Cronaca

SEREGNO – SEREGNOPOLI UNO: “MAI SAPUTO DI PRESSIONI SU PRATICHE URBANISTICHE” TESTIMONIA ILARIA CERQUA

Fonte Il Giorno.it  – Stefania Totaro

MONZA – Si apre la sfilata dei testimoni citati dalla difesa dell’ex sindaco Edoardo Mazza al processo sulla presunta Seregnopoli dell’urbanistica al Comune di Seregno. E davanti ai giudici del Tribunale di Monza si siede l’ex assessore all’Istruzione e alle politiche sociali e ora consigliere comunale seregnese Ilaria Cerqua, anche lei come Mazza avvocato, accasata a Forza Italia e candidata sindaco ‘perdente’ nelle elezioni amministrative del 2015. “Anche io volevo candidarmi sindaco, ma ho volontariamente fatto un passo indietro quando, di fronte a due candidature, è stata indetta una riunione alla presenza anche dei vertici provinciali e ho capito che le preferenze dei consiglieri per me erano la metà rispetto a quelle per Mazza” ha dichiarato in aula Ilaria Cerqua, che ha escluso che la scelta dell’assessore uscente all’urbanistica Mazza fosse già stata decisa a tavolino, soprattutto dall’ex sindaco leghista per due mandati Giacinto Mariani (anche lui imputato ma per abuso d’ufficio), divenuto poi vicesindaco ma da più parti considerato il ‘sindaco ombra’ di Seregno. “Mariani lo conosco dal 2000 e so che non propose lui Mazza come candidato sindaco – ha spiegato la testimone – La Lega avrebbe preferito me perché ero più conosciuta in città essendo già assessore“. I difensori di Edoardo Mazza, gli avvocati Antonino De Benedetti e Lorenzo Bertacco, hanno interrogato la consigliera comunale sui presunti favoritismi sull’area dismessa dell’ex rimessa per autobus Dell’Orto in via Valassina, destinata a diventare un centro commerciale.

Una concessione edilizia ritenuta dai pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo oggetto della corruzione tra l’immobiliarista Antonino Lugarà e l’ex sindaco forzista di Seregno, a cui Lugarà avrebbe in cambio procurato voti alle elezioni. “Mai saputo o visto pressioni su pratiche specifiche relative all’urbanistica“, ha escluso Ilaria Cerqua che poi, su richiesta di della pm Giulia Rizzo, ha dovuto aggiungere che intendeva “che mi siano state riferite o a cui io abbia assistito perché i miei assessorati erano situati in altre sedi rispetto all’urbanistica“. La testimone ha spiegato che “le delibere da portare in Giunta vengono istruite all’interno del settore competente dai funzionari addetti, poi passano dal vaglio del dirigente del settore e da quello finanziario e anche del segretario comunale, un parere ulteriore che non è obbligatorio ma che è stato istituito da Giacinto Mariani per una ulteriore verifica. Poi l’assessore chiede l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione di Giunta“. L’assessore all’Urbanistica nel 2015 era Barbara Milani che “mi risulta avesse fatto sulla pratica di Lugarà ulteriori approfondimenti e quindi arrivammo in Giunta senza criticità. Il sindaco presiede la Giunta e la convoca ma non ha maggior peso nella votazione rispetto agli altri componenti. La delibera di cui si discute in questo processo, inoltre, è stata approvata all’unanimità dei presenti”.

Ilaria Cerqua ha anche escluso che Mazza volesse mettere Stefano Gatti (ritenuto dalla pubblica accusa uomo di Lugarà) a capo della commissione urbanistica. “So che Mazza non aveva una grandissima opinione di Gatti – ha dichiarato – Io lo ritengo un personaggio con un carattere un po’ esuberante, non so chi lo abbia candidato alle elezioni del 2015″

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