Cronaca

SEREGNO – IL MISTERO DELLA CHIUSURA DEL POZZO DI ACQUA POTABILE DI VIA MACALLE’

SEREGNO – Durante il consiglio comunale dello scorso 9 luglio  ha destato parecchia attenzione l’intervento del consigliere Davide Vismara ( Ripartiamo Insieme ) che, mentre era in discussione  una delibera  riguardante l’ – Approvazione correzione di errori materiali e rettifiche agli atti del PGT – è entrato nel dettaglio di una delle correzioni in fase di approvazione  ed ha portato all’attenzione pubblica un  argomento a molti sconosciuto: la chiusura del pozzo di acqua potabile situato in via Macallè . Il consigliere ha rimarcato  che, a distanza di anni, ancora non si conoscono i reali motivi per cui il pozzo è stato chiuso.   In conseguenza della chiusura del pozzo , durante la seduta,   si sarebbe dovuta cancellare dal PGT ( Piano di Governo del Territorio ) la fascia di rispetto che vincola i proprietari delle aree  rientranti nella stessa, all’osservanza di regole precise . La questione della fascia di rispetto, per inciso, potrebbe apparire  ai non addetti ai lavori  un fatto secondario ma in realtà la sua cancellazione produce indirettamente vantaggi per i proprietari delle aree in essa rientranti . Infatti su dette aree non sono possibili ad esempio  la dispersione di fanghi e acque reflue; l’accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; lo spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi;  la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade; l’apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; l’apertura di pozzi, ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano; la gestione di rifiuti; i centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; i pozzi perdenti.

Ecco la dichiarazione rilasciataci  dal consigliere Vismara sull’argomento :


Nel corso della discussione Luca Lissoni del Partito Democratico ha chiesto di sottoporre all’assemble la votazione di una risoluzione ( leggi ) che impegna l’Amministrazione a chiarire se e quali motivazioni siano state presentate per la chiusura del pozzo nonchè la rilevanza e la sufficienza di esse a motivare la chiusura di un accesso alle acque sotterranee ad uso potabile costituente una risorsa per Seregno  La risoluzione è passata con i soli voti della maggioranza ( Partito Democratico, Scelgo Seregno, Cambia Seregno, Ripartiamo Insieme ).

Per la cronaca prima della votazione il consigliere Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) intervenendo nella discussione, vista la gravità delle dichiarazioni di Vismara,  ha invitato  il sindaco ed il segretario comunale ad inviarne copia alla Procura della Repubblica di Monza:


Qualche lettore si chiederà oggi, a distanza di anni, come mai all’epoca della chiusura del pozzo, quando a Seregno governava un amministrazione di centro-destra guidata dal  sindaco Giacinto Mariani, nessuno dell’opposizione si accorse di quanto stava succedendo oppure essendone venuto a conoscenza, non chiese maggiori informazioni a riguardo.

Solo un consigliere si mosse per cercare di capire perchè si dovesse chiudere quel pozzo, patrimonio dell’intera cittadinanza : Mario Nava (  Movimento 5 Stelle ) . Nava ebbe da subito la sensazione che la vicenda fosse caratterizzata da molte ombre e cominciò a chiedere documenti . E si intestardì a tal punto  che in seguito alle sue reiterare richieste  qualche dirigente comunale gli tolse addirittura il saluto . Alla fine dopo innumerevoli domande  e  mesi di attesa raccolse una serie di carte, le esaminò e giunse ad un conclusione : ” si può ragionevolmente affermare che la decisione di chiudere e di non ripristinare il pozzo di via Macallè non è supportata da idonea istruttoria e che tutto ciò porta quantomeno a supporre che tale decisione possa aver favorito un operatore economico che svolge la propria attività imprenditoriale in zona limitrofa al manufatto ” 

Con il materiale raccolto Nava decise di muoversi e fece quello che ogni politico con la schiena diritta dovrebbe fare : presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Monzaleggi ) corredato di una serie di documenti che si possono leggere qui di seguito ( documento 1 ) ( documento 2 ) ( documento 3 ) (documento 4 ) ( documento 5 ) ( documento 6 ) ( documento 7 ).

Che fine ha fatto l’esposto del consigliere Mario Nava ? Non lo sappiamo,  ma chi scrive è tra coloro che, nonostante tutto,  crede nella giustizia . ( PC )

( nella foto il distributore di carburante “sparito” )


 

Alle 15.17 di oggi 12 luglio 2019 RetiPiù ha inviato una nota stampa che è possibile leggere al seguente link

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