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Cronaca

FUSIONE GELSIA IN C.C: LA “RIVINCITA” DI MARIANI

FUSIONE GELSIA IN CONSIGLIO COMUNALE: LA ” RIVINCITA ” DI MARIANI
La notizia dell’interruzione delle trattative per la fusione tra la multiutility cittadina Gelsia e la monzese ACSM AGAM è stata oggetto di discussione nella seduta del consiglio comunale di ieri mercoledì 26 novembre . Il sindaco Mariani ha informato l’aula dell’interruzione delle trattative, derivata dalla distanza delle parti  nei criteri di valutazione dei due gruppi ( comunicato Gelsia ) . Dalla vicenda, ha detto il primo cittadino, esce certamente rafforzata la consapevolezza del valore del nostro gruppo . Inoltre, ha continuato il sindaco Mariani, nonostante tutte le polemiche diffuse dalle opposizioni sul fatto che l’operazione fosse voluta a tutti costi dal sindaco , ( comunicato PD 09/2014 ) la conclusione alla quale si è giunti  è la dimostrazione che nel  momento in cui  sono usciti i numeri e l’aggregazione non è stata possibile, la trattativa si è interrotta. E questo  nonostante le dichiarazioni a sostegno della fusione, diffuse in precedenza, comprese quelle  rese sia dal presidente della Gelsia srl Francesco Giordano ( foto sotto a dx ) in consiglio comunale, dove  aveva sostenuto la necessità dell’operazione societaria, che quelle fatte da Alessandro Boneschi (foto sotto a sx ) presidente di AEB spa. Mauro Ballabio del Partito Democratico ha dichiarato che la sua parte politica, pur non essendo contraria ad una prospettiva di sviluppo della azienda cittadina, sicuramente non sarebbe stata  daccordo su questa operazione se i valori delle due aziende non fossero stati determinanti nella calibrazione delle quote societarie del costituendo gruppo. La coordinatrice di Forza Italia, Chiara Novara, interpellata sulla vicenda ha affermato: ” F.I. ritiene coscienziosa e responsabile la scelta di interrompere le trattative tenuto conto della impossibilità di addivenire ad un accordo che, oltre a legittimare l’operazione in sé dal punto di economico-finanziario, potesse tutelare i propri azionisti, il proprio territorio ed il “patrimonio” dei cittadini seregnesi. Inutile insistere per la realizzazione di un progetto laddove non vi siano termini e condizioni appropriate. “

 

Cronaca

GELSIA: IL MATRIMONIO NON SI FARA’

IL GRUPPO GELSIA ANNUNCIA : INTERROTTE LE TRATTATIVE CON ACSM-AGAM
Il Gruppo AEB-Gelsia ha constatato l’impossibilità di proseguire ogni ulteriore trattativa con il Gruppo ACSM-AGAM.
Dopo il comunicato emesso da ACSM AGAM , anche Gelsia ha diffuso un comunicato in cui annuncia l’interruzione delle trattative in corso per definire la possibile fusione tra le due società
Nel suo comunicato Gelsia afferma :
” Dopo un’intensa attività di confronto, che ha visto impegnato il management e gli Advisor incaricati nel tentativo di definire un progetto di aggregazione, finalizzato allo sviluppo delle rispettive presenze industriali nei settori dell’energia e dell’ambiente,  in un’ottica di rafforzamento competitivo  e territoriale, si è accertato il perdurare della distanza nei criteri di valutazione tra i due Gruppi, che non ha consentito di pervenire ad un accordo complessivo sui termini dell’operazione e di iniziare un cammino di condivisione dei rispettivi piani industriali. Con l’obiettivo di tutelare i propri azionisti ed il territorio in cui opera, il Gruppo AEB-Gelsia, consapevole della propria solidità finanziaria, ritiene strategico continuare il suo naturale percorso di sviluppo dimensionale, attraverso accordi con realtà aziendali sinergiche ai propri obiettivi industriali, per continuare a rivestire un ruolo di primaria importanza nei servizi energetici ed ambientali ed è secondo questa linea strategica che il Gruppo rivolgerà i propri sforzi.
Cronaca

