calcio

Sport

CARTAGO NUOVO ALLENATORE DEL SEREGNO

La società U.S.D. 1913 Seregno Calcio s.r.l. ha comunicato di aver nominato Alessandro Cartago guida tecnica della Prima Squadra per la restante parte della stagione sportiva 2014/2015. Cartago già allenatore in seconda di David Sassarini, nonchè preparatore dei portieri nelle ultime tre stagioni, avrà il compito di chiudere nel miglior modo possibile l’annata calcistica in corso di svolgimento. Cartago sarà coadiuvato da uno staff composto dalla preparatrice atletica Gaia Missaglia, subentrata a Michele Grassi, che ha lasciato a sua volta Seregno, e dal preparatore dei portieri Moreno Impagnatiello. Il nuovo team debutterà domenica 12 aprile nella trasferta sul campo dell’Aurora Seriate

Sport

SEREGNO – CASTELLANA 1-4

SEREGNO – Dura sconfitta, la terza consecutiva per il Seregno, che contro la Castellana dice quasi matematicamente addio ai sogni di Lega Pro. Dopo essere passati in vantaggio con una splendida punizione di capitan Battaglino, gli Azzurri vengono ripresi alla mezzora del primo tempo per effetto di un micidiale sinistro di Manarin, per poi crollare di schianto nella ripresa. Nel giro di 90” arrivano le reti di Cò e – ancora – Manarin, e sul punteggio di 1-3 i padroni di casa non hanno più la forza e la verve per reagire e provare a recuperare. Al 19′ anche Chitò si iscrive alla festa della Castellana, che agguanta tre punti fondamentali per continuare a credere nella comunque difficile salvezza. Il secondo 4-1 consecutivo spinge il Seregno a – 7 dalla capolista Castiglione, che oggi ha approfittato anche della rocambolesca sconfitta del Lecco a Sesto San Giovanni.
Ora qualche giorno di pausa e riflessioni, in attesa di scegliere la nuova guida tecnica che avrà il compito di risollevare l’animo di una squadra in evidente difficoltà. Intanto, anche qui ci preme ringraziare di cuore il mister David Sassarini, artefice di un lavoro che nessuno negli ultimi 30 anni a Seregno aveva fatto. Dal penultimo posto nel mese di ottobre 2013, al sogno Lega Pro accarezzato a lungo in questi mesi. Chapeau mister…

DOPO LA SCONFITTA DAVID SASSARINI SI DIMETTE

Ecco il comunicato diffuso dalla società al termine dell partita
“La società U.S.D. 1913 Seregno Calcio S.r.l., comunica che David Sassarini ha rassegnato le proprie dimissioni da allenatore della Prima Squadra, al termine della gara persa pochi minuti fa contro la Castellana. Il club Azzurro desidera ringraziare sentitamente il tecnico per l’eccellente lavoro svolto in questi ultimi 18 mesi, e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera. Nelle prossime ore il 1913 Seregno Calcio diramerà un nuovo comunicato stampa con il nome del suo successore, che avrà il compito di chiudere nel miglior modo possibile la stagione sportiva 2014/2015.”

Sport

VIRTUS VECOMP-SEREGNO 4-1

VERONA – Altra durissima mazzata alle ambizioni di Lega Pro del Seregno, che esce nettamente sconfitto dal “Gavagnin” di Verona, per mano di una Virtus Vecomp cinica e bravissima a sfruttare ogni singola palla-gol creata. Dopo Lecco, arriva l’ottava sconfitta in campionato per gli Azzurri, che piombano a – 6 dal Castiglione, e subiscono anche il sorpasso del Lecco, ora in seconda posizione con una lunghezza di vantaggio. A sei giornate dal termine, serve un autentico capolavoro da parte del gruppo, che necessita di tirar su la testa immediatamente, per non compromettere un cammino sin qui ben sopra le righe.Il post Lecco induce mister Sassarini ad apportare alcune modifiche: in difesa a destra c’è Di Lauro, mentre Lacchini torna a centrocampo con Marzeglia di nuovo titolare in luogo di Cernigoi. Lillo vince il ballottaggio con Battaglino, mentre si rivede dal 1′ Cremonesi. Virtus tale e quale a quella bella e vincente col Pontisola, ma c’è Dimas dal 1′ al posto di Mensah.Parte decisamente bene il Seregno, quasi come se le scorie di mercoledì fossero del tutto debellate. Dopo la conclusione di Lacchini a fil di palo (10′), in una delle classiceh manovre offensive degli Azzurri, Cremonesi fa quasi sul fondo e lascia partire un tiro-cross invitante su cui però non ci arrivano nè Marzeglia nè Cavalcante. Insomna, ci sarebbero tutti gli ingredienti per trovare il vantaggio, ed invece a sbloccare la parità sono i rossoblu di mister Fresco. Il cros da destra di Ferrarese viene deviato da Mureno, con la sfera che prende una traiettoria ingannevole, scavalca Simone Cortinovis e viene corretta in rete da due passi dal giovanissimo Joketic. Una rete che di fatto sgonfia il Seregno. C’era bisogno di un episodio positivo, ed invece, come spesso accade nelle ultime settimane, gli Azzurri vengono sistematicamente puniti ben oltre I loro demeriti. Che sono però evidenti al 41′, quando sugli sviluppi di un corner Dimas gode di troppa libertà, scagliando un destro micidiale che incoccia il palo e finisce in rete. Ecco il peggior modo possibile per chiudere la prima frazione di gioco, che ci vede incredibilmente in doppio svantaggio. Nella ripresa ci si aspetta una veemente reazione, e chissà quel briciolo di fortuna che possa riaprire una gara tutta nelle mani virtussine. Il predominio territoriale non porta a nulla di fatto, se non a qualche calcio d’angolo in favore dei ragazzi di Sassarini. Al 18′ la compagine scaligera si rivela ancora letale, con Scapini che riceve spalle alla porta, si gira e con il sinistro “spolvera” il palo più lontano. Game over, con 25′ e più sul cronometro. A poco serve la rete (pregevole) di un ritrovato Cremonesi – ecco la lieta novella di una giornata da archiviare in fretta – perchè il forcing finale, seppur generoso, non intimidisce più di tanto i rossoblu, che hanno addirittura il tempo di mettere il punto esclamativo con un perfetto contropiede nato e finalizzato da Mensah, già a segno anche nel match del Ferruccio. Finisce con un passivo pesante ed un confronto tra squadra e tifosi, usciti più che mai delusi dal “Gavagnin”. Non è ancora tempo di processi, restano cinque partite da giocare, nella quale non dovrà mancare il solito, caloroso e prezioso sostegno. Il filo che ci tiene legati al sogno si fa più sottile, ma non bisogna mai smettere di lottare, anche e soprattutto in queste avversità. Fino alla fine, forza Seregno! ( Fabio Mariani )

