Cronaca

SEREGNO – GDF: OPERAZIONE “BLACK INK ” SCOPERTE FATTURE FALSE PER 35 MILIONI DI EURO

SEREGNO – I militari della Guardia di Finanza di Lecco, coordinati dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno svolto una intensa  attività d’indagine in parecchie società di Milano, della Brianza e di Lecco che sono risultate coinvolte, a vario titolo, in una frode dell’Iva. Le indagini hanno permesso di individuare a Seregno (MB) la base dell’associazione a delinquere, dove il sodalizio criminale si riuniva per emettere fisicamente le fatture per le false operazioni. Le perquisizioni eseguite presso la sede operativa e presso le abitazioni dei soggetti individuati, hanno permesso di mettere sotto sequestro una cospicua documentazione contabile ed extra-contabile, token bancari, telefoni cellulari e materiale informatico. Attraverso l’utilizzo di false dichiarazioni d’intento, le società cartiere, amministrate da prestanome e prive di una struttura organizzativa reale, acquistavano da fornitori nazionali toner e consumabili per stampanti senza l’applicazione dell’Iva. Quindi la merce veniva venduta ad ulteriori società cartiere, per poi arrivare ai destinatari finali attraverso l’emissione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti. Il meccanismo ha permesso alle società di rivendere la merce a un prezzo inferiore o pari a quello d’acquisto grazie al mancato versamento dell’Iva, mentre il destinatario finale riusciva ad acquistare la merce a un prezzo concorrenziale rispetto al mercato regolamentare. E’ stato anche accertato come il sodalizio criminale utilizzasse per comunicare Skype e Whatsapp, dove sono emersi, anche dalle chat recuperate, i compiti svolti da ciascun membro dell’associazione nonché il coinvolgimento di più soggetti che non hanno nessuna relazione formale con le società coinvolte. L’attività svolta dalla Guardia di Finanza di Lecco ha permesso così di individuare un’associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante frode all’Iva attraverso l’emissione di fatture false per oltre 35 milioni di euro. A vario titolo sono 18 le persone denunciate. L’Autorità Giudiziaria ha avanzato la proposta della confisca di beni per un ammontare di 10.849.944 euro.

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