interessati dal progetto

Via Nazionale Dei Giovi/via Calabria: l’attraversamento collega la fermata del Trasporto Pubblico Locale con l’Istituto Superiore Statale I. Versari, frequentato da oltre 1500 studenti.
Via Molino Arese/Sagrato chiesa Parrocchiale San Pio X: l’attraversamento rappresenta un passaggio ad alto flusso pedonale; oltre alle fermate del Trasporto Pubblico Locale, vede la presenza dell’Oratorio e della Chiesa Parrocchiale San Pio X. La strada presenta una forte concentrazione di attività di pubblico interesse, commerciali e di servizio, dislocate su entrambi i lati, che determinano numerose ragioni di spostamento e di attraversamento pedonale.
Corso Libertà/Via Volta: l’attraversamento collega l’itinerario pedonale proveniente dalla Stazione delle Ferrovie Nord Milano con i principali uffici del centro, Municipio, Poste, Chiesa di Santo Stefano, Palazzo Arese Borromeo.

Cultura

CESANO – “GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE” TUTTE LE INIZIATIVE CITTADINE

CESANO MADERNO –  Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza voluta dalle Nazioni Unite, che l’ha introdotta il 17 dicembre 1999 con una risoluzione, la 54/134, dove la violenza contro le donne viene definita come una delle violazioni più diffuse e devastanti dei diritti umani.
Da allora questa Giornata è stata celebrata con enfasi e consapevolezza crescenti, anche per l’allarme sulla quantità e gravità dei casi di aggressioni e violenze di genere, fino a divenire un appuntamento tra i più importanti dell’anno.
Cesano Maderno, con un calendario straordinario di iniziative ed eventi, conferma la sua vocazione di città fortemente impegnata nella sensibilizzazione sulla necessità di superare disparità, discriminazioni e violenze.
Il programma si sviluppa nell’arco di ben tre settimane, dal 12 novembre al 4 dicembre, ed è frutto di un lavoro trasversale degli Assessorati, degli Uffici del Comune, delle Associazioni e delle Forze dell’Ordine.
“È un palinsesto di grande interesse e richiamo – spiega il Sindaco Gianpiero Bocca – per la presenza di iniziative di livello, in grado di destare un’attenzione che va oltre i confini cittadini. Ringrazio le assessore Martina Morazzi, Cinzia Battaglia e Rosanna Arnaboldi, e tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato. Rivolgo un ringraziamento particolare alle nostre Forze dell’Ordine per l’impegno e la sensibilità. La tutela delle donne, la prevenzione della violenza, il sostegno alle vittime sono priorità assolute. È un’emergenza che va affrontata in tutti i suoi molteplici aspetti, a cominciare da quello culturale, per combattere pregiudizi e luoghi comuni, per  far sentire alle donne che siamo dalla loro parte, che non sono sole, che possono contare sulla solidarietà concreta di tutta la nostra comunità”.

