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SEREGNO – Sulla pagina Facebook del movimento cittadino ” Insieme per fare “ Luca Luigi Emanuele Colombo ha pubblicato un duro attacco all’amministrazione comunale ed in particolare la primo cittadino Alberto Rossi che, stando all’autore del post, dipingerebbe Seregno come una realtà viva mentre al contrario è ” una città morta “ soprattutto in questo periodo prenatalizio in cui le vie del centro anzichè brulicare di gente, appaiono tristemente deserte .
Scrive Luca Colombo:
“Egregio signor Sindaco, lei dove vive ? Vive a Seregno solo quando le fa comodo o ci vive sempre ? Ascolto il suo intervento (in consiglio comunale ndr) rispetto al come appare Seregno e lei cosa fa ? Cita l’evento dell’accensione dell’albero di Natale ? Ma lei esca da quel suo ufficio e cammini per la città in questi giorni in cui le vie, a prescindere dalla pioggia, dovrebbero essere piene di persone ed invece è il deserto ! Ma perché Seregno è deserta ? Ma lei che ha sempre fatto il dipendente sa cosa significhi per un commerciante un Natale così ? No, lei davvero non lo sa perché uno come lei che porta ad esempio il fatto che nei week end vi siano un sacco di associazioni con i loro stand non ha capito una mazza ! Lei può essere pure andato ad inaugurare una azienda ma lei non conosce la differenza che esiste fra una realtà commerciale e una industriale !! Lei è lì seduto su quella poltrona grazie alle Associazioni e ai CattoCiellini che l’hanno votata ! Lei offende il buon senso, lei offende me e tutti quelli che come me le hanno dato fiducia ! Lei signor Sindaco Alberto Rossi è un grande oratore ma le parole sono parole ! Lei è un Sindaco di una città morta che le piaccia o meno grazie anche alla complicità di “Ripartiamo Insieme “ . Quanto a certi Consiglieri di maggioranza vadano a messa piuttosto che in Consiglio Comunale !! Buone feste “
Il sindaco Rossi, interpellato dalla redazione, ha preferito non commentare mentre il consigliere comunale Davide Vismara ( Ripartiamo Insieme ) ha dichiarato:
( foto da Facebook by Ely M. )
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MONZA – E’ proseguito lunedì 25 novembre presso il Tribunale di Monza il processo “Seregnopoli”. L’udienza è ripresa laddove si era interrotta il 18 novembre con l’audizione del maresciallo dei Carabinieri Antonio Fornaro, del nucleo investigativo dei Carabinieri di Desio. Il maresciallo ha riferito, tra l’altro, anche relativamente al compresso di compravendita sottoscritto tra la GAMM e la società IN’s Supermercati specificandone la data di stipula e cioè il 20 dicembre 2012, ovvero due anni e mezzo prima che venisse presentato il piano attuativo presso l’ufficio tecnico del Comune di Seregno, il 17 marzo 2015, a cura della stessa GAMM. Dal compromesso si evincerebbe di come la GAMM, che aveva la piena ed esclusiva proprietà del terreno e dei fabbricati sovrastanti l’ex area “Dell’Orto Pullman”, volesse realizzare, sul terreno di risulta della demolizione dei fabbricati, un immobile ad uso commerciale di cui una porzione da vendere successivamente alla società IN’s Supermercati.
La deposizione del maresciallo si è poi soffermata su quelli che lo stesso ha indicato come tentativi di “velocizzazione” della pratica riportando riferimenti precisi ad una serie di intercettazioni ambientali su presunti aiuti e consigli da parte di alcuni dipendenti comunali, che oggi figurano tra gli imputati, al Lugarà stesso. Terminata la deposizione del teste si è proceduto al contro esame da parte delle difese le quali hanno fatto parecchie domande ed espresso dubbi e perplessità su particolari riferiti dal maresciallo. La maggior parte delle domande, precise e mirate, hanno ottenuto sempre la medesima risposta ovvero quella di richiedere precisazioni al consulente tecnico della Procura, che ha seguito il team di inquirenti, l’architetto Maurizio Rimoldi. Appare sempre più chiaro di come sarà fondamentale la deposizione del consulente tecnico per comprendere le tesi accusatorie che si contrapporranno a quelle difensive che esprimeranno i consulenti e i periti degli imputati . L’udienza è aggiornata al prossimo 16 dicembre. ( Davide Vismara )
( foto da archivio )
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E’ proseguito lunedì 18 novembre presso il Tribunale di Monza il processo “Seregnopoli” . Nella prima parte dell’udienza il luogotenente del nucleo investigativo dei Carabinieri, Giovanni Azzaro, ha continuato la sua deposizione nella quale ha disvelato, intercettazioni alla mano, i rapporti tra l’imprenditore Antonino Lugarà e Giuseppe Carello impiegato dell’ufficio “SDAS” della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza.
