giacinto mariani

Politica

GRIMOLDI (LEGA) : ” NEL 2022 LA LEGA HA PERSO LA META’ DEI MILITANTI”

Nel 2022 la Lega ha perso circa la metà dei militanti. Lo sottolinea l’onorevole leghista Paolo Grimoldi .
So che siete delusi, che non si parla più di ‘padroni a casa nostra’ e che manca completamente un progetto politico. Ma rinnovate comunque la tessera della Lega. Non è abbandonando la nave che potremo cambiare le cose. Restiamo insieme e prepariamoci ai congressi”.

Così Paolo Grimoldi, già deputato e ultimo segretario eletto della Lega Lombarda, ha lanciato tramite un post su facebook un importante appello ai militanti.
Nel 2022 la Lega ha perso circa la metà dei militanti e per il 2023 le previsioni non sono migliori” aggiunge Grimoldi.
In Brianza  la situazione è ancora più evidente  nella città di Seregno, dopo la sconfitta elettorale del candidato leghista Giacinto Mariani che è stato battuto al primo turno dall’uscente sindaco Alberto Rossi con una percentuale mai registrata nella storia comunale.
Politica

SEREGNO – “IL NOSTRO SOGNO E’ VINCERE AL PRIMO TURNO” LA LEGA PRESENTA LA SUA LISTA

SEREGNO – Per presentare la lista della Lega  per le  elezioni comunali di metà maggio,  sono arrivati  in città il capogruppo del partito a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo ed il deputato Andrea Crippa.

Il senatore Romeo entrando nel merito della tornata elettorale, non ha nascosto che sarà una battaglia dura, soprattutto se si punterà a vincere al primo turno per non rischiare, come spesso succede, che gli elettori del centro destra al ballottaggio non si rechino ai seggi . Ha però  ricordato che la sua presenza in passato ha portato fortuna a Giacinto Mariani, quando,  candidatosi per  la prima volta alla carica di primo cittadino, fu eletto “alla grande”

L’ onorevole Crippa ha sottolineato come la candidatura di Giacinto Mariani sia stata da subito condivisa dagli altri partiti della coalizione anche se, alla luce dei risultati delle politiche, altri avrebbero potuto rivendicare la carica di primo cittadino . Il deputato si è augurato  che la Lega ottenga a livello cittadino, risultati ancora  migliori delle politiche ma ha riconosciuto che in questo periodo l’avversario più forte non siano gli altri candidati bensì la rassegnazione dei cittadini che non credono più nella politica .
Il nostro sogno è vincere al primo turno” ha concluso Crippa.

La nostra è una squadra ricca di giovani – ha esordito il segretario cittadino Edoardo Trezzi introducendo la lista elettorale – che militano in un partito che è costantemente presente sul territorio per ascoltare le istanze dei cittadini e proporre soluzioni ai problemi che affliggono la città. Degrado, sporcizia, insicurezza e telesorveglianza che non funziona sono alcune delle tante questioni da risolvere – ha continuato Trezzi – e la candidatura di Giacinto Mariani rappresenta la scelta più adatta per far rifiorire” la città

Per ultimo l’intervento di Giacinto Mariani che ha ammesso di essersi candidato anche  alla ricerca di un riscatto ma non tanto per se stesso  quanto per la città: ” perchè sono orgoglioso di essere seregnese e mi dispiace per tutto il fango che  è stato gettato addosso a Seregno” . ” Ho visto in questi 5 anni – ha  proseguito Mariani – una Seregno spenta: un esempio per tutti quello dell’auditorum che è stato artatamente sottoutilizzato solo perchè a volerlo è stato un sindaco della parte avversa“. “Concordo anch’io – ha concluso Mariani- sul fatto che il nostro maggior nemico sia l’astensionismo . Trovo persone che non sanno nemmeno che andremo a votare . Il nostro impegno principale in campagna elettorale sarà proprio questo: convincere  i delusi della politiza a tornare ad esprimere il proprio voto