LE INIZIATIVE
LA MOSTRA INTERNAZIONALE. Il programma comincia sabato 12 novembre, nella Sala Aurora a Palazzo Arese Borromeo, con la mostra NI UNA MENOS delle artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin, omaggio al movimento femminista argentino, divenuta una tra le più originali testimonianze artistiche contro i femminicidi e le violenze sulle donne.
Tra le opere in mostra, “Il luogo più pericoloso”, installazione di vecchi piatti in ceramica “decorati” con frasi estrapolate dai media internazionali che riportano episodi di violenze, soprusi sulle donne e femminicidi. L’inaugurazione si terrà sabato 12 novembre alle ore 16.00. La mostra sarà aperta sabato e domenica, ore 10.00-13.00 e 15.00-19.00.
IL LABORATORIO. Dalla mostra “Ni Una Menos” prende le mosse un evento che promuove la partecipazione attiva di cittadini e visitatori: il laboratorio “IL LUOGO PIÙ PERICOLOSO”, in programma sabato 26 novembre, dalle 15.00 alle 18.00 (ogni 15 minuti). Le artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin guideranno i partecipanti nella decorazione di piatti di ceramica con le frasi “tossiche” che da sempre accompagnano la violenza contro le donne. Ciascun partecipante dovrà portare da casa un piatto di ceramica bianco da decorare. L’ingresso è libero e gratuito senza prenotazione.
Dal 3 dicembre, durante il fine settimana, presso l’Info-point, sarà possibile acquistare i piatti realizzati durante il laboratorio. Il ricavato sarà devoluto alle Associazioni White Mathilda e È Possibile. Uomini contro ogni violenza. Rete MaschilePlurale.
LA MOSTRA DEL LICEO MAJORANA. La violenza sulle donne è un tema che vede in prima linea studenti e studentesse delle scuole cittadine. Dal 18 novembre al 1° dicembre si svolgerà la mostra di grafiche affisse per le vie della città dal titolo: NOI INSIEME A TUTTE. La mostra è realizzata dagli studenti del liceo artistico I.I.S. “E. Majorana” di Cesano Maderno in segno di solidarietà alle donne iraniane.
LA PROPOSTA DELLA BIBLIOTECA CIVICA. Dal 19 al 26 novembre la Biblioteca Civica “V. Pappalettera” propone l’iniziativa ANGOLO DI LETTURE: esposizione di letture per riflettere sul tema della violenza contro le donne, le discriminazioni e le disuguaglianze di genere, disponibili anche online sul catalogo di BrianzaBiblioteche.

MARCIA IN ROSA. Venerdì 25 novembre, dalle ore 9.00, si svolgerà la marcia organizzata dagli Istituti d’Istruzione Superiore “E. Majorana” e “I. Versari” e con la partecipazione del I Circolo “Via Duca d’Aosta”.

Il programma:

ore 9.00:  partenza dall’IIS Majorana;
ore 9.30:  arrivo all’IIS Versari per l’inaugurazione di una panchina rossa nel cortile della scuola;
ore 10.30:  partenza verso Palazzo Arese Borromeo;
ore 11.15:  incontro con le Autorità e installazione di manifesti.

LA CONFERENZA SULLA TUTELA E LA SICUREZZA DELLE DONNE. Venerdì 25 novembre, dalle ore 20.30, nella Sala Aurora di Palazzo Arese Borromeo, si terrà la Conferenza ZERO con le Istituzioni che operano per prevenire le violenze domestiche e tutelare le vittime. Moderano gli interventi l’Assessora alle Politiche sociali e Pari Opportunità Cinzia Battaglia e l’Assessora alla Cultura Martina Morazzi.

Gli interventi:

“Progetto Artemisia, una stanza per dare coraggio alle donne”
Tenenza dei Carabinieri di Cesano Maderno

“White Mathilda: in ascolto delle donne”
dott.ssa psicologa Linda Serafini e avv. Isabella Ferrario

“La vittimizzazione secondaria”
Flavio Ciarini, Vice Sovrintendente della Polizia di Stato di Monza

“Riconoscersi uomini: liberarsi dalla violenza”
Associazione È Possibile. Uomini contro ogni violenza. Rete MaschilePlurale

In apertura e chiusura, esibizione di canzoni iraniane in lingua originale dedicate alle donne. Ospiti, tra gli altri, gli artisti iraniani Rashin Assareh (violino e voce) e Amir Hossein Heshmat (chitarra) che suoneranno, in apertura e chiusura della conferenza, brani della tradizione popolare iraniana.
A cura di CAMS

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA DAL COMANDO PROVINCIALE CARABINIERI DI MONZA E BRIANZA. L’Amministrazione aderisce alla Campagna Provinciale di Sensibilizzazione promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Monza e Brianza, d’intesa con il coordinamento provinciale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, attraverso l’affissione di manifesti per le vie della città.

PALAZZO ARESE BORROMEO. Ingresso speciale per le donne a 1 €, per le visite in autonomia, sabato 26 e domenica 27 novembre (10.00-13.00 e 15.00-19.00).

