eva musci

Cultura

FLAVIO CAROLI

VOCI della STORIA – VII Edizione – MEDA 
-Eva Musci intervista il professor Flavio Caroli prima della presentazione del suo ultimo libro : ” Elogio della Modernità “ edito da UTET


Flavio Caroli è un maestro noto a tutti, divulgatore della nostra storia artistica e del piacere che la pittura ci offre, ma anche critico d’arte dalla rara capacità di osservazione. Un critico d’avanguardia. E proprio l’Avanguardia è al centro di questo suo “Elogio della modernità”, con un’idea innovativa: le avanguardie artistiche sono nate ben prima del Novecento. Già un secolo tumultuoso come l’Ottocento, che ha inventato la fotografia e i colori nei tubetti di metallo, aveva infatti prodotto le sue: a uno sguardo attento cos’altro sono il Romanticismo, il Realismo e l’Impressionismo, se non delle onde d’urto rivoluzionarie e dirompenti, lanciate contro la tradizione con il dichiarato intento di distruggerla? Caroli ci apre le porte di una Wunderkammer piena di gemme nascoste e protagonisti inaspettati, e aggiunge un nuovo, fondamentale tassello al grande mosaico dell’arte che ha costruito in questi anni.

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Cultura

MARCO CONFORTOLA

CESANO MADERNO – Eva Musci intervista Marco Confortola in occasione della presentazione del libro ”Il cacciatore di 8000. La mia sfida alle montagne più alte del mondo”  Editore Hoepli


Everest, Shisha Pangma, Annapurna, Cho Oyu, Broad Peak, K2, Manaslu, Lhotse, Makalu, Dhaulagiri: nomi che echeggiano nell’immaginario collettivo come luoghi remoti, quasi inaccessibili. Sono gli Ottomila, le montagne più alte del Pianeta. Marco Confortola ne ha già scalati dieci, e ognuno è stato una storia di fatica e soddisfazioni, rinunce e attimi di pace assoluta, sudore e amicizie ad alta quota con uomini straordinari, da Silvio “Gnaro” Mondinelli a Denis Urubko a Krzysztof Wielicki e molti altri. Pronto a rialzarsi anche dopo la tragedia che l’ha visto coinvolto sul K2, nella quale sono morte 11 persone e ha perso tutte le dita dei piedi per gli effetti del congelamento, Marco non ha smesso di “cacciare”, ed è deciso a conquistare la quattro cime che gli mancano per completare la “collezione degli Ottomila” e assecondare così quell’istinto che sin da bambino lo portava a salire sempre più in alto. Il testo ha la prefazione di Carlos Soria Fontán (classe 1939), l’alpinista che detiene il record di 13 Ottomila scalati sopra i 60 anni di età.

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Cultura

RITA DALLA CHIESA

SEREGNO – Eva Musci intervista Rita Dalla Chiesa in occasione della presentazione del libro ” Mi salvo da sola”  Mondadori Editore – avvenuta presso la  Scuola Sant’Ambrogio


“Quante volte ho spento la luce e poi sono riuscita a riaccenderla, quanti porti sicuri ho lasciato per buttarmi nella vita. A volte è andata bene, altre volte è stata una caduta verticale.”

“Sono come incapsulata nel silenzio di un urlo che dura ormai da tutta una vita. E senza che nessuno mi abbia detto niente, capisco da sola che hanno ucciso mio padre. Mentre io guardavo un film sdraiata sul divano del soggiorno, mio padre moriva…” Rita ha 34 anni quando suo padre, il generale dalla Chiesa, viene assassinato dalla mafia. Mi salvo da sola inizia proprio dal racconto di quel dramma, e del grande amore che la legava a lui. Amore e dolore, felicità e perdita, successi e delusioni sono stati la costante altalena della sua vita. Con un unico punto fermo a cui potersi ancorare: se stessa. Rita rivive tutto, sia i momenti difficili sia quelli felici accanto a Fabrizio Frizzi, l’altro uomo importante della sua vita, e lo racconta in questo libro “liberatorio” e pieno di sentimento. Un racconto che unisce sensibilità e passione, tenerezza e rabbia, commozione e autoironia: “C’è amore e forza, per me, in ogni parola. Questa sono io”.