Sport

SEREGNO – LECCO 1-2

Una sconfitta che brucia e che fa male,

SEREGNO – Un lampo nella pioggia. Il tracciante mancino dell’ex di turno Fabio Cardinio fa volare il Lecco, che a 30” trova una vittoria inaspettata, e ci aggancia in classifica al secondo posto. Una sconfitta che brucia, che fa male, immeritata per ciò che si è visto al Ferruccio. Il Seregno ha sempre provato a fare la partita, l’ha quasi sempre controllata, rimediando una volta allo svantaggio iniziale, ma peccando poi di cattiveria nelle poche circostanze in cui si poteva, e si doveva far male ai blucelesti…
Mister Sassarini, per la delicatissima sfida della 12^ di ritorno conferma Lacchini sull’out di destra, ritrova Mureno sul versante opposto (dopo 4 turni di squalifica), e opera due sostanziali cambi rispetto alla vittoria di Caravaggio: Crafa al posto di Giambrone in mediana, Cernigoi al posto di Marzeglia in attacco. Più facili le scelte di mister Cotroneo, che rimette Tignonsini al centro della difesa, confermando i 10/11 vincenti sul Pontisola.

Gli Azzurri partono bene, col piglio della squadra in salute e intenzionata a far suo lo scontro diretto. Nel primo quarto d’ora fioccano le conclusioni dalla bandierina, ma la vera occasiona arriva al 15′, quando sul “liscio” di Tignonsini, Lillo spara un destro potente addosso a Pellegrinelli. Ghiotta chance sprecata, e dall’altra parte il Lecco punisce. Bugno pesca Cardinio sulla sinistra, il suo invito a centro area viene raccolto da un Buonocunto che ha perfetti tempi d’inserimento. 0-1, gara tutta in salita al Ferruccio. Il Seregno ha il merito di non scomporsi, e da un calcio di punizione molto defilato – causato ingenuamente da Alushaj – matura il pareggio. Sul destro velenoso di Magrin, Pellegrinelli respinge con un bel balzo, ma Buonocunto controlla con un braccio il pallone. Meraviglia è ben appostato, e non ha dubbi nel decretare il penalty. Michele Magrin si conferma straordinario cecchino, e all’intervallo è di nuovo (giustamente) parità.

Ci si gioca tutto – o quasi – nei secondi 45′, e la prima palla-gol la creano i blucelesti, con Cardinio che va sul fondo e mette un “cioccolatino” al centro per Di Gioia, il quale calcia (e male) di prima intenzione, anzi che stoppare e metterla alle spalle di Cortinovis. Poco male per gli Azzurri, che di lì a poco rimangono anche in superiorità numerica. Duro il fallo di Tignonsini su Lillo, ma onestamente il rosso diretto appare fuori luogo. L’inerzia passa nelle mani dei padroni di casa, che al 26′ vanno ad un passo dal 2-1. La svirgolata stavolta è di Redaelli, ma sul tiro-cross di Comi, in area piccola nessun compagno di squadra trova la deviazione vincente. I prodromi del gol ci sono tutti, peccato che un minuto dopo Meraviglia punisce Crafa per una simulazione inesistente. Per la mezzala toscana è secondo cartellino giallo e game over. Mister Sassarini toglie Lillo e Comi per Battaglino e Gritti, con l’intento di gestire palla e sfiancare il Lecco. Dopo tre mesi si rivede anche Cremonesi, ma il fraseggio a basso ritmo e la scarsa incisività delle punte gioca tutto in favore dei blucelesti, che non rischiano più, e a una manciata di secondi dalla fine mettono la definitiva freccia del sorpasso con Cardinio. Una mazzata, non la prima di questa stagione. Tante volte questo gruppo si è rialzato, ed il campionato non è ancora finito. Anzi. Domenica a Verona bisogna subito tornare ai tre punti, ai calcoli ci si penserà tra qualche settimana …