Cronaca

MEDA – ” LA SUA ABITAZIONE E’ IN CODICE ROSSO ” TENTANO LA TRUFFA MA L’ANZIANA NON CI CASCA

MEDA – Ieri mattina verso le 08.30 a Meda, una 78enne ha sentito suonare il campanello della sua abitazione. Affacciatasi fuori per vedere chi fosse, l’anziana si è trovata davanti uno sconosciuto in tenuta da lavoro che, mostrando un tesserino attaccato sulla giacca, ha affermato di essere un tecnico addetti al servizio idrico che doveva urgentemente controllare il contatore dell’acqua.

La donna gli ha aperto il cancello carraio per farlo accedere nel cortile interno dell’abitazione, lì dove si trova lo sportello dell’acqua. Il sedicente tecnico dopo alcune finte misurazioni si è nuovamente rivolto alla 78enne informandola che aveva rilevato dei guasti sia sull’impianto del gas che su quello dell’acqua.  Poi ha finto di contattare  la  centrale per avere conferma dell’imminente pericolo su tutta l’abitazione e  ha chiesto all’anziana di poter ispezionare tutte le tubature di casa e di aprire i rubinetti. La donna però , memore delle istruzioni ricevute un anno addietro durante la campagna anti-truffe svolta dai carabinieri di Meda, ha cominciato a guardare l’uomo sempre con maggiore sospetto.
Quest’ultimo, in tutta risposta, ha cercato di far precipitare la situazione provocando senza farsi vedere dei forti botti sulle tubature facendo notare all’anziana che l’impianto stava per scoppiare.

Il ladro sentito che  la donna evoleva chiamare i carabinieri le ha intimato di prelevare tutto l’oro e i soldi che aveva in casa e nella cassaforte perché rischivano di bruciare. Nel frattempo un complice era sopraggiunto e la donna ha preso da un cassetto alcuni gioielli.  Quando però il finto tecnici ha chiesto di estrarre anche i soldi  l’anziana si è fatta coraggio, ha preso in mano il telefono e ha detto di voler chiamare i carabinieri  . I due truffatori a quel punto si sono allontanati repentinamente dall’abitazione .

Cronaca

MEZZAGO – INCIDENTE MORTALE : DONNA INVESTITA DA UN CAMION PERDE LA VITA

MEZZAGO Incidente mortale a Mezzago in Brianza: una donna di 74 anni è morta dopo essere stata investita da un camion in via Fratelli Brasca. Il tragico sinistro è avvenuto intorno alle 10 di questa mattina. Vani i soccorsi alla donna, sul posto erano intervenute ambulanza, automedica con i Vigili del Fuoco ma a nulla è valso l’intervento dei sanitari. E’ stato constato il decesso della 74enne. Sul posto sono giunti in codice rosso il personale sanitario del 118, con un’ambulanza e un’automedica. Con loro anche i Carabinieri, gli agenti del Comando di Polizia Locale Brianza Est e i Vigili del Fuoco. I soccorritori sono intervenuti con tutte le procedure del caso ma purtroppo per la donna non c’era già più nulla da fare.

Cronaca

BRUGHERIO – CONOSCE UNA MINORENNE ONLINE E ORA VIENE ACCUSATO DI INDUZIONE ALLA PROSTITUZIONE

BRUGHERIO – ​”Centocinquanta euro per due rapporti e la pillola del giorno dopo”. Questa l’indecente proposta che un 27enne di Brugherio avrebbe fatto a una ragazza conosciuta in un sito online di incontri. Un fatto già grave di per sé, ma ancora di più nel caso della presunta vittima, una 17enne fragile, ospite di una comunità protetta per minori monzese per via del suo passato di abusi da parte di un vicino di casa e di difficoltà per l’assenza del padre e problemi con la madre. Ora il brugherese si trova imputato di induzione alla prostituzione di minorenni in un processo al Tribunale di Monza.