Politica

SEREGNO – “L’AUDITORIUM”: SERVONO ANCORA 85MILA EURO PER SISTEMARE IL PAVIMENTO

SEREGNO – Un nuovo assegno per rimettere in sesto L’Auditorium o, meglio, quasi 85mila euro per la posa del parquet in sostituzioni delle parti ammalorate. È davvero un pozzo senza fondo  lo spazio pubblico realizzato dal Comune in piazza Risorgimento ai tempi dell’amministrazione guidata dal sindaco Giacinto Mariani. Una delle opere più discusse (anche in sede giudiziaria) nella storia della città: rientra infatti nel più ampio progetto di riqualificazione della piazza situata alle spalle del Comune. Quell’area che il centrosinistra aveva identificato come sede ideale per il nuovo municipio e che, invece, il centrodestra ha destinato alla realizzazione di un parcheggio interrato a servizio del centro storico e de “L’Auditorium”.

Un luogo bello e accogliente, anche con tanti spazi che lo rendono polifunzionale, nato anche con lo scopo di diventare al più presto la casa delle associazioni e sede del Consiglio comunale. Tante buone intenzioni, ma il risultato non si è dimostrato all’altezza. Pochi giorni di apertura, poi tutto da rifare.

Il primo a dare l’annuncio della criticità riscontrate era stato il sindaco Alberto Rossi, decisamente sconsolato, nell’agosto 2022: “Oggi la pavimentazione è ormai ondulata – aveva raccontato – e con diverse gobbe. Con un ulteriore investimento di 150mila euro, dovremmo riuscire a garantire il risanamento dei massetti e dei sottofondi. Avevo già detto che avrei preferito di gran lunga investire il tempo di progettazione e soprattutto questa somma in altri interventi, visto quanto è già costata questa struttura, che ha solo cinque anni. Ma qui siamo, e vediamo di prenderci cura al meglio de L’Auditorium, perché possa tornare a vivere e ad accogliere tutti i seregnesi prima possibile”.

Il problema riguardava in particolare la parte sud della sala polifunzionale, per una superficie di circa 100 metri quadrati. I tecnici del Comune avevano rilevato la necessità di rimuovere gli attuali strati di massetto ammalorati, inclusi i relativi pannelli isolanti, nonché la vecchia pavimentazione.

Pochissimi giorni prima di Natale la Giunta ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo per la realizzazione della nuova pavimentazione in legno. In seguito al bando i lavori sono stati aggiudicati all’impresa Ce.Sa.Srl di Costa Volpino (Bergamo). Significa altri 83.298,45 euro per rimettere a nuovo L’Auditorium e renderlo di nuovi usufruibile dalla collettività. Nella speranza, naturalmente, che non riservi altre sorprese.

( seietrenta.com – Gualfrido Galimberti )
CronacaPolitica

SEREGNO – 4 ANNI E MEZZO CHIESTI DALLA PROCURA PER L’EX SINDACO GIACINTO MARIANI

SEREGNO – Stamattina presso il Tribunale di Monza  nell’ambito del processo Seregnopoli bis ( leggi ) la Procura ha chiesto per l’ex Sindaco Giacinto Mariani, una condanna a 4 anni e mezzo . Il Mariani è l’unico degli imputati ad aver  scelto il rito abbreviato . L’udienza si è svolta davanti al Gup Silvia Pansini e riguarda le indagini che vedrebbero coinvolti imprenditori e politici locali. Per il prossimo 14 febbraio  è fissata la prossima udienza.

Cronaca

SEREGNO -SEREGNOPOLI BIS: LA PROCURA CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER POLITICI E IMPRENDITORI

( fonte ilgiorno.it – Stefania Totaro )

SEREGNO –   Per l’inchiesta Seregnopoli bis sulla presunta corruzione nell’urbanistica la Procura di Monza chiede i rinvii a giudizio degli indagati per cui invano ha chiesto di applicare le misure di custodia cautelare. L’unico a chiedere il processo con il rito abbreviato è l’ex sindaco di Seregno  . Il suo avvocato, Massimiliano Redaelli, punta la difesa su una memoria-perizia per respingere le accuse che ha presentato ieri 21 gennaio all’udienza preliminare davanti alla giudice del Tribunale di Monza Silvia Pansini.