Rita Dalla Chiesa è giornalista e conduttrice televisiva dal 1988, quando iniziò la lunga stagione di “Forum”, il popolare programma da lei condotto dal 1988 al 1997 e poi nuovamente dal 2003 al 2013. È stata sposata con Roberto Cirese, dal quale ha avuto la figlia Giulia, e con Fabrizio Frizzi. Vive a Roma.

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Cultura

SELENE CALLONI WILLIAMS

CESANO  MADERNO – Eva Musci intervista Selene Calloni Williams prima della presentazione del suo libro : “ Shinrin-Yoku “ Edizioni Studio Tesi


Il termine Shinrin-Yoku, ovvero “bagno di foresta”, coniato in Giappone negli anni Ottanta dal direttore dell’ente forestale nipponico, fa riferimento all’immergersi nella natura con i cinque sensi. Il bosco, la selva, sono uno stato della coscienza: la condizione in cui ogni desiderio fluisce senza sforzo verso il proprio compimento. Lo Shinrin-Yoku oggi è sempre più conosciuto e apprezzato come terapia preventiva. L’immersione nella natura ha effetti terapeutici comprovati anche scientificamente: è in grado di ridurre le concentrazioni dell’ormone dello stress nel corpo, di rinforzare il sistema immunitario, di regolare la pressione arteriosa e il battito cardiaco, di abbassare il colesterolo. Lo Shinrin-Yoku è un’avventura di profonda comunione con la natura. Si pratica in molti modi, ma quello più tradizionale è la passeggiata e la meditazione nel bosco o nella foresta. L’immersione nella natura, quindi, può guarire le nostre difficoltà, perché la foresta ci conosce da sempre e nutre la nostra creatività, ed è provato che la creatività è la dote più utile all’uomo per la sua realizzazione nel mondo del lavoro e del denaro, assai più efficace del mero quoziente intellettivo o di altre doti logiche. In questo libro vi sono le chiavi pratiche della relazione con la foresta che dona creatività. La foresta è un invito ad agire, perciò il modo migliore per comprendere quanto è esposto in questo libro è quello di mettere in pratica i rituali di immersione che esso descrive.

Cultura

DAVIDE BOOSTA DILEO

CESANO  MADERNO – Eva Musci intervista Davide Boosta Dileo prima della presentazione del suo libro : “ C’era una volta il silenzio “. Mondadori editore


Queste favole nascono come pegno d’amore, e si sente. Perché d’amore, di intimità, di calore riluce ogni parola.
Sono favole per adulti che non hanno mai smesso di sentirsi bambini, di chiedersi il perché delle cose, di avere amici immaginari, di sognare amori che durano per sempre e mondi governati dalle leggi della fantasia.
Come sono nati il giorno e la notte?
Come fanno ad amarsi due innamorati che vivono su pianeti lontani?
Che fareste voi nei panni del Silenzio, costretto a custodire i segreti di miliardi di persone?
Se l’amore fosse una strada che nessuno sa dove porta, vi mettereste in marcia per percorrerla?
Sono alcune delle domande – piccole ed enormi, filosofiche e quotidiane – a cui Davide Dileo in arte Boosta, che da anni traduce le sue visioni in musica e parole, cerca una risposta nel mondo sconfinato della propria immaginazione. Il risultato è questo piccolo concentrato di poesia fatto di storie e immagini: sono canzoni senza note, favole della buonanotte, mondi in miniatura, dichiarazioni d’amore.