I fatti contestati sono emersi nell’agosto del 2018 quando l’allora 17enne, una sera che era in libera uscita, era tornata oltre l’orario consentito in comunità facendosi accompagnare da un uomo alla guida di una Mercedes. Ad aspettarla c’era un educatore della comunità, che aveva sorpreso i due intenti a baciarsi ed era intervenuto, facendo presente all’accompagnatore che la ragazza aveva solo 17 anni. “Ma ti sembra una minorenne?”, aveva risposto l’uomo, sostenendo che le aveva soltanto dato un passaggio non sapendo neanche che vivesse in una comunità. Per precauzione l’educatore, che aveva visto l’automobilista in volto, aveva preso anche la targa della vettura. Quando aveva scoperto che la ragazza aveva nascosto 150 euro dietro il bidet del bagno della stanza che condivideva con un’altra ospite della comunità, aveva allertato la polizia di Stato di Monza, che dalla targa era risalita al 27enne di Brugherio, poi riconosciuto come l’accompagnatore della minorenne.

Il poliziotto che ha svolto le indagini verrà sentito nella prossima udienza del dibattimento fissata a dicembre, mentre ieri davanti ai giudici sono sfilati gli educatori che hanno conosciuto la presunta vittima, che ora ha lasciato la comunità e vive con un compagno. “Io non ho niente, nessuno mi dà niente, quindi devo fare così”, si è giustificata devastata dal pianto la 17enne quando ha dovuto raccontare come aveva avuto quei 150 euro. Confessando che non era la prima volta che andava con l’imputato, a suo dire a conoscenza della sua età e delle sue condizioni di vita, nella casa di Brugherio “che l’aveva colpita perché aveva una scala a chiocciola con una bambola su ogni gradino”.

La prima volta nel luglio 2018 “l’aveva pagata 400 euro, poi le aveva offerto altri soldi in più per aggiungere all’incontro un altro uomo o per farsi filmare, ma lei non aveva accettato”, ha raccontato agli educatori. “Era una ragazza ribelle, che tendeva a mettersi in situazioni scomode – hanno aggiunto gli educatori nelle loro testimonianze – Non frequentava regolarmente la scuola, tornava in comunità fuori orario, aveva commesso dei furti di soldi ai compagni e durante un tirocinio di lavoro, spesso aveva soldi o telefoni cellulari o vestiti di cui non ci si spiegava la provenienza. Abbiamo scoperto che aveva dei profili falsi su Facebook e Instagram. Ma era anche molto fragile e sapeva farsi voler bene da tutti”. La giovane si è costituita parte civile al processo. Assente l’imputato, la cui difesa nega decisamente l’accusa, sostenendo che la presunta vittima non è attendibile proprio per i suoi dolorosi trascorsi che l’hanno costretta a imparare a vivere di espedienti. E tirando fuori una inedita denuncia del 2019 in cui sostiene di essere stata sequestrata in auto dall’imputato davanti alla stazione.

( Il Giorno )

 

 

Cultura

SEREGNO – PRESENTATA LA 33^ EDIZIONE DEL CONCORSO PIANISTICO INTERNAZIONALE ETTORE POZZOLI

SEREGNO – Nel giorno dell’anniversario della morte di Ettore Pozzoli, di cui nel 2023 celebreremo il 150° dalla nascita, il Comune di Seregno, il Conservatorio di Milano e i partner del Concorso annunciano la prossima edizione della kermesse, in programma a Seregno dal 26 settembre al 3 ottobre 2023.
Innanzitutto la musica: a testimoniare l’internazionalità del Concorso sono intervenuti i due pianisti che si sono aggiudicati il secondo premio ex-aequo durante l’ultima edizione del Concorso, l’italiano Diego Petrella e il giapponese Yuto Takezawa.
Apprezzamenti per i risultati raggiunti dal Concorso, posizionato a livello internazionale, e auspici per il futuro sono venuti anche dai due interventi in collegamento video, rispettivamente con Gustav Alink, fondatore insieme a Martha Argerich della Alink-Argerich Foundation, e con Peter Paul Kainrath, presidente World Federation of International Music Competitions, Ginevra, di cui da qualche mese il Pozzoli è entrato a far parte. Ciò lo pone in rete con le maggiori manifestazioni del settore a livello nazionale e appunto internazionale.
Un risultato raggiunto grazie al prestigio e alla storia del Concorso, come ricordato da Marco Mazzolini, General Manager di Casa Ricordi, da sempre editore delle opere di Ettore Pozzoli e partner del Concorso: «Autore di primo piano nel nostro catalogo, Ettore Pozzoli è uno dei primi che chi sceglie di studiare musica impara a conoscere a frequentare ed è una frequentazione giornaliera. Se è vero che la didattica di Pozzoli insegna ai piccoli musicisti a camminare nella musica, è anche vero che c’è un’ambizione più grande e profonda: l’idea che il giovane studente attraverso la musica impari a camminare nel mondo. Questa considerazione mi porta a confermare la vicinanza di Ricordi e la mia personale al Concorso».
Nel nome di Pozzoli e della sua “vocazione” di formatore anche la testimonianza video di Elisabetta Sgarbi, che ha annunciato di voler dedicare uno spazio alla memoria di Pozzoli stesso nel 150° anniversario dalla nascita, in occasione della prossima edizione della Milanesiana.