I pm Salvatore Bellomo e Michela Versini hanno quindi chiesto un termine per visionare e controdedurre la tesi difensiva, concesso ad ottobre. L’ex primo cittadino seregnese e il suo successore Edoardo Mazza sono nuovamente finiti sotto le accuse della magistratura monzese a vario titolo per abuso d’ufficio e corruzione. Con loro appaiono anche gli imprenditori Giorgio Vendraminetto, Emilio Giussani e Maurizio Schiatti. 

Nel mirino, per quanto riguarda Vendraminetto e Mazza, il centro poliambulatoriale di via Colzani e il Piano Par1 relativo a via Formenti. Per l’allora gip del Tribunale di Monza Pierangela Renda, che nel giugno scorso ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, le indagini “hanno evidenziato come effettivamente nel corso degli anni 2011-2015 Mazza, insieme al defunto dirigente dell’ufficio tecnico comunale Calogero Grisafi morto suicida nel 2015, abbiano compiuto un reiterato mercimonio del bene pubblico, asservendosi completamente agli interessi di Vendraminetto“.

Gravi indizi di colpevolezza, quindi, ma niente esigenze cautelari perché “manca il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati per via dalla sua fuoriuscita dalla vita amministrativa e dall’attività politica dal 2017” e per “la deterrenza derivante dall’attuale pendenza in primo grado del giudizio relativo alle vicende asseritamente corruttive per cui sono state adottate le misure cautelari nel 2017” da lei stessa, peraltro, firmate.

Mariani, Mazza, Giussani e Schiatti sono accusati per il Piano Pac1 tra le vie Milano, allo Stadio e Toselli, per cui la gip “non rileva dagli atti la configurabilità della corruzione” anche se si “appalesano plausibili” i profili di “asserita illegittimità” che “dovranno costituire oggetto di un giudizio per il contraddittorio tra le parti”. I pm Salvatore Bellomo (già titolare dell’inchiesta dei carabinieri di Desio e Milano che nel 2017 ha portato a 27 misure cautelari tra cui gli stessi Mazza e Mariani e l’imprenditore Antonino Lugarà, per cui il processo è ancora in corso al Tribunale di Monza) e Michela Versini avevano chiesto il carcere per Vendraminetto e Giussani e gli arresti domiciliari per Mariani, Mazza e Schiatti. I magistrati della Procura hanno combattuto fino in Cassazione per recuperare le misure cautelari.

I giudici romani hanno ritenuto “inammissibile” il ricorso. I pm avevano deciso di giocarsi anche l’ultima carta dopo che il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il loro ricorso in appello, lasciando gli indagati a piede libero ma, sulle accuse contestate relativamente al Piano Pac1 tra le vie Milano, allo Stadio e Toselli, per cui la gip non ha rilevato dagli atti la configurabilità della corruzione, i giudici della libertà milanesi hanno ritenuto che, a non essere chiara nelle carte delle indagini, è soltanto la questione relativa al corrispettivo che configurerebbe la corruzione. Accuse totalmente negate invece dagli imputati.

( fonte ilgiorno.it – Stefania Totaro )
Politica

SEREGNO – L’AUDIOTORIUM GIA’ FA ACQUA …E IL PAVIMENTO GALLEGGIA

SEREGNO – L’auditorium di Piazza Risorgimento è inagibile a causa di infiltrazioni d’acqua che hanno provocato il rigonfiamento del pavimento in legno della sala . I seregnesi con un pò di memoria ricorderanno che la struttura fu aperta quando ancora non era nemmeno completata dall’allora sindaco Giacinto Mariani ( leggi ) poco prima delle elezioni del 2015.
Per riparare i danni l’amministrazione dovrà spendere diverse centinania di migliaia di euro alle quali vanno aggiunti altri 2 milioni di indennizzo all’impresa (1,9 milioni per l’esattezza) quale risarcimento stabilito dal tribunale in seguito alla risoluzione unilaterale del contratto decisa ai tempi dall’amministrazione guidata allora da Giacinto Mariani. Quindi 20 milioni per avere uno spazio polifunzionale con auditorium e la riqualificazione della piazza, dopo avere scartato l’idea della realizzazione del nuovo municipio.