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Cultura

FLAVIO CAROLI

SEREGNO – Eva Musci intervista Flavio Caroli prima della presentazione del suo libro : “ L’arte italiana in quindici weekend e mezzo “. Editore Mondadori


In questo saggio che diventa un romanzo, Caroli dialoga con un’amica di lunga data accompagnandola per quindici weekend e mezzo alla scoperta di grandi artisti, monumenti universalmente noti e gioielli nascosti (scelti dopo una oculatissima scrematura) nei luoghi nevralgici dell’arte italiana. Passeggiando per le vie dei centri storici o raggiungendo musei fuoriporta, ci presenta in un racconto ricco di immagini protagonisti come Andrea Mantegna, che si può incontrare nella basilica di Sant’Andrea, a Mantova, non solo attraverso le sue opere ma anche sotto forma di un busto scolpito posto nella Cappella funeraria, e promette: “Si innamorerà dello sguardo lontano di chi vede la grandezza del passato, e subito dopo ne percepisce la caducità e la cenere, e non può che rifugiarsi nella melanconia, e dar vita, con quella, agli unici antidoti concessi agli umani, che sono l’arte e la bellezza”. A Venezia, dopo una sosta allo storico Harry’s Bar, ci propone l’incontro con Giovanni Bellini alle Gallerie dell’Accademia: “La linea belliniana incontra la linea introspettiva dell’arte occidentale, con una carta in più, risolutiva: la luce come elemento realistico, drammatico e drammatizzante”. Ai grandi artisti e alle loro imprescindibili opere affianca aneddoti poco noti, come l’importanza della Cascina Pozzobonelli di Milano, senza la quale il Castello Sforzesco non sarebbe come lo vediamo oggi. Un graffito presente nel portico mostra infatti l’aspetto originario del castello, con la Torre del Filarete, crollata nel 1521: fu su questa immagine che l’architetto Luca Beltrami si basò per ricostruire la torre fra il 1892 e il 1905. Un percorso nella storia dell’arte che si fa via via racconto personale: “Ricordi quando io ero poco più che un ragazzo, e tu mi sgridavi perché – a tuo dire – perdevo tempo con gli artisti, invece di occuparmi di te?”. Oggi le opere di alcuni di quegli artisti, gli avanguardisti degli anni Sessanta appartenenti alla corrente dell’Arte Povera, sono raccolte al Castello di Rivoli, cui dedicare un ultimo, mezzo weekend: “Incontrerai le grandi metafore insite nell’occupazione dello spazio: metafore legate al naufragio della civiltà classica in fannis Kounellis; metafore della socialità in Luciano Fabro; metafore dell’infinita ambiguità dei linguaggi che generano l’immagine figurativa in Giulio Paolini”. La felice penna di Flavio Caroli ci indica la via per comprendere appieno il patrimonio artistico italiano, nella convinzione che i capolavori sono il riassunto dei pensieri più profondi di un’epoca storica, e costituiscono “l’apertura visionaria verso il tempo che verrà”.

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Cultura

MARCO CESATI CASSIN

CESANO MADERNO – Sabato 2 marzo durante il “Festival Bene-Essere tra Arte e Natura “ patrocinato dall’Ufficio Cultura del Comune di Cesano Maderno,  Eva Musci  ha intervistato Marco Cesati Cassin che ha presentato il libro: ” Le coincidenze che cambiano la vita  “


Ci sono persone che sembrano attirare spontaneamente le coincidenze: non le semplici sovrapposizioni di casualità, ma quelle che Jung definiva «coincidenze significative» o «sincronicità». In uno straordinario, magico momento, la nostra vita incrocia quella di altre persone che saranno fondamentali per i nostri progetti, oppure cogliamo indizi che ci spingono verso una decisione, o forze sconosciute ci indicano una direzione imprevista. Sono interventi del destino: talvolta si manifestano sotto forma di numeri ricorrenti, talvolta come enigmatici casi di vite parallele oppure come premonizioni, ma sempre e comunque sono segni che ci aiutano, ci guidano e ci proteggono. Persino quando appaiono negativi, alla fine si riveleranno capovolgimenti benevoli che ci accompagneranno a realizzare il nostro disegno e a trovare il pieno appagamento. Da molti anni Marco Cesati Cassin studia le coincidenze significative, raccogliendo decine di storie e testimonianze inedite che attestano il loro potere. In questo libro, ci insegna a distinguerle dalle semplici casualità, a cogliere gli elementi rivelatori e a interpretarli con fiducia, perché più apriamo mente e cuore, più le coincidenze ci illumineranno la strada, mostrandoci qual è il nostro compito su questa Terra.
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