Il Concorso Pianistico Ettore Pozzoli – ha detto il sindaco di Seregno, Alberto Rossi – rappresenta una delle eccellenze che proietta la nostra città oltre la dimensione locale, verso un orizzonte più internazionale. Nella settimana del Concorso, la città diventa un crocevia di artisti di tutto il mondo e l’eco di quanto accade qui si riverbera anche in angoli lontani. Riverbero che prosegue anche nei curricula dei vincitori, che anche da musicisti affermati con orgoglio riportano nelle loro biografie i risultati conquistati al Concorso Pozzoli».
«Ettore Pozzoli – aggiunge l’Assessora alla Cultura del Comune di Seregno, Federica Perelli – aveva salde radici in Città: siamo orgogliosi del movimento culturale e delle opportunità che, nel nome del Maestro, si innescano dentro e fuori i confini della città».

Cronaca

SEREGNO – MORI’ PER UN RITOCCO ESTETICO. LA PERIZIA DICE: ” POTEVA ESSERE SALVATA”

SEREGNO  – “L’utilizzo del defibrillatore presente nello studio medico avrebbe potuto salvare la vita a Maria Teresa Avallone“. È la conclusione a cui è giunta la perizia collegiale disposta dal Tribunale di Monza nel processo per il decesso della 39enne morta ( leggi ) dopo tre giorni di coma per un arresto cardiaco che l’ha colpita durante la preparazione con anestesia locale a un trattamento di sollevamento dei glutei con fili sottocutanei.

Imputato di omicidio colposo Maurizio Cananzi, chirurgo estetico a Seregno.​ È lì che il 5 marzo 2019 l’impiegata all’ufficio accettazione dell’ospedale San Raffaele di Milano e residente a Desio, si era recata per un trattamento in day hospital. Non era la prima volta che si sottoponeva a piccoli ritocchi, anche con somministrazione di anestesia locale. Ma quel giorno, pochi minuti dopo l’anestesia la donna è andata in arresto cardiaco. Immediatamente il chirurgo, che in quel momento si trovava da solo con la paziente nell’ambulatorio, ha iniziato il massaggio cardiaco e ha chiesto l’intervento del 118. Poi l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto all’ospedale San Gerardo, dove la 39enne è stata ricoverata nel reparto di Neurorianimazione. Ma è morta senza mai riprendere conoscenza.

Secondo la richiesta di rinvio a giudizio firmata dalla pm Sara Mantovani, il chirurgo sarebbe responsabile di omicidio colposo perché “da solo, senza ausilio di personale medico o paramedico” non sarebbe riuscito a mettere in atto un adeguato intervento di emergenza a fronte di un “attacco convulsivo dopo l’iniezione” di anestetico che ha causato nella 39enne “una crisi tonica” facendola “rovinare al suolo dal lettino” a causa di un’insufficienza respiratoria. L’imputato avrebbe quindi “omesso di controllare le vie aeree” di Maria Teresa, che ha smesso di respirare andando incontro alla morte cerebrale.