Ancora oggi qualcuno si chiede se ne valesse la pena !

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Cronaca

SEREGNO – SEREGNOPOLI UNO: “MAI SAPUTO DI PRESSIONI SU PRATICHE URBANISTICHE” TESTIMONIA ILARIA CERQUA

Fonte Il Giorno.it  – Stefania Totaro

MONZA – Si apre la sfilata dei testimoni citati dalla difesa dell’ex sindaco Edoardo Mazza al processo sulla presunta Seregnopoli dell’urbanistica al Comune di Seregno. E davanti ai giudici del Tribunale di Monza si siede l’ex assessore all’Istruzione e alle politiche sociali e ora consigliere comunale seregnese Ilaria Cerqua, anche lei come Mazza avvocato, accasata a Forza Italia e candidata sindaco ‘perdente’ nelle elezioni amministrative del 2015. “Anche io volevo candidarmi sindaco, ma ho volontariamente fatto un passo indietro quando, di fronte a due candidature, è stata indetta una riunione alla presenza anche dei vertici provinciali e ho capito che le preferenze dei consiglieri per me erano la metà rispetto a quelle per Mazza” ha dichiarato in aula Ilaria Cerqua, che ha escluso che la scelta dell’assessore uscente all’urbanistica Mazza fosse già stata decisa a tavolino, soprattutto dall’ex sindaco leghista per due mandati Giacinto Mariani (anche lui imputato ma per abuso d’ufficio), divenuto poi vicesindaco ma da più parti considerato il ‘sindaco ombra’ di Seregno. “Mariani lo conosco dal 2000 e so che non propose lui Mazza come candidato sindaco – ha spiegato la testimone – La Lega avrebbe preferito me perché ero più conosciuta in città essendo già assessore“. I difensori di Edoardo Mazza, gli avvocati Antonino De Benedetti e Lorenzo Bertacco, hanno interrogato la consigliera comunale sui presunti favoritismi sull’area dismessa dell’ex rimessa per autobus Dell’Orto in via Valassina, destinata a diventare un centro commerciale.

Una concessione edilizia ritenuta dai pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo oggetto della corruzione tra l’immobiliarista Antonino Lugarà e l’ex sindaco forzista di Seregno, a cui Lugarà avrebbe in cambio procurato voti alle elezioni. “Mai saputo o visto pressioni su pratiche specifiche relative all’urbanistica“, ha escluso Ilaria Cerqua che poi, su richiesta di della pm Giulia Rizzo, ha dovuto aggiungere che intendeva “che mi siano state riferite o a cui io abbia assistito perché i miei assessorati erano situati in altre sedi rispetto all’urbanistica“. La testimone ha spiegato che “le delibere da portare in Giunta vengono istruite all’interno del settore competente dai funzionari addetti, poi passano dal vaglio del dirigente del settore e da quello finanziario e anche del segretario comunale, un parere ulteriore che non è obbligatorio ma che è stato istituito da Giacinto Mariani per una ulteriore verifica. Poi l’assessore chiede l’iscrizione all’ordine del giorno della riunione di Giunta“. L’assessore all’Urbanistica nel 2015 era Barbara Milani che “mi risulta avesse fatto sulla pratica di Lugarà ulteriori approfondimenti e quindi arrivammo in Giunta senza criticità. Il sindaco presiede la Giunta e la convoca ma non ha maggior peso nella votazione rispetto agli altri componenti. La delibera di cui si discute in questo processo, inoltre, è stata approvata all’unanimità dei presenti”.

