Cronaca

SEREGNO – CORRUZIONE: ARRESTATO L’ EX COMANDANTE DELLA POLSTRADA DI SEREGNO, DUE AGENTI E ALCUNI IMPRENDITORI

SEREGNO – Questa mattina gli agenti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale di Milano hanno dato esecuzione a 8 custodie cautelari delle quali 2 in carcere, 5 agli arresti domiciliari e un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, emesse dal Tribunale di Monza, a firma del G.I.P. dottoressa Pierangela Renda, nei comuni di Seregno, Desio, Monza, Muggiò, Carate Brianza. Tali provvedimenti restrittivi sono conseguenza delle indagini svolte nell’ambito del procedimento penale iscritto presso la Procura di Monza  e diretto dai Sostituti Procuratori dottor Bellomo e Michela Versini. Nell’ambito delle indagini, gli inquirenti hanno appurato una serie di illeciti a carico dell’ex Comandante dell’ex Distaccamento della Polizia Stradale di Seregno,  Gabriele Fersini ( foto a sx ),  il quale, connivente con 4 imprenditori brianzoli attivi nel settore edile  della lavorazione e trasporto di materiali estrattivi, al fine di eliminare o comunque ridurre drasticamente il rischio di sanzioni amministrative nei confronti di questi ultimi, riceveva delle indeterminate somme di denaro sotto l’apparente forma di “sponsorizzazioni” dell’attività sportiva del figlio nel settore dei go-kart. Tra i destinatari dei provvedimenti risulterebbe anche il noto imprenditore locale Emilio Giussani ( foto a dx ), già finito nella cronaca per le vicende legate a ” Seregnopoli bis ” con l’accusa di corruzione nell’urbanistica al Comune di Seregno, Ivano Santambrogio, specializzato nello smaltimento dei rifiuti industriali, Salvatore Prestifilippo, residente a Desio.  Obbligo di firma per Salvatore Rombolà residente in città.

Le indagini hanno acclarato anche la responsabilità di altri due appartenenti all’ex ufficio della Polstrada di Seregno,  Alessandro Masella residente a Carate Brianza e Pasquale Ponticelli residente a Seregno che, collaborando illecitamente con un avvocato del Foro di Milano, procacciavano a quest’ultimo clienti  intenzionati a proporre ricorso alle sanzioni elevate dal loro stesso Ufficio (in particolare nei casi di guida sotto l’influenza di alcol o di sostanze psicotrope). A tal fine, a tal fine gli agenti avrebbero predisposto le relative impugnazioni approfittando anche delle informazioni contenute nei data base del Ministero dell’Interno, ricevendo dal legale, per tali attività extra lavorative, una quota parte della sua parcella.

Contestualmente alle 8 misure restrittive, la Polizia di Stato ha eseguito altrettanti decreti di perquisizione delle residenze e dei luoghi di lavoro degli indagati e di un ulteriore soggetto connesso all’attività agonistica del figlio dell’ex Comandante.

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