Circostanze contestate dal consulente della difesa dell’imputato, che si protesta innocente. La perizia collegiale disposta dal giudice ha concluso che “l’infusione dell’anestesia è stata fatta in modo corretto” e non ha censurato nemmeno “l’intervento da svolgere in un contesto ambulatoriale e da parte di un solo operatore, considerato una buona prassi perché non esistono linee guida in materia”. I periti hanno invece puntato il dito su come l’imputato ha gestito l’emergenza: “In assenza di un accesso venoso preparato prima, che non è previsto per questi interventi mininvasivi, alla crisi convulsiva poteva essere somministrato un calmante per altre vie”.

Quando poi la crisi convulsiva ha portato all’arresto cardiocircolatorio “è stata insufficiente la gestione dell’emergenza” da parte del chirurgo, che avrebbe dovuto sin da subito “somministrare ossigeno alla paziente durante le convulsioni” e “prendere i parametri vitali”. L’imputato ha iniziato il massaggio cardiaco e poi ha chiamato il 118, invece secondo gli esperti “doveva usare il defibrillatore. Ogni minuto di ritardo riduce del 12% la sopravvivenza e solo dopo 14 minuti dalla crisi i soccorritori sono potuti intervenire”. Si torna in aula a gennaio per la discussione del processo.

( Il Giorno – Stefania Totaro )
Cultura

DESIO – IL COMUNE ADERISCE ALLA CAMPAGNA CONTRO IL CANCRO AL POLMONE

DESIO – Anche quest’anno il Comune di Desio è presente tra le città che hanno aderito all’iniziativa di sensibilizzazione Illumina Novembrepromossa dall’associazione Alcase Italia (Alliance for Lung Cancer Advocacy, Support and Education – Italy, la prima organizzazione italiana no-profit impegnata da oltre 20 anni su tutto il territorio nazionale in progetti di prevenzione, supporto e d’informazione ai malati), incentrata sull’importanza della prevenzione contro il cancro al polmone.

Nella giornata di sabato 19 novembre anche il Comune sensibilizza sul tema: “L’Amministrazione comunale aderisce con convinzione a questa campagna perché è fondamentale sensibilizzare i cittadini sul cancro al polmone, malattia di cui oggi si parla poco e in maniera non completa – dichiarano il Sindaco Simone Gargiulo e l’Assessore alle Politiche Familiari Fabio SclapariOccorre accendere i riflettori su questa patologia e sull’importanza della ricerca e della prevenzione, è grazie a questi due elementi che oggi si riesce a intervenire per tempo salvando delle vite umane, insieme ai benefici di una diagnosi e di un trattamento precoce”.
Nel nostro Paese, il cancro del polmone è responsabile del maggior numero di decessi per cancro ogni anno e ha un costo economico pari a circa 2,5 miliardi di euro. Solo nel 14% dei pazienti viene posta diagnosi di cancro del polmone in stadio IA (stadio iniziale del tumore), con tassi di sopravvivenza a cinque anni associati pari al 92% (fonte: Manifesto italiano PolmoniAMO ‘Cancro al polmone: una diagnosi precoce può salvare la vita’, pubblicato da Edra, realizzato con il sostegno di AstraZeneca).
Cos’è ALCASE ITALIA
Nasce nell’ottobre del 1998 ed è organizzazione non lucrativa di utilità sociale, affiliata all’ALCASE statunitense. Da allora, ALCASE informa sul cancro del polmone, sulla diagnosi, sul percorso terapeutico, sui nuovi farmaci.  Promuove iniziative e campagne di sensibilizzazione e prevenzione, offre solidarietà e supporto (anche telefonico) ai malati e ai loro caregiver.  Aggiorna sui progressi della medicina oncologica e sulle ultime novità scientifiche riguardanti la malattia. Dal 2015, sostiene una campagna nazionale per l’attivazione dello screening gratuito preventivo.  Segnala le strutture ed i medici di eccellenza nella diagnosi e cura del tumore del polmone. Spiega che cosa sono i test molecolari e perché le mutazioni vanno sempre ricercate.