Calogero Grisafi dirigente Comune Seregno

Cronaca

SEREGNO – SEREGNOPOLI “IO LO FACCIO CAGARE ADDOSSO IL SINDACO”

MONZA – Si è svolta il 4 novembre, presso il Tribunale di Monza la quarta udienza del processo “Seregnopoli” che vede coinvolti 15 soggetti tra cui l’ex sindaco Edoardo Mazza ( Forza Italia ), l’imprenditore Antonino Lugarà e altri 13 imputati di minor rilevanza tra cui l’ex sindaco di Seregno Giacinto Mariani ( Lega ). Tutti gli imputati erano presenti in aula eccezion fatta per Stefano Gatti ( ex consigliere comunale Forza Italia ), Giacinto Mariani ( ex vice sindaco di Seregno ) e Vincenzo Corso .

Nella prima parte dell’udienza gli operanti di Polizia Giudiziaria, incaricati dalla Procura dello svolgimento delle indagini, hanno riferito su alcuni fatti : il primo relativo alla modalità di “erogazione e riscossione” di un prestito che l’imprenditore Antonino Lugarà avrebbe fatto a Luciano Mega conclusosi con l’acquisizione da parte del creditore di un immobile in provincia di Lecce. Il reato contestato al Lugarà, dai PM Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo, è quello di usura. A seguito di un prestito erogato dal Lugarà, lo stesso avrebbe ottenuto un appartamento rogitato al valore di 80mila euro e poi rivenduto a 140mila.

Altra circostanza esposta dagli inquirenti riguarderebbe la richiesta fatta al già dirigente dell’ufficio notifiche del Tribunale di Monza, Vincenzo Corso, da parte di Antonino Lugarà, di procrastinare un pignoramento mobiliare presso un’abitazione sita in Desio in uso alla moglie di Massimo Ponzoni.
Con queste deposizioni degli investigatori e quelle della precedente udienza ( leggi ), appare sempre più evidente come l’accusa voglia delineare con molta precisione la figura e le frequentazioni dell’imprenditore calabrese Antonino Lugarà che spazierebbero dal mondo politico a quello istituzionale ( come la sanità lombarda ) e da quello imprenditoriale a quello contiguo a personaggi facenti parte del mondo della criminalità organizzata.

Particolarmente interessante, nonostante non sia ancora conclusa , la deposizione del luogotente dei Carabinieri Giovanni Azzaro che ha spiegato il legame tra le indagini dei Carabinieri di Milano e quella sul Comune di Seregno, seguita dalla Compagnia dei Carabinieri di Desio. Le due indagini, sebbene siano partite in due periodi differenti, si sono incontrate nel momento in cui le attenzioni dei militari desiani sono ricadute su una serie di costruttori operanti su Seregno e dintorni, tra cui il sopracitato Antonino Lugarà.

Ricordiamo che le indagini seregnesi presero il via da una mossa dell’ex sindaco Giacinto Mariani (imputato ora per abuso d’ufficio) che, il 13 maggio 2015, formalizzò un esposto, depositato presso la Procura di Monza, in cui sollecitava l’intervento degli organi inquirenti affinchè fossero accertati eventuali reati commessi nella condotta dell’architetto Grisafi Calogero (ex dirigente del comune di Seregno, trovato morto il 23 settembre 2015 ( leggi ) . In particolare si faceva riferimento a due autorizzazioni concesse per attività commerciali sorte in aree urbane destinate ad uso diverso da quello concesso nelle autorizzazioni stesse. La prima autorizzazione riguardava un grande esercizio commerciale situato in via Carroccio e la seconda un negozio di abbigliamento aperto in un ex capannone in via Cadore.

Gli inquirenti, in base agli elementi raccolti, hanno tracciato il profilo del Grisafi: ne è emerso, dalle prove raccolte, un soggetto dedito al gioco nonchè alle frequentazioni di donne di nazionalità albanese e romena. Tutti questi comportamenti indussero la ex moglie, Cartia Maria Giuseppa, in data 15 giugno 2015 a rivelare al comando Carabinieri di Seregno la preoccupazione per i rischi, anche fisici, ai quali l’ex marito si sarebbe esposto qualora avesse continuato a “prendere tangenti”. In tale periodo il Grisafi non viveva più nella casa coniugale di Giussano ma bensì alloggiava dapprima in un appartamento sito in Inverigo e successivamente in uno a Seveso ; in entrambi i casi le proprietà pare fossero riconducibili al  Lugarà.

