CronacaPolitica

SEREGNO – MOSCHEA SI, MOSCHEA NO: LE ULTIME INFORMAZIONI DAL SINDACO

SEREGNO – Dopo i fatti verificatisi lo scorso sabato 13 ottobre nell’immobile di via Milano 3 ( leggi ) il cui interno sembra sia utilizzato anche come luogo di culto da cittadini di religione islamica, il sindaco Alberto Rossi ha diffuso una dichiarazione :
Nel pomeriggio di mercoledì 16 ottobre, ho partecipato al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza dedicato esclusivamente al territorio di Seregno, Comitato al quale erano presenti, tra gli altri, il Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani, il questore Davide Sinigaglia e i massimi rappresentanti a livello provinciale di tutte le forze dell’Ordine.
Tra i vari temi sul tavolo, rilevante attenzione è stata dedicata alla questione dell’immobile di via Milano. C’è stata convergenza di tutti i presenti sull’opportunità di un continuo monitoraggio della situazione: lo faremo noi tramite la Polizia Locale (abbiamo effettuato un sopralluogo anche martedì), lo faranno Carabinieri e Polizia. Al momento attuale, la situazione non pare debba destare significative preoccupazioni riguardo all’ordine pubblico, ma certamente la guardia rimane alta. Il contesto appare comunque molto appesantito dall’azione propagandistica condotta da alcuni esponenti della politica locale che, cavalcando pretestuosamente il tema del rispetto delle regole (tema, in sé, meritevole del massimo rispetto e condivisione), stanno di fatto creando attorno alla vicenda una campagna di mistificazione riguardo alla realtà degli avvenimenti. Ritengo, quindi, importante che si torni ad una corretta rappresentazione della vicenda, partendo proprio da un uso appropriato delle parole: è totalmente scorretto e falso identificare come “moschea” lo spazio di via Milano. Non lo è nei fatti, non lo è nella possibilità normative e non lo è neppure nelle intenzioni dichiarate dai proponenti.
C’è poi una motivazione ben più significativa che dovrebbe indurre tutti a una maggior prudenza e di fronte alla quale il mero e solo rispetto delle regole deve equilibrarsi con problemi e dinamiche prioritarie. Non posso evidentemente entrare nello specifico ma, in linea di massima, una volta che la questione è stata posta all’attenzione delle Forze dell’Ordine (cosa che è avvenuta da diverso tempo, come ho sottolineato in più occasioni), bisogna lasciare a queste l’opportunità di lavorare nei tempi, nei modi e per gli obiettivi che ritengono più opportuni per la sicurezza di tutti e la maggiore efficacia della loro azione. Entrare a ‘gamba tesa’ su queste faccende, sventolando questioni che inevitabilmente, come in questi casi, diventano di secondo ordine, la giudico irresponsabile e pericoloso.
Sottolineo, in conclusione, come il noto volantino che annunciava l’inaugurazione di un centro culturale in quell’area per il 21 settembre scorso contrasti in maniera evidente con le normative edilizie e urbanistiche, così come è anche stato ribadito ieri in sede di Comitato. Il Comune di Seregno – che a metà settembre ha già recapitato all’associazione e al Presidente di questa una diffida ad un utilizzo dei luoghi difforme da quello previsto dalle normative – ha confermato la ferma intenzione di non tollerare alcuna violazione e, quindi, di adottare ogni possibile strumento interdittivo e sanzionatorio per garantire il rispetto della regolarità amministrativa”.
Il tavolo di mercoledì, con i massimi attori provinciali coinvolti, mostra come l’Amministrazione abbia il massimo livello di attenzione sulla vicenda. Oltre a quanto di competenza, un sindaco deve tenere nella massima considerazione le esigenze delle Forze dell’Ordine, senza accavallamenti e pressioni improprie e controproducenti. Chi di dovere lavori senza intralci. Spero, nell’interesse generale, di non dovere ritornare ancora sull’argomento”.

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