NIENTE FUSIONE TRA ACSM-AGAM / GELSIA

NIENTE FUSIONE TRA ACSM-AGAM / GELSIA
 
MONZA – L’operazione tra Acsm-Agam e Gelsia è naufragata. In una nota ufficiale: “Acsm Agam S.p.A., ai sensi e per gli effetti dell’articolo 114 del Testo Unico della Finanza, comunica che le attività aventi ad oggetto l’operazione di aggregazione industriale e societaria con il Gruppo AEB – Gelsia, allo stato ancora nella fase valutativa, sono state interrotte. Non è possibile, allo momento, esprimere alcuna valutazione in ordine ad una eventuale loro ripresa – recita il comunicato – Pur confermando il proprio giudizio positivo circa la valenza industriale dell’operazione, Acsm Agam S.p.A. comunica che non sono state raggiunte valutazioni condivise tra i due Gruppi per la definizione dell’operazione stessa”.
Politica

CONS.COMUNALE: LA FUSIONE ACCENDE L’AULA

CONSIGLIO COMUNALE: LA FUSIONE ACCENDE L’AULA
SEREGNO – E’ durata fino alle ore piccole la seduta del Consiglio Comunale dedicata alla possibile fusione tra la multiutility cittadina Gelsia e l’ACSM- AGAM di Monza. L’introduzione all’argomento è stata fatta dal sindaco Giacinto Mariani che in sintesi ha ribadito che  nel campo delle multiutility le fusioni sono una necessita e che anche le politiche governative spingono in questa direzione. Non conosciamo ancora  i valori  delle due società ha continuato il primo cittadino,  ( l’advisor Banca Profilo a cui è stato demandato lo studio dell’argomento, dovrebbe consegnare la sua relazione a giorni ndr )  e solo allora si potrà iniziare la vera discussione sulla eventuale fusione. In ogni caso ha precisato Mariani se la fusione si farà, uno dei capisaldi della trattativa sarà il mantenimento degli attuali livelli occupazionali nella nostra società. Dopo il sindaco sono intervenuti Francesco Giordano neo presidente di Gelsia srl e Alessandro Boneschi presidente di AEB spa, che in sintesi hanno presentato all’assemblea e al numeroso pubblico presente in sala, il quadro generale entro il quale la eventuale fusione va inserita, soprattutto in un’ottica di lungo periodo. Giordano ha affermato che un’aggregazione va fatta innanzi tutto  quando un’azienda è in salute, come nel caso di Gelsia,  in modo da far pesare di più il proprio valore; nella scelta del partner industriale va tenuto conto dell’aspetto territoriale in cui si andrà ad operare ed anche la simmetria della filiera industriale e la sua complementarietà con gli eventuali partners . Tutti elementi che troverebbero risposte positive nella fusione con Acsm-Agam . Boneschi ha citato i vantaggi derivanti dalla eventuale fusione : un unica rete commerciale, un maggior potere contrattuale sul mercato dell’acquisto dell’energia eun’offerta congiunta di servizi . Negli interventi dei consiglieri che si sono succeduti il più acceso è stato quello del capogruppo del PD Mauro Ballabio che ha affermato che sarebbe stato più corretto che una scelta come quella che si appresta a fare l’ amministrazione fosse stata condivisa fin dall’inizio con tutte le forze politiche; Ballabio  ha comunicato poi quella che è  la posizione ufficiale del suo partito ( comunicato stampa ( leggi ) La maggior parte degli interventi degli altri consiglieri , anche alla  luce del fatto che non ci sono ancora i numeri sui quali poter discutere, e stata imperniata  sulla richiesta di sapere quali sarebbero  i vantaggi derivanti alla nostra città da questa operazione. Una perplessità sulla scelta  dell’advisor è stata espressa da Pietroi Amati ( Scelta Civica ), mentre i possibili  costi aggiuntivi che graveranno sul bilancio comunale sono stati al centyro dell’intervento d Marco Cajani ( Amare Seregno )
Politica