Ilaria Cerqua ha anche escluso che Mazza volesse mettere Stefano Gatti (ritenuto dalla pubblica accusa uomo di Lugarà) a capo della commissione urbanistica. “So che Mazza non aveva una grandissima opinione di Gatti – ha dichiarato – Io lo ritengo un personaggio con un carattere un po’ esuberante, non so chi lo abbia candidato alle elezioni del 2015″

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Cronaca

SEREGNO – “SEREGNOPOLI BIS ” IL PM CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER POLITICI E IMPRENDITORI

Fonte ilGiorno.it – Stefania Totaro.

MONZA – Per l’inchiesta Seregnopoli bis sulla presunta corruzione nell’urbanistica la Procura di Monza chiede i rinvii a giudizio degli indagati per cui invano ha chiesto di applicare le misure di custodia cautelare. Il 14 dicembre prevista battaglia giudiziaria all’udienza preliminare davanti alla gup del Tribunale di Monza Silvia Pansini. L’ex sindaco di Seregno Giacinto Mariani e il suo successore Edoardo Mazza sono nuovamente finiti sotto le accuse della magistratura monzese a vario titolo per abuso d’ufficio e corruzione. Con loro appaiono anche gli imprenditori Giorgio Vendraminetto, 79 anni, Emilio Giussani, 68 anni e Maurizio Schiatti, che ha superato gli 80. Il quinto indagato è il defunto Calogero Grisafi, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Seregno che si è tolto la vita nel 2015.

Nel mirino, per quanto riguarda Vendraminetto e Mazza, il centro poliambulatoriale di via Colzani e il Piano Par1 relativo a via Formenti. Per la gip del Tribunale di Monza Pierangela Renda, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare, le indagini “hanno evidenziato come effettivamente nel corso degli anni 2011-2015 Grisafi e Mazza abbiano compiuto un reiterato mercimonio del bene pubblico, asservendosi completamente agli interessi di Vendraminetto“.

Gravi indizi di colpevolezza, quindi, ma niente esigenze cautelari perchè “manca il pericolo concreto e attuale di reiterazione dei reati per via dalla sua fuoriuscita dalla vita amministrativa e dall’attività politica dal 2017” e per “la deterrenza derivante dall’attuale pendenza in primo grado del giudizio relativo alle vicende asseritamente corruttive per cui sono state adottate le misure cautelari nel 2017” da lei stessa, peraltro, firmate.

Mariani, Mazza, Giussani e Schiatti sono accusati per il Piano Pac1 tra le vie Milano, allo Stadio e Toselli, per cui la gip “non rileva dagli atti la configurabilità della corruzione” anche se si “appalesano plausibili” i profili di “asserita illegittimità” che “dovranno costituire oggetto di un giudizio per il contraddittorio tra le parti“.

I pm Salvatore Bellomo (già titolare dell’inchiesta dei carabinieri di Desio e Milano che nel 2017 ha portato a 27 misure cautelari tra cui gli stessi Mazza e Mariani e l’imprenditore Antonino Lugarà, per cui il processo è ancora in corso al Tribunale di Monza) e Michela Versini avevano chiesto il carcere per Vendraminetto e Giussani e gli arresti domiciliari per Mariani, Mazza e Schiatti. I magistrati della Procura hanno combattuto fino in Cassazione per recuperare le misure cautelari.

I giudici romani hanno ritenuto “inammissibile” il ricorso. I pm avevano deciso di giocarsi anche l’ultima carta dopo che il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il loro ricorso in appello, lasciando gli indagati a piede libero ma, sulle accuse contestate relativamente al Piano Pac1 tra le vie Milano, allo Stadio e Toselli, per cui la gip non ha rilevato dagli atti la configurabilità della corruzione, i giudici della libertà milanesi hanno ritenuto che, a non essere chiara nelle carte delle indagini, è soltanto la questione relativa al corrispettivo che configurerebbe la corruzione.

