Concetta Monguzzi

Cronaca

LISSONE – SINDACO E ASSESSORI CHIEDONO 200MILA EURO PER INSULTI SU FACEBOOK

LISSONE – Un post apparso su Facebook contenente insulti nei confronti del sindaco Concetta Monguzzi e dei membri della giunta  secondo gli amministratori comunali sarebbe andato “oltre il limite consentito” tanto da indurre gli stessi a passare alle vie legali. L’argomento è stato discusso durante il consiglio comunale di martedì e ha suscitato una vera bagarre in aula tra maggioranza e opposizione che ha ricordato alla giunta in carica una condotta non sempre “trasparente” di alcuni personaggi  politicamente a loro vicini. L’autore del post, che è stato cancellato, a sua volta ha deciso di tutelarsi affidandosi ad un legale . La questione potrebbe sfociare in una causa davanti ad un tribunale civile e forse anche penale. Molti gruppi su Facebook informano i componenti che:  ” la responsabilità dei commenti postati ricade legalmente su chi li scrive . ( art. 595 del codice penale: “chiunque […] comunicando con più persone, offende l’altrui reputazione, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 1032 Euro”. Ai commi 2 e 3 del medesimo articolo si sottolinea che se l’offesa consiste nell’attribuzione di un determinato fatto, la pena aumenta, e se l’offesa è recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicità, la pena è della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a euro 516 (diffamazione aggravata) “.

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Politica

SEREGNO – AEB-GELSIA: INTERVENGONO I SINDACI-SOCI. FINIRA’ ANCHE LA PARENTOPOLI?

SEREGNO – In una nota stampa diffusa oggi 9 febbraio, i sindaci dei comuni soci di Gelsia hanno espresso il loro pensiero sulla vicenda ( leggi ) che ha visto come protagonista il management del gruppo .  Il Commissario straordinario del Comune di Seregno e i sindaci dei Comuni soci, in rappresentanza di oltre il 90 per cento delle quote, hanno precisato che «l’azienda è solida. È un patrimonio di un’intera comunità e, per questo, siamo tutti impegnati in prima linea per tutelare la società, i dipendenti e il suo valore economico e sociale». Si apre ora una fase di transizione che nelle intenzioni dei soci dovrà durare il tempo strettamente necessario. «Siamo in contatto diretto con il Commissario straordinario e tra noi – spiegano i soci – per valutare, ora per ora, l’evolversi della situazione. Ma su una cosa dobbiamo essere chiari: il percorso di sviluppo industriale dell’azienda è tracciato. C’è un piano industriale che prosegue, indipendentemente dalle vicende giudiziarie che potrebbero coinvolgere singoli amministratori o dirigenti del Gruppo. Il valore del Gruppo AEB/Gelsia è un capitale di tutti». La nota è stata sottoscritta dal sindaco di Desio, Roberto Corti, da quello di Lissone, Concetta Monguzzi, dal sindaco di Cesano Maderno, Maurilio Ildefonso Longhin, dal sindaco di Limbiate, Antonio Romeo, dal sindaco di Seveso, Paolo Butti, dal sindaco di Varedo, Filippo Vergani, dal sindaco di Meda, Luca Santambrogio e da quello di Giussano, Matteo Riva oltre che dal Commissario Straordinario per il Comune di Seregno, Antonio Cananà .


Tra i politici locali un primo commento lo abbiamo raccolto telefonicamente da Tiziano Mariani ( Noi x Seregno )


L’ufficio stampa del Partito Democratico ha evidenziato ” il “silenzio assordante” dei partiti ( Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia ndr) che hanno portato la città in questa situazione. Dove sono i vari“leader” sempre pronti a dire che tutto andava bene?  ”  :

” Le notizie di questi giorni con le dimissioni dei vertici di Aeb e Gelsia, a seguito delle pesanti indagini in corso, rappresentano l’ultimo amaro capitolo di una storia tormentata che abbiamo più volte denunciato nel nostro ruolo di opposizione dai banchi del consiglio comunale. Come già affermavamo nelle scorse settimane i flop delle aggregazioni mai avvenute prima con Acsm-Agam e poi con Ascopiave hanno messo in luce l’assenza di una chiara visione strategica e di un progetto industriale vincente. Una situazione che tuttavia chiama in causa soprattutto le scelte politiche di dodici anni di governo di centrodestra. Seregno, dopo le indagini giudiziarie ancora in corso che hanno portato alla caduta dell’amministrazione comunale di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, deve subire anche l’ennesimo schiaffo delle dimissioni dei vertici dell’azienda municipalizzata da sempre vanto dei seregnesi. Come abbiamo sempre affermato in tutti i casi analoghi lasciamo agli organi inquirenti l’accertamento di fatti di eventuale rilievo penale. Manifestiamo tuttavia tutto lo sconcerto per il “silenzio assordante” dei partiti che hanno portato la città in questa situazione. Dove sono gli esponenti della vecchia maggioranza? Dove sono i vari“leader” sempre pronti a dire che tutto andava bene? “