Il luogotentente Azzaro , nella sua disamina, ha raccontato che, grazie all’attività di intercettazione telefonica e ambientale, si sono potuti ricostruire i rapporto esistenti tra il costruttore e l’allora sindaco Edoardo Mazza (compreso anche il ruolo ricoperto da Stefano Gatti) relativamente all’ex area dismessa “Dell’Orto pullman”: la GAMM, società riconducibile al Lugarà, fece richiesta per realizzare l’attuale supermercato in data 30 giugno 2015 e dopo pochi mesi, più precisamente il 20 ottobre 2015 il consiglio comunale adottò in via definitiva il piano attuativo.

La prossima udienza è prevista per il 18 novembre nella quale continuerà l’esposizione dei fatti da parte degli inquirenti sulla vicenda che riguarda l’ex area Dell’Orto  e successivamente entrerà nel vivo dei contraddittori nelle udienze successive . ( Davide Vismara )

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Politica

POLO CIVICO: REAZIONI IMPROVVISATE E MISTIFICANTI

SEREGNO – La lista “Per Seregno Civica” che si è presentata alle scorse amministrative dando il proprio sostegno al candidato sindaco  Pietro Amati, ha diffuso un comunicato stampa avente come oggetto l’ipotesi di costituzione di un Polo Civico, La proposta ha come scopo quello di unire tutte le liste civiche presentatesi alle scorse elezioni al fine di  “costituire una alleanza in grado di sviluppare un programma e individuare una squadra idonea ad affrontare le prossime elezioni e candidarsi così per amministrare la città”.

Ecco il comunicato integrale diffuso da Per Seregno Civica:

“Dopo la prima proposta, fatta all’inizio di quest’anno dalla lista “Per Seregno Civica”, di riprendere il dialogo per costruire un polo civico tra tutte le liste e i movimenti civici di Seregno, abbiamo assistito a reazioni improvvisate e mistificanti provenienti da alcune realtà civiche locali. Rivendicazioni di primogenitura, di leadership e tentativi di “inglobamento” hanno prepotentemente invaso la scena distogliendo l’attenzione dalla vera questione posta sul tappeto: “costituire una alleanza tra tutte le componenti civiche in grado di sviluppare un programma e individuare una squadra idonea ad affrontare le prossime elezioni e candidarsi così per amministrare la città”. Un dialogo reale presuppone l’abbandono di presuntuose posizioni preconcette e la disponibilità all’ascolto e al libero confronto con tutti, indipendentemente dalle esperienze precedenti di ciascuno. Qualcuno, purtroppo non si capisce sulla base di quale autorevolezza, presentatosi in tempi recenti alla ribalta politica cittadina, seppur con scarsi risultati, pretende di sentenziare sulla ammissibilità o meno dei possibili movimenti civici, che potrebbero finalmente costituirsi in Polo Civico, solo perché al loro interno partecipano anche persone che hanno avuto già esperienze passate in politica.
Per Seregno Civica sin dalla sua fondazione si è costituita come movimento civico autonomo, chiedendo ai propri sostenitori di dimenticare l’eventuale loro adesione ai partiti tradizionali e, fedele ai suoi principi, si è dichiarata sempre aperta al confronto e al dialogo con persone, movimenti e associazioni espressioni del territorio. Crediamo che solo da un intenso e continuo confronto tra tutte le parti possano nascere idee e proposte importanti e risolutive per la comunità.
Nei primi giorni del mese di febbraio abbiamo appreso con sincera sorpresa che veniva dichiarato da qualcuno il “naufragio” del Polo Civico. Vorremmo trovare una spiegazione a questa strana prematura e scorretta presa di posizione, per cui un progetto importante e concreto viene dichiarato chiuso e finito prematuramente per conto terzi. Riconosciamo che davanti a noi sta un cammino serio e difficile, ma è da evidenziare come la frettolosa fuga di una ristretta minoranza non rappresenti la chiusura del cantiere. Oggi più che mai è importante lavorare a trecentosessanta gradi per costruire un futuro che non può attendere il duemilaventi per essere attuato. Fare scelte consapevoli e democratiche alla ricerca della unità nell’interesse dalla città è l’obiettivo che ci poniamo rispetto ad esempi di irrefrenabile protagonismo individuale. Fare e saper fare vengono prima di ogni plateale raccolta di consensi scaturita dal cavalcare l’onda dell’avversario di turno senza costruire risposte concrete. Nella lista dei desideri “Per Seregno Civica” inserisce la volontà di trasformare lo sterile teatrino della politica verso una visione più ampia di opera e fabbrica del concreto. Le maschere di quanti si celano sotto mentite spoglie civiche non possono rappresentare una onesta rappresentazione della comunità che vogliamo.
Nel rispetto reciproco, nella volontà di riconoscere ad ogni movimento la sua identità, nella voglia di fare e cambiare riteniamo che il Polo Civico sia vivo e vitale, aperto per sua natura a quanti vorranno gettare le basi per costruire una realtà più vicina a cittadini, famiglie e imprese. Per Seregno Civica”