Politica

SEREGNO- A2A-AEB ” LA GIUSTIZIA E’ UGUALE PER TUTTI? ” CHIEDONO TREZZI (LEGA) E MARIANI (NxS)

SEREGNO“La  giustizia è uguale per tutti ? ” è la domanda che pongono Tiziano Mariani ( NoixSeregno ) ed Edoardo Trezzi (Lega ) dopo che a distanza di qualche mese dalla pronuncia del Consiglio di Stato che ha bocciato ( leggi )  la fusione tra il colosso A2A e la multiutility cittadina AEB, ancora da parte dell’amministrazione guidata da Alberto Rossi nulla sarebbe stato fatto per rispettare la sentenza . Nei giorni scorsi il sindaco si è recato dal Prefetto di Monza insieme all’assessore Giuseppe Borgonovo e al segretario comunale Alfredo Ricciardi  ma nulla è trapelato sul contenuto dell’incontro . Il primo cittadino è anche stato raggiunto da un avviso di garanzia ( leggi ) in cui le ipotesi di reato comprenderebbero anche la corruzione.
Trezzi e Mariani hanno commentato : ” La situazione è sempre più grave e opaca. Anche quest’ultimo fatto dimostra tutte le difficoltà del Sindaco Rossi sulla questione AEB-A2A, investito da gravi accuse quali, tra le altre, la corruzione e la turbativa d’asta sulle quali non ha fornito alcun chiarimento pubblico. L’atteggiamento posto in essere dal sindaco Rossi insieme all’Assessore Borgonovo è  superficiale e ambiguo su un’operazione che è di portata storica per il Comune di Seregno in termini soprattutto economici, con più di 800 mila euro di consulenze tecnico legali spese a scapito del contribuente.
Sussiste una continua mancanza di considerazione da parte del Sindaco nei confronti delle sentenze del Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa italiana, che hanno bocciato l’operazione con A2A. Un atteggiamento istituzionalmente censurabile, politicamente inaccettabile.
È inammissibile, soprattutto per rispetto della giustizia e dei cittadini, seppur nel legittimo interesse della difesa e nel più volte richiamato principio di innocenza, che il Sindaco e l’Assessore Borgonovo, accusati di corruzione, parlino di risvolti assolutamente peculiari sotto il profilo normativo e giurisprudenziale in merito alla vicenda.
È ora che gli organi preposti intervengano per il rispetto delle Istituzioni, ponendo fine ad atteggiamenti pretestuosi e presuntuosi posti in essere da coloro che ricoprono una carica pubblica nell’interesse dei cittadini. In assenza di interventi più volte e ad ogni livello istituzionale reclamati, non si potrà che constatare uno spregio gravissimo alla certezza del diritto che finirebbe per porre sullo stesso piano gli autori degli illeciti condannati e gli attori istituzionali che hanno soprasseduto ad intervenire per far applicare i dispositivi delle sentenze”.

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