“SCELTA CIVICA” CHIEDE AL SINDACO

FUSIONE GELSIA- AEB , ACSM – AGAM : SCELTA CIVICA DOMANDA AL SINDACO
Il gruppo consiliare di Scelta Civica composta da Pietro Amati e Piergiorgio Borgonovo ( foto sotto) anche a nome dell’associazione ” Ripartiamo ” ha presentato durante il Consiglio Comunale di martedì una mozione in cui, con la premessa   che : ” Una operazione di portata così straordinaria per il Comune di Seregno richiede che il Sindaco e i vertici delle società interessate riferiscano in  Consiglio Comunale, in modo completo e adeguato,  su scenari, indirizzi e sviluppi inerenti la possibile operazione societaria, ponendo alla discussione eventuali aspetti  critici.” afferma che : ” Non è condivisibile il modo opaco e affrettato con cui il primo cittadino sta gestendo  il ruolo di azionista di maggioranza della Società …” e chiede che ” Il Sindaco stesso si impegni a riferire con la massima trasparenza in merito alle seguenti questioni :
– lo scenario competitivo in cui opera AEB ed il motivo della scelta di ACSM come potenziale partner per la fusione;
– I vantaggi attesi per l’Amministrazione Comunale – sia qualitativi che  patrimoniali ed economici – ed i benefici per la Cittadinanza;
– i criteri che hanno portato  il Comune di Seregno ad avallare la designazione di questi Advisors anziché altri e ad  accettare  che il coordinatore di progetto designato da Banca Profilo operi in conflitto di interessi;
– una dichiarazione ufficiale sulla vicenda della supposta inconferibilità degli incarichi di Amministratore a 4 dei Consiglieri di AEB recentemente designati, come già individuato da qualche organo di informazione “
La richiesta di Scelta Civica  è motivata dal fatto di permettere  che il Consiglio Comunale abbia  il giusto tempo, prima della sottoscrizione di qualunque impegno da parte del Sindaco, per  valutare e discutere i vari aspetti di questa operazione e definire  i termini e le condizioni per una eventuale approvazione.
Risponderà il Sindaco a queste domande ?
Politica

“SE SVENDONO AEB, LA VOSTRA AZIENDA…”

IL PD SULLA FUSIONE AEB-GELSIA con ACSM-AGAM
Il Partito Democratico ha diffuso una nota in cui affronta di nuovo l’argomento della fusione tra AEB – GELSIA e ACSM- AGAM
SE SVENDONO AEB, LA NOSTRA (VOSTRA) AZIENDA…
AEB è la multiutility controllata dal Comune di Seregno che dal 1910 come azienda municipalizzata e dal 2003 come Gruppo AEB opera nel settore dei servizi di pubblica utilità: fornitura gas metano, ciclo idrico, energia elettrica, settore ambientale, ciclo rifiuti, illuminazione pubblica, farmacie, centro sportivo e altro.
E’ un’azienda pubblica SANA ed EFFICIENTE che VALE CENTINAIA di MILIONI di EURO e che ogni anno PRODUCE UTILI che le municipalità associate –Seregno sopra tutte– reinvestono nei propri comuni, a beneficio dei cittadini. È la cassaforte di tutti i seregnesi!
Ora Lega Nord e Forza Italia, a 6 mesi dal termine del mandato, vogliono aggregarla ad ACSM-Agam (altra multiutility partecipata dai comuni di Como e Monza, da a2a e da privati), ma col loro piano:
– Seregno cederebbe il controllo della propria azienda senza la giusta contropartita, nonostante AEB valga più di ACSM-Agam (che peraltro è indebitata per oltre 100 milioni di euro);
– Prima della fusione verrebbero scorporati i servizi in passivo (centro sportivo alla Porada e  farmacie), che finiranno col gravare sul bilancio di Seregno (e sui portafogli dei seregnesi);
– Si rischia una progressiva privatizzazione della nuova multiutility, e sono a rischio i dividendi (diversi milioni di euro ogni anno) che il Comune di Seregno percepisce dall’azienda;
– È certa un’ulteriore delocalizzazione dei servizi (e certo sarà anche il giro di poltrone).
Secondo noi:
– LA fusione di AEB con ACSM-Agam è auspicabile, ma non a queste condizioni !
– Questo progetto conviene soprattutto ad ACSM-AGAM, mentre Seregno perde valore !
– Il controllo della nuova società è cruciale: non lo si può  regalare o dar via a poco  !
Inoltre il Progetto di aggregazione è ancora in parte ignoto ; l’Advisor incaricato (arbitro nel processo di fusione) risulta in palese conflitto di interessi, e noi del SINDACO e della sua GOVERNANCE non ci fidiamo.
Politica