Un passo che va incontro, secondo l’accusa, alla Procura, secondo cui l’iter urbanistico è stato ritenuto “illegittimo”, mentre anche sulla dazione di denaro ci sono ammissioni che emergerebbero dalle intercettazioni telefoniche. Da qui la decisione di proporre anche l’ultimo ricorso davanti alla Corte di Cassazione. Dai giudici supremi romani i pm si attendevano una pronuncia aggiuntiva in termini di legittimità, ma magari anche nel merito, della loro tesi accusatoria. Una ulteriore argomentazione che, se del caso, potesse rafforzare l’ipotesi che stanno percorrendo la strada giusta puntando il dito contro la presunta nuova corruzione nell’urbanistica e i suoi presunti protagonisti vecchi e nuovi. Invece il loro ricorso non è stato ritenuto ammissibile. E ora la battaglia giudiziaria a dicembre si sposta in udienza preliminare.

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CronacaPolitica

SEVESO – SI DIMETTE IL SINDACO ALLIEVI. SULLA CITTA’ ALEGGIA IL FANTASMA DELLA DIOSSINA

SEVESO – Si è dimesso ieri 1 luglio il sindaco Luca Allievi ( Lega ) : ” Mi dimetto perchè ci sono moltissime zona d’ombra che riguardano la gestione delle vasche, contenenti materiale inquinato da TCDD ( diossina ), sottostanti il Bosco delle Querce. Da un’analisi effettuata con il supporto dell’Area Tecnica del Comune di Seveso non ho trovato i protocolli di monitoraggio delle vasche,ho  appreso che l’impianto  di depurazione dei percolati non è mai entrato in funzione, non ho accertato la presenza di sistemi di monitoraggio della staticità delle vasche e ho grossi dubbi sulle procedure usate per prelevare il percolato “ .
A fronte di questa grave situazione ambientale,  pare che Allievi non abbia avuto il sostegno degli alleati politici che governano la città ( Forza Italia – Fratelli d’Italia ) ma nemmeno quello della Lega suo partito di appartenenza, che ha commissariato la sezione locale come:  ” se il problema fosse il segretario cittadino della Lega e non la salute pubblica . E la provenienza di questo commissariamento la dice molto lunga …
Commissario della sezione cittadina della Lega è stata nominata  Gabriella Cadorin, ex assessore al commercio  a Seregno nella amministrazione guidata da Giacinto Mariani. Sia la Cadorin che il Mariani  risultano  da sempre fedelissimi dell’onorevole Paolo Grimoldi ) .
Benchè il Sindaco dimissionario si sia trincerato dietro un ” no comment” è probabile che dell’intera questione  riguardante il ” Bosco delle Querce” ma soprattutto di quello che c’è sotto, sia già stata informata la Procura della Repubblica di Monza.

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Cronaca

SEREGNO – ASSOLTO IN APPELLO L’EX ASSESSORE GIANFRANCO CIAFRONE ( FI )

SEREGNO – L’ex assessore Gianfranco Ciafrone ( Forza Italia ) difeso dall’avvocato Michele Sarno e l’ex segretario comunale Francesco Motolese assistito dall’avvocato Raffaele della Valle sono stati assolti nell’udienza tenutasi stamane 22 gennaio  in Corte d’Appello a Milano . I due imputati dovevano rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio sul piano attuativo per realizzare un nuovo esercizio commerciale sull’ area dismessa della Dell’Orto Pullman area dismessa in via Valassina. La Procura di Monza  aveva presentato ricorso contro le sentenze di assoluzione del gup, Silvia Pansini in primo grado ( leggi ) tenutosi con il rito abbreviato . L’ex assessore era stato assolto perchè il fatto non costituisce reato mentre l’ex segretario comunale perchè il fatto non sussiste . Continua il processo ordinari per gli altri imputati tra cui l’ex sindaco Edoardo Mazza, l’imprenditore Antonio Lugarà ed il vice sindaco Giacinto Mariani .

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