In data 1 febbraio 2015, riferisce Azzaro, Lugarà chiamò Carello per chiedere informazioni relativamente un esposto da lui presentato qualche tempo prima a riguardo di una certa “Immobilare Umberto Primo”. Non trovando nulla Carello richiamò il Lugarà che gli suggerì di controllare ricercando le parole chiave “Comune di Seregno”: diversamente dalla prima ricerca risultata negativa, l’interrogazione della Banca Dati fece emergere una serie di nominativi di soggetti iscritti al registro degli indagati tra i quali comparivano Calogero Grisafi, Franco Greco, Carlo Santambrogio e Gianfranco Ciafrone. Ascoltati i nomi Lugarà intuì subito dell’esistenza di un’indagine che coinvolgeva membri della Giunta Comunale nonchè dipendenti e dirigenti comunali.
SEREGNO – Come pubblicato ieri ( leggi ) la multiutility cittadina AEB spa ha un nuovo Consiglio di Amministrazione ( leggi ) . Lo ha annunciato direttamente la società tramite una nota stampa in cui comunicava le dimissioni dell’attuale Presidente avvocato Patrizia Goretti ed il nome del suo successore avvocato Loredana Bracchitta.
Il sindaco Alberto Rossi ha definito il cambiamento “un passaggio indispensabile per il rilancio della società partecipata….. a fronte delle sfide che attendono le società di servizio nel breve e medio periodo” Il primo cittadino ha proseguito : ” .. il Comune di Seregno sentiva il bisogno di definire una nuova compagine del Cda, con l’intento di elevare il profilo complessivo dell’organo amministrativo e con il mandato di traghettare Aeb e le sue controllate verso un futuro ancora più importante di quanto già non sia il presente.”
Sull’argomento “nuove nomine ” la redazione ha raccolto anche le opinioni di un consigliere di maggioranza e di uno di opposizione.
Ecco cosa ci ha dichiarato per la maggioranza Davide Vismara ( Ripartiamo Insieme ) :
Molto critico invece il commento di Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) che ha evidenziato il fatto, a suo dire gravissimo, che questa sia la prima volta che nella gestione di AEB non venga coinvolta la minoranza . Secondo Mariani il sindaco Rossi si è assunto in prima persona la responsabilità della scelta di tutti i candidati . Unica punto in cui Mariani si è trovato d’accordo con le affermazioni del consigliere Vismara , è quando ironicamente dice ” I tabaccai vanno lasciati perdere ” alludendo alle nomine effettuate dalla precedente amministrazione nella quale probabilmente l’adeguatezza di qualche componente del Consiglio di Amministrazione lasciava qualche dubbio:
La Lega Nord, sempre sulla vicenda nomine, ha diffuso una nota stampa in cui afferma :
“Prendiamo atto con stupore ed estrema preoccupazione per quanto accaduto il giorno 29 Luglio nell’assemblea ordinaria di AEB S.P.A. convocata dal socio di maggioranza, il Comune di Seregno. Nella storia centenaria dell’Azienda municipalizzata, non è mai accaduto che il socio di maggioranza provvedesse a far decadere il CDA prima della scadenza naturale senza una giusta causa come prevede l’art. 2119 del codice civile. E’ un atto arrogante da parte del socio di maggioranza rappresentato dal Sindaco Alberto Rossi che con questo comportamento pregiudica ogni rapporto di collaborazione reciproca con il gruppo consiliare della Lega di Seregno. Un comportamento politicamente scorretto e gestito quasi clandestinamente alla fine del mese di Luglio, in prossimità delle vacanze estive con l’obiettivo chiaro di nascondere ai cittadini di Seregno che cosa stavano cercando di fare. Il primo cittadino non ha avuto neppure la correttezza di presentare i curricula dei nuovi nominati almeno alla conferenza dei capigruppo, anche se una prassi corretta, avrebbe voluto che la presentazione fosse riservata al Consiglio Comunale. Niente di tutto questo! Comunque verificheremo il profilo e le competenze dei nuovi designati. Stiamo verificando in questi giorni con i nostri legali la correttezza giuridico-amministrativo degli atti compiuti dal Sindaco Alberto Rossi quale socio di maggioranza di AEB S.P.A. durante l’assemblea ordinaria del 29 Luglio perché sembra che possano emergere responsabilità nei suoi confronti da denunciare agli Enti preposti per queste scelte arroganti e precipitose senza giustificazione alcuna. In Consiglio Comunale ci batteremo per combattere questo strano disegno che il Sindaco ha nella mente e che condivide nelle stanze segrete del Comune solo con i suoi più fidati collaboratori senza passare dall’organo sovrano, il Consiglio Comunale. ”
Anche il gruppo Forza Italia ha commentato la notizia con una nota stampa :
«È una azione di forza senza precedenti quella messa in atto dall’Amministrazione Rossi che, oltre ad esporre la società ad eventuali responsabilità di carattere patrimoniale, contrasta con la logica complessiva delle decisioni del Consiglio comunale e depotenzia il processo di riorganizzazione iniziato dal Commissario Cannanà, riguardante la trasformazione di AEB in una vera Holding al fine di un concreto coinvolgimento dei Comuni soci. La decisione unilaterale di rinominare un nuovo Consiglio di Amministrazione mentre i Consigli Comunali degli altri Comuni soci stanno deliberando il trasferimento delle quote per la costituzione della holding, ha l’effetto contrario di contrastare la reale partecipazione e condivisione delle strategie aziendali con i soci del Gruppo AEB-Gelsia.