FUSIONE GELSIA, ACSM-AGAM

FUSIONE GELSIA, ACSM-AGAM
All’advisor Banca Profilo 1 milione di euro 
Sarà di circa un milione di euro il compenso che Banca Profilo incasserà dalla fusione fra i gruppi AEB-Gelsia e Acsm-Agam. É quanto emerge dalla Lettera di Incarico di Banca Profilo inviata alle due municipalizzate brianzole che infonodo.org pubblica in esclusiva. Il documento “riservato” – al suo interno, infatti, é esplicitato che “sono considerate informazioni confidenziali e dunque soggette all’obbligo di riservatezza, l’esistenza, il contenuto e le condizioni del presente Incarico” – contiene tutte le informazioni dell’incarico a Banca Profilo, compresi i compensi che questa percepirà. La remunerazione complessiva dell’advisor finanziario – la banca d’affari milanese guidata dal monzese Matteo Arpe, famoso perché, nel 2007, ancora quarantenne, incassò una liquidazione fra i 40 e i 50 milioni di euro da Capitalia (vedi Capitalia, a Geronzi maxi liquidazione) – è distinta in due voci principali. Il Retainer Fee (commissione temporale di consulenza) di 30mila euro al mese, per sei mesi, da corrispondere mensilmente, per una cifra complessiva non inferiore ai 180mila euro da dividersi equamente fra AEB-Gelsia e Acsm-Agam (AEB ha già liquidato a Banca Profilo fatture per € 93.455,82, vedi Seregno – Decolla la fusione tra AEB-Gelsia e Acsm-Agam) Il Success Fee (commissione di successo) di 800mila euro che la società nata dalla fusione fra AEB-Gelsia e Acsm-Agam pagherà a Banca Profilo. A tutti gli importi bisognerà aggiungere l’Iva e le spese di vitto, viaggio e alloggio “che l’Advisor (Banca Profilo – NdR) dovrà affrontare per l’espletamento dell’incarico”.
Politica

PD: SVENDONO L’AZIENDA

FUSIONE DI AEB GELSIA CON ACSM – AGAM:  LA PROPOSTA DEL PARTITO DEMOCRATICO
Il Partito Democratico ha diffuso un comunicato stampa dopo la sottoscrizione da parte dei vertici delle società di una lettera di intenti non vincolante con cui sono condivise le linee guida di un progetto di aggregazione industriale e societaria.
Ecco quanto scrive il Partito Democratico:
” SVENDONO L’AZIENDA ” 
Anovemesidall’annunciodelprogettodifusionetraGelsiaedilgruppoACSMAGAMnullasi sasullemodalitàincuilastessaverràeffettuata.Un progettoditalerischiosità (cigiochiamoil
controllo che oggiil Comunedi Seregno esercita sulla nostra multiutility) meriterebbe trasparenza e puntualità d’informazione, vista la lunga storia dell’Azienda,il suo valore patrimoniale e visto soprattutto che i cittadini seregnesi nesono i veri detentori.
Vogliamo  esprimere i criteri che a nostro avviso devono guidare un’eventuale fusione:
– Mantenere i valori delle quote di partecipazione dei vari soci congruenti rispetto al valore  delle rispettive aziende.
– Valutare conferimenti solamente parziali, rispetto al totale degli assetsdi AEB-Gelsia, in mododa mantenere in capo adAEBuna quotadi canoni che consentadi salvaguardare la
redditività e redistribuire utili ai suoi soci.
– Riservare attenzione alla presenza territoriale e garantire un’organizzazione finalizzata a realizzare nuovi servizi attraverso investimenti e innovazione, cosìdasalvaguardare i livelli
occupazionali e promuovere la crescita della nuova realtà.
Non siamo confidenti che sia questo il percorso intrapreso, alla luce di due situazioni:
1. i rinnovi dei CdA di AEB-Gelsia hanno del tutto ignorato i principi di trasparenza e
rinnovamento.Non risultanoinnestidipersonedi altoprofilo,nonsiconosconoi curriculae
soprattuttononsiconosconoicriteridellesceltefatte.
2.lacrisieconomicamordeepreoccupanoidatidellaSemestrale2014diACSMAGAM (-28%
difatturatosullavenditaGas,margineoperativoa-30%rispettoalprimosemestre2013).Idati
diGelsianon sono ancorapubblici,maèlecitoattendersiproblemisimili.Allarmante,inoltre,
l’elevato indebitamento di ACSM AGAM, giustificabile solo da ben altra redditività.
Non siamo contrari a un progetto industriale che integri i due gruppi, ma le decisioni devono
esserepreseallalucedelsole,conobiettivie sceltechesalvaguardinoi valoriedilpatrimoniodi
un’aziendasecolarefondamentaleperlanostraComunità.Questecondizionisonoassenti,ese
infine consideriamo che la supervisione di questa fusione è curata da un’amministrazione di
dubbia affidabilità come l’attuale di centrodestra, il quadro diventa inquietante.
Leonardo Sabìa  ( Segretario del PD Seregno  )