Antonio Erba

Cultura

LISSONE – DECATHLON SI ALLARGA: PIU’ SPAZI E PIU’ DIPENDENTI

LISSONE – Un progetto che favorirà la rigenerazione del tessuto commerciale cittadino e creerà – oltre a nuovi posti di lavoro – anche un miglioramento in termini di parcheggi e viabilità nell’area del controviale della Valassina e in prossimità di uno dei principali accessi alla città. Sono questi alcuni dei punti cruciali contenuti nell’adozione del Piano attuativo di via Piermarini/Canonica, approvato dalla Giunta comunale dopo aver già ricevuto l’avallo del Consiglio comunale nell’ambito della variante al Piano di Governo del Territorio.

Nell’area Decathlon la Giunta ha dato il proprio via libera ad un’operazione urbanistica che consentirà un ampliamento degli spazi a disposizione della catena di negozi sportivi. Il punto vendita già esistente potrà così avere un piccolo ampliamento, con un significativo incremento occupazionale. Al contempo, verrà dichiarata conclusa la valenza del Piano integrato d’intervento di via Bernini, una scelta che ha bloccato la potenziale realizzazione di circa 40 nuovi appartamenti per circa 8.500 metri cubi residenziali.

L’ampliamento del Decathlon è una scelta funzionale alla realizzazione di servizi destinati allo spazio commerciale: complessivamente l’operatore privato acquisirà circa 2.800 metri quadrati di superficie pubblica a fronte di un pagamento complessivo di 487mila euro. L’ampliamento riguarderà complessivamente 1.000 metri quadrati di superficie di vendita.

L’operatore privato realizzerà a proprie spese una nuova rotatoria all’incrocio tra le vie Bernini e Piermarini, oltre alla modifica della rotatoria di via Mascagni/Cilea (di competenza Anas), entrambe opere necessarie e finalizzate alla risoluzione delle criticità generate dall’ampliamento della struttura commerciale. A carico del privato è prevista anche l’esecuzione di opere di miglioramento della viabilità esterna all’area Decathlon, con la creazione di ulteriori 60 stalli per la sosta delle auto. Prevista anche la definitiva risoluzione dell’attuale sosta lungo il controviale della Valassina che verrà impedita mediante il posizionamento di specifici dissuasori. Il valore complessivo delle opere di urbanizzazione primaria ammonta a circa 330mila euro, a cui si aggiungerà una somma oltre 38mila euro che l’operatore verserà quali oneri di urbanizzazione secondaria.

L’adozione del Piano attuativo è il punto finale di una lunga interlocuzione che l’amministrazione comunale ha avuto con gli operatori coinvolti dall’operazione urbanistica il cui primo obiettivo era quello di evitare ulteriore edificazione residenziale sulla città di Lissone – afferma Antonio Erba, assessore con delega all’Urbanistica – Il risultato finale comporta un doppio risultato: preserviamo una fondamentale struttura di vendita sul nostro territorio il cui ampliamento porterà ad un incremento nell’organico, e andiamo a risolvere criticità croniche nell’area del controviale della Valassina e dell’ingresso a Lissone. Il valore delle opere pubbliche che la città riceverà, dimostra il valore dell’accordo sottoscritto con l’operatore privato. Il progetto inoltre prevede positive ricadute per l’intera zona in termini di viabilità e parcheggi, oggi palesemente sottodimensionati”.

( fonte seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )

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Cronaca

LISSONE – DAL COMUNE EMESSA UN’ORDINANZA DI RIMOZIONE DI MANUFATTI SU AREA VERDE

LISSONE – Ripristinare lo stato dei luoghi nell’area verde situata tra le vie Damiano Chiesa e Cesare Battisti, rimuovendo i manufatti ed i relativi scarichi presenti sul terreno. Un’azione che dovrà essere eseguita entro 30 giorni, al termine dei quali in mancanza di un intervento il Comune procederà ai sensi di legge.

È questo quanto disposto nei giorni scorsi dall‘ordinanza firmata dal dirigente del Settore Pianificazione e Gestione del Territorio, Paola Taglietti, nella quale si fa riferimento al sopralluogo effettuato dalla Polizia Locale lo scorso 27 dicembre 2019 proprio nell’area verde situata nei pressi di Piazzale degli Umiliati e di proprietà privata. Nel corso del sopralluogo era stato riscontrato scarico di acque nel campo adiacente la via Damiano Chiesa su proprietà privata, stanziamento di automezzi e camper, allacciamento alla fornitura pubblica di acqua, allacciamento mediante contatori alla distribuzione di energia elettrica e l’immissione degli scarichi correlati agli automezzi e camper direttamente sul suolo, senza recapito in fognatura pubblica. Situazioni che contrastano con le norme in materia ambientale – che vietano espressamente lo “scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo di acque reflue” – e con quelle relative alle nuove costruzioni, che anche in caso di manufatti o fabbricati leggeri devono essere “previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico, in conformità alle normative regionali di settore”. Già nel corso del mese di gennaio l’Amministrazione Comunale aveva incontrato i proprietari dell’area, chiedendo l’immediato ripristino dei luoghi. Inoltre, l’area figura come “Agricola” e risulta all’interno della perimetrazione del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del PGT vigente e in salvaguardia. In data 24 gennaio era stato dato avviso dell’avvio del procedimento per il ripristino dello stato dei luoghi dell’area, ma nei termini indicati la proprietà non ha depositato la documentazione utile a dimostrare l’avvenuto ripristino dello stato dei luoghi né altro genere di memoria partecipativa al procedimento. Spetterà quindi alla proprietà, a propria cura e spese, il ripristino dello stato dei luoghi dell’area a verde, entro il termine di 30 giorni.

L’ordinanza rappresenta una risposta concreta ed efficace relativa ad un’occupazione irregolare, con l’utilizzo di aree non idoneamente attrezzate per la sosta di caravan e roulotte – affermano il Sindaco, Concettina Monguzzi, e l’assessore alla Pianificazione Territoriale, Antonio ErbaTali situazioni contribuiscono al deturpamento di luoghi salvaguardati dal Piano di governo del territorio ed infondono nella cittadinanza un senso di insicurezza. Per questi motivi l’Amministrazione ha il dovere di intervenire con misure volte a impedire la proliferazione di insediamenti abusivi, anche ricorrendo ad azioni che mirino al ripristino della legalità e dell’igiene pubblica“.