Con la fine del processo di riorganizzazione in corso, verosimilmente tra qualche mese, la quota di partecipazione del Comune di Seregno nella Holding AEB si ridurrà al 54%, e allora sarà opportuno che questa Amministrazione valuti come procedere affinché possa essere garantita un’effettiva rappresentanza degli altri soci presenti e futuri che, a fronte di questa “mossa” del Comune di Seregno, si troveranno un Consiglio di Amministrazione in carica per tre anni. Se si fosse invece aspettato la “scadenza naturale” dell’ex Consiglio di Amministrazione, prevista per la metà del 2020, il “tanto decantato” processo di coinvolgimento degli altri Comuni avrebbe avuto un’applicazione effettiva e immediata, proprio con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.
Si sottolinea, peraltro, la grave mancanza di comunicazione nei confronti del Consiglio Comunale di Seregno: in occasione della discussione di un’interrogazione “Riorganizzazione gruppo AEB – Gelsia. Quali sono le intenzioni del Sindaco?” nel corso della seduta del 23 luglio 2019, abbiamo sollecitato l’Amministrazione Rossi a chiarire le proprie intenzioni in ordine al futuro delle società partecipate, a fronte anche delle ricorrenti notizie, anche recenti, apparse sulla stampa locale.
In quella sede, abbiamo dato atto che nulla si disponeva in ordine a prescrizioni che potessero incidere sul Consiglio di Amministrazione in carica, con pacifica applicazione dunque della normativa prevista dal codice civile, alla luce anche della presa d’atto dell’assemblea di AEB del 28 giugno, che aveva recepito le modifiche statutarie apportate con la delibera di Consiglio del 27 dicembre 2018.
Anche in tale occasione, sei giorni prima, l’Amministrazione non ha dato alcuna informazione alla massima Assise cittadina, mentre sarebbe stato doveroso rappresentare i passi peraltro “azzardati”, che si intendeva compiere, in un’assemblea verosimilmente già convocata.»
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SEREGNO – Durante il consiglio comunale dello scorso 9 luglio ha destato parecchia attenzione l’intervento del consigliere Davide Vismara ( Ripartiamo Insieme ) che, mentre era in discussione una delibera riguardante l’ – Approvazione correzione di errori materiali e rettifiche agli atti del PGT – è entrato nel dettaglio di una delle correzioni in fase di approvazione ed ha portato all’attenzione pubblica un argomento a molti sconosciuto: la chiusura del pozzo di acqua potabile situato in via Macallè . Il consigliere ha rimarcato che, a distanza di anni, ancora non si conoscono i reali motivi per cui il pozzo è stato chiuso. In conseguenza della chiusura del pozzo , durante la seduta, si sarebbe dovuta cancellare dal PGT ( Piano di Governo del Territorio ) la fascia di rispetto che vincola i proprietari delle aree rientranti nella stessa, all’osservanza di regole precise . La questione della fascia di rispetto, per inciso, potrebbe apparire ai non addetti ai lavori un fatto secondario ma in realtà la sua cancellazione produce indirettamente vantaggi per i proprietari delle aree in essa rientranti . Infatti su dette aree non sono possibili ad esempio la dispersione di fanghi e acque reflue; l’accumulo di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; lo spandimento di concimi chimici, fertilizzanti o pesticidi; la dispersione nel sottosuolo di acque meteoriche proveniente da piazzali e strade; l’apertura di cave che possono essere in connessione con la falda; l’apertura di pozzi, ad eccezione di quelli che estraggono acque destinate al consumo umano; la gestione di rifiuti; i centri di raccolta, demolizione e rottamazione di autoveicoli; i pozzi perdenti.
