Cronaca

SEREGNO – VENDITA DI GELSIA AMBIENTE ? IL SINDACO ROSSI RESPINGE L’OFFERTA AL MITTENTE

SEREGNO – Nei giorni scorsi la società BEA ( Brianza Energia Ambiente spa ) di Desio che si occupa  delle attività di recupero di materia e produzione di energia attraverso la valorizzazione dei rifiuti nei propri impianti ha scritto una lettera (*) ad AEB in cui manifestava l’intenzione di voler acquistare l’intero pacchetto quote di Gelsia Ambiente srl , società che gestisce i servizi di igiene ambientale in 26 Comuni del territorio Brianzolo, servendo una popolazione di circa 450.000 abitanti.

Il sindaco Alberto Rossi venuto a conoscenza della lettera ha commentato : “Relativamente alla lettera di Bea ad Aeb, l’amministrazione di Seregno non è mai stata interpellata precedentemente in merito ai contenuti. Ho personalmente saputo della lettera tramite Aeb, e ne sono sinceramente rimasto basito. Ritengo singolare e inopportuna la modalità e lo stile, non essendo mai stata ventilata alcuna segnalazione dei contenuti in precedenti, anche recenti, interlocuzioni. Questo rende inaccettabile, irricevibile e offensiva qualsiasi lettera che, uscendo da percorsi e interlocuzioni condivise, comunica formalmente – in una modalità più competitiva che collaborativa – l’interesse all’acquisizione anche di tutte le quote di Gelsia Ambiente (che non è in vendita), e dunque non può che essere seccamente respinta al mittente. Al netto di questo episodio, rimane la disponibilità più volte dichiarata di questa amministrazione a costruire percorsi sinergici, condivisi e territoriali sul tema ambientale tra le realtà pubbliche della provincia, valutando la possibilità di giungere al completamento del ciclo integrato dei rifiuti, nell’ambito di rapporti, stili e modalità di rispetto e collaborazione, diversi da quanto purtroppo visto in questo episodio.”

Sulla lettera di Bea è intervenuto anche il senatore del M5S, Gianmarco Corbetta :  “Nella gestione dei rifiuti dovrebbe valere una regola aurea: il soggetto che fa la raccolta differenziata deve rimanere distinto e distante dal soggetto che si occupa dello smaltimento.” 

Chi fa la raccolta, come Gelsia Ambiente, – spiega il portavoce pentastellato – ha interesse ad aumentare sempre più il riciclo (e quindi affamare discariche e inceneritori), mentre chi incenerisce, come BEA, ha bisogno di un flusso costante di rifiuti da bruciare. È evidente che i due soggetti hanno obiettivi gestionali non solo opposti ma contrastanti tra loro. Per questa ovvia considerazione è necessario che Gelsia Ambiente stia ben lontana da BEA. Se BEA acquisisse Gelsia Ambiente, a prevalere sarebbe la logica dell’incenerimento: per alimentare l’inceneritore di BEA dovremmo dire addio al proseguimento delle politiche virtuose che Gelsia ha messo in atto negli ultimi anni e che stanno producendo ottimi risultati per l’ambiente e per le tasche dei cittadini. Purtroppo – continua il Senatore – vedo che i sindaci del nostro territorio, seppur con sfumature diverse dovute alle modalità con cui BEA si è fatta avanti, continuano a considerare positiva la prospettiva di una sinergia tra le due società, in nome del cosidetto ciclo integrato dei rifiuti. Non si rendono conto che incenerire materiali post consumo non ha nulla di ciclico né di integrato. Il mondo va verso l’economia circolare, dove non c’è spazio per l’incenerimento. Già oggi solo il 25/30% dei rifiuti bruciati dall’inceneritore di Desio proviene dai comuni soci di Bea, il resto arriva chissà da dove, in una logica di puro business a discapito e non più al servizio del territorio, che subisce l’impatto ambientale e sanitario di questo impianto.

Quello che serve davvero alla Brianza di oggi e di domani – conclude Corbetta – sono gli impianti per il compostaggio dell’umido e il recupero di materia. Ben vengano sinergie per colmare queste mancanze, ma finché BEA – per colpa di una dirigenza incapace di guardare al futuro – continuerà a puntare sul vecchio business dell’incenerimento, è bene che Gelsia se ne stia alla larga.


 

(*) Copia della lettera inviata da BEA a Gelsia è stata richiesta ma non ci è stata inviata . 

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