Cronaca

SESTO S.G. – NIGERIANO AGGREDISCE DUE POLIZIOTTI: LIBERATO PER LE SUE PRECARIE CONDIZIONI

SESTRO SAN GIOVANNI –  Lo scorso venerdì un nigeriano è stato fermato dalla Polizia di Sesto San Giovanni dopo la richiesta di aiuto di una donna nigeriana, che ha raccontato di essere stata brutalmente aggredita insieme ad un’amica da un branco di connazionali. Quando sul posto arriva una volante ci sono ancora alcuni uomini del branco. Gli agenti cercano di fermarli ma uno di loro si scatena contro i militari tanto che per immobilizzarlo deve intervenire un’altra pattuglia. Quando alla fine riescono ad averne ragione scoprono che  l’uomo è un pusher : infatti ha addosso  quaranta grammi di hashish. Gli agenti lo arrestano e l’indomani viene processato per direttissima . Al momento di stabilire la pena, il giudice accetta l’accordo raggiunto tra la Procura e l’imputato. L’uomo viene condannato a un anno di carcere con la condizionale e immediatamente scarcerato. L’indulgenza è motivata dal fatto che è tecnicamente incensurato, anche se risultano denunce e inchieste a suo carico per spaccio di droga e violenza sessuale. Ma a favore dell’imputato gioca soprattutto l’attenuante-profugo: «Le condizioni precarie di vita dell’imputato, in attesa di asilo politico, consentono il riconoscimento delle attenuanti generiche».

I poliziotti hanno avuto dieci giorni di prognosi, la donna aggredita con i pezzi di vetro ne avrà per due settimane.

Quando la notizia viene resa nota dall’Ansa, i sindacati dei poliziotti si indignano: «Per dovere e per cultura – dice Giuseppe Tiani del Siapriconosciamo e rispettiamo le sentenze della giustizia italiana, ma decisioni di questo tipo non aiutano il nostro personale che quotidianamente interviene per garantire la sicurezza della cittadinanza». Più pesanti i toni di Riccardo De Corato, assessore alla sicurezza della Regione: «Sappiamo che uno dei principali problemi legati al rapporto tra agenti e giudici, è la scarsa severità con cui i magistrati, spesso e volentieri, trattano delinquenti che la Polizia arresta per reati minori“.

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