Ecco la dichiarazione rilasciataci dal consigliere Vismara sull’argomento :
Nel corso della discussione Luca Lissoni del Partito Democratico ha chiesto di sottoporre all’assemble la votazione di una risoluzione ( leggi ) che ” impegna l’Amministrazione a chiarire se e quali motivazioni siano state presentate per la chiusura del pozzo nonchè la rilevanza e la sufficienza di esse a motivare la chiusura di un accesso alle acque sotterranee ad uso potabile costituente una risorsa per Seregno “ La risoluzione è passata con i soli voti della maggioranza ( Partito Democratico, Scelgo Seregno, Cambia Seregno, Ripartiamo Insieme ).
Per la cronaca prima della votazione il consigliere Tiziano Mariani ( Noi x Seregno ) intervenendo nella discussione, vista la gravità delle dichiarazioni di Vismara, ha invitato il sindaco ed il segretario comunale ad inviarne copia alla Procura della Repubblica di Monza:
Qualche lettore si chiederà oggi, a distanza di anni, come mai all’epoca della chiusura del pozzo, quando a Seregno governava un amministrazione di centro-destra guidata dal sindaco Giacinto Mariani, nessuno dell’opposizione si accorse di quanto stava succedendo oppure essendone venuto a conoscenza, non chiese maggiori informazioni a riguardo.
Solo un consigliere si mosse per cercare di capire perchè si dovesse chiudere quel pozzo, patrimonio dell’intera cittadinanza : Mario Nava ( Movimento 5 Stelle ) . Nava ebbe da subito la sensazione che la vicenda fosse caratterizzata da molte ombre e cominciò a chiedere documenti . E si intestardì a tal punto che in seguito alle sue reiterare richieste qualche dirigente comunale gli tolse addirittura il saluto . Alla fine dopo innumerevoli domande e mesi di attesa raccolse una serie di carte, le esaminò e giunse ad un conclusione : ” si può ragionevolmente affermare che la decisione di chiudere e di non ripristinare il pozzo di via Macallè non è supportata da idonea istruttoria e che tutto ciò porta quantomeno a supporre che tale decisione possa aver favorito un operatore economico che svolge la propria attività imprenditoriale in zona limitrofa al manufatto ”
Con il materiale raccolto Nava decise di muoversi e fece quello che ogni politico con la schiena diritta dovrebbe fare : presentò un esposto alla Procura della Repubblica di Monza ( leggi ) corredato di una serie di documenti che si possono leggere qui di seguito ( documento 1 ) ( documento 2 ) ( documento 3 ) (documento 4 ) ( documento 5 ) ( documento 6 ) ( documento 7 ).
Che fine ha fatto l’esposto del consigliere Mario Nava ? Non lo sappiamo, ma chi scrive è tra coloro che, nonostante tutto, crede nella giustizia . ( PC )
( nella foto il distributore di carburante “sparito” )
Alle 15.17 di oggi 12 luglio 2019 RetiPiù ha inviato una nota stampa che è possibile leggere al seguente link
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SEREGNO – Pubblichiamo un’intervista a Davide Vismara ( ex segretario leghista dimessosi nel maggio del 2017 ) candidato consigliere nella lista Ripartiamo InSieme che domenica 24 giugno sosterrà Alberto Rossi quale candidato sindaco. Nell’intervista Vismara chiarisce perchè – secondo lui- è importante votare Alberto Rossi quale futuro sindaco di Seregno .
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SEREGNO – Contrariamene a quanto annunciato durante una conferenza stampa della lista ” Noi x Seregno ” la scorsa settimana, il movimento autonomista ” Grande Nord ” di cui è presidente Roberto Bernardelli che raccoglie molti ex leghisti, ha annunciato il proprio sostegno alla lista civica ” Ripartiamo InSieme” che vede come candidato sindaco Carlo Mariani . In particolare il sostegno del movimento, come ha specificato Davide Redolfi, responsabile provinciale de “Grande Nord ” è indirizzato a Davide Vismara, ex segretario leghista dimessosi alcuni mesi prima dei noti fatti del 21 settembre 2017 . ( leggi )
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SEREGNO – Davide Vismara ex segretario della Lega, dimessosi prima dell’agosto dello scorso anno insieme all’assessore all’Urbanistica Barbara Milani ( leggi ) e ai consiglieri comunali Alberto Peruffo e Alberto Cantù ( leggi ), recentemente auto-candidatosi alla carica di Sindaco ( leggi ), è ora in lista con Ripartiamo InSieme che sostiene come candidato sindaco il medico Carlo Mariani . Vismara all’interno della lista cercherà di raccogliere i consensi di tutti quei leghisti che non si riconoscono nelle scelte politiche del partito a livello locale.
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