Politica

“SE SVENDONO AEB, LA VOSTRA AZIENDA…”

IL PD SULLA FUSIONE AEB-GELSIA con ACSM-AGAM
Il Partito Democratico ha diffuso una nota in cui affronta di nuovo l’argomento della fusione tra AEB – GELSIA e ACSM- AGAM
SE SVENDONO AEB, LA NOSTRA (VOSTRA) AZIENDA…
AEB è la multiutility controllata dal Comune di Seregno che dal 1910 come azienda municipalizzata e dal 2003 come Gruppo AEB opera nel settore dei servizi di pubblica utilità: fornitura gas metano, ciclo idrico, energia elettrica, settore ambientale, ciclo rifiuti, illuminazione pubblica, farmacie, centro sportivo e altro.
E’ un’azienda pubblica SANA ed EFFICIENTE che VALE CENTINAIA di MILIONI di EURO e che ogni anno PRODUCE UTILI che le municipalità associate –Seregno sopra tutte– reinvestono nei propri comuni, a beneficio dei cittadini. È la cassaforte di tutti i seregnesi!
Ora Lega Nord e Forza Italia, a 6 mesi dal termine del mandato, vogliono aggregarla ad ACSM-Agam (altra multiutility partecipata dai comuni di Como e Monza, da a2a e da privati), ma col loro piano:
– Seregno cederebbe il controllo della propria azienda senza la giusta contropartita, nonostante AEB valga più di ACSM-Agam (che peraltro è indebitata per oltre 100 milioni di euro);
– Prima della fusione verrebbero scorporati i servizi in passivo (centro sportivo alla Porada e  farmacie), che finiranno col gravare sul bilancio di Seregno (e sui portafogli dei seregnesi);
– Si rischia una progressiva privatizzazione della nuova multiutility, e sono a rischio i dividendi (diversi milioni di euro ogni anno) che il Comune di Seregno percepisce dall’azienda;
– È certa un’ulteriore delocalizzazione dei servizi (e certo sarà anche il giro di poltrone).
Secondo noi:
– LA fusione di AEB con ACSM-Agam è auspicabile, ma non a queste condizioni !
– Questo progetto conviene soprattutto ad ACSM-AGAM, mentre Seregno perde valore !
– Il controllo della nuova società è cruciale: non lo si può  regalare o dar via a poco  !
Inoltre il Progetto di aggregazione è ancora in parte ignoto ; l’Advisor incaricato (arbitro nel processo di fusione) risulta in palese conflitto di interessi, e noi del SINDACO e della sua GOVERNANCE non ci fidiamo.

Lascia un commento