Politica

SOLDI DEL COMUNE: SPENDERE DI PIU’ O SPENDERE MENO ?

Per Viganò ( PD ) sfruttando la legge si poteva spendere di più per la città  e Giacinto Mariani replica che la legge voluta da Renzi  è una presa per i fondelli per i Comuni

SEREGNO – All’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale di lunedì 30 novembre due punti riguardanti il DUP ( Documento Unico di Programmazione 2016-2020 ) e la Ratifica della Variazione di Bilancio adottata con urgenza dalla Giunta Comunale lo scorso 3 novembre . Prima dell’inizio della discussione il consigliere Tiziano Mariani ha sollevato un’obiezione  sulla legittimità della seduta, convocata come straordinaria, che – a suo dire – non avrebbe permesso ai consiglieri, visto il breve preavviso, di riuscire a studiare con la dovuta attenzione la documentazione di quanto si andava a discutere. Sentito il parere del Segretario Comunale,Francesco Motolese, il Presidente dell’Assemblea ha ritenuto di proseguire  la seduta . Il consigliere Tiziano Mariani ha abbandonato l’aula. All’uscita ha rilasciato questo commento :

 


Sulle variazioni di bilancio proposte dall’amministrazione , i gruppi di opposizione hanno sollevato diverse perplessità soprattutto alla luce della scarsa entità delle spese decise dall’amministrazione a fronte delle possibilità offerte dalla Legge di Stabilità in fase di approvazione in Parlamento . Particolarmente critico William Viganò del Partito Democratico che nella sua dichiarazione ha preso spunto dal comma 410 della Legge di Stabilità 2016 che recita ” Limitatamente all’anno 2016, nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all’indebitamento.” :


Altrettanto critica, ma nei confronti del Governo Renzi, la replica dell’Assessore al Bilancio, Giacinto Mariani:

In fase di votazione la maggioranza Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Amare Seregno hanno approvato i due punti all’ordine del giorno; compatte le opposizioni nel votare in modo opposto . ( Pino Caputo )

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