Anche Mario Nava ( candidato per il M5S al Consiglio Regionale della Lombardia il prossimo 4 Marzo ) ha commentato : ” Il Movimento 5 Stelle ritiene doverose le dimissioni presentate e che eventualmente dovessero seguire . Attendiamo ora che gli organi preposti svolgano le funzioni di indagine . Il nostro compito è controllare e portare all’attenzione dei cittadini e degli organi competenti ogni argomento o situazione che riteniamo importante. Ai cittadini il compito di valutare chi ha dedicato impegno, e quanto,  per la tutela dei beni e dei servizi pubblici . Alla magistratura il compito di indagare, quando ritiene le segnalazioni degne di nota, e procedere con la ferma applicazione della legge ”



Il gruppo  Ripartiamo Insieme: “ Abbiamo sempre esposto le nostre valutazioni contrarie, nel passato recente e non, particolarmente nelle sedi istituzionali, facendo emergere quesiti, perplessità, ma anche controproposte. Siamo rimasti delusi e preoccupati per le incertezze mostrate nelle strategie industriali (vicende Acsm-Agam e poi Ascopiave), così come per deleghe ad una sola persona (il Sindaco Mazza ) in una possibile avventura di Borsa. Ma ancor abbiamoo espresso sorpresa e preoccupazione per le nomine di amministratori posti in ruoli così delicati solo per mera appartenenza politica, nel migliore dei casi, o , più solitamente, solo perché parenti o amici di chi governava, snobbando chi invece proponeva candidature di profilo qualificato e professionale: e parliamo non solo delle ultime nomine, ma anche di quelle precedenti che hanno caratterizzato, con marcata supponenza, i primi dieci anni della giunta Mariani e per le quali già si parlò di parentopoli, anche con servizi apparsi su testate giornalistiche nazionali.


La senatrice Lucrezia Ricchiuti ( Liberi e Uguali ) : “Purtroppo, non sono stupita che a finire sotto la lente dei Pm ci sia ancora Seregno e le sue società controllate. Da tempo vado dicendo che in questa città ci sono troppi elementi di opacità e spero, pertanto, che la magistratura riesca ad individuare tutte le responsabilità e che la buona politica torni ad essere protagonista”.   Ricchiuti aggiunge: “Quando Pietro Grasso è venuto a Desio ho voluto che incontrasse anche i lavoratori del gruppo Aeb-Gelsia i quali non hanno mancato di manifestare le proprie preoccupazioni per la gestione della società”.


aggiornamento del 10 febbraio 2018 ( 10.52)

Comunicato stampa del gruppo Gelsia

“In relazione alle notizie di recente apparse sulla stampa, aventi ad oggetto il presunto coinvolgimento di rappresentanti del Gruppo AEB-Gelsia nell’ambito di indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Monza, si intende chiarire quanto segue. Si comunica, in primo luogo, che i Presidenti di AEB, Gelsia e Gelsia Ambiente, in attesa di comprendere l’esatta natura delle contestazioni a loro rivolte, hanno deciso di rassegnare le dimissioni dalla carica. Il Gruppo vuole ringraziare i Presidenti dimissionari per la professionalità e l’impegno dimostrati nel corso del loro mandato. Da parte sua, il Gruppo – sottolineando che, allo stato, le presunte imputazioni debbono essere considerate come mere ipotesi giornalistiche – assicura la più ampia collaborazione all’Autorità Giudiziaria al fine di chiarire qualsiasi situazione abbia comportato la necessità di verifiche e accertamenti. In merito, inoltre, ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti all’Amministrazione Comunale di Seregno, le società del Gruppo confermano di aver dato al Comune la massima disponibilità e supporto al fine di consentire allo stesso di rispondere in modo puntuale alle richieste pervenute. Si ribadisce, infine, che il Gruppo AEB-Gelsia ha sempre operato nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti, adottando procedure finalizzate ad assicurare la massima efficienza e trasparenza in ogni attività e, pertanto, ha dato incarico ad un legale di tutelare in tutte le sedi opportune la